Le streghe di Imladris - AL VENT E ALE DONE NO SE COMANDA! -
SIAMO DONNE FATALI, MA SOLO A NOI STESSE - E' UN PERIODO IN CUI NASCONO SOLO FEMMINE... SI VEDE CHE IL MONDO HA BISOGNO DI PACE. LA NATURA NON FA MAI LE COSE A CASO -
domenica 31 gennaio 2010
Dibattiti sempre più frequenti ed estesi,
riguardanti la liceità della caccia,
i limiti della vivisezione,
la protezione di specie animali diventate sempre più rare,
il vegetarianesimo,
che cosa rappresentano
se non avvisaglie di una possibile estensione
del principio di eguaglianza
al di là addirittura dei confini del genere umano,
un'estensione fondata
sulla consapevolezza che gli animali
sono eguali a noi uomini,
per lo meno nella capacità di soffrire?
Norberto Bobbio, Destra e sinistra, 1994
Pillole di saggezza durante lo studio della domenica pomeriggio....
"Sentite qua: un pene piccolo va bene per la propria moglie ma non per quella di un altro"
sabato 30 gennaio 2010
Gli animali hanno propri diritti e dignità come te stesso. E' un ammonimento che suona quasi sovversivo.
"Se nessuno si prefigge di effettuare questo viaggio nelle terre dell'allevamento industriale,è perchè l'ignoranza è per molti la miglior garante della propria tranquillità e del proprio comfort. Prima di sapere, conficcavo anch'io la mia forchetta in una bistecca con spensieratezza. Ma adesso non più. E non lo rimpiango. I viaggi dalle coste della Louisiana alle pianure dell' Oklahoma mi hanno permesso di capire il valore delle mie scelte. Noi viviamo in un mondo in cui dedichiamo più tempo ed energie a scegliere l'iPod giusto,il cellulare migliore e il pantalone all'ultima moda,piuttosto che a scegliere intelligentemente la nostra alimentazione. Ed è un grosso errore. Mangiare rappresenta una tappa essenziale,cruciale. E se in trent'anni ci siamo sbarazzati di questa responsabilità, abbiamo torto. Poichè,affidandola a delle multinazionali - il cui solo interesse è il profitto- abbiamo abbandonato una parte di noi stessi. e quello che avviene dietro le mura delle fattorie industriali è il terribile specchio del nostro fallimento."
William Reymond, Toxic.Obesità,cibo spazzatura,malattie alimentari:inchiesta sui veri colpevoli.
Per la serie, chi ben comincia... ecco, speriamo solo che questo Gennaio prometta un po' meglio dell'ultimo. Al momento sembra di si, ma non lo dico troppo forte. Io parto. E torno, questo è sicuro. Spero di lasciare zavorre, scrollare tensioni, e caricare energie ed esperienze, parole e riflessioni. Anche per chi non può partire. Vi abbraccio forte virtualmente, mi spiace non averlo potuto fare fisicamente. A prestissimo, mie care streghe!
Ho riordinato la stanza. Mi sento fremere fino al midollo. Costerà sacrificio, ma come tutte le volte so, dentro di me, che vale davvero la pena. Sono in ansia. C'è il colloquio. Per l'affido. Arrivano stasera. Per dirmi se potrò finalmente...
Mi sento fremere come se fossi una mamma. Lei è stupenda, un carttere da biscottina. E' stata tovata per strada il 6 Gennaio, vestita di 4 calzini bianchi, una coda scodinzolante e le zampe da orsa.
Siamo andate ai frutteti assieme, tutti i giorni, le piacciono le corse, i cachi, i bastoncini, le mosche le pigne dei cipressi, mordere i guanti di Cardi, grattarsi dietro alle orecchie e farsi coccolare la piancia. Non le piace il guinzaglio, e dover ritornare tra le sbarre del canile. Suonano alla porta. Ci siamo.
"Cavoli!!Non mi viene il cicloooo!Perchè????" "Beh, forse stanotte ha fatto una capatina a trovarti lo spirito santo" ""No, ma che dici!!Mica ora ho il dono delle lingue!!!"
