venerdì 31 luglio 2009
giovedì 30 luglio 2009
la mia modella preferita e il suo putto preferito
Quest'esame è stato un parto...
"Buongiorno..." dico
"Buongiorno??? ne è sicura???"
"Beh...allora, salve!"
"Dunque...cosa posso chiederle che non sa??"
Io nel mentre penso: "Troppe cose..."
"...vediamo...mi parli dell'utero!
Ah e siccome so che tipo è lei, si eviti tutte quelle battute femministe, ok?"
Penso "fantastico incipit..."
Cannoni logorrea...ROGER!!!!
Esame di ostetricia.
mercoledì 29 luglio 2009
Guarda che Banda....Osiris
et omni humus est in caliginis
et ille luna
is the only light we'll see
tempus est adveni tuum
tempus est adveni tuum
Cum es pavida
nihil tibi timore
Cum ex propinquo maneas
proxima mihi...
Uh ex propinquo
maneaaaaaaaaaaaaaaaaaas proxima mihi
proxima mihi, proxima mihi
proxima mihi......
A volte ritornano
"Ho detto, VATTENE!!!"
"Ti prego, lasciami in pace"
"Ti prego prendi il volo!!!"
"EHI!!!So che sei qui solo per il cibo!!"
"E non fare quella faccia!!Hai capito benissimo!!!"
"Ti prego, dimenticami"
"Lo sguardo da cretinetto in vacanza, con me non attacca!!!"
"Vai!!Vai!!!Vola è quello che hai sempre voluto, è quello che sai fare meglio,
vola via
vai!!!
VATTENE"
Sono in balcone e lo vedo volare via. E' un piccione sgarruppato.
Cardi:
"Ma è proprio come la puntata di ieri di friends!!!"
"Ma non hai capito??"
"Non senti una strana sensazione??"
Catalpa:
"Io sento spesso strane sensazioni quando fai certi discorsi"
Cardi:
"E' proprio come quando Poebhe crede che la sua mamma sia un gatto!!!"
Catalpa
"Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii???"
"...oh...Oh..intendi???...oh...o mio Dio!!!Intendi proprio!!!"
Cardi
"Sì!!!!"
Catalpa:
"oddio!!! E'...E'...!!! O Santa Pelagia è tornato!!!! Sì...guarda...ha lo stesso sguardo!!!
E si ostina a voler tornare...nonostante SIA FINITA!!!!!!
IRRIMEDIABILMENTE!!!
senza rendersi conto che...oddio!!!E'...!!!!!!!Cazzo....SSSSSSSSSSSCIOOOOOOOO!!!!"
Mattina del giorno dopo, alba,
interno della cucina di casa fattanza,
rumori da sotto il tavolo.
Catalpa con circospezione, spalle al muro, scivola lentamente verso il tavolo.
Qualcuno sta tubando
Catalpa
"...come te lo devo dire!!!!E' finita!!!NON ABITIAMO PIU' INSIEME!!!!!!E smettila di attentare alla mia dispensa!!!!!!"
Non arriva Pernice...
Azz...potevamo essere tutte
Il cellulare sta suonando:
"Sto arrivando...scusate"
Saremo tutte...
Tutte in una stanza
TUTTE, cazzo
TUTTE.
Cataclismi, terremoti, tzunami, grandine, Appocalisse...
E invece tranquillissime tra
pasta panna e peperoni
(perchè credete che l'abbiamo chiamata la cena del futuro??
beh, chi sopravvive al primo...)
spezzatino di soja
patate
.
La torta di carote
.
Tarocchi
.
Devi avrà un infante
Babi...forse si sposa???
E comunque saremo tutte testimoni!!!
Il nostro futuro stasera
è attorno a questo tavolo.
Partiamo?
Sì?
Chi parte, chi resta?
Chi p'arte per dove?
Lontano? Vicino?
Torniamo?
No
Sì
Occhi che brillano di futuro
prossimo
remoto.
Ma qualcosa parte.
Abbiamo lanciato i semi.
C'è chi li ha colti e li pianterà
già la prossima primavera.
C'è anche paura che qualcosa vada storto
ma
ci vogliamo bene
siamo coraggiose
ingegnose
massicce come le montagne
guardiamo in faccia i nostri timori
e ci stringiamo la mano
un patto tra sorelle
più grande di troppe parole
Io non sono ottimista.
Io ho speranza.
martedì 28 luglio 2009
Partenza
...Un orologio digitale Timex, rotto. Un profilattico non usato. Uno... usato. Un paio di scarpe nere. Una giacca di un abito nero. Un paio di pantaloni di un abito nero. Un cappello, nero. Un paio di occhiali neri. 23 dollari e 12 cents...
ci sono.
Check:
...Sono 126 miglia per Chicago. Abbiamo il serbatoio pieno, mezzo pacchetto di sigarette, è buio, e portiamo gli occhiali da sole...
Pronti.
Nostra Signora della Santa Accelerazione non ci abbandonare ora! Siamo in missione per conto di Dio, (Cioè... abbiamo illuso il Grande Selvicoltore che come al solito pensa di poterci comandare, ma l'anarchia è forte in noi!)
http://profumodilievito.blogspot.com/
http://aniceecannella.blogspot.com/
Dateci un'occhiata, sono "bellerrimi"! :)
lunedì 27 luglio 2009
Non sarò mai sola
all'improvviso
sento i tuoi gesti nei miei,
ti riconosco nelle mie parole.
Tutti quelli che se ne vanno,
ti lasciano sempre addosso un po' di sè?
E' questo il segreto della memoria?
