giovedì 1 dicembre 2011
Riflessioni serali, libere associazioni e una natura morta con con grappa di gratachi
E' arrivato l'autunno, tempo di frutti, tempo di metter via.
Partito a solcare i 7 mari il possente corsaro nero morì di morbillo....
Il concerto n. 3 per arpa di muschio non l'ho trovato su you tube però anche questo è un pezzo che ha un che di millenario a modo suo...
Comunque col muschio ho disegnato un melo sul muro del pollaio, chissà se cresce....
Ciao socie,
Art.
martedì 29 novembre 2011
Se c’è un amore che desidero
È quello della pietra.
L’ inguine di scogli
Con la sua cavità genitale ,
il corpo robusto del nulla.
Se c’è una sensazione che desidero
È quella della nudità.
Dove i tendini del sole si spezzano ,
la censura dei falsi sentimenti crolla
e l’intimità è libera dalle fasce della poesia.
Se c’è una musica che voglio ,
è quella del sandalo dell’eremita
O del piede nudo che affonda nella sabbia;
l’arpa millenaria di muschio
Con le sue corde aderenti alla roccia.
Se c’è uno sguardo che riesco ancora a sostenere
È quello di una ragazza che dorme ,
o quello d’una pozza d’acqua
che acquieta il mio.
domenica 27 novembre 2011
Donna Teresa in America: Caffeomanzia
giovedì 24 novembre 2011
Happy Thanksgiving
lunedì 21 novembre 2011
Un altro post made in USA
giovedì 17 novembre 2011
mercoledì 16 novembre 2011
Guarda che...
sabato 12 novembre 2011
ODE ALLA CIPOLLA
luminosa ampolla,
petalo su petalo
s’è formata la tua bellezza
squame di cristallo t’hanno accresciuta
e nel segreto della terra buia
s’è arrotondato il tuo ventre di rugiada.
Sotto la terra
è avvenuto il miracolo
e quando è apparso
il tuo lento germoglio verde,
e sono nate
le tue foglie come spade nell’ orto,
la terra ha accumulato i suoi beni
mostrando la tua nuda trasparenza,
e come con Afrodite il mare remoto
copiò la magnolia
per formare i seni,la terra così ti ha fatto,
cipolla,
chiara come un pianeta,
e destinata a splendere
costellazione fissa,
rotonda rosa d’ acqua,
sulla
mensa
della povera gente.Generosa
sciogli
il tuo globo di freschezza
nella consumazione
bruciante nella pentola,
e la balza di cristallo
al calore acceso dell’ olio
si trasforma in arricciata piuma d’oro.
la tua influenza l’ amore dell’ insalata
e sembra che il cielo contribuisca
dandoti forma fine di grandine
a celebrare la tua luminosità tritata
sugli emisferi di un pomodoro
Ma alla portata
delle mani del popolo,
innaffiata con olio,
spolverata
con un po’ di sale,
ammazzi la fame
del bracciante nel duro cammino.
fata madrina
avvolta
in delicata
carta,esci dal suolo,
eterna,intatta,pura,
come semenza d’astro,
e quando ti taglia
il coltello in cucina
sgorga l’ unica lacrima
senza pena.
Ci hai fatto piangere senza affliggerci.
ma per me tu sei
più bella di un uccello
dalle piume accecanti,
ai miei occhi sei
globo celeste, coppa di platino,
danza immobile
di anemone innevato
nella tua natura cristallina.
venerdì 11 novembre 2011
La donna giusta
In ogni vita degna di questo nome arriva il momento in cui ci si immerge in una passione allo stesso modo in cui ci si lancia nelle cascate del Niagara. Naturalmente senza giubbotto di salvataggio.
