lunedì 30 giugno 2008

l'ennesima sfida

Boja can....
mi sveglio, con estrema fatica alzo una palpebra e mi viene in mente il sogno di questa notte.


Sono col benzonà. Lo guardo, lo tallono, lo picchio e gli cavo gli occhi. E Sono lì nelle mie mani madide di sangue coi vasi e i nervi ottici strappati.
Bleh, mi vien da vomitare, non so se è perchè ho sognato il benzonà o perchè una delle robe che mi fanno più senso al mondo sono i bulbi oculari.
Ho paura.
Di me stessa.
Ne sarei davvero capace?

Nella penombra della mia stanza e nel dormiveglia mi rispondo di .

La prima sveglia ha suonato.

Ora parte la seconda, quella a forma di maiale, e questa grugnisce. Fastidio.
Penso al tabellone delle operazioni di oggi....sono troppe e troppo complicate,finiremo di notte, non ho voglia di alzarmi, mi dò per malata...
ficco la testa sotto i cuscini.


E poi parte la terza : la radiosveglia!

Gloria Gainor, Aretha, e Barry...
va bene mi alzo.

Sono già in lieve ritardo.
Mi lavo i denti, vestendomi.

Mi preparlo il caffè infilandomi le scarpe.
Quante cose contemporaneamente riesco a fare???

Mirtilla mi gironzola fra i piedi rivendicando il suo pappa biscotto, ed eccolo!!! In casa il silenzio, solo io che ripeto a Mirtilla, instancabile ascoltatrice:

"TECALBO, asportazione della porzione verticale e orizzontale, cartillaginea eh, del condotto uditivo con accesso laterale alla bolla timpanica"


"E ci piace l'accesso laterale, eh Mirtilla?"


"Mica tanto, preferiamo il ventrale per il drenaggio, ma è una TECALBO"


"E che organi vasi e arterie, rischio di recidere???"


"Arteria Auricolare?NOOOooooo, quindi?Non lo so, lo scoprirò stamattina"


"E quali nervi passano?Il settimo paio, occhio al facciale"


"Con che cosa eseguo il lavaggio??? Ma con soluzione salina tiepida, no!!!!"


"Differenze di specie: nel gatto la bolla timpanica è divisa da un setto!!!brava!!"


Silenzio assenso da parte della mia interlocutrice


Sono pazza.....sono innamorata di un libro, e parlo con un coniglio....

Le altre operazioni in Tabellone? Cistotomia a gatto, Noduli perianalii+castrazione, Mastocitoma su orecchio di boxer, Timoma...ottimo programmino.


Bevo il caffè al volo e mi fiondo fuori, consueta corsetta che mi fa saltare il cuore dal petto.

La solita vecchietta che incontro tutte le mattine, allo stesso angolo
"Mi aiuti ad attraversare?"

Ormai prima che apra bocca le ho già acchiappato gentilmente la mano

"Ciao, come va stamattina???

"Fortuna che ha piovuto stanotte"

"Eh ha rinfrescato un pò..."
Sono i 4 metri più lenti di tutta la giornata, sulle striscie pedonali di via Cibrario.
Alla metro il mio abbonamento non funziona, porc'...
Una ragazza mi fa passare assieme a lei.


Corri in spogliatoio, metti la divisa da chirurgo...la mia è azzurro pastello, ma io la vorrei rossa come quella di Bodini.

Infilo il camice bianco e corro in accettazione.

Il putiferio, una fila di proprietari scazzati perchè non è ancora arrivata la segretaria.
No segretaria.
No stampa delle cartelle cliniche dei pazienti.
No chirurgia.
NO PARTY.
Tutta burocrazia.


L'umore è ottimo tra i ferquentatori della chirurgia, forse il week-end è andato bene, o forse sono contenti perchè la Spagna ha vinto gli europei.


"Forza forza, mi serve uno di voi che mi aiuti a preparare per la cistotomia"


Vado io, anche se mi ero preparata per la TECALBO.

"attenzione...paziente aggressivo"

Ma basta un poco di medetomidina e metatdone e buonanotte,il gatto diventa moltooooooooopiù ragionevole e collaborativo.

"Portiamolo in chirurgia..."

Vengo ribattezzata "la donna delle vesciche"...mah

Preparo il carrello.

Oggi opero con Stefano, colui il quale mi ha iniziata alla chirurgia.
Al mio primo intervento ho assistito lui: neoformazione alla tiroide.
E' molto simpatico.
E' molto bravo.
E' romagnolo e ha una cadenza da favola!!

"Mi assisti tu??
Andiamo a prendere il microscopio da chirurgia, forse c'è un calcolo in uretere"
Bingo ho vinto un operazione di microchirurgia...forse.

Sono molto felice, peccato che il calcolo in uretere era un artefatto della radiografia, quindi niente operazione al microscopio, ma felice perchè Stefano mi guarda e mi fa:

"Ho caldo, finisci tu, io vado a vedere l'altra operazione"

Così restiamo come due babbalucchi io e Paolo, lui tesista in anestesiologia, co sto gatto ipoteso

"Proccupato??" Cheido
"No è solo che sono stufo"
"Tranquillo ancora due punti e ho finito"

Figo, mi piace lavorare così, senza nessuno che ti controlla, tanto ormai si fidano, sei diventata "brava"...ma dai??

Son soddisfazioni, nè?? e comunque la chirurgia è una roba tutta di stomaco e concentrazione.
Quando sei lì, sei solo lì,e sei da solo anche se ci sono mille occhi puntati a guradarti.
Non esiste null'altro, non deve esistere altro, bisogna solo spremere la concentrazione tutta sul campo operatorio, mai lasciare lo sguardo da lì, il chirurgo ti castiga.
Sei nell'arena, e devi dimostrare di essere all'altezza del gioco che hai scelto di fare.
E non so bene perchè mi piaccia tanto farlo, non ne ho idea, ma lo adoro. Forse perchè è l'ennesima sfida che lancio a me stessa.

domenica 29 giugno 2008

Ancora pullmini, ma anche inaspettati spaghetti


Ed eccomi qui di nuovo a casa.