Se è così,
allora,
mi sento più sicura
perché so che non sarò mai sola..."
domenica 26 luglio 2009
"ti devo presentare un mio amico"
"si, si... il mio migliore amico, devi proprio conoscerlo!!"
Mai capitata occasione, ovviamente. Iniziavo a pensare fosse un amico immaginario...
E poi, la scusa. "Non sai come arrivare alla mia festa in piscina? Ci penso io. Senti il mio migliore amico, questo è il suo numero. Lui viene in auto e ha sicuramente un posto per te! Vi aspetto!"
... quanto mi puzza di cosa organizzata questa ...
Vabbé. Vediamo che succede. Arriva.
io:"Ciao, piacere!"
lui:"Ciao! Porca miseria ho scordato le mutande!"
io: "???" (espressione interrogativa accompagnata da indietreggiamenti lenti e circospetti)
lui: "Eh, no, perchè ho il costume, volevo fare il bagno, ma ho scordato le mutande per cambiarmi dopo... Vabbè, metterò i jeans senza! :)"
io: "ah..."
Ok. Non fermiamoci alle apparenze, giusto? Salgo in macchina. Si parte.
Noto con un certo fastidio il suo continuo inviare sms MENTRE GUIDA, che mi rende evidentemente nervosa... forse se ne accorge, perchè si sente in dovere di giustificarsi...
"Scusa, sai, è che sono ormai da 2 settimane in rotta con la mia ragazza... Ma praticamente siamo agli sgoccioli, eh! Tutta colpa vostra..."
"Nostra di chi?"
"Eh, di voi donne!"
Mentre cerco disperatamente di dirottare il discorso su qualcosa che non mi faccia sembrare incredibilmente maleducata, visto che questo soggetto è il mio tassista personale andata-ritorno per la serata, e mi appunto mentalmente di dire due paroline alla mia amica, piombo sul classico: "cosa fai nella vita?"
lui: "lavoro"
io: "si, ma cosa fai?"
lui: "sono sottufficiale dell'esercito"
io: "EH?!?!?!?"
(mentalmente: "fammi scendere, fammi scendere, FAMMI SCENDEREEEE!")
lui: "e tu?"
io: "studio per lavorare nella cooperazione internazionale"
lui: "ecco, brava, potresti venire ad aiutarci in Afghanistan"
......
A-more
more
Sola tra le spine
che strappano la carne.
Pentimenti sub-ombelicali.
Vivo nei sogni.
Vividi.
Vivi nei sogni.
Perchè muori?
Non dormo più.
Non sono mai realmente sveglia
"Buonanotte fiorellino"
questa notte
è per te.
Questo latte
sui miei polsi
è per te
Stai nella mia mano.
E quest'alba
violenta
nelle orecchie
e sotto le palpebre.
Fantasmi
si riflettono
davanti alla mia giornata.
Canto piano
strizzando gli occhi
alla luna inquietante
e rossa.
Canto la canzone
dell'amore perduto
"E quando ti troverai in mano
quei fiori appassiti al sole
di un aprile ormai lontano,
li rimpiangerai
ma sarà la prima che incontri per strada
che tu coprirai d'oro per un bacio mai dato,
per un amore nuovo."
Ora so.
E'ora
.
Di lavarmi di dosso
odori
sapori
dolori
stupori
tutto quello che mi
s'è di nuovo appicicato alla pelle
per ricominciare a sentire.
La mia pelle
Sulla mia pelle.
Sulla pelle viva.
E ricominciare.
Con uno zaino in spalla
Un'esame da dare
La cena del futuro.
La mia fatica tatuata in faccia.
La mia chioma leonina.
I nostri semi.
Le persone che davvero amo.
Bjork You’ll be given love You’ll be taken care of You’ll be given love You have to trust it Maybe not from the sources You’ve poured yours Into Maybe not From the directions You are Staring at Twist your head around It’s all around you All is full of love You just aint receiving All is full of love Your phone is off the hook All is full of love Your doors are all shut All is full of love E' Tutto Pieno D'amore Ti daranno amore Si prenderanno cura di te Ti daranno amore Devi crederci Forse non dalle fonti Dove ci hai versato il tuo Dentro Forse non Dalle direzioni Dove stai Guardando Gira lo sguardo E' tutto intorno a te E' tutto pieno d'amore Non ne hai ricevuto E' tutto pieno d'amore Il tuo telefono è staccato E' tutto pieno d'amore Le tue porte sono chiuse E' tutto pieno d'amore |
venerdì 24 luglio 2009
Due anni fa...
Ricordo quasi ogni minuto di quella giornata.
La grande valigia arancione, futura compagna di avventure, finalmente mia.
E poi l'intera giornata a casa tua, a rivoltarmi l'anima e lo stomaco per capire, per capire...
Capire che?
Forse non ho ancora capito cosa c'era da capire.
Il fatto che in fondo non ci sia da capire un bel niente.
Le cose capitano, i treni passano, le mamme imbiancano, i figli crescono.
Così dicono.
Ma sul momento non te lo spieghi. E forse nemmeno dopo.
Resta un vuoto pesante, per cui fa male anche solo parlare, parlarne.
Però a volte gli amici un pò questo vuoto te lo riempiono, diceva Freccia.
Ieri è toccato a me accogliere te in un abbraccio silenzioso.
Avrei voluto essere più presente, non ci sono riuscita e mi dispiace.
Di due anni fa, oggi sorrido, anche grazie a te.
Chissà cosa faremo, dopodomani di oggi.
Ti voglio bene
giovedì 23 luglio 2009
scrub per l'abbronzatura
La ricetta:
mescola 4 cucchiai di latte detergente con
2 cucchiai (50g) di bicarbonato.
