martedì 28 giugno 2011

misunderstanding onirico



Notte.
Interno.
Camera.
Sul soppalco.
Tra le spire del piumone.

Sento qualcosa che mi corre sulle gambe, un po' come un brivido
poi sulla spalla.
Nel dormiveglia lo acchiappo e col favore dell'inquinamento luminoso urbano lo vedo:
è il grillo parlante!!!
Lo lancio giù dal soppalco e mi riaddormento

Il giorno successivo scopro che un'esercito di neri insetti ha invaso casa nostra,
ma non si tratta di grilli,

no...





...ovviamente blatte!!!



giovedì 23 giugno 2011



Ho fatto finta di pensarti come ad una conchiglia ancora chiusa,inviolata dai capricci del mare
e poi ho pregato gli dei che non esistono di strapparti ai rimedi che fingi di attuare per incastrare insieme le frasi di una canzone senza note in cui dici che non ci sarebbero state stelle in cielo quella notte perchè Dio le avrebbe conservate per una notte migliore...ho pensato a quanto sarebbe stato bello avere avuto un cane da portare fuori a pisciare...

Non so niente ma so che col vento cadono le foglie...lo so...

e poi mentre andavo al lavoro a far finta di essere di buon umore un vecchio mi tampona e io ho fatto finta di sentire dolore...all'ospedale un dottore ha fatto finta di non capire ma per non rischiare ha fatto finta di volermi guarire...tanto c'era l'assicurazione...e io ho fatto finta adi cercare ancora una volta una persona viva tra le macerie di un palazzo che non è mai crollato...

Non so niente ma so che col tempo cadono anche le stelle...lo so...

sono tornato e ho fatto finta di riordinare casa sistemando a caso le cose quasi come se fosse davvero la mia casa...e non immagini la pena di trovare il tuo cuore-aquilone impigliato tra i rami di un albero spoglio che spera ancora in un soffio di vento...io non sono la stella cadente che si ferma a guardarti precipitare nel vuoto,ma continuo a pensarti come una conchiglia ancora chiusa...inviolata dai capricci del mare...




Marta sui Tubi







lunedì 20 giugno 2011

Grandi verità in piccoli esseri

Cito dalle dispense di bacarozzologia, didascalia della foto soprasante:
in questa prova si può notare come la femmina di Eurygaster maura
sia attratta dalla presenza del maschio,
ma in maggior misura dalla presenza del frumento (cibo),
se si combinano i due elementi l'attrattività risulta massima.
Ora non sò se da questa prova si debbano dedurre grandi verità della vita,
ma comprendo ora perchè taluni entomologi che appaiono rinchiusi in un velato maschilismo pseudo-scentifico...
...brutto sentirsi in competizione con un bignè eh???!!!

giovedì 16 giugno 2011

In balia del mio apparato neuroendocrino


Così

Mi vien da piangere sotto i platani
per la pedalata senza tempo
di un vecchietto con gli occhi d'acqua.

Per le gengive sdentate
e rosa
dei cuccioli
con le pance tese

Per l'odore atroce quanto confortante
del mio cane.
e le sue zampe.

Mi freme qualcosa dentro
per il quasi pomodoro
ancora troppo verde

Guardo l'istante delle cellule
sdraiate su un vetrino.
I loro nucleoli prominenti
il miracolo delle mitosi
la contaminazione dei corpi inclusi





tratto da La Valle che Resiste, blog...