non so quanto scriverò, ma forse se riesco a sbloccare l'ingorgo di pensieri sarà più facile affrontare il resto delle faccende che mi tocca vivere ogni giorno... sto pensando spesso ad un periodo non troppo lontano, che per le mille (dis)avventure intercorse sembra dilatarsi e finire tra i ricordi più vecchi...come fosse sempre stato lì, il tempo trascorso. un'auto, due chiacchiere. come se più niente fosse. credo sia più facile dimenticare, quando sei tu a fare del male. l'autoindulgenza è la peggior forma di amor proprio esistente (quasi come scrivere...). e ogni tanto mi fa sorridere, l'imbarazzo di chi si rende conto che, "oh, già, ce ne siamo dimenticati..." che poi non puoi certo pulirti la faccia con aria schifata se uno stronzo ipocrita si presenta e ti stampa un sonoro bacio con schiocco sulla guancia. non sei più la bambina che diceva "lasciami, vattene via" ai parenti baffuti, e per miracolo la passava liscia... sorridi, e procedi. più sola, per questo a volte più triste, ma l'importante è che non si veda. le cicatrici vanno nascoste ai nemici, o sapranno in quali punti la tua pelle si è fatta più sensibile. ho l'esigenza di fare ordine e spazio, e più ne sento il bisogno, meno mi ritaglio il tempo per farlo. è facile rimandare così il momento di affrontare i problemi. sto instaurando un rapporto malsano con le emergenze. (è anche facile sentire quest'esigenza nel momento in cui dovrei fare altro, tipo scrivere...ottimo alibi, la crisi esistenziale) ma come giustamente la saggezza romana mi ricordava questa sera, se non sbrogli i nodi, te li ritrovi più grossi. buonanotte. domani scriverò d'altri temi (spero).
ps: l'eccezione tornata a piede libero (questa la capiranno in poche..)
Perchè non abbiamo altro da lasciare la nostra eredità è l'eridità di donne che hanno combattuto e pianto faticato e sofferto riso e cantato comunque hanno vissuto per ciò che oggi sembra così naturale e scontato Perchè la nostra storia? Per i nostri figli e per quelli degli altri perchè nessuno dimentichie , perchè una musica, una canzone abbiano davvero un senso e le parole non si perdano nel vento, Perchè la nostra storia? perchè umiltà, sacrificio, fede in un mondo diverso non ci abbandonino mai, perchè la conquista del proprio spazio della propria essenza non si perda nelle luci effimere di un palcoscenico o di un disco Perchè la nostra storia? Perchè l'amore dei nostri ricordi diventi motivo di lotta per l'affermazione dell'uomo, delle sue idee del senso di giustizia che dobbiamo coltivare come si coltiva un mazzetto di riso Perchè questa storia? Perchè anche noi, così piccole, così niente, siamo una radice della storia di chi verrà dopo di noi e ci piace pensare che non siamo state inutili.
Le poltrone sono rosse. Il teatro in stile Liberty. Mi viene molto da ridere. Da qui so già che non si vedranno bene tutte le espressioni, quella mimica che parla senza suoni. Ma il teatro è immediato, senza filtri barriere, è una roba vera. Non è tv. Brulica. A volte raccontare, e saperlo fare ben, ma vero ben ti porta via, ben lontano dalle poltrone rosse. Un pò anche nella mia infanzia di bambina prealpina. Mi sono ricordata di quanta fatica si faceva a allacciarsi le scarpe, e la prima volta che ci sono riuscita da sola. In macchina che quando sei un ceo in macchina non arrivi mai. Le scarpe non le ricordo bene, ma i lacci, quelli erano gialli. Mi ricordo le mie mani piccole, e la soddisfazione. Mi ricordo la festa i salti sui sedili gli sbeffeggi a quel bauco di mio fratello che ancora per molto se le sarebbe fatte allacciare dalla mamma e lei che mi dice "Se no te sta bona te asse qua a piè!"
una notte qualunque di quelle in cui il respiro ti si congela appena fuori dalle narici,in cui il cuore è pesante per la sensazione di non essere mai abbastanza,di non fare mai abbastanza, di non volere mai nulla abbastanza. attraversare un mare di nebbia, di quella "che si potrebbe tagliare con un coltello", e arrivare in uno spiazzo isolato, seminascosto dal buio e snobbato persino dai fanali delle auto.
sentinelle resistono a un freddo e a un buio che ti entra nelle ossa e scardina la volontà. qualche sorriso,la nostra offerta di aiuto...non abbastanza.
arrivano altri amici, portano il loro talento...spuntano "dal buio" i tamburi, la fisarmonica, il violino e la chitarra...si improvvisa un fuoco e una canzone...tante canzoni
piano piano l'atmosfera si scalda,io e gli altri presenti cominciamo a battere le mani, a canticchiare. Sono soggiogata dalla bellezza di un momento...questo è un momento da album dei ricordi.
Ho capito che la musica porta la bellezza dove non c'è, risveglia il corpo e lo spirito e infonde coraggio...è una di quelle cose all'apparenza un po' banali, ma che non capisci fino in fondo fino a che non le vivi sul serio.