Come usarla:
Applica questa miscela, tramite un delicato massaggio circolare facendo attenzione a non esercitare un’eccessiva pressione, su tutto il corpo, meglio ancora se con un guanto in microfibra, per potenziarne l'effetto purificante.
Poi sciacqua con acqua tiepida sotto la doccia, tampona con un asciugamano morbido e applica una dose abbondante di crema o lozione idratante e lenitiva.
Indicazioni:
Questo "scrub al bicarbonato", particolarmente delicato - al contrario di altre ricette "casalinghe" - può essere effettuato anche sul viso, una volta alla settimana: la pelle così purificata sarà più ricettiva nei confronti dei trattamenti anti-età e delle maschere di bellezza.
Un altro beneficio, utile soprattutto all’avvicinarsi della bella stagione, è una pelle libera da impurità e cellule morte è più reattiva nei confronti dei raggi solari e, adeguatamente protetta (per scongiurare ogni rischio di scottature), si abbronzerà più in fretta e in modo più uniforme.
Avvertenze
Dopo lo scrub la pelle potrebbe presentare un leggero arrossamento, destinato a scomparire in brevissimo tempo: pensaci prima, nel caso di un'occasione importante!
Questa operazione va effettuata solo su pelle sana: è ovviamente da evitare in caso di pelle irritata, screpolata o che presenta patologie.
Dicembre cordiale e insolito ritorno.
Dando vita all'improvvisa urgenza
di cambiamento.
Il tempo a volte è ostile
ed altre complice,
Soggettiva interpretazione
ma spesso torna utile perchè
può dare modo di arrivare
a mettersi in gioco.
Primavera lieve e indolente superba,
quindici anni, capelli arruffati
in segno di ribellione.
Il tempo a volte è ostile
ed altre complice.
L'arma più efficace è l'attesa
Questo è quanto diceva mio padre:
"Se avrai calma e lucidità
non subirai il fascino
di comode scelte.
Se avrai buon senso e volontà
trascurerai l'abitudine per
metterti in gioco".
Riecheggiano le estati tiepide di agosto.
Dei trentanni ricordo l'insolenza
e l'indecisione.
Il tempo a volte è ostile
ed altre complice.
L'arma più efficace è l'attesa.
Questo è quanto mi diceva mio padre:
"Se avrai calma e lucidità
non subirai il fascino
di comode scelte.
Se avrai buon senso e volontà
trascurerai l'abitudine
Promettimi che eviterai
mediocri vie di mezzo
accomodanti e che non soddisfano.
(concilianti e che non ti appartengono)
La fortuna abbraccia gli audaci
e non è pura coincidenza"
"Se avrai calma e lucidità
non subirai il fascino
di comode scelte.
Se avrai buon senso e volontà
trascurerai l'abitudine per
metterti in gioco."
mercoledì 22 luglio 2009
LA LEGGENDA DELLA VERGINE VEGGENTE
LA LEGGENDA DELLA VERGINE VEGGENTE
Lacrime silenziose scendevano lungo le sue guance. I singhiozzi risalivano strozzati la sua gola. Il suo cuore era uno strazio.
Ma non c’era nulla che potesse fare per rimediare.
Il danno ormai era fatto, non poteva tornare indietro. Quelle erano lacrime di coccodrillo. Per sua stessa colpa il Dono era andato perduto. Per sempre.
E senza il Dono la sorte della guerra era segnata. L’esercito di Enrog li avrebbe letteralmente schiacciati, sarebbero stati massacrati tutti, sterminati uno per uno senza esclusione.
La disparità numerica era troppa: uno a dieci e gli avversari erano meglio nutriti, meglio addestrati, meglio equipaggiati… non c’era modo di salvarsi.
Serrò gli occhi, mentre la disperazione stringeva il suo cuore in una morsa. Tutto perché non aveva saputo trattenersi, non aveva saputo dire di no, non aveva saputo sottrarsi. Aveva ceduto alla tentazione, aveva dato ascolto ad un cuore impazzito.
Tutto perché aveva lasciato che accadesse.
La morte sarebbe stata il prezzo da pagare per la sua leggerezza. Il prezzo da pagare per quella notte d’amore. Si prese la testa fra le mani. Singhiozzò.
Quella notte d’amore… nonostante tutto sentiva un’infinita dolcezza nel petto al pensiero di quella notte. Pensò a quanto avrebbe pagato volentieri il prezzo se si fosse trattato solo della sua vita.
Ma a pagare per la sua leggerezza sarebbero stati tutti, tutti quanti. E questo rendeva la dolcezza di quella notte assolutamente imperdonabile.
Nel periodo compreso tra l’anno della rondine e l’anno del falcone molte furono le leggende e le dicerie che nacquero intorno alla figura di Iside.
L’interesse destato da questo personaggio non deve stupire se si pensa che Iside all’epoca, seppur ancora giovanissima, era già luogotenente nel esercito di Terremosse.
Le male lingue, incapaci di credere che occupasse quel posto per le sue doti di comando, attribuivano la sua brillante carriera alla sua straordinaria bellezza.
La giovane era infatti dotata di un fascino e di una magnificenza tali da far addirittura dubitare della sua natura umana.
Durante il suo primo anno come luogotenente tuttavia Iside ottenne tali e tanti successi in battaglia da cancellare ogni dubbio sulle sue capacità di condottiera, e non solo. Il numero e la sfacciataggine delle sue vittorie fecero in breve tempo insospettire la popolazione che finì con il riconoscere alla ragazza doti soprannaturali.