Quale altro senso può avere uno slancio così fatale e incondizionato, che spinge l’uno verso l’altro coloro che sono stati toccati dalla passione? La vita si manifesta attraverso questa energia e subito dopo volta le spalle alle proprie vittime. Ecco perché in ogni epoca e in ogni religione gli amanti hanno sempre ottenuto il massimo rispetto: perché salgono sul rogo ogni volta che si gettano l’uno nelle braccia dell’altro. Quelli veri, però, i pochi coraggiosi, gli eletti. Gli altri sperano soltanto di avere una donna alla maniera in cui si desidera un animale da aggiogare, o per trascorrere un’ora tra braccia candide e soavi – vogliono semplicemente che qualcuno blandisca la loro vanità maschile, o che soddisfi un impulso biologico…
di Sándor Márai (1900-1989)
mercoledì 9 novembre 2011
Cattivi maestri
ma altra vita, altri occhi quando la sai lunga
sempre esami e spese, sempre pesi e corse
aprite casseforti, borse, fuori soldi e risorse
noi siamo geni, e diventiamo pazzi
guarda che occhi che capelli e quanti scazzi
pazzi perché vogliamo vincere questo è il fatto
e vivere anche senza un contratto
Ricordi Rosarno? Quello sarà l destino
e una casetta di cartone nel campo vicino
il nemico è duro, è muro contro muro
quando cadde Palinuro, Enea prese il futuro
e noi cadiamo in tanti ma avanziamo in centomila
apprendimento e insegnamento insieme,
serro le fila
mai a testa china, la comunità si raffina
e come va? Che facciamo stamattina?
la vedo bene oggi, mica stiamo moggi, moggi
facciamo un giro al centro e rimettete gli orologi
pare Bastogi quanta gente alle assemblee
dall'università al senato le migliori idee
lì è ressa, polizia al solto benmessa
pur sempre polizia, per definizione: gente fessa
premiamo sul portone in mezzo alle transenne
ci vogliono i bei gesti oltre che belle penne
E' stato bello? Avoija! E' stato bello? Avoija!
E lo rifamo? Avoija! Avoija!
Andate nelle scuole, formate i collettivi
organizzate la rivolta finché siete vivi
andate nelle scuole, andate nelle scuole
ne ammazzano più 10 penne che 10 pistole
sai dove è l'Akbazia? e dove è la Shriraz?
e perché il petrolio va su e giù e cos'è il solare e il gas?
chi lo sa? Dove sta? Meglio non saperlo
vogliono che lasci scuola e che ragioni come un merlo
il cervello non lo ama chi ha paura che reclama
ma noi siamo Einstein e anche Dalai Lama
e anche Che Guevara e niente ci separa
non c'è tetto alle iscrizioni né alle ambizioni di chi impara
così imparo arabo, cinese e portoghese
così va il mondo, gira il mondo e abbiamo ste pretese
se non c'è scambio non c'è conoscenza
e lo scambio lo vogliamo adesso e non abbiamo più pazienza
abbiamo sete di sapere, vogliamo bere
ce ne faremo un mestiere, perché sapere è potere
noi abbiamo scelto e non molliamo mai
la massa il massimo che sceglie è tra mediaset e sky
E' stato bello? Avoija! E' stato bello? Avoija!
E lo rifamo? Avoija! Avoija!
Andate nelle scuole, formate i collettivi
organizzate la rivolta finché siete vivi
andate nelle scuole, andate nelle scuole
ne ammazzano più 10 penne che 10 pistole
pubblica,
laica
e solidale
noi la vogliamo
pubblica,
laica
e solidale
a questi gli andrà male,
finché ci siamo noi la scuola
sarà sempre pubblica, laica e solidale
e io lo afferro il senso lo afferro pezzo a pezzo
e leva il crocefisso e il minuto di silenzio
finché ci siamo noi a questi gli andrà male
e la scuola sarà sempre ricca, laica e solidale
domenica 30 ottobre 2011
Amori grammaticalmente scorretti
lunedì 24 ottobre 2011
martedì 18 ottobre 2011
Le DONNE IN PIAZZA
Ragazze, STREGHE, alcune di noi hanno personalmente fatto ricorso, in ideale rappresentanza di tutte le donne piemontesi e grazie a Casa delle donne, contro la delibera della Regione che apre la porta dei consultori alla lunga mano della LEGA e al fanatismo del movimento "per la vita".
Ma è già stata presentata una proposta di legge che è ben peggio: scritta da fascisti che parlano di diritti per la vita nascente e famiglia e non tengono in nessun conto la donna.
Guardate, basta leggere l'incipit superfluo ai fini della legge in sè, quanto significativo politicamente, per capire da quale cultura arriva la proposta:
Art. 1
(Famiglia)
La Regione Piemonte riconosce il valore primario della famiglia, intesa quale società naturale fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna[...vedi il resto]
.....infatti a che pro ribadire la natura della famiglia una, cattolica ed etero se si parla di consultori?
