venerdì 30 luglio 2010
sabato 24 luglio 2010
venerdì 23 luglio 2010
Terapia d'urto
capitano quei periodi di abbrutimento,
da studio, da lavoro
o semplicemente da scazzo,
che non vi sentite più umane figuriamoci delle donne?
Che vi sentite amorfe palle di pelo,
che vi indentificate più con le balle di polvere
che rotolano sul pavimento della vostra prigione urbana
che con le immagini di belle in spiaggia che son tanto di stagione?
Che siete riuscite ad evitare ogni raggio di sole estivo per mantenere un'insana tinta gorgonzola?
Che non siete in grado di interfacciarvi manco con le macchinette automatiche,
che siano del caffè, della gtt o del tabaccaio,
perchè è troppa vita sociale tutta in un colpo?
Passate una mattinata in giro per porta pila che vi passa!
(o vi passa o entrate veramente in clausura, delle due una).
Per quanto la vostra asocialità, infatti,
vi faccia camminare in mezzo alla folla come se
l'umanità fosse solo un ostacolo da aggirare,
non potrete ignorare porta palazzo e il suo sonoro,
perchè vi prenderà a schiaffi se pensate di poterlo aggirare.
Unico luogo della capitale sabauda in cui l'umanità,
potente e mediterranea
non ve la farà passare liscia.
mercoledì 21 luglio 2010
dling dlong...
il tuo corpo.
si, grazie...
martedì 20 luglio 2010
sabato 17 luglio 2010
laurea
e streghe in particolare,
è richiesta la vostra gentile presenza
martedì 20 ore 9
presso la Facoltà di Agraria Grugliasco
che si discute la mia finale discussione
(e questa è finale sul serio, non come quella dei 3 anni)
o,
ancora meglio
il 25 sera in via Gianfrancesco Re 9,
al piano terra al fondo del cortile
(c'è scritto "elettrauto" non vi potete sbagliare!)
che si festeggia,
la laurea mia
e congiuntamente,
se le interessate son d'accordo:
tutti i compleanni delle streghe estive
(ogni cibo o bevanda è gradito).
mercoledì 14 luglio 2010
S.O.S.
Frigno ( come sarebbe a dire chi è Friggno, chiedetelo a Wiky) ha urgente bisogno di camole della farina! ( N.B. della farina non del miele ).
La sottoscritta non riesce ha trovarle e non ha tempo di cercarle, dunque manda un s.o.s. e una notifica:
Chi si presenta a casa mia con le suddette camole è invitato d'ufficio a cena.
( Giuro che non cucinerò le camole! )
P.s. le camole della farina si trovano nei negozi di caccia e pesca e non nei panifici!
domenica 11 luglio 2010
sabato 10 luglio 2010
mercoledì 7 luglio 2010
lunedì 5 luglio 2010
domenica 4 luglio 2010
Quando arrivo a casa, Clara dorme ancora,
Yasmina continua a cantare e Julie cucina.
Il particolare merita di essere sottolineato:
è la prima volta che vedo Julie dietro i fornelli.
I giornalisti della sua risma cucinano raramente.
Più che del filetto in crosta sono figli della carne in scatola.
Julie passa la vita mangiando un boccone di corsa
per non perdere di vista il mondo.
Se l'anno scorso non fosse stata malamente ferita
(drogata a morte,
una gamba tre volte spezzata
e polmonite doppia)
adesso starebbe forse piluccando ceci nella macchia subtropicale,
cercando di capire chi imbroglia chi,
in che misura,
e a cosa porterà tutto questo...
Per fortuna, i farabutti che l'hanno conciata per le feste
mi hanno restituito una Julie essenzialmente
occupata a rimettersi in salute
e a dare gli ultimi ritocchi alla mia felicità.
Julie, quindi, cucina.
E' china su una casseruola di rame
dove un sugo rossiccio esplode in piccoli crateri zuccherosi.
Mescola, per evitare che attacchi,
e il semplice movimento del polso,
attraverso la spalla tondeggiante,
la curva del braccio e l'agile colonna vertebrale,
basta a farle ondeggiare le anche.
Il forzato riposo degli ultimi mesi l'ha piacevolmente appesantita.
La veste che la riveste è più che mai una promessa di pienezze.
Quando è nuda, le tracce ocra delle bruciature ne fanno una donna leopardo.
Vestita, è ancora la mia Julie di tre anni fa,
quella che mi sono attribuito,
senza un attimo di riflessione,
tanto il peso della sua criniera,
l'autunno dorato dello sguardo,
la gentilezza delle dita ladre,
il lamento felino della voce,
i fianchi e le mammelle mi sussurravano che
se ce n'era una per me,
era quella e nessun'altra.
Una cosa puramente fisica, insomma.
La donna che amo è un animale completo,
un vertebrato meravigliosamente superiore,
idealmente mammifero,
decisamente femmina.
E, poiché in amore sono nato con la camicia,
l'interno ha confermato le promesse dell'esterno:
Julie è una bell'anima.
Il mondo intero batte nel suo cuore.
Non solo il mondo,
ma ognuno degli sbarbatelli che lo popolano.
Julie vuol bene a Clara,
Julie vuol bene a Jérémy e al Piccolo,
Julie vuol bene a Thérèse,
Julie vuol bene a Louna,
Julie vuol bene a Verdun - sì, anche a Verdun -
e Julie vuol bene a Julius .
Julie vuol bene a me, direi.
Ed ecco che in più Julie sa cucinare.
Dettaglio superfluo?
Col cavolo: tutti i giornali femminili ve lo confermeranno,
la felicità è una ricetta di cucina.
Pennac, Daniel
venerdì 2 luglio 2010
che brutta brutta brutta esperienza
giovedì 1 luglio 2010
mettere un piede a terra non sarà più la stessa cosa
Horizons puzzle
Chef's Challenge
ehehe le incredibili figate dello Smithsonian.....