Si diceva che Iside fosse in grado di sondare le nebbie del tempo, di dipanare il groviglio dei destini umani e di prevedere quindi le mosse degli avversari. Ad avvalorare la tesi della chiaroveggenza c’era il fatto che la giovane non si era ancora legata ad un uomo. Era infatti risaputo che chi possiede il Dono della Vista, lo perde con il primo rapporto sessuale.
L’anno del Corvo vide quindi Iside, chiamata ormai da tutti la Vergine Veggente, occupare uno dei più importanti ruoli di comando dell’esercito di Terremosse. Fu proprio in quell’anno però che ai confini del regno cominciò ad addensarsi un pericolo ben più grave di quelli che l’esercito aveva affrontato in precedenza.
Da diverso tempo ormai circolava la notizia che Enrogh, succeduto da pochi anni al padre sul trono di Noran, avesse intrapreso un’inarrestabile campagna di conquista.
Ai piedi del nuovo, ambizioso re di Noran erano già caduti il regno di Torrealta a est, le Terre Adamantine ad ovest, le Pianure di Varden a sud ed i territori degli elfi a nord. Ora le truppe del re erano impegnate in una furiosa battaglia con gli halfling di Pontelungo.
Una volta sconfitti i valorosi guerrieri halfling, il re avrebbe di certo diretto le sue ansie di conquista su Terremosse.
L’esercito di Iside si stava dunque preparando allo scontro.
La tensione era altissima: da sempre i soldati del regno di Noran erano i più numerosi, i meglio addestrati, i meglio equipaggiati del mondo conosciuto.
Terremosse era destinata a cadere come i regni già citati prima di lei. Tutti lo sapevano, ma tutti contavano sul fatto che Iside avrebbe fatto la differenza.
La Vergine Veggente li avrebbe salvati.
Con il Dono avrebbe Visto attraverso la bruma del tempo, avrebbe sondato gli eventi del futuro, avrebbe anticipato le mosse degli avversari ed avrebbe portato a Terremosse l’impossibile vittoria.
Queste voci arrivarono di fatto sino a re Enrogh, che preoccupato dell’esistenza di una chiaroveggente tra le file nemiche, ne ordinò immediatamente il rapimento.
In una notte senza luna, un gruppo di incursori portò con successo a termine il compito. Iside fu drogata e portata a Noran.
Inizialmente l’idea di Enrogh era quella di uccidere la giovane che minacciava la sua ascesa. In un secondo momento tuttavia il re aveva deciso che sarebbe stato più utile servirsi di lei e del suo dono.
Quando Iside venne portata al suo cospetto però le intenzioni del re di Noran cambiarono ancora. Egli era infatti rimasto folgorato dalle stupefacenti fattezze della giovane ed intendeva prenderla in moglie il più presto possibile. A trattenerlo fu l’andamento della guerra con gli halfing. Le piccole creature erano infatti più irriducibili e difficili da eliminare di quanto non si potesse pensare guardandole. Le truppe di Enrog stavano incontrando numerose difficoltà nella conquista di Pontelungo.
Il re decise dunque di servirsi con la forza del Dono di Iside per avere la meglio sugli avversari.
Grazie ai servigi della Vergine Veggente Enrog non tardò a trionfare, e decise immediatamente di attaccare Terremosse. Solo una volta dissetata la sua sete di conquista avrebbe potuto finalmente sposare Iside. Calmare prima anche quella sete sarebbe stato imprudente.
Le truppe del re marciavano già verso il confine del regno di Terremosse, quando un manipolo di eroi si introdusse nel cuore dei territori nemici, fin dentro il palazzo di Enrog. Lì servita e riverita da una numerosa corte era tenuta prigioniera la Veggente.
Il pugno di uomini, contro ogni probabilità, riuscì a portare via Iside dalla sua prigione dorata.
Nessuno sa con precisione ciò che avvenne nel lungo viaggio di ritorno della Veggente e dei suoi salvatori a Terremosse. Particolarmente misterioso ed intrigante il rapporto che si instaurò tra Iside ed il comandante Dan, che aveva guidato la spedizione degli eroi.
Il resto…
Beh, il resto è storia!
“ ma stai… stai piangendo?”
Il comandante Dan alzò la testa ed, una volta di più, rimase senza fiato. Iside era entrata nella sua tenda, un lenzuolo avvolto a mo’ di toga intorno al corpo statuario, l’aria sorpresa. Dan cercò di essere forte, ma un singhiozzo straziante gli uscì di bocca: era disperato.
“ ma cos’hai?” gli chiese Iside preoccupata. Dan non riuscì a rispondere: non capiva come lei potesse essere così beata e tranquilla dopo quello che avevano fatto! Si prese la testa fra le mani e pianse senza ritegno “ cos’hai!? ” insistette Iside sempre più in ansia. Dan alzò la testa, per fortuna le lacrime gli impedivano di vederla bene, altrimenti avrebbe perso un po’ della sua lucidità
“ noi…” disse tra i singhiozzi “ noi abbiamo fatto sesso!” dopo quest’affermazione cadde il silenzio. Iside divenne rossissima distolse gli occhi dai suoi
“ beh…” borbottò dopo un po’, ferita “ io… mi dispiace se non ti è piaciuto …” Dan alzò la testa di scatto
“ non mi è piaciuto?! Ma che stai dicendo? è stata la cosa più bella che…” non riuscì a continuare perché un accesso di pianto glielo impedì. Iside non capiva, d’improvviso le venne un dubbio atroce
“ …Sei…” balbettò “ sei sposato? Hai un’altra?...” Iside indugiò, Dan non rispondeva, le sue spalle sussultavano per il pianto come quelle di un bimbo, forse si vergognava di qualcosa “ ehm… hai un altro?” domandò allora lei titubante, piena di angoscia. Dan non la stava seguendo
“ sposato…?” farfugliò “ ma certo che no…”
“ non capisco cosa…” cominciò Iside, ma Dan non la fece finire: alzò la testa, col braccio si strappò via le lacrime dagli occhi, che ne furono subito di nuovo pieni.