Entro. Le mie inquiline mi guardano. Salutano (strano...)
Me ne vado in camera.
Dopo poco da dietro alla porta "M???...ecco...si è rotto il lavandino della cucina"
Di nuovo, penso.
Vado di là mi metto a smontare il sifone e a riavvitarlo, niente.
Perde irrimediabilmente, credo però sia solo un problema di guaine.
Non ho voglia di occuparmene.
"Chiameremo un idraulico, se no finisce come l'altra volta che restiamo senza lavello funzionante per circa un mese!"
E aggiungo
"Ah...non vi si può lasciare sole un momento che combinate guai!!"
Una ride.
L'altra mi chiede con astio
"Cosa????"

"DICO NON VI SI PUO LASCIARE SOLE UN MOMENTO!!!"

Gelo.
La guardo,son piccola ma cativa.

Sono in camera a scrivere questo post che ho promesso a Miss Pernice Bianca, con cui mi diverto da morire,specialmente se andiamo in Lancia Delta insieme.Sembriamo uscite da una fiction italiana anni '80...

Ieri tarda mattinata.
In clinica finisco il turno prestissimo, incredibile.

Paranoie sull'età, sui nostri 20 circa anni,che compiamo da un po'di anni a questa parte.
Che ne sarà di noi??siamo forse in un film di Muccino?
Ma ridiamo, che vuoi farci.Stiamo solo diventando più saggie...mature...(??)
Le dico che comunque io mi sento ringiovanita, non mi sentivo così bene da...da...da...circa quattro anni.
Che dopo essermi liberata del benzonà mi sento rinata, sono un ciclone e mi sento dentro un'energia incredibile e una voglia di vita che forse per molto molto tempo qualcuno mi ha succhiato via.
Si parla anche di pesone vere, e persone che non esistono.
E mi rendo conto che per quattro anni ho dormito,ho smesso di vivere nella realtà
per un sogno, una fantasia tutta mia.
Solo un sogno, non c'era nulla di vero.Era tutto solo nella mia testa.
Poi di colpo mi sono svegliata. Qualcuno dice che una
crisi è soltano un folle momento di lucidità. Tutto mi sembra molto chiaro. E vedo quello che è stato per quello che era effettivamente, senza l'incanto del momento. Ed è un ricordo che vale dieci lire. E se c'è una clssifica, allora vince davvero l'ultimo posto, sotto il N.e mi vengono in mente entrambi quando sento Niente da capire di De Gregori




Abbiamo però imparato una cosa io e Miss, che l'amore non basta specialmente se in cambio ricevi "amore di plastica" usa e getta,e che altro ci vuole??Lo scopriremo...


"Vieni a Roràrock"

Momento di riflessione: sto preparando un altro esamone...e mi viene in mente quel palco in mezzo al bosco,la gente, la festa, mi viene voglia di lasciare l'asfissiante caldo di Torino, che mi rallenta le trasmissioni neuronali e di rituffarmi in quel passato, tanto divertente.

"Va bene, solo che ho bisogno che mi presti tutto"
"allora andiamo a fare i bagagli a casa mia"
Miss mi guarda con quel suo sorrisone goduto, mi abbraccia e io sono felice.
Mi mancava questo.
Il girovagare coi musici, andare ai concerti, bere tanta birra,decidere le cose all'ultimo minuto senza dover rendere conto a nessuno.Tanto a casa nessuno mi aspetta a parte Mirtilla.E partiamo.

Piazzale del parcheggio dell'Università.
Dopo aver raccattato l'organettista, nonchè armonicista,
marannzzanista, caccavellista (che diciamo essere lo strumento cardine della filosofia musicale dei terminal), e aver aspettato il resto della ciurma, ci si arena per decidere con quante macchine spostarsi.Prevale comunque il buonsenso ecologista.
Nessuno mette in discussione il fatto di andare col furgone Hippie Volkswagen blu dei fratelli M&L.Che sai come si
baccaglia?D'altronde è un festival di freakkettoni!!

Ma chi ce va nel furgone? E quale altra macchina usare?

Due formazioni distinte:
Bernie, Lu, Jhonny Tallone,il cuggggino e Maniacalmente Maionese (per gentile concessione di Miss) nel furgone.

Miss, Mau e Ale sulla Clio.

Partiamo già poco convinti, assillati da dilemmi quali:
Da che parte andare??
Chi fa strada?"Miss se vai tu però mi aspetti che più degli ottanta il furgone non va!!"
Autostrada o statale??
Cosa si mangerà questa sera? ma avete avvisato che c'è una vegetariana??
(sti maledetti vegetariani, sono ovunque...)
Nel Pullmino fa un caldo a dir poco pornografico, il finestrino dalla mia parte è rotto e non si apre (dejavou...), Jhonny Tallone toglie le scarpe, Bernie si denuda, e perfortuna arriviamo a un distributore di benzina e apro al volo il portellone scorrevole.
Io vorrei portare con noi il mastino del benzinaio che è già praticamente nel pullmino, ma non mi lasciano.

Si riparte, la carica è tanta. Bernie racconta del suo dottorato, Jhonny invece ha vinto una borsa per un dottorato a Liverpool, Ale fa una tesi sperimentele su le celle fotoelettriche.
E pensare che a me sembravano essere un branco di pazzi pirla...invece questi c'hanno dei cervelli invidiabili.
Genio e sregolatezza?? Mi piacciono, sono tosti.Sono simpaticissimi.


Ci impieghiamo una vita e mezza solo per arrivare all'autostrada, perchè ovviamente imbocchiamo la tangenziale Nord invece che la Sud (sai..i grandi cervelli..), Lu continua a zizzagare tra una corsia e l'altra, Bernie lo incoraggia
"tanto c'abbiamo il furgone!!"
infine fortunatamente decide di stabilirsi fisso in prima corsia. Scosto le tendine
gialle a righe per contare quanti camion ci sorpassano. Colonna sonora del viaggio:

Elio e le storie tese
Robin hood e little jhon
Alvin superstar
("ma Alvin che animale è?")
De Gregori
il grande Faber
Simon&garfunkel


E si canta, e ci si cojona tanto, ci si assopisce, ma io rido, tantissimo, specialmente quando Lu suona il clacson (che è proprio quello di Little Miss Sunshine, stessa tonalità) e quando comincia la salita mi diverto come un furetto impazzito e Jhonny seduto a fianco a me non si capacita del perchè!!!
"Ma guarda questa come si sciala!!"