19-21 "COTA IMPAZZA, LE DONNE IN PIAZZA"
MOBILITAZIONE PER LA LIBERA SCELTA
21 OTTOBRE ORE 17:00 PIAZZA CASTELLO
Alle ore 13:00 ci sarà il pranzo-dibattito a Palazzo nuovo e alle 16:00 partiremo verso piazza Castello, munite di fili di lana, per difendere il diritto all'autodeterminazione e per manifestare il nostro dissenso nei confronti delle scelte operate dalla giunta regionale
Il presidio ospiterà le performance di gruppi musicali e darà spazio ai racconti delle donne che hanno autogestito e occupato i consultori.
L'evento proseguirà con con una distesa di tende e l'intento di costruire una notte di lotta e di testimonianza, coinvolgendo la cittadinanza nella creazione in un disegno di libertà ed emancipazione.
martedì 11 ottobre 2011
un altro post made in USA
mercoledì 5 ottobre 2011
mercoledì 28 settembre 2011
domenica 25 settembre 2011
Donna Teresa in America: Vacanze last minute: esperimento #1
domenica 18 settembre 2011
sabato 17 settembre 2011
"Se la pillola del giorno dopo
è già un aborto,
allora mi sorge un dubbio giuridico:
La sega:
è omicidio premeditato?
Il sesso orale:
è cannibalismo?
Possiamo considerare il coito interrotto
abbandono di minore?
E che dire del preservativo?
Sarà omicidio per asfissia meccanica?"
lunedì 12 settembre 2011
ecco il nuovo post made in USA
domenica 11 settembre 2011
11 settembre
padri
e persone care
di coloro che sono morti a New York
l'11 Settembre
...
noi vi ricorderemo
spero che voi vi ricordiate di noi
La Speranza ha due bellissimi figli:
lo Sdego e il Coraggio
Sdegno per le cose come sono
e Coraggio per cambiarle.
mercoledì 7 settembre 2011
sabato 3 settembre 2011
venerdì 2 settembre 2011
Il problema della soddisfazione immediata
Il problema della soddisfazione immediata.
Il principio che sembra regolare le nostre vite è quello
dell'utilità immediata,
del soddisfacimento immediato
e dell'assenza del differimento
e quindi anche l'assenza di rinuncia.
Come permettere di far fare un giro un po' più lungo alla pulsione affinché non si cortocircuiti subito direttamente e immediatamente sull'oggetto ma che possa fare un giro più lungo e verificare che in questo c'è più soddisfazione?
Perché l'altro problema è che
in tutto questo mangiare,
in tutto questo divorare,
in tutto questo abbuffarsi
c'è pochissima soddisfazione.
E' un mangiare come dissociato dalla soddisfazione.
Perché non è mangiare per godere di ciò che si mangia
ma è mangiare per estinguere un vuoto
che viene anatomizzato nello stomaco
e che sembra essere inestinguibile
se non persecutorio.
Massimo Recalcati
mercoledì 31 agosto 2011
Addio sconti sui libri...
domenica 28 agosto 2011
domenica 21 agosto 2011
Le nostre tanto attese mestruazioni e le rivoluzioni
Una nuova forma di io plurale,
che non è un noi, perchè non ha confini al singolare
che confluiscono in una moltitudine
ma amalgama di essenza
sfociate al mare
depauperato del leggittimo lido all'asta
non ci resta che
"una canzone da spiaggia deturpata"
ma quando al ritorno
faremo "la lotta armata al bar"
"E che cosa racconteremo ai figli che non avremo
di questi cazzo di anni zero?"
Racconteremo delle impronte della fatica sulle spalle e sui piedi
della lettura assorta di un sentiero
dell'odore di salsedine sulle pendici di festuca
Dei sentieri dei nidi di ragno nei noccioleti al Turchino
delle forza della resistenza che sopravvive alla Benedicta
dell'incantevole brillio delle metropoli lontane
che ci piacciono tanto proprio perchè distanti
"e il problema, ripetevi,
è che sono stati asfaltati i prati e non i preti"
Raccontiamo delle via lattea in una serenata
di campanacci di mucche
e di fedeli amici a quattro zampe.