“ non capisci cosa mi prende?!” urlò arrabbiato anche lui “ davvero mi stai chiedendo che mi prende!? Dovresti saperlo meglio di tutti gli altri che senza il tuo Dono la guerra è già persa! Davvero ti importa così poco di Terremosse!?” Iside rimase immobile, come se qualcuno l’avesse schiaffeggiata.
“ oh…” disse improvvisamente molto pallida “ oh… ehm… è per…quello…” borbottò fissando ostentatamente un punto alla destra di Dan “ me n’ero scorata…” aggiunse piena di imbarazzo
“ te n’eri…” Dan non riusciva a capacitarsi “ te n’eri scordata? Ti eri scordata che la salvezza di Terremosse e di tutti i suoi abitanti dipendeva da te!?” Iside non riusciva ancora a guardarlo in faccia: - si sarebbe arrabbiato se gli avesse confidato il suo segreto? La avrebbe lasciata come altri uomini prima di lui? -
“ no…” borbottò “ lo so che l’esito della guerra dipende da me…” stava per aggiungere qualcosa ma la disperazione di Dan la travolse ancora
“ dipendeva dal Dono che hai perduto questa notte!” urlò “ dalla Vista!” Iside deglutì: ora non poteva far altro che dirgli la verità
“ io…” prese un bel respiro per farsi coraggio “ io… non ho la Vista! Non sono una chiaroveggente!” disse poi d’un fiato. Dan serrò gli occhi come se quelle parole gli procurassero dolore fisico
“ certo! Non dopo stanotte!” pianse “ non dopo che abbiamo fatto l’amore!”. Iside sospirò ancora: non si era spiegata bene. - Ma perché doveva essere così difficile? - .
“ ehm…” cercò le parole giuste, con le quali non potesse essere fraintesa “ vedi, io non ho mai avuto la Vista… non l’avevo prima di sta notte e dubito di averla ora… non sono una chiaroveggente e non lo sono mai stata! ” Dan alzò il capo, non aveva capito
“ non sei mai stata… ma che vai dicendo?”
“ io ehm… non ho mai Visto il futuro!” ribadì Iside guardando di sottecchi la sua reazione. Dan sembrava reduce da un poderoso colpo in testa
“ non… ma… e quindi come si…” balbettò “ come si spiega tutto il…” deglutì “ come si spiega…” non riusciva a finire la frase
“ come si spiega che sono un bravo luogotenente?” suggerì Iside timidamente. Dan rimase con la bocca semiaperta, la richiuse e la riaprì un paio di volte, come un enorme pesce fuori dall’acqua. Poi parve riaversi, è fu pervaso dalla fortissima sensazione di essere un idiota. Fissò Iside come se la vedesse per la prima volta, lei arrossì
“ quindi…” disse Dan “ stai dicendo che tutti i tuoi successi militari sono frutto di…”
“ strategia? ” suggerì Iside, quasi come se fosse una cosa di cui vergognarsi “ sì…niente sfere di cristallo, tarocchi o sogni premonitori… solo ehm… semplice strategia…” Sollevò gli occhi quel tanto che bastava per vedere Dan in faccia, poi tornò ad abbassarli tossicchiando.
Dan era allibito. Ad Iside sembrava di sentire le rotelle nel suo cranio girare furiosamente alla ricerca di un errore, di una spiegazione diversa.
“ ma perché non l’hai detto?” chiese “ perché hai fatto credere tutti alla storia della chiaroveggenza?” Iside alzò le spalle
“ beh… sai… nessuno seguiva i miei suggerimenti…nessuno voleva essere comandato da una donna… e poi quando mi è venuta l’idea della Vista convincere la gente è stato così facile! Come se non aspettassero altro che una spiegazione del genere… erano tutti molto più disposti a credere che sapevo leggere il futuro che non la mappa di un campo di battaglia! ” Dan era incredulo, anche se cominciava a vedere che questa spiegazione faceva quadrare molte cose, faceva, in effetti, quadrare tutto
“ ma allora… se sei tanto abile…” continuò il comandante davanti ad un nuovo dubbio “ perché ti sei fatta catturare?” Iside avvampò
“ beh… faceva parte del piano…le forze di Enrog sono soverchianti… la strategia da sola non sarebbe bastata… mi serviva studiare il nemico da vicino, lavorare un po’ dall’interno…” Dan cominciava a crederle, anche se una parte di lui si sforzava di trovare una falla, una qualsiasi nella spiegazione della giovane.
“ e se…” – se ti avessero uccisa?- voleva chiedere, ma richiuse la bocca: Enrog sarebbe stato un folle a sprecare l’opportunità di usarla “ se…” stava per dire - se ti avesse violentata?- ma Enrog non avrebbe potuto farlo se non voleva sacrificare l’utilità di Iside in battaglia, non senza conoscere la verità.
Il piano di Iside sembrava perfetto tranne che… “ e se noi non fossimo venuti a salvarti?” chiese finalmente Dan. Iside alzò lo sguardo e lo fissò negli occhi con aria afflitta, senza parlare “ oh…” borbottò Dan mentre la comprensione totale scivolava in lui “ noi… l’incursione… anche noi facciamo parte del tuo piano!” disse alla fine “ avevi programmato anche il nostro intervento e lasciato ordini ben precisi in proposito al Comando…” Iside annuì in silenzio “ … scommetto che ci hai anche spianato la strada dall’interno dico bene!?” Iside fece spallucce
“ solo un pochino…” minimizzò
“ mi sembrava che fosse stato tutto troppo facile… e dire che quando mi proposero l’incarico mi era sembrata una missione suicida!” Iside sorrise timidamente
“ e sei venuto lo stesso…” sussurrò guardandolo di sottecchi.