Arriviamo su dopo parecchi minuti, Miss ci ha fatto mangiare la polvere, ma non abbiamo fuso il motore e non siamo dovuti scendere a spingere.
Grande traguardo per il vecchio Volkswagen Blu.
Oltre ogni mia aspettativa.

Ci accolgono un montanaro baffuto con un dito nel naso, e un altro
con una cariola e un bicchiere di rosso in mano, dalla cadenza e dal fiato intuisco che è già ubriaco, ma dalle quattro del pomeriggio almeno.
"Siete Musicisti?"
"Si"
"Allora parcheggia qua"


Sound check.
Ma prima tutti a far pisssin.Io vengo eletta fotografa ufficile del gruppo, a causa delle voci che corrono sul mio conto
"Oh...ma che voci??? ma non son capaaaaaaaceee!!"
Mi viene affidata una Nikon digitale che a occhio vale 800 euri, con mille mila opzioni e pulsantini...che ridere.
Non so da che parte cominciare a usarla.

Miss è tutta presa bene
"Ma che bello, guarda che palco grande, e suoniamo in mezzo a un bosco...ma è un sogno, fammi delle belle foto!!"
Miss è acqua, le si vede attraverso e mi contagia con questo entusiasmo genuino e io sono emozionata tanto quanto lei che canta sul palco. E un pò vorrei essere anch'io sul palco...

Sfidone a Calcetto Balilla pre cena.
Ottime notizie:i musici non pagano, e nemmeno gli accompagnatori!!!

In questo caso io sarei nello specifico un'accompagnatrice....che non suona proprio bene...uhauhauahau!

Ma avete avvisato che c'è una vegetariana?!
Ecchepalle!!

Mangiamo l'impossibile, un sacco di robe buonissime.E beviamo. Tantino.
"Ma tu sei romagnola?"
"No veneta, è solo che forse mi si è imbastardito l'accento"
"oh ma ho sentito che siete degli alcolisti lì.."
"Eh, già.."
"E anche dei gran bestemmiatori!!"
"Certo"
International Veneto...
E così il mio bicchiere è sempre pieno.

Si parla dei primi 3 principi della termodinamica(rispolvero un pò di fisica), di entropia, di suoli.
Roba leggerina insomma.

"Ma la ricotta è stata scoperta o inventata?"
Mi diverto tantissimo, brindiamo un sacco
"Cameriera!!! un altra bottiglia perfavore"
"Sì, ma poi siete ancora in grado di suonare?"
l'importante è non cadere dal palco, no?
E via altro giro...
Ale e Jhonny litigano e si tirano scuzzette, non si sa perchè, ma il loro è un rapporto alla "odi et amo".
Bernie racconta di quella volta che erano solo in tre a fare il concerto.
Lui ai tamburi che presentava i pezzi.
Dietro Ale e Jhonny che litigavano, coi microfoni aperti così che tutto il pubblico potesse udire.
"Bene, allora se vuoi suonarla, suonala,io non la canto"
"Ma dai,piantala, no??"
"Fanne un'altra, io non la canto...dai attacca, tanto non la canto!"

A me che sono la sfigata vegetariana portano dei tomini buonissimi, di capra, da accompagnare con un trito di cipolla cruda, va beh, l'uomo della mia vita lo incontrerò un altra sera...

A un certo punto della cena ricevo anche degli applausi,dopo essermi girata verso Jhonny minacciandolo con un
cucchiaino pieno di trito di cipolla:
"Stai attento, perchè sai dove te lo ficco questo? nell'unico buco in cui sei ancora vergine:la narice sinistra!!"
ma ormai l'atmosfera è calda, non ci fermano più.

Mi faccio poi cantare da Jhonny che oramai è a un livello etilico non indifferente: "Piggia u cane!"
E si sgola come un pazzo.
Poi lui e Bernie si sfidano in una specie di free style salentino(una gara di insulti musicata)e sono molto divertenti.
Comincio a preoccuparmi quando Jhonny attacca discorsi del tipo:
"Sì perchè vedi io nel vino ci sguazzo come un pesce nell'acqua,io c'ho le branchie da vino"e comincia a biascicare qualche parola.
Ah ok... se il cantante è ko...che si fa?
Nel putiferio generale arriva lo scout amico di Miss Pernice Bianca.
Solite presentazioni.

Gli regalo il mio creme caramel, non ce la faccio più ho mangiato troppo.
Mi ringrazia: "WOW Sei la donna della mia vita"
Lo guardo, cinica, alzo un soppracciglio e gli rispondo
"Ho smesso di credere agli uomini che dicono questo genere di cose!"
Mi è dispiaciuto poverello. Si è subito spento.
Così per recuperare facciamo un pò di conversazione, lavora alla mia facoltà (ma come è piccolo il mondo) ma io non l'ho mai visto,era in dipartimento con la prof che mi ha dato trenta, si stupisce, non è facile prendere trenta con lei. Lo so.
Ora però lui ha lasciato il posto all'Università per andare a lavorare con l'amianto...e questo la dice lunga.
Sembra una brava persona.

Altro mini torneo a calcetto prima dell'esibizione.
Scopro che Ale è un gran giocatore:

"Ale, hai passato tanti pomeriggi all'oratorio???"
e lo sfotto

Vinciamo indiscutibilmente.

Ora io e Miss
"Scalda la voce...se no resti senza come all'Hiroshima"
"Mmmmm ba ba ba ba ba ba..."
e prendiamo un gol dietro l'altro
"aaaaaah mmmmm ba ba ba ba ba ba ba..."
"Dai che ci fanno capotto!!!Siamo già 4 a zero"
"Ciri ciri biri biri ciri..."
"non cantar questo che porta sfiga, abbiamo preso un'altro pallone in porta"
E Miss con tutta la gravità richiesta dal critico momento intona:
"Il mio maaaaiale ama le mammoleeeeeeeeeeeee il mio maaaaaiale amaaaa le mammoleeeeeeeeee!"
ovviamente perdiamo, il livello di concentrazione cade a picco e ci becchiamo il goal del capotto!!!!

Comincia il concerto, io e Mau commentiamo il gruppo, dal bassita al cantante che imita un pò De Gregori, ma ci piace; hai visto il percussionista?paura!!!E ci rimpalliamo una bionda con tante bollicine.
I prossimi a suonare sono i TERMINAL SPAGHETTI!!!!!

