lunedì 31 maggio 2010








- Perché? -
chiede Phil Wittacher.
- Il vento è la maledizione -
dice Melissa Dolphin.
-Il vento è una ferita del tempo -
dice Julie Dolphin.
È quello che pensano gli indiani,
lo sapevate?
Loro dicono che quando si alza il vento
significa che si è strappato il grande manto del
tempo.
Allora tutti gli uomini perdono la propria pista,
e finché tira il vento non la ritroveranno mai.
Restano senza destino,
sperduti in una tempesta di polvere.





"Ubi maior
minor cessat"


domenica 30 maggio 2010

nascono germogli di speranza
e di resistenza
in quel di Torino Sud.
Sono felice di contribuire,
in qualche modo.
E ora, Boves!

venerdì 28 maggio 2010

stagione di sangrie

Con la bella stagione tornano le sangrie di autofinanziamento di piantiamola, le streghe che non vengono sono krumire, e non nel senso di biscotti!!

giovedì 27 maggio 2010

Sta mangiando
.
Mi passa i pomodori,
mi guarda negli occhi e mi dice:

"Tre"

"Tre...?"
ripeto senza capire

"Sì parchè:
un no l'è da tor
do no i è da dar
e tre l'é d'amor"


non puoi rimproverarmi
di non saper interpretare
un'emozione che non ho mai provato.
se riuscirò,
sarò doppiamente brava,
perché non capirai questa difficoltà.

martedì 25 maggio 2010


Orto del Pav,
pieno pomeriggio,
sole a picco.
Lo sguardo di chi ha a che fare col sangue quotidianamente.
Rob si volta mentre si avvicina alla fontana per lavarsi:

"Come ne IL GLADIATORE, anche io dico:
è molto più facile lavare via la terra dalle mani
che il sangue,
ma aggiungo:
e dalle unghie?''


domenica 23 maggio 2010

fotografie

in questi giorni, tante.
te ne han scattate da tutte le angolazioni possibili,
a colori, in bianco e nero, in seppia...
facce, colori, sorrisi, volti corrugati, attenti o preoccupati.
per l'università, per la scuola, per il futuro.
il proprio, sì, ma quello di tutto un paese.
io ne conservo una, così come ho fatto nel maggio scorso, lungo il Po.
silenzio, quiete, un cielo che schiarisce e si fa giorno.
è un accampamento, la mattina della battaglia più importante.
un brivido. che è freddo, ma non solo: c'è qualcosa di buono nell'aria.
quella tensione che tiene in piedi un corpo, un cuore.
ciò che lo fa battere, un cuore.
e l'ho sentita in quel momento, mentre sonnecchiavi,
ancora un po' stropicciato dalla notte in movimento,
tutto scomposto, ma così incredibilmente bello e colorato,
già baciato dal sole, non era troppo presto?
appoggiata alla tua balconata deserta e silenziosa,
mi sono fatta ancora coccolare da quel brivido.
e anche se forse non sarà più questa la mia battaglia,
e non potrò passare a trovarti
ogni volta che i miei compagni si occuperanno di te,
"è tutto scritto, ed è qui dentro
e viene tutto via con me."


tlin tlon!

Tlin tlooonnnn!!!
Tutti i santi e la madonne del paradiso
sono gentilmente pregati
di buttarsi giù celermente,
senza che sia io a bestemmiare per tirarli,
che il loro capo non m'ha dato il dono dell'ubiquità,
che mi è evidentemente necessario
a sopravvivere in questo universo,
e tempo non ce nè anche per badare ai loro tuffi.







...