“ beh… sì…” disse lui “ avevo una bella cotta per te… e poi non pretenderai di essere l’unico soldato coraggioso di Terremosse!” Iside sorrise
“ e dimmi…” chiese titubante “ la cotta ti è passata ora che sai la verità?” Dan alzò un sopraciglio
“ dovrebbe?” chiese confuso guardando negli occhi la splendida, intelligentissima ragazza che gli stava davanti
“ non saprei…tutti gli uomini che sanno la verità su di me si tengono lontani dal mio letto ben più di quelli che non la sanno… ed è tutto detto!” questa volta fu Dan a sorridere
“ oh… peggio per loro!” disse con entusiasmo, poi la guardò di sottecchi “ ma dimmi tu una cosa… hai richiesto specificatamente il mio intervento o è stata un’idea del comando?” Iside arrossì e sorrise ancora imbarazzata
“ beh… non pretenderai di essere l’unico in questo esercito ad avere una cotta per un commilitone no!?” risero entrambi, poi si avvicinarono l’uno all’altra, titubanti. Si abbracciarono, prima piano, poi sempre più stretti, si baciarono come se fosse la prima volta
“ quindi…” disse Dan senza lasciare la stretta “ se ho capito bene Terremosse non ha nulla da temere se ce ne torniamo di là no?” Iside sorrise
“ a patto che ne usciamo prima dell’inizio del conflitto…”
“ che sarebbe?”
“ direi assolutamente non prima di una settimana!”
Futuri
ti leggo i tarocchi!!!"
Cardus
Catalpa:
"Grazie,
va bene così,
tanto lo so che viene fuori
la carta della morte nera
(di star wars)"
"No davvero,
guarda che sono brava!!!
Ti ricordi quando mi sono letta
il fondo di caffè e vedevo una G??"
"Credo fosse il fondo del tè verde..."
"Sempre a puntualizzare!!!
Ti ricordi che avevo visto una G???!
Ebbene è poi arrivata una G!!!"
"g...di???"
"Di Giuri!!!!"
"Ah...
la tua pressapochistica preveggenza
mi affascina!!!"
"Bene,
contiamo i tarocchi
per vedere quanti ne mancano
...un, due,tre...!!"
... poco dopo...
"Ottimo,
ne manca sempre
come al solito uno solo!!!"
"Ora sccegli le carte"
"Quante??"
"Beh, non so,
quante ne vuoi"
"Perfetto..."
Mumble mumble...
estraggo 8 carte
dal marasma davanti a me
Cardus comincia a disporle
davanti a se
e volta la prima:
"oh cazzo..."
Catalpa
"..."
Cardus
"oh merda..."
Catalpa
"gulp"
Cardus
"OH MERDA!"
Catalpa
"grazie,
grazie davvero,
penso di sapere già abbastanza
sul mio futuro!"
martedì 21 luglio 2009
lunedì 20 luglio 2009
Panico
Quello che vale la pena ricordare di oggi
Potrei ricordarmi dell'ennesimo due di picche, o
del padrone di casa che mi fa 200 squilli al giorno al cellulare,
e mi sento perseguitata.
Potrei ricordarmi la faccia di Alessia che mi dice che ho ucciso NIGEL sbagliando ad intubarlo (no, non che l'ho intubato in esofago chè l'onda capnica c'era, bensì che gli ho rotto la trachea intubandolo!!!), cosa che poi non è vera e Nigel è vivo e respira benissimo.
Invece voglio ricordare la telefonata di Devi
"Pronto???"
"Catalpa smettila di drogarti!!!!"
"...mi drogo, bestemmio, e picchio i bambiniiiiiiii...."
Il 26 di oggi, Fabio che tocca il culo della sua tipa in segno di caloroso territorialismo tutte le volte che la vede e la saluta, poi mi guarda:
"Ma checcazzo dici????Che cazzo sono ste narici a trombetta???? dove cazzo le hai studiate??!??!!STAI SERENA!!!!!"
I cinque cuccioli di maremmano del canile: rosso, giallo, verde, blu e viola (sì come i Power Ranger) che anche oggi mi si attaccano ovunque: alla mascherina abbassata retaggio della chirurgia, alle dita, alla treccina che ho fra i capelli, chi mi lecca, chi si arrampica, chi guaisce.
E mi ricorderò che facendo la doccia ho allagato accidentalmente il bagno (a causa di deviazioni anomale dei getti d'acqua), e con esso i miei vestiti che stavano sul pavimento.
E andando a stenderli in balcone sul far dell'imbrunire, bagnata come un pulcino, avvolta dall'asciugamano giallo, stendo la mia fradicia canotta verde, i pantaloni viola e...
Vlup...mi cascano le mutande (sporche) dal balcone e volano giù di due piani.
Che vergogna!!Metto di riflesso le mani nei capelli in un gesto rasente la totale disperazione e...
Vlup...l'asciugamano non ben allacciato al petto mi casca giù...
Muoio di vergogna e scappo in camera.
Riassestatami, cerco conforto nella mente giovane e criminale della mia coinquilina Egla.
Le racconto il fattaccio ed elaboriamo un piano.
Prima tentiamo col tubo dell'aspirapolvere, ma è troppo corto e tali tubi sono oggetto di lunghe contese e diatribe casalinghe.