Salgono sul palco, Miss Pernice Bianca mi sorride da lassù quando mi avvicino sotto al palco, la metto a fuoco attraverso l'obiettivo e scatto.Click.

Pizzicarella mia
A taranta pizzicata,e senti che dulore me pizzica lu core...
A Tammurriata
E poi l'inno del salento. Miss intona, piano, lenta, la sua voce dice più di tante parole e arriva dritta dove deve arrivare, a carezzarti piano l'anima.

E sono uno spettacolo.

Tra le montagne, sotto una volta di stelle, sono tutti bellissimi, e anche un pò alticci, Jhonny non ha più freni inibitori, è un animale da palco, l'avevo capito subito.
Si sgola, tiene i pezzi più del dovuto, a un certo punto Miss comincia a guardarlo male e a fingere di prenderlo a calci!!
Ma che scemi!!
E per concludere, la frase che rimarrà nella storia del gruppo:
"Grazie, grazie a tutti, al pubblico, ai ballerini, agli organizzatori...ah noi ERAVAMO i terminal traghetti!!"

Fose perchè ora sono diventati i Terminal Spaghetti, ribattezzati così dall'Eco del Chisone!!
E poi super gruppone reggae, io, Miss e lo scout balliamo, poi però come due Cenerentole guardiamo l'orologio e scopriamo di essere in ritardo di 2 ore!!!Cavoli dobbiamo dormire a casa della zia di Miss!!!
Corriamo via dalla festa tra i tornanti e arriviamo in una tenuta meravigliosa.
Parcheggiamo in giardino.
Ci sono le lucciole e tantissime stelle. Per un momento ricordo di quand'ero bambina, quando io e Fo correvamo tra risa e ginocchia sbucciate per catturare le lucciole, per vederle luccicare, e magari diventare luccicosi pure noi!!

La zia ci ha aspettate alzata, grande imbarazzo, l'abbiamo tenuta sveglia più del dovuto...andiamo a coricarci.
Miss mi presta la sua T-Shirt delle Moo Brother's e cadiamo come due pere cotte.
La mattina ci sveglierà qualche raggio di sole, e i campanacci delle mucche al pascolo, nonchè il canto di un galletto.
Che risveglio, è prestissimo, ma non siamo stanche.
Facciamo colazione, chiacchieriamo con la zia, poi arriva lo zio e parliamo assieme un pò della mia salute in medichese (Miss poi mi dirà che non si capiva nulla di quello che dicevamo)...oh il medichese...
Facciamo un giro nell'orto, andiamo alla fonte a bere l'acqua e poi ci mettaimo a studiare sotto un emorme tiglio di cui Miss prova a sentire lo scorrere della linfa.
E' tutto bellissimo.
Vorrei tanto rimanere sotto a questo enorme tiglio, non basterebbero 4 Miss Pernice Bianca per circondarlo tutto con le braccia e mi chiedo
"Che rumore farà la linfa?Scrosh scrosh, come l'acqua nei torrenti, o tum tum, tum tum, come un cuore, o shhh shshh come un soffio?"

sabato 28 giugno 2008

Il mio Nelson

E sono qui con Nelson.
Quanto mi piace!!!!!
mi fa impazzire!!!!
E lui lo sa, gliel'ho detto, anche se è rimasto impassibile come al solito.

Vorrei davvero conoscerlo bene, come nessun altra, ancora più a fondo, sapere fino all'ultima virgola di lui.
E' tutto d'un pezzo, quando comincio con lui non riesco più a smettere, finchè non crollo sfinita sopra di lui la notte fonda.
E mi rotolo con lui tra le lenzuola fino a comporre un bizzarr
o involtino. Ma che emozione, e non ne ho mai abbastanza. Non lo credevo possibile. Prima mi era successo solo con Giorgio.
Per fortuna il Prof di Patologia Medica mi aveva parlato di lui, così l'ho cercato.La prima volta ci siamo incontrati in biblioteca, poi a casa mia a studiare, giorno dopo giorno, notte dopo notte. Finchè insomma, perchè non dormire assieme? E da cosa nasce cosa... Lui mi ha salvata dal vuoto improvviso lasciato sul mio letto. Quando allungo la mano lo sento, è veramente un duro.
Lui mi ha consolata dopo i peggiori incubi notturni. Mi è sempre stato accanto nei momenti difficili(in cui ci vuol CORAJO E MAI PASSION, perchè se ti fai prendere dalla passion non è più finita) Mi ha insegnato a posizionare un drenaggio toracico, i sintomi dell'ipotiroidismo nel gatto anziano, a leggere un ECG.
E' fantastico, a molte mie compagne piace,è molto conteso, d'altronde è proprio bello, è fatto davvero bene, ma è mio...tutto mio, e adesso è dì la in camera, che mi aspetta sul letto, per darmi la buonanotte e sfinirmi anche oggi.
Disseta la mia avidità di conoscenza, e imparo continuamente qualcosa di nuovo, divertendomi perchè faccio quello che mi piace. Vorrei però dire al Poli che con la sua Microbiologia e Immunologia anche lui avrà sempre un posto d'onore nel mio cuore, perchè lui è stato il primo, ma ora tocca alla Medicina Interna.


UGUALMENTE

FuoOOOOOOOOOOri!

VOGLIO STARNE FUORI!

QUESTO SISTEMA NON MI RUBERA' ALTRO TEMPO ALTRA VITA ALTRO IMPEGNO!

FUORI!DALLE ISTITUZIONI FUORI!

I MIEI DIRITTI ME LI PRENDO, SPAZI A CHI LI USA,


LA CASA E DI CHI L'ABITA VILE E' CHI LO IGNORA,

IL TEMPO E' DEI FILOSOFI

LA TERRA A CHI LAVORA.

E NON SPRECO CARTA PER DOMANDE IN CARTA BOLLATA, PER GLI ALLEGATI AGLI ALLEGATI, CON RICHIESTE FUORI DAL BUON SENSO, NON ESISTO PERCHE' LO DICE LA MIA CARTA D'IDENTITA', QUEL CHE SONO O FACCIO NON SI SCRIVE IN MEZZA PAGINA DI ALLEGATO. LA CARTA MENTE. E NON C'E' REGOLA CHE AD UN ONESTO COMPLICA LA VITA CHE UN DISONESTO NON SA' USARE PER SE.