Madri della Valle di Susa

Caro Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napoletano e signora Clio,

Gentili donne del Parlamento italiano e del Parlamento europeo,

Religiose e Missionarie, Donne del Volontariato

Nell’autunno del 2005 al Presidio No Tav di Borgone, in Valle di Susa, nel pieno di una pacifica eppure determinata battaglia di democrazia e di civiltà, nata un decennio prima per impedire lo sperpero delle risorse pubbliche e la distruzione di quelle ambientali, ricevemmo una lettera che così cominciava:
“Noi, madri di Plaza de Majo, vicine e solidali alle madri di Valle di Susa…”

Vorremmo oggi poter riproporre quelle parole alte e forti, fatte di condivisione e piene di coraggio, ma la lettera di quelle Madri è stata bruciata, più di un anno fa in un incendio doloso sul quale ancora oggi attendiamo di conoscere risposte e colpevoli (i mandanti e le ragioni ci sono purtroppo assai ben chiari). Quella lettera è diventata cenere, insieme a moltissime altre preziose testimonianze e a un pezzo fondamentale della nostra storia, ma il suo significato e il suo valore restano per noi immutati, scritti nel cuore e perciò non suscettibili di oltraggi esterni.

E’ per questa ragione che oggi siamo noi, madri di Valle di Susa, a riprendere quelle parole, forti di quel coraggio e rivendicandone la stessa dignità.

Noi, madri di Valle di Susa, che da anni studiamo geologia, indaghiamo i segreti degli appalti, svisceriamo le leggi dell’economia, e approfondiamo temi apparentemente lontani dalla nostra vita, come i flussi di transito, l’inquinamento acustico, la radioattività della pechblenda, che da anni abbiamo imparato a trovare il tempo non solo per i figli, la scuola dei figli, i lavori di casa, quelli fuori casa, ma anche per la presenza nei Comitati e nei Presidi No Tav, che abbiamo marciato con il nostro futuro fra le braccia, in marce interminabili, sotto il sole di giugno e nel gelo di dicembre, che nell’attesa di uno sgombero, abbiamo vegliato attorno ad un fuoco, nelle antiche notti di Venaus e in quelle nuove di Chiomonte, preoccupate non già dei nostri nasi rotti, ma delle manganellate che sarebbero potute cadute sulle teste dei nostri figli, che abbiamo cucinato quintali di pasta e montagne di polenta per sfamare gli affamati di giustizia, e che non abbiamo saputo rifiutare una tazza di caffè bollente a chi, protetto da uno scudo e in assetto antisommossa, ci è sempre sembrato più una vittima inconsapevole, che un nemico da combattere,

noi, che chiamiamo Madre la Terra e che ne esigiamo il rispetto dovuto alle madri, che facendo tesoro del passato non vogliamo ripetere gli errori di chi ha pensato di poter impunemente sacrificare la salute in nome del guadagno, l’onestà in nome del profitto, la bellezza in nome del denaro, e che difendendo la nostra Valle da un’opera insostenibile dal punto di vista ambientale, umano, sociale ed economico, stiamo in realtà difendendo l’intera nostra Patria e proponendo un modello di sviluppo più degno per l’intera comunità umana

noi, Madri di Valle di Susa rigettiamo le accuse che quotidianamente ci vengono mosse: accuse di violenza e di mancanza di rispetto nei confronti dello Stato e delle sue Istituzioni, che – vogliamo ricordarlo - è una Repubblica democratica la cui base è rappresentata dalla quella Costituzione nata dalla Resistenza alla quale le nostre stesse madri presero parte attiva, combattendo la loro guerra fra le mura domestiche, dentro alle fabbriche e sulle montagne, come staffette e come partigiane, e rivendichiamo il diritto di proseguire in modo pacifico e determinato la nostra lotta, convinte che la nostra tenace perseveranza possa essere un giorno premiata con il riconoscimento delle ragioni di un intero territorio che ha, come unica pretesa, l’ambizione di avere una vita a bassa velocità, ma ad alta qualità.

per adesioni ascrivere :

Barbara De Bernardi -barbara.debernardi@istruzione.it
Maria Chirio -girich@alice.it


sabato 11 giugno 2011

REferendum



Referendum, si voterà il 12 e il 13 giugno.

Ma solo nei seggi elettorali che aderiscono all’iniziativa.



(Quattro sì per dire no. Un referendum a misura di donna)


da Spinoza