L'atmosfera cambia, mi lascio trasportare dal ritmo, e lo ripeto forsennatamente insieme a di mestiere il vento...
Forse mi serviva solo un rtmo...ripenso al pomeriggio del giorno prima, altro contesto, ancora musica, e...STESSO ritmo...
TA-TA-TA-TA-TA...è questione solo di dimezzare o triplicare la velocità...dipende dalla canzone,dice miss pernice. Anche passo si adatta al percorso, ai compagni di viaggio, all' importanza del cammino...
fuoco che scalda e un cielo impietosamente sereno lassù...una volta preso il ritmo non puoi più fare a meno di seguirlo...fa parte di te, come ciò che ti sta intorno, e non puoi ignorarlo come non puoi pensare che la musica non esista o che la vita possa scivolarti addosso...
scivolo sotto le coperte, pensando alla serata e mi addormento ripetendomi
TA-TA-TA-TA-TA
venerdì 15 gennaio 2010
credo che stasera guarderò questo film. l'ho visto qualche anno fa e non ricordo neppure di cosa parla. ma guardando questo spezzone, mi sono venuti i brividi. perché è quello che pensa la gente oggi (quel che dice Volo, ovviamente). e, come disse recentemente la Prestigiacomo in un'intervista: "ne ho timore..." cineforum solitario, vado a litigare per il divano...
Non rammaricatevi dai vostri cimiteri di montagna se giú al piano nell'aula ove fu giurata la Costituzione murata col vostro sangue sono tornati da remote caligini i fantasmi della vergogna troppo presto li avevamo dimenticati
è bene che siano esposti in vista su questo palco perché tutto il popolo riconosca i loro volti e si ricordi che tutto questo fu vero chiederanno la parola avremo tanto da imparare
manganelli pugnali patiboli vent'anni di rapine due anni di carneficine i briganti sugli scanni i giusti alla tortura Trieste venduta al tedesco l'Italia ridotta un rogo
questo si chiama governare per far grande la patria
apprenderemo da fonte diretta la storia vista dalla parte dei carnefici parleranno i diplomatici dell'Asse i fieri ministri di Salò apriranno i loro archivi segreti di ogni impiccato sapremo la sepoltura di ogni incendio si ritroverà il protocollo
Civitella Sant'Anna Boves Marzabotto tutte in regola
sapremo finalmente quanto costò l'assassinio di Carlo e Nello Rosselli ma forse a questo punto preferiranno rinunciare alla parola peccato questi grandi uomini di stato avrebbero tanto da raccontare
Ho fatto l'esame di seconda elementare nel 1975. Il socialismo era come l'universo:in espansione. La maestra mi chiese di Massimiliano Robespierre. Le risposi che i Giacobini avevano ragione e che, Terrore o no la Rivoluzione Francese era stata una cosa giusta. La maestra non ritenne di fare altre domande. Ma abbiamo anche molti ricordi Di quel piccolo mondo antico fogazzaro: - l'astronave da trecento punti di Space Invaders - Enrico Berlinguer alla tv - le vittorie olimpiche di Alberto Juantorena In nome della Rivoluzione Cubana - i Sandinisti al potere in Nicaragua - il catechista che votava Pannella - gli amici del campetto passati dalle Marlboro Direttamente all'eroina alla faccia delle droghe leggere - i fumetti di Zora la vampira porno e la Prinz senza ritorno - il referendum sul divorzio e non capivamo perché Se vinceva il No il divorzio c'era e se vinceva il Si non c'era - Anna Oxa a Sanremo conciata come una punk londinese - i Van Halen - la prima sega - la vicina di casa, un travestito ai più noto come Lola che Mia madre chiamava Antonio con nostro sommo sbigottimento - Jarmila Kratochivilova - il Toblerone, qualcuno sa perché - una scritta degli ultras della Reggiana dopo il raid aereo americano su Tripoli negli anni ottanta. Diceva: "grazie Reagan, bombardaci Parma" - e poi la nostra meravigliosa toponomastica: Via Carlo Marx Via Ho Chi Minh Via Che Guevara Via Dolores Ibarruri Via Stalingrado Via Maresciallo Tito Piazza Lenin a Cavriago E la grande banca non più locale con sede in Via Rivoluzione d'Ottobre - e infine il mio quartiere, dove il Partito Comunista prendeva il 74% e la Democrazia Cristiana il 6 %
Davvero un film intelligente e geniale. Un gioiellino camuffato da un titolo in italiano che lo fa apparire come una paccottiglia per masse. Mi chiedo chi sia stato quel tombino che l'ha tradotto in "se mi lasci ti cancello".