NON SI PUO' NON ESSERE ASCOLTATI SOLO PERCHE' SI PARLA CON PAROLE SEMPLICI E FERME COME:

NO, TUTTI, BISOGNO E CONDIVIDERE.

LA DEMOCRAZIA E' UNA SINISTRA CHE DOVREBBE ESSERE MAGGIORANZA E CHE SI PREOCCUPA PIU' DI DAR CORDA AI DISONESTI PERDENDOSI NEI CODICILLI? PIUTTOSTO CHE VOTARE E PRENDERSI

LA RESPONSABILITA' DI DECIDERE

PER IL BENE COMUNE?QUESTA E' DEMOCRAZIA?

STARE ZITTI PER QUESTA DEMOCRAZIA IN CUI NON SI HA DIRITTO DI PAROLA E' TRADIRE SE STESSI.

QUESTO NON VALE LA PENA.

MA

QUALCOSA

TENACEMENTE

MI TIENE ATTACCATA A QUESTE FACCENDE,

ODIO, NEL MIO PICCOLO, MOLLARE LA PARTITA, MOLLARE L'OSSO.

PERCHE' LA DEMOCRAZIA E' UN AUTONOMO CHE CHE SIEDE DI FIANCO AD UN TAPPO FASCISTA ASSISTE AD UNO SPETTACOLO DEL GENERE DI QUI SOPRA E RIMANE BUONO E ZITTO, NON PERCHE' RISPETTA LORO MA

FORSE,

FORSE PERCHE' RISPETTA UN PO' TE, RAPPRESENTANTE ELETTO.

PERCHE' SE CONOSCI LA BUROCRAZIA,

L'OCCHIO ALLENATO A TROVARE IL PEZZO DI CARTA O IL SEGNO DI INCHIOSTRO MANCANTE.

AIUTI GLI SPROVVEDUTI A ESISTERE, AD ESSERE NOTATI DAL SISTEMA,

"ma senti, tu che sai.... qui come si fà?"

IL SENSO MEGALOMANE DI ESSERE UN PO' PROMETEO,

DI DIFFONDERE UN PO' IL FUOCO.

UN GRANELLO DI PIù DI CUI GLI INGRANAGGI DEVONO TENER CONTO,

ANCHE GRAZIE A TE.

QUALCHE DECINA DI FIRME RACCOLTE IN POCHI GIORNI TI FANNO SENTIRE UN PO' MENO SOLA?

UN PO' DEGNA DI FIDUCIA PER IL LAVORO CHE HAI FATTO?RAPPRESENTANTE ELETTA? NON E' GRANCHE'?

MA E' UN OSSO DURO DA MOLLARE. UGUALMENTE.

venerdì 27 giugno 2008


PROMETEO INCATENATO OVVERO LA COSCIENZA DI SE'
Commento psicopolitico alla tragedia di Eschilo


La personalità di Efesto che incatena Prometeo fa da ponte tra l'umanità di Prometeo e la disumanità o antiumanità di Zeus.

Ovviamente bisogna intendersi sulla disumanità di Zeus, poiché qui si ha a che fare con una divinità che presume di compiere un atto di giustizia nei confronti del consesso divino, cioè nei confronti delle esigenze di un ordine superiore, sovratemporale, a quello umano, come può essere superiore, nell'etica hegeliana, lo Stato alla società civile o all'individuo singolo (quest'ultimo, al di fuori della società, veniva addirittura considerato da Hegel come una mera astrazione).

Efesto incatena Prometeo alla rupe caucasica con la consapevolezza che non si può violare l'ordine costituito, cioè incatena in quanto politico conservatore, anche se non vorrebbe farlo come uomo. Egli quindi rispetta la ragion di stato.

L'accusa che nel Prometeo incatenato Efesto muove a Prometeo è quella ufficiale per cui è stato da Zeus condannato e che si pone a un duplice livello, politico e culturale: ha diffuso la democrazia sociale tra gli uomini, mettendoli in condizione di pervenire all'ateismo.

POTERE: Agli estremi confini eccoci giunti
già della terra, in un deserto impervio
tramite de la Scizia. Ed ora, Efesto,
compier tu devi gli ordini che il padre
a te commise: a queste rupi eccelse
entro catene adamantine stringere
quest'empio, in ceppi che non mai si frangano:
ch'esso il tuo fiore, il folgorio del fuoco
padre d'ogni arte, t'involò, lo diede
ai mortali. Ai Celesti ora la pena
paghi di questa frodolenza, e apprenda
a rispettar la signoria di Giove,
a desister dal troppo amor degli uomini.

[Eschilo, Prometeo incatenato, traduzione di Ettore Romagnoli]

Potere (servo di Zeus) afferma chiaramente che l'esistenza degli dèi suppone l'assenza di libertà per gli uomini, in quanto la libertà è strettamente connessa al potere e solo chi ne dispone al massimo livello è davvero libero, quindi solo Zeus lo è.

Tutti gli altri sono liberi in quanto si riconoscono in questa situazione e la accettano come un destino o una necessità che li sovrasta.

Il dono che Prometeo fece agli uomini fu quello che avrebbe permesso loro di rendersi autonomi dalla dipendenza economica e insieme da quella religiosa, che le è strettamente correlata: il dono del fuoco, cioè il dono del lavoro, poiché il fuoco è fonte di trasformazione della materia prima.

D'altra parte sono proprio le caratteristiche degli dèi dell'Olimpo, assai diverse da quelle delle divinità precedenti, che rendono quasi dovuto il sentimento di emancipazione degli uomini. Gli dèi sono tanto più autoritari quanto più gli uomini vorrebbero porsi in maniera autonoma.

Prometeo non fece altro che tirare delle conseguenze logiche. Gli uomini, per potersi difendere da queste divinità bellicose hanno bisogno di maggiori poteri. "Zeus domina con nuovi poteri, oltre ogni legge", canta il coro delle Oceanine. Cioè il suo dominio somiglia molto da vicino a quello di una monarchia assoluta, che non deve rendere conto ai suoi pari né ad alcuna legge scritta; solo al fato deve sottomettersi, ma il fato è imperscrutabile, inaccessibile, totalmente indipendente dalla volontà di chicchessia. In una situazione così "bloccata" agli uomini privi di potere non resta che credere nel fato o nel destino, nella speranza che le sue ragioni siano migliori di quelle dei potenti, uomini o dèi che siano, proiezioni consapevoli, quest'ultimi, della volontà umana di dominio.