Di chi incontri sulla strada
in direzione contraria ma concorde
talvolta ammirata
Racconteremo "le nostre tanto attese mestruazioni
e le rivoluzioni"
E noi, orfane di padri trucidati su montagne livide
insegneremo, ai figli che non avremo, a resistere
come loro hanno isegnato a noi.
martedì 16 agosto 2011
sabato 13 agosto 2011
cioè no,
un pò come i matti,
sembra che ti droghi eh
però no,
te non ti drogherai mai
lo so,
te sei bravo,
però sembra eh
....
mercoledì 10 agosto 2011
Ho suonato piccole campane viola
su un morbido muschio d'un verde giovane
Ho sbattuto contro un vento che taglia la pelle
e strusciato su rocce che non erano sentiero
Ho quasi pianto
davanti all'encomiabile sopportazione del ghiacciaio
ai cambiamenti climatici
giovedì 4 agosto 2011
martedì 26 luglio 2011
domenica 24 luglio 2011
venerdì 22 luglio 2011
Tutt’altro.
È necessario anzi diffondere a piene mani l’istruzione nelle masse, e trasformare tutte le chiese,
tutti questi templi dedicati alla gloria di Dio e all’asservimento degli uomini,
in altrettante scuole d’emancipazione umana.
[...]
Sventuratamente, i governi paternalistici hanno lasciato marcire le masse popolari in una così profonda ignoranza, che sarà necessario fondare delle scuole non solamente per i figli del popolo,
ma per il popolo stesso.
Da queste scuole dovranno essere assolutamente bandite le più piccole applicazioni o manifestazioni del principio di autorità.
Non saranno più scuole, saranno accademie popolari in cui non ci sarà più questione né di scolari, né di maestri, dove il popolo verrà liberamente a prendere, se lo trova necessario, un insegnamento libero, e nelle quali, ricco della sua esperienza, potrà insegnare, a sua volta, molte cose ai professori che gli apportano cognizioni che egli non ha.
Questo sarà dunque un insegnamento scambievole, un atto di fraternità intellettuale tra la gioventù istruita e il popolo.
lunedì 11 luglio 2011
domenica 10 luglio 2011
meLAmerito
Cavalca, cavalca, cavalca
insieme attraversarono il mare.
impararono a nuotare.
Arrivati in cima al mare, dove il mondo diventa piccino, la mela lasciò il suo vecchio vestito e prese l'abito da sposa più rosso, più rosso.
La foglia sorrise, era la prima volta di ogni cosa.
Riprese la mela in braccio, e partirono.
Giunsero in un paese giallo di grano pieno di gente felice, pieno di gente felice!
Si unirono a quella gente e scesero cantando fino alla grande piazza.
Qui altra gente si unì al coro.
"Ma dove siamo? ma dove siamo?"
Chiese la mela.
"Se pensi che il mondo sia piatto allora sei arrivata alla fine del mondo. Se credi che il mondo sia tondo allora sali, e incomincia il giro tondo!"
E la mela salì, salì, salì, salì, salì.
La foglia invece saltò, saltò, saltò.
Rientrò nel mare e nessuno la vide più.
Forse per lei, mah, il mondo era ancora piatto.
....Vicino al mare dove il mondo diventa piccino....Se credi che il mondo sia tondo, allora sali,sali! E incomincia il giro tondo!