anche se mi sforzo,
mi viene solo in mente quella storia dei fiumi,
se proprio voglio trovare qualcosa che mi faccia digerire tutta questa faccenda,
finisco per pensare ai fiumi,
e al fatto che si son messi lì a studiarli perché giustamente non gli tornava 'sta storia che un fiume,
dovendo arrivare al mare,
ci metta tutto quel tempo,
cioè scelga,
deliberatamente,
di fare un sacco di curve,
invece di puntare diritto allo scopo,
devi ammettere che c'è qualcosa di assurdo,
ed è esattamente quello che pensarono anche loro,
c'è qualcosa di assurdo in tutte quelle curve,
e così si sono messi a studiare la faccenda e quello che hanno scoperto alla fine,
c'è da non crederci,
è che qualsiasi fiume,
non importa dove sia o quanto sia lungo,
qualsiasi fiume,
proprio qualsiasi fiume,
prima di arrivare al mare fa esattamente una strada tre volte più lunga di quella che farebbe se andasse diritto,
sbalorditivo, se ci pensi,
ci mette tre volte tanto quello che sarebbe necessario,
e tutto a furia di curve, appunto, solo con questo stratagemma delle curve,
e non questo fiume o quello,
ma tutti i fiumi,
come se fosse una cosa obbligatoria,
una specie di regola uguale per tutti,
che è una cosa da non credere, veramente, pazzesca,
ma è quello che hanno scoperto con scientifica sicurezza a forza di studiare i fiumi,
tutti i fiumi,
hanno scoperto che non sono matti,
è la loro natura di fiumi che li obbliga a quel girovagare continuo,
e perfino esatto,
tanto che tutti,
dico tutti,
alla fine,
navigano per una strada tre volte più lunga del necessario,
anzi,
per essere esatti,
tre volte virgola quattordici,
giuro,
il famoso pi greco,
non ci volevo credere, in effetti, ma pare che sia proprio così,
devi prendere la loro distanza dal mare,
moltiplicarla per pi greco e hai la lunghezza della strada che effettivamente fanno,
il che, ho pensato, è una gran figata,
perché, ho pensato,
c'è una regola per loro vuoi che non ci sia per noi,
voglio dire,
il meno che ti puoi aspettare è che anche per noi sia più o meno lo stesso,
e che tutto
questo sbandare da una parte e dall'altra,
come se fossimo matti, o peggio smarriti,
in realtà è il nostro modo di andare diritti,
modo scientificamente esatto,
e per così dire già preordinato,
benché indubbiamente simile a una sequenza disordinata di errori,
o ripensamenti,
ma solo in apparenza perché in realtà è semplicemente il nostro modo di andare dove dobbiamo andare,
il modo che è specificatamente nostro,
la nostra natura, per così dire, cosa volevo dire?
quella storia dei fiumi, sì,
è una storia che se ci pensi è rassicurante,
io la trovo molto rassicurante,
che ci sia una regola oggettiva dietro a tutte le nostre stupidate,
è una cosa rassicurante,
tanto che ho deciso di crederci,
e allora,
ecco,
quel che volevo dire è che mi fa male vederti navigare curve da schifo come quella di Couverney,
ma dovessi anche andare ogni volta a guardare un fiume,
ogni volta,
per ricordarmelo,
io sempre penserò che è giusto così,
e che fai bene ad andare,
per quanto solo a dirlo mi venga da spaccarti la testa,
ma voglio che tu vada,
e sono felice che tu vada,
sei un fiume forte,
non ti perderai,
non importa se io da quella parte non ci sarei andata neanche morta,
è solo che siamo fiumi diversi,
evidentemente,
io devo essere un fiume di un altro modello

...





Alessandro Baricco, City



venerdì 21 maggio 2010

Preferisco così...










Preferisco così
senza troppo rumore
come quando si sta soli
dietro una porta a guardare che spiove
.

Preferisco così
senza niente da dire
che un amore si sa
prima o dopo rubato sarà

.
Preferisco così
che non c'è niente da fare
solo stare seduti
a una porta qualunque
a guardare che spiove

.

Atto di fede - Ligabue

Cliccando sul titolo, collega al sito da cui potete ascoltare la canzone.
per ora, qui il testo

Ho visto belle donne
spesso da lontano
ognuno ha il proprio modo
di tirarsele vicino
e ho visto da vicino
chi c'era da vedere
e ho visto che l'amore
cambia il modo di guardare

ho visto film di guerra
e quelli dell'orrore
e si vedeva bene che non erano invenzione
ho visto mari calmi
e mari tempestosi
e ho visto in sala parto
la potenza delle cose

è tutto scritto
ed è qui dentro
e viene tutto via con me

tu che cosa vedi?
tu che cosa vedi?
c'è ancora un orizzonte lì con te?

di tutta la vita passata questo è il momento
di tutta la vita davanti questo è il momento
vivere è un atto di fede
mica un complimento
questo è il mio atto di fede
questo è il tuo momento

Ho visto tanti giuda
tutti in buona fede
e ho visto cani e porci fatturare a chi gli crede
ho visto la bellezza
che ti spacca il cuore
e occhi come il mare nel momento del piacere

è tutto scritto
ed è qui dentro
e viene tutto via con me

tu che cosa vedi?
tu che cosa vedi?
c'è ancora un orizzonte lì con te?

di tutta la vita passata questo è il momento
di tutta la vita davanti questo è il momento
vivere è un atto di fede
mica un complimento
questo è il mio atto di fede
questo è il tuo momento

E come la vedi la vedi
ma è tutto in come la vedi
c'è chi vuol solo passare ad un altro rimpianto

ho visto tanti pezzi per un mosaico solo
e certi giorni ho visto che c'è niente da capire
ho visto solo per come io sapevo
che c'era luce anche nelle notti più cattive

è tutto scritto
ed è qui dentro
e viene tutto via con me

tu che cosa vedi?
tu che cosa vedi?
c'è ancora un orizzonte lì con te?

vivere è un atto di fede
mica un complimento
questo è il mio atto di fede
questo è il tuo momento
e come la vedi la vedi
ma è tutto in come la vedi
c'è chi vuol solo passare ad un altro rimpianto

vivere è un atto di fede
nello sbattimento
questo è il mio atto di fede
questo è un giuramento

mercoledì 19 maggio 2010

Donna è...


Ballata delle donne

Quando ci penso, che il tempo è passato,
le vecchie madri che ci hanno portato,
poi le ragazze, che furono amore,
e poi le mogli e le figlie e le nuore,
femmina penso, se penso una gioia:
pensarci il maschio, ci penso la noia.