Molto interessante è la descrizione della lotta tra Zeus e i Titani. Da questa lotta non emerse un vincitore soltanto, ma ben tre: Zeus dominava il cielo, Poseidone il mare e Ade l'aldilà. Mare e terra venivano distinti, per cui Zeus non aveva potere sugli uomini quando questi si avventuravano sul mare.

Una lotta che presumibilmente rifletteva un periodo in cui le polis si combattevano tra loro, qui simboleggiato dalla contesa tra i monti Olimpo e Otride, finché una triade ebbe la meglio, e di queste polis una, è da presumere, doveva essere posta ai confini dell'impero, l'altra dominava la terra e la terza il mare.

Prometeo fa chiaramente capire che alla fine di questa lotta fratricida vinsero non i più forti (i Titani), ma i più astuti (i figli di Crono). E' dunque probabile che le prime civiltà si basassero unicamente sul concetto di forza, senza possedere elevata cultura o capacità commerciale. E non è da escludere che la forza di queste civiltà sia stata esagerata dalle civiltà successive, risultate vincenti.

Sotto questo aspetto è anche possibile che la lotta tra gli dèi sia il riflesso di una lotta tra civiltà molto diverse nell'uso degli strumenti di lavoro (da quelli tecnologici fino agli schiavi, inclusa ovviamente la lavorazione della terra), e che alla fine siano risultate vincenti quelle capaci di piegare meglio le esigenze della morale a quelle della forza e del potere politico. In questa capacità di strumentalizzazione, di manipolazione ideologica, in questa progressiva falsificazione delle cose è emersa la superiorità della civiltà greca (minoico-micenea).

Prometeo, in questa lotta, pur essendo inizialmente schierato, per ragioni di appartenenza etnica, con i Titani, comprese che questi non sarebbero mai riusciti a vincere, semplicemente perché la loro organizzazione intorno al concetto di forza era troppo primitiva, troppo estranea al concetto di astuzia intelligente (metis), per cui scelse di stare dalla parte di Zeus.

La differenza che Prometeo pone tra sé e Zeus è che questi, dopo la vittoria, non voleva riconoscere alcun diritto agli uomini, cioè al popolo lavoratore, che era stato ereditato vincendo i Titani e che Zeus avrebbe voluto -dice Prometeo con enfasi- sterminare o schiavizzare.

Prometeo sembra riferirsi a una volontà egemonica che gli appariva eccessiva, ingiustificata. In quanto titano egli sembra esprimere un senso di umanità superiore a quello di Zeus, probabilmente perché più originario, meno contaminato dal progresso tecnologico e culturale, dallo sviluppo dei commerci e della proprietà. E pensare che fu lui stesso a decidere col consenso degli dèi dell'Olimpo come distribuire risorse e privilegi tra divinità e umanità, un tempo uniti attorno a una stessa mensa imbandita. Questo viene confermato nella Teogonia di Esiodo.

Dopo la vittoria di Zeus, Prometeo fu costretto ad adeguarsi alla sua volontà, nella speranza che i Titani e i popoli che vivevano con loro potessero emanciparsi come quelli greci, ma i vincitori della guerra preferivano usarli come soggetti colonizzati, senza alcun diritto, e Prometeo tradì una seconda volta, aiutando i mortali ad emanciparsi, dapprima infondendo loro l'esigenza di un riscatto, poi organizzandoli attorno all'idea di edificare una civiltà con gli stessi mezzi della civiltà che li aveva sconfitti e che li teneva oppressi. E diede loro la conoscenza per usare al meglio il fuoco, cioè diede loro i segreti dell'artigianato più avanzato.

Oceano è l'altro Titano che, dopo la fine della guerra, comprese le ragioni di Prometeo. Ora però gli chiede di adattarsi alla nuova monarchia, prendendo atto della mutata situazione.

Poiché si sente tradito dalle promesse di Zeus, Prometeo declina l'offerta, nella convinzione che la sconfitta è solo temporanea e che un giorno la nuova monarchia verrà abbattuta.

D'altra parte -egli spiega a Oceano- non è possibile una riconciliazione con Zeus e le altre divinità alleate, perché tutti l'avevano tradito assicurandogli all'inizio un trattamento equo per le popolazioni sconfitte.

"Ma i cordogli udite che patiano i mortali, e come io seppi da stolti ch'eran pria, saggi e signori della lor mente renderli. E dirò non per muovere agli uomini alcun biasimo; ma la benignità mostrare io voglio dei doni miei. Ché prima, essi, vedendo non vedevano, udendo non udivano; e simili alle vane ombre dei sogni, quanto era lunga la lor vita, a caso confondevano tutto. E non sapevano né case solatie, né laterizi, né lavorare il legno. E a guisa d'agili formiche, in fondo a spechi dimoravano, sotterra, senza sole. E segno alcuno che distinguesse il verno non avevano, né la fiorita primavera, né la pomifera estate: ogni loro opera
senza discernimento era."

Prometeo ebbe pietà dei mortali perché li vedeva vittime delle circostanze, soggetti a eventi non decisi da loro e ai quali, per incoscienza o inettitudine, non avevano saputo partecipare. A questa gente egli volle dare "pensiero e coscienza" e anche la capacità di vivere una vita più dignitosa, più produttiva, insegnando loro le arti e i mestieri che aveva appreso dalla civiltà greca.

Prometeo aveva dovuto riconoscere che la civiltà ellenica era tecnologicamente, culturalmente di molto superiore alle civiltà che vivevano ai confini del Mediterraneo. Ma aveva anche capito che questa superiorità non si traduceva, di per sé, in un'occasione di crescita per le popolazioni sottomesse o sconfitte.

E tra queste popolazioni le donne (rappresentate qui da Io) risultano le più oppresse, perché se gli uomini sono schiavizzati da altri uomini, le donne lo sono due volte.

Zeus, anche in questo caso, rappresenta il potere che vuole strumentalizzare a suo piacere la figura femminile.