Optiamo per il piano B:
Filo di lana con allacciato all'estremità "l'infilza-pollo" uncinato del forno per fare lo spiedo. Egla con maestria cala lentamente la corda dal balcone, piano, senza farla ancorare ai fili dello stendino dei signori del 6 piano, per arrivare dritta al bersaglio: le mie mutande che giacciono sullo stendino del balcone DELL'AMMINISTRATORE!!!
Sembra di giocare a quegli immancabili giochetti che ci sono in tutte le sale giochi, ludibrio degli avventori: non lo prendi mai sto pupazzetto!!!
Cerchiamo di agganciarle...
"Porca miseria...un pò più a destra...più su...non ridere che ci sentono e magari vengono fuori...là là...LA' LA' cosìììììì prese!!!!"
Il mio guru che mi dice:
"Eh...te l'avevo detto che era un trululuc..."
sabato 18 luglio 2009
venerdì 17 luglio 2009
Tu cosa vedi?
"Bimbi,
sceglietevi un compagno
e ritraetelo."
Federico,
artista in erba
in cui si fondono
tendenze occidentali
e tratti orientali,
dà gli ultimi ritocchi a matita
al suo capolavoro
e poi comincia a colorarlo.
"Ehm,
Federico,
quello è Gideon,
vero?"
"Sì"
compiaciuto,
mentre con un pennarellone rosa porcello
riempie braccia e gambe.
"Ma Fede, Gideon è
nero"
"Oh!"
interdetto,
si tira una gran pacca sulla fronte.
"Me n'ero dimenticato".
E se l'uguaglianza fosse solo un sapiente mix di innocenza e miopia?
Ora
.
Adesso
.
Addosso
.
Pioggia
.
Non lacrime
.
Ma
Pioggia
.
Come se
qualcun altro stesse piangendo per me
.
L'unica cosa che posso fare è
respirare.
L'unica cosa che posso fare è
sapere che passerà.
Come
tutto
il resto.
L'unica cosa che posso fare è
sapere che starò bene.
Che starò di nuovo bene.
Mi vuoi bene?
il "mio bene"
cos'è?
qual'è?
Tu lo sai?
Perchè a volte
non credo di saperlo nemmeno io.
Non basta volere le cose.
Bisogna averne COnoSCIENZA.
Altrimenti alla fine ti ritrovi con
ciò che mai avresti voluto.
Avrei voluto
non che tu lo credessi
ma che ne fossi certo quanto me
o almeno che fossi
vero quanto la pioggia
che stasera mi hai soffiato addosso.
Brividi.
Siamo fatti diversi
e ho sempre pensato che
a essere diversi
ci si completa.
Comunque
ti facevo diverso.
Nelle nostre diversità
si incastrano bene
solo alcuni pezzi.
E a me non basta.
Però mi basta
guardare il tuo muto sollievo
quando è finito,
quando è tutto finito.
Finito
come una giornata lunga di fatica.
Finito
come le forze.
E il tempo
di noi.
Come la pioggia
finita nelle pozzanghere.
Finito.
Io non sono un'ottimista.
Io ho speranza.
Io sono io.
Io sono dannatamente io.
E noi non siamo più noi.
E c'è un dolore che mi pulsa nella bocca.
Frena il mio sorriso
e corre
caldo
rosso
dolente
squarcio
fino al collo.
Finirà anche questo.
Dolore.
Che mi mangia ma
non mi lascia mangiare.
E alla fine sarò sempre più forte.
Passerà
la febbre,
la stanchezza,
e avrò anticorpi
anche contro questo male.
Avrò memoria di questo male,
ne serberanno ricordo
le mie cellule
e ne sarò immune
anche se so
che non si è mai immuni,
che una debolezza nel sistema
c'è sempre.
In me più di altri.
Avrò memoria.
Io più di te.
Io anche per te.
E questa mi basterà
per non perdermi
nei passati
ma per gioirne.
Ed essere sicura
che sono veri
Che sono in me
che li tengo vivi
come solo il corpo
di una donna può mantenere una vita.
.
Ora
.
Adesso
.
Addosso
.
Pioggia
.
Non lacrime
.
Pioggia
.
Come se
qualcun altro stesse piangendo per me
.
Perchè io non ne sono capace.
"Quel che non uccide fortifica"
"E quello che ti uccide?"
"uhmm...quello che ti uccide???"
"Beh...fortifica i tuoi"
Al momento
non sono ottimista
Ho speranza.
In occhi bellissimi
affollati
dal contorno pece e petrolio.
E i semi dei nostri sogni sperano
un pianeta verde,
mentre traggo forza rigenerante
dai neonati
e penso
che sia giusto coltivare
i propri sogni
nella terra.
E lottare per essi
per noi
per la vita
che ti fa sentire vivo.
E penso al senso della vita
e mi interrogo
se la vita stessa
non sia il senso.
mercoledì 15 luglio 2009
Domani sono fuori (h 17.00 circa)
Un finale diverso
A volte persino i racconti cambiano finale nel corso della storia...
Don Chotte ha davvero vinto contro il Male, non la falsa allucinazione, ma il vero cattivo dell'epopea.
Sono lieta di annunciare che la strega Modus Tolles, in arte Don Chiotte contro l'edisu, ha vinto la battaglia!
Dopo l'invio della mia ultima mail di tono arrabbiato e avvilito, richiedendo esplicito riferimento a un articolo del bando, mi è stato finalmente comunicato di poter caricare gli esami da 7,5 come uno da 7 e uno da 8 e successivamente di inviare un fax che spieghi tale stratagiemma.
Il potere di Imladris coincide col mio!