Quando ci penso, che il tempo è venuto,
la partigiana che qui ha combattuto,
quella colpita, ferita una volta,
e quella morta, che abbiamo sepolta,
femmina penso, se penso la pace:
pensarci il maschio, pensare non piace.

Quando ci penso, che il tempo ritorna,
che arriva il giorno che il giorno raggiorna,
penso che è culla una pancia di donna,
e casa è pancia che tiene una gonna,
e pancia è cassa, che viene al finire,
che arriva il giorno che si va a dormire.

Perché la donna non è cielo, è terra
carne di terra che non vuole guerra:
è questa terra, che io fui seminato,
vita ho vissuto che dentro ho piantato,
qui cerco il caldo che il cuore ci sente,
la lunga notte che divento niente.

Femmina penso, se penso l'umano
la mia compagna, ti prendo per mano.

Edoardo Sanguineti

sabato 8 maggio 2010

Perchè gli immigrati vinceranno...

-Impressioni di un sabato mattina-
Scritto da Artemisia G., tratto da una storia vera.
Tutti i personaggi citati esistono, ma non fateglielo sapere!
La Ragazza potrebbe deprimersi.

Scena 1- interno di un autobus in viaggio - giorno
.
Mamma(con accento sudamercano): Allora, 8x7?
Bambino: 56! (ride)
Mamma: bravo!Come 7x8, e 7x6?
Bambino: 42!
Mamma: come 6x7, e 9x9?
Bambino: 87...

Mamma: e no!
Bambino: Scusa, scusa!Mi sono sbagliato, 81!
Mamma: Giusto!E 9x8?

Bambino: 72, come 8x9!


La telecamera distoglie l'inquadratura dai due personaggi e si allontana dalla scena come un anonimo osservatore che scende dal mezzo.

Scena 2 - interno giorno.
Cameretta per bambini stile "asta del mobile" piena di giocattoli, l'inquadratura si stringe su un bambino, Daniele, straiato sul letto con un copriletto di Superman.

Daniele: No, dai, prima le leggo!
Ragazza (voce fuori campo): Ma le devi già sapere! Va bene, se non te le ricordi leggile, siediti però.

Si allarga il campo sulla una stanza, la scrivania è di fianco al letto, la ragazza è di schiena, seduta alla scrivania, con le spalle incurvate. Intorno, giochi, sui mobili e sul pavimento: un calcetto, un cavallo a dondolo, pareti colorate e scaffali, anch'essi pieni di giochi, sullo sfondo.
Daniele, rotolandosi sul letto, legge le tabelline.

Daniele: ...7X3, 21, 7x4, 18...
Ragazza: Daniele, almeno leggi giusto, 7x4?
Daniele: Eh 28! Mica l'ho letto sbagliato...


Dopo un po'.

Ragazza: Allora ripeti almeno una volta tutta la tabellina? dai su!
Daniele: Ma avevi detto solo 2 volte!
Ragazza: Si, appunto, ti ho detto di ripeterla almeno 2 volte per intero, non mi sembra che tu la sappia ripetere! Allora, 7x1?
Daniele (voce soffocata da sotto il letto): 7.
Ragazza: 7x2?

Daniele: (voce indistinta).
Ragazza: 7x2?

Daniele: Eh, te l'ho detto!

R.: Si, se esci di lì forse ti sento quando parli, ti sembra il modo? 7x3?
Daniele: Non me lo ricordooo.
Ragazza: 21, 7x4?
Daniele: Nnnmmnmn, non ho più voglia di fare le tabelline, basta compiti, mi bruciano gli occhi!

Ragazza: Non ti servono, per ripetere, gli occhi...7x4?
Daniele: Non me lo ricordooo...basta, bastaaa...sono stanco!

Dissolvenza.

Fine.

Morale della favola di un sabato mattina:




Definizione: per Evoluzione umana si intende lo sviluppo biologico e culturale della specie Homo sapiens, cioè lo sviluppo dell'uomo dal punto di vista delle sue caratteristiche fisiche e delle sue conoscenze.

Quindi,
gli immigrati vinceranno, lo dice anche Alberto Angela.....



si parte sabato 15 sera (h. 22 dalla Fabbrica delle E),
si rientra domenica sera.
costo: 10 euro
iscrizioni tramite Unilibera, Libera o Terra del Fuoco
...Andiamo?


martedì 4 maggio 2010

volpi e tute blu


ecco, qui non è la volpe che non arriva all'uva il problema.
piuttosto, il fatto che la volpe si convinca che l'uva sia acerba,
prima ancora di provare ad avvicinarcisi.
(che forse abbia ragione, è un discorso a parte...)
molto più furba la volpe del piccolo principe, comunque.

-.-.-.-.-.-.-.-.-.-

aggiungo una nota blu a questo post,
si è appena legata al filo dei pensieri.
13 ore di lavoro al giorno non sono umane.
Non è giusto, men che meno in questo momento.
E vorrei che ritrovassi la voglia di lottare
che avevi quando iniziano i miei ricordi.
Ma lo posso capire, che quando arrivi a casa
vuoi solo mangiare qualcosa e andare a dormire.

sabato 1 maggio 2010



Alla mia compagna,
nel senso migliore del termine...