venerdì 8 luglio 2011
Teoria del contatto
A volte, ho sognato di elaborare un sistema di conoscenza umana basato sull'erotica: una teoria del contatto, nella quale il mistero e la dignità altrui consisterebbero appunto nell'offrire al nostro Io questo punto di riferimento d'un mondo diverso. In questa filosofia, la voluttà rappresenterebbe una forma più completa, ma più caratterizzata altresì dei contatti con l'Altro, una tecnica in più messa al servizio della conoscenza del non Io. Anche nei rapporti più alieni dai sensi, l'emozione sorge o si attua proprio nel contatto: la mano ripugnante di quella vecchia che mi sottopone una supplica, la fronte madida di mio padre nei suoi ultimi istanti, la piaga detersa di un ferito, persino i rapporti più intellettuali o più anodini si istituiscono attraverso questo sistema di segnali del corpo: il lampo d'intesa che illumina lo sguardo del tribuno al quale si spieghi una manovra prima della battaglia, il saluto impersonale d'un subalterno che al nostro passaggio s'immobilizza in un atteggiamento di obbedienza, lo sguardo amichevole d'uno schiavo che ringrazi per avermi portato un vassoio, l'occhiata da intenditore d'un vecchio amico davanti al dono d'un cammeo greco. Con la maggior parte degli esseri umani, i più lievi, i più superficiali di questi contatti bastano, o persino superano l'attesa; ma se essi si ripetono, si moltiplicano attorno a un unico essere sino ad avvolgerlo interamente; se ogni particella d'un corpo umano si impregna per noi di tanti significati conturbanti quante sono le fattezze del suo volto; se un essere solo, anziché ispirarci tutt'al più irritazione, piacere o noia, ci insegue come una musica e ci tormenta come un problema, se trascorre dagli estremi confini al centro del nostro universo, e infine ci diviene più indispensabile che noi stessi, ecco verificarsi il prodigio sorprendente, nel quale ravviso ben più uno sconfinamento dello spirito nella carne che un mero divertimento di quest'ultima.
venerdì 1 luglio 2011
martedì 28 giugno 2011
misunderstanding onirico
Interno.
Camera.
Sul soppalco.
Tra le spire del piumone.
Sento qualcosa che mi corre sulle gambe, un po' come un brivido
poi sulla spalla.
Nel dormiveglia lo acchiappo e col favore dell'inquinamento luminoso urbano lo vedo:
è il grillo parlante!!!
Lo lancio giù dal soppalco e mi riaddormento
Il giorno successivo scopro che un'esercito di neri insetti ha invaso casa nostra,
ma non si tratta di grilli,
no...
...ovviamente blatte!!!
giovedì 23 giugno 2011
Ho fatto finta di pensarti come ad una conchiglia ancora chiusa,inviolata dai capricci del mare
e poi ho pregato gli dei che non esistono di strapparti ai rimedi che fingi di attuare per incastrare insieme le frasi di una canzone senza note in cui dici che non ci sarebbero state stelle in cielo quella notte perchè Dio le avrebbe conservate per una notte migliore...ho pensato a quanto sarebbe stato bello avere avuto un cane da portare fuori a pisciare...
Non so niente ma so che col vento cadono le foglie...lo so...
e poi mentre andavo al lavoro a far finta di essere di buon umore un vecchio mi tampona e io ho fatto finta di sentire dolore...all'ospedale un dottore ha fatto finta di non capire ma per non rischiare ha fatto finta di volermi guarire...tanto c'era l'assicurazione...e io ho fatto finta adi cercare ancora una volta una persona viva tra le macerie di un palazzo che non è mai crollato...
Non so niente ma so che col tempo cadono anche le stelle...lo so...
sono tornato e ho fatto finta di riordinare casa sistemando a caso le cose quasi come se fosse davvero la mia casa...e non immagini la pena di trovare il tuo cuore-aquilone impigliato tra i rami di un albero spoglio che spera ancora in un soffio di vento...io non sono la stella cadente che si ferma a guardarti precipitare nel vuoto,ma continuo a pensarti come una conchiglia ancora chiusa...inviolata dai capricci del mare...
lunedì 20 giugno 2011
Grandi verità in piccoli esseri
in questa prova si può notare come la femmina di Eurygaster maura
sia attratta dalla presenza del maschio,
ma in maggior misura dalla presenza del frumento (cibo),
se si combinano i due elementi l'attrattività risulta massima.
Ora non sò se da questa prova si debbano dedurre grandi verità della vita,
ma comprendo ora perchè taluni entomologi che appaiono rinchiusi in un velato maschilismo pseudo-scentifico...
"I’ve been weary, oh I am blue
and I try to smile and I swallow the thorns
oh, I’m acid, and I’m broken down
and I try to pretend I’m fine
on my own, on my own, on my own
I am tired and blue
and I can’t pretend, I can’t pretend it’s because of you
oh the arrows they blow, they’re striking me down
and as hard I try, I don’t make a sound, make a sound
make a sound, make a sound, make a sound"
Vanessa Bruno