Prometeo non vede futuro, nel Mediterraneo, per le donne e consiglia a Io di andare o verso oriente, verso l'Asia, oltre il Bosforo (lontane anche dalle civiltà mediorientali), oppure in Africa, oltre il Nilo, cioè di là dalla civiltà egizia.

Prometeo cerca di spiegare, con linguaggio oscuro, a Io che il potere di Zeus verrà superato e ripristinato il senso di umanità solo quando i valori femminili prevarranno sull'antagonismo maschile. Solo così Zeus capirà la differenza tra "servire" e "regnare".

E' a questo punto che entra in scena Ermes, messaggero di Zeus, che annuncia a Prometeo una ulteriore sevizia da parte di Zeus: un rapace, figlio di Tifone, verrà a rodergli il fegato (sede del coraggio) in eterno, finché un altro dio non vorrà sostituirlo o lui non vorrà scendere nell'Ade per essere definitivamente dimenticato.

Una leggenda posteriore permetterà anche a Zeus di fare un dono agli uomini: quello del vaso di Pandora, pieno di sventure, eccetto una, simboleggiata nella speranza. In questa maniera gli uomini dovranno credere che le disgrazie della loro vita non dipendono da loro stessi, ma dal destino e quindi sono inevitabili, e nel contempo dovranno limitarsi a sopportarle illudendosi di poter migliorare nel futuro la loro condizione.


1 L'Asia interna, la Siberia, la Cina e l'estremo oriente furono ignote all'Europa fino al Medioevo. Asia è anche il nome di una provincia romana costituitasi intorno al 133 a.C. in un'area dell'odierna Turchia.

2 Prometeo era di stirpe regale o aristocratica, un uranide, figlio del titano Giapeto (a sua volta figlio di Urano e di Gea), gettato nel Tartaro da Zeus, e di Asia o Climene (a sua volta figlia di Oceano e di Teti). Prometeo aveva dunque Crono come zio e Zeus come cugino. I suoi fratelli erano:

  • Epimeteo, ingannato da Zeus, che lo indusse a sposare Pandora,
  • Atlante, costretto da Zeus a sostenere la volta del cielo,
  • Menezio, folgorato da Zeus e precipitato nell'Erebo quando aiutò i Titani a scalare l'Olimpo.

Considerando che, secondo una leggenda, Prometeo creò il primo essere umano con l'aiuto di Pallade Atena, è possibile dire ch'egli va considerato come un progenitore della stirpe greca e, per estensione, di tutta la stirpe umana.

Figli di Prometeo furono Asia e Deucalione, quest'ultimo re della Tessaglia, l'unico che insieme alla moglie Pirra meritarono, secondo Zeus, d'essere salvati dal diluvio universale.

HAPPY BIRTHDAY


THANK YOU MADIBA!!!
GIVE US ANOTHER 90 YEARS!!!

mercoledì 25 giugno 2008

Prepari tu il caffè??

Sono le sei e mi dico "no cazzo stamattina dormo ancora un pò"
Orologio biologico di merda. E una vocina che mi ripete nel cervellino: il mattino ha l'oro in
bocca, il mattino ha l'oro in bocca, il matt....Va bene! va bene!
Mi alzo. Che palle.
Accuso ancora pesantemente la sindrome del topo cagone...finirà, vero??


Sono davanti allo specchio del bagno con
due splendide occhiaie, un diavolo per capello e penso "Devo davvero dormire ancora un pò".
Ho contato: ho passato sui libri in media 14 ore al giorno negli ultimi due giorni, e non contenta sono pure andata a zonzo la sera.
Torno in camera e mi accascio sul letto.
Mi sembra di stare per addormentarmi e arriva Mirtillina...



Scava fra me e i cuscini, forse vuole il biscotto della colazione.
Io e Mirtilla facciamo rigorosamente colazione
assieme alla mattina.
Puntualmente alle sei!!
Lei mangia il doppio di quello che mangio io...Quando mi siedo sulla sedia cerca sempre di salirmi in braccio, ma cade rovinosamente. Qualche mattina però monta sulla sedia a fian
co alla mia e mi supplica di concederle l'ennesimo "PAPPA BISCOTTO"

La guardo e le dico
"Leprotto, stamattina più tardi che muoio di sonno."
Così quella peste pensa bene di arrampicarsi sulla libreria, io ormai assopita non potrò contenere il suo raptus da fame.
Mi sveglio e la criminale si è letteralmente divorata:
Gogol, tutti i racconti
Porci con le ali.Un errore adolescenziale.Dai avanti, e chi non ce l'ha in libreria??

Bisogna dire che a gusti letterari non è proprio il massimo, ma tronfia dal primo ripiano mi guarda ruminado pagina 58.
"Ma ...ma...non si fa coi libri!!!"

Scatta verso il balcone sbattendo le gambe. Così prendo il mutilato Gogol esco in balcone con lei che mi si appiattisce tra le coscie, dopo che mi sono seduta nella posizione del loto,respiro l'aria ancora frescolina del mattino, le tiro su un orecchio e comincio a leggerle "Il cappotto"
"Capito adesso perchè non si fa?"
Che tipa...ma come si fa a non volerle bene.
"Mirtilla, prepari tu il caffè stamattina che c'ho di nuovo la sindrome del topo cagone???"


L'ultimo fratellino del Serio

...L'ALBA DEL CICLISTA

martedì 24 giugno 2008

Piccioni, benzonà, Barry e esami


Son stati veramente strange days...

I piccioni sono piscine ovvero cloache maxime di putride e probabili infezioni. A me piace andare in piscina. A Karma piacciono i piccioni.

Benzonà. Il mondo ne è pieno. E bisogna avere carattere. E io e Karma ne abbiamo da vendere, sono felice che anche lei faccia la tesi in chirurgia con me...

Mi sono svegliata, con la voce calda, sua, che mi accarezzava le palpebre. Aretha...





Sono davanti allo specchio, con Mirtilla e ora invece c'è Barry a tutto volume che mi canta, e io mi canto...

"My first, my last, my everything.

And the answer to all my dreams.
You're my sun, my moon, my guiding star.
My kind of wonderful, that's what you are

I know there's only, only one like you.
There's no way, they could have made two
You're all I'm living for,
Your love I'll keep for evermore,
You're the first, you're the last, my everything.

