Il problema della soddisfazione immediata.
Il principio che sembra regolare le nostre vite è quello
dell'utilità immediata,
del soddisfacimento immediato
e dell'assenza del differimento
e quindi anche l'assenza di rinuncia.
Come permettere di far fare un giro un po' più lungo alla pulsione affinché non si cortocircuiti subito direttamente e immediatamente sull'oggetto ma che possa fare un giro più lungo e verificare che in questo c'è più soddisfazione?
Perché l'altro problema è che
in tutto questo mangiare,
in tutto questo divorare,
in tutto questo abbuffarsi
c'è pochissima soddisfazione.
E' un mangiare come dissociato dalla soddisfazione.
Perché non è mangiare per godere di ciò che si mangia
ma è mangiare per estinguere un vuoto
che viene anatomizzato nello stomaco
e che sembra essere inestinguibile
se non persecutorio.
Massimo Recalcati
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