Ve lo consiglio. Io l'ho visto più volte e ancora credo che molti dettagli mi siano sfuggiti. Ogni volta vedo cose diverse.
Sembra studiato al microscopio con una geniale interpretazione, un montaggio divino, e un'intelligenza fuori dall'ordinario.
Eternal sunshine of a spotless mind
Davvero da vedere!
martedì 5 gennaio 2010
Metto qui sotto l'inidrizzo di questo motore di ricerca (ECOSIA)
che m'hanno fatto conoscere Cardi e con-sorte... aggiungo il link anche ai siti amici!
Torna l'etichetta più temuta e meno desiderata di Artemisia: di nuovo
BBBBBAAACCAROZZIIIII!!!!!!!! ehhehehehauaahhahaauuahaaauuuaauua!!! SI ragazze, per chi ancora non l'abbia notato, ad esempio dal fatto che allevo le camole in casa, volonatariamente e al di fuori della dispensa tra l'altro.... ...e che sono e sarò un po' più psico del solito.... son tornata a studiare Ento, la scienza dei Bacarozzi.
Va bene, forse è un pò tardino per una proposta indecente, ma... una seratina letteraria veloce veloce? Domani sera 5 gennaio, magari? Dopo lunghi ponzamenti (in parte causa del ritardo) proporrei il tema
L'Omega e L'Alfa ovvero La Fine e L'Inizio
Il 31 sera mi è stato fatto un augurio: Buona Fine e Buon Inizio. Penso si possa applicare molto bene anche alla situazione in cui molte di noi si trovano ora: la fine di qualcosa, l'inizio di qualcos'altro. Proporrei un'ultima serata in casa Fattanza con streghe ospitanti Catalpa, Per Sempre Libera e Cardi.
Mi rigiro nel letto. Non riesco ad addormentarmi, non so se sono davvero sveglia. Non dormo forse perchè ho mangiato troppo oppure perchè ho trovato il mio scalino. Finalmente. Lo vedo. Sembra molto alto, ma voglio farcela. Penso alla nostra casa. A quello che lascio, che è che sono. Triste e gongolante. Confusa e felice, come direbbe la cantantessa. Manca poco. Sembra l'altra sera quando abbiamo deciso.
E io, nomade, sono pronta a levar le tende quando si alza l'ora. El sol magna le ore. El ragno porta guadagno. Il casino è sempre lo stesso: vedere quello che potrebbe essere, senza la lucidità del pessimismo. Maledetto condizionale condizionante. Non sono un'ottimista Ho speranza. E molti semi, e ora abbiamo anche la terra. Forse è la volta buona che metto radici.
Oggi ho piantato le cipolle... ora le agronome perdonino la mia avventatezza, penso che non sia nemmeno il periodo giusto, ma i germogli verdi delle cipolle di Cardi erano così belli che ho voluto dar loro una possibilità. Non so cosa verrà fuori,se fioriranno o no. So solo che tutto ad un tratto il mal di testa con cui mi sono svegliata è sparito. Sarà un caso che sia successo proprio mentre con le mani e la mia bacchetta magica di salice (grazie Artemisia) rimestavo e dissodavo dentro al vaso? Sicuramente no. Io credo sia stato il contatto con la terra e l'atto stesso di piantare, che poi è come dare vita a qualcosa...mi sono sentita subito sollevata, serena, fiduciosa nel futuro...e ho riflettuto sulla mia scelta universitaria, ho sentito l'importanza di questo percorso, ho capito quanto tutti noi dovremmo essere grati a queste tre pioniere che tra pochi mesi daranno vita a un orto resistente! Era passato del tempo dall'ultima volta in cui mi sono sentita così.... F E L I C E. Felice per una piccolissima cosa, per aver piantato delle cipolle, che sono note a tutti per la loro capacità di far piangere anche i meno sentimentali! La vita è ancora in grado di stupirmi, nonostante tutto... I migliori auguri di buon anno a tutti i lettori e alle streghe da parte mia e delle cipolle!
"....Abbracaddabbbra... eccoci qua, undici megere attorno a un tavolo, una strana musica folk nell'aria, e davanti a noi una distesa di ingredienti molto pericolosi...."
Una voce venne da una delle bocche del tronco. -Il mondo non ti amerà sorella-diceva. Preparati a nasconderti e a resistere, figlia mia. I roghi sono sempre accesi, BERENICE.
NON si può far finire il mondo prima che il mosto sia vino...