Prossimo passo presidente del consiglio dei ministri... scherzavo non sono mica napoleone o dio, ma solo una potente strega...
martedì 14 luglio 2009
lunedì 13 luglio 2009
Forse é così, io vivo fuori tempo;
é vero ciò che sento sotto pelle,
é come una costante sensazione di
mancata appartenenza
che suona e vedo le tue mani
allontanarsi alla deriva delle
cose che non ho,
cose che non avrei potuto avere mai,
e cose che non so,
le cose che non ho
sono ciò che sono e non chiedono scusa.
(Guardale a fondo non cerco una scusa).
Forse é perché sorrido fuori tempo,
non riesco ad adattarmi e galleggiare,
perso dentro guai di cui non
provo neanche più a trovare un senso,
ti cerco e vedo le tue mani
allontanarsi alla deriva delle
cose che non ho,
cose che non avrei potuto avere mai,
e cose che non so,
le cose che non ho
sono ciò che sono e non chiedono scusa.
(Guardale a fondo non cerco una scusa).
Ma non rinuncerò ai miei relitti,
alle mie cose che non ho
e non le tradirò
- cose che so-
Non dimenticherò la nostra strada e ciò che siamo,
questo no non credo cambierò
- cose che so -
cose che non ho,
cose che non avrei potuto avere mai,
e cose che non so,
le cose che non ho
sono ciò che sono e non chiedono scusa.
(Guardale a fondo non cerco una scusa).
http://www.youtube.com/watch?v=-TDIxjuleMg
sabato 11 luglio 2009
ma Catalpa no...
Oggi ho visto seppellire un'altra delle cariatidi
della mia famiglia
Zia Giannina,
che al funerale ho scoperto essere Giovanna
motivo per cui ho sospettato di aver sbagliato chiesa.
92 anni sono tanti
forse dopo così tanto tempo è ancora più
difficile staccarsi dalla vita.
Ricordo la sua risata.
Il bene che mi voleva.
Le burnie di marmellata di prugne.
Il sapore della crostata che si scioglie in bocca.
La sua gamba malata e il bastone.
Ricordo di lei sempre una parola gentile.
Il suo grembiule.
Le mani in pasta.
Le sue preghiere.
Le mani nodose di bozzi di sapere.
L'odore delle sua casa.
Gli occhi felici delle persone semplici.
I fiori nel cortile.
Ricordo di me bambina.
C'è una storia delle donne primogenite della mia famiglia.
Per un motivo o per l'altro
esse finiscono per lasciare Pederobba
e trasferirsi in Piemonte.
Sembra un destino tracciato.
Da più generazioni.
Coloro che si sposano restano prematuramente vedove.
Divengono figure sole, forti, ma solari e cordiali.
Siamo rimaste due.
Due donne.
Due generazioni.
Ho stretto forte la mano di zia,
che l'ha accompagnata fino all'ultimo.
Mi mancherà l'idea di lei
Mi aggrapperò a questo bizzarro destino.
Nel mazzo di fiori
Borragine.
A lei questi erano i fiori che piacevano.
venerdì 10 luglio 2009
Frase del giorno
quindi temo che molto presto l'Edisu avrà seri problemi con Modus Tollens.
(la frase del giorno preferita da Catalpa)
Don Chisciotte
Non riuscivo a trovare la risposta.
Ho paura che non ci sia una risposta,
neppure una.
Poi mentre cercavo di autocertificare i miei meriti per l'EDISU, scopro che per quelli del Poli le regole sono diverse...
Scrivo all'ente per capire come mai io non possa dichiare i famosi esami esclusivi da 7,5CFU che solo il Poli eroga.
La risposta: si arrotondano per difetto cioè diventano 7 CFU.
COSA?!!???
Io sono una matematica e i conti ne faccio (con la calcolatrice per non sbagliare) ma li faccio.
Per quanti esami io dia per l'EDISU ne avrò sempre meno...
Farebbero prima a scrivere che le regole non sono uguali per tutti!
Secondo loro il mio piano di studi, o quello dei miei colleghi ing e arch, sarebbe più facile perchè prevodo i "mezzi crediti" ?!?!!!??
Che differenza fa dare un esame da 7 e uno da 8 oppure darne due da 7,5?
Perché dovrei essere penalizzata?
Non mollo, rispondo alla mail fornendo eventuali soluzioni.
Mi dicono che è cosi e basta. Non c'è modo di far valere i mezzi crediti e infondo questo è un problema solo del Politecnico.
Già solo del Politecnico, contenitore di circa 25.000 stronzi...
No. Io non ci sto!
Allora ho capito che cos'è che mi anima.
Combattere.
Combattere contro i miei piatti sporchi nell'acquiaio.
Combattere la foresta amazzonica abusiva sulle mie gambe.
Combattere la mia stupidità e quella di chi mi sta vicino.
Combattere per la mia famiglia.
Combattere per i miei diritti, che sono anche i tuoi.
Combattere per vivere alle mie condizioni.
Combattere per un futuro migliore.
Combattere per un mondo più giusto.
Combattere....
anche contro i mulini a vento su di un ronzino
con tutte le forze
sperando, eternamente sperando, che un giorno
questo cambi anche grazie a me,
anche nel più totale anonimato.
Edisu ora hai un nemico.
Perchè la giustizia è di questo mondo e io l'otterrò per me e per gli altri!
giovedì 9 luglio 2009
wild foragy in val di susa
GREENPEACE: G8 INCAPACE DI AGIRE. IL CAOS CLIMATICO SI AVVICINA
Care, segnalo un facile passo per chiedere direttamente al nostro presidente del consiglio di prendere parte alla Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici a Copenhagen a dicembre 2009. Cliccate e diffondete http://www.greenpeace.org/italy/copenhagen/silvio-a-copenhagen