In you I've found so many things
A love so new only you could bring
Can't you see if you,
You'll make me feel this way.
You're like a first morning dew on a brand new day.
I see so many way that I
can love you,Till the day I die.
You're my reality, yet I'm lost in a dream.
You're the first, the last, my everything

I know there's only, only one like you.
There's no way they could have made two.
Girl you're my reality
But I'm lost in a dream
You're the first, you're the last, my everything"





E io ballo davanti allo specchio..





Sono carica pronti via...parto e vado a dare l'esame!!!!
Vado...spacco...e mi piglio il mio 25!!!


lunedì 23 giugno 2008

INSONNIA

Mai provata fino ad ora...potevo anche continuare su quella strada no?
Vabbè vorra dire che studio.

venerdì 20 giugno 2008

little miss sunshine, sheeps and shit, tutti insieme sul pullmin!!!



Porca vacca son tardi.

Non faccio in tempo a mettere Mirtilla in gabbia, così parto alle 6.40 da Via Principessa col passo di un maratoneta nello sprint finale.
Non arriverò in tempo. Ma che fisico, ragazze!!!eh jull?
Ascolto la radio, prendo la metro (solito cose , no?? stile articolo del Tasso) corsettina fino alla facoltà.
Arrivo in un bagno di sudore. Negada (annegata). Sono l'ultima.
Arriva in quel momento anche il Prof col pullmino della facoltà.
Mitico ford Transit color grigio tristezza con l'imperiosa scritta "FACOLTA'DI MEDICINA VETERINARIA" in blu e la croce blu (perchè i veterinari sono blu??a me piaceva di più il rosso)

"Quelle che vomitano davanti"

Va beh, vado davanti, in seconda fila con quelle che vomitano.
Sempre stata debole di stomaco.
La seconda fila vicino al finestrino ha un vantaggio, puoi guardare fuori e anche se ti impegni non riesci a leggere il contakilometri e non ti viene un infarto perchè si viaggia ai 170.
In più puoi aprire il finestrino se tra un tornante e l'altro devi dare di stomaco, ma sul mio finestrino c'è la scritta "NON APRIRE VETRO ROTTO"
Magnifico.
Ci impieghiamo un quarto d'ora netto a cercare di aprire la porta scorrevole del pullmino 9 posti della facoltà...ottimo inizio...comincio a dubitare del mezzo che abbiamo a disposizione.
Si parte.
Tutti con l'abbiocco, ma il navigatore satellitare ci tiene svegli.
Lasciamo la pianura.
Sono tra i boschi, le montagne.
E' una giornata limpidissima, il cielo è terso, la poca neve si pavoneggia scintillante tra le roccie dei picchi.
E sento che questi sono i posti che mi appartengono. Mi si riempie l'anima. Ingorda catturo tutte le immagini di questa natura.
Arriviamo a Oulx e lasciamo l'autostrada, che tra l'altro costa un botto, ma come direbbe un ciellino: tanto paga l'Università!!!
La starda si fa ripida, in salita...si fa anche bianca, e il pullmino comincia a dare i primi segni di cedimento.
Siamo un pò tutti allarmati.
specialmente noi della seconda fila, noi che vomitiamo.

"ops....c'è la spia rossa"


tutti:
"??????"

Il Prof: "sta finendo la benzina, comunque la strada me la ricordavo peggio"


il pullmino comincia a sobbalzare...effetto canguro....si ferma e comincia a andare pericolosamente INDRIO!!!!!!!!!!!!

Fortuna che se la ricordava peggio!!!

"Siamo troppo pesanti. Non ha ripresa, non riesco ad andare su neanche in prima"

e io rido


il Prof "'Cazzo avete mangiato a colazione, vi avevo detto di tenervi leggeri!!?"


E giù a ridere.

Smontiamo, ovviamente prima ci vuole un altro quarto d'ora di rito e bestemmie per aprire la porta.
Eccomi qui in una scena di little miss Sunshine. Noi che guardiamo il pullmino mettersi in moto a lato qualcuno che spinge .Il veicolo sgomma sulla stradina alzando sassi e polverone e il Prof che urla: "dai che se si spegne..."
andiamo sù, tiene il motore ruggente, si salta nel pullmino e via.

"stavolta perdonatemi, ma dovrò andare un pò più deciso"

E parte sgommando . Pare un rally. La starda è piena di buse (buche) che ci fanno sobbalzare dai seggiolini
Rido e penso "cazzo, batto i corni"
E su per la montagna col pedale a tavoletta e il pullmin che da di nuovo segni di cedimento.

Finalmete: il pascolo.

Che ridere, smontiamo e ci prepariamo ad andare a fare prelievi alle pecore. Ovviamente ci accolgono un orda de "cagnassi da pastore" incrocio maremmano (probabilmete contagiati da Echinococco) tra cui i due cucciolotti dell'altra volta (ricordi Devi??) sono magnifici cani adolescenti ora. Ah che meraviglia!!!
E ci sono anche le galline che vengono a veder cossa succede, ma schifate dal pullmin van via subito.E come biasimarle?
Ci sono anche i conigli. In una gabbia ce ne sono tredici di circa dieci giorni (a occhio) con mamma coniglia che vigila sulla prole.

Che bello, che bello, che bello.
E' una giornata stupenda. C'è odore di fieno, montagna e sole.
Partiamo col pastore, i veterinari dell'Asl e lo Zooprofilattico (loro son quelli che par sbarcare dalla luna, in tuta bianca, sempre bianchi quando cominciano, mori quando finiscono....ma cosa vuoi questa è gente da laboratorio!!)

Io canotta arancio pugno su un occhio, e tuta militare verde (la taglia più piccola che c'era mi è comunque larghissima, ma che affarone a porta palazzo con Eccheccazzo!!fa anche rima...)
Lego le maniche alla vita perchè tanto so che a correre dietro alle pecore in salita sulla riva mi verrà caldo, e non mi frega se mi insudicio, mi sgraffo, eccetera sono comunque "pericoli" connessi al mestiere, io sto in canotta.

Promemoria: non mettere più canotte anche con minima scollatura in pascolo, perchè i pastori butta sarde e i veterinari dell'Asl è da tanto tempo che non trombano...va ben l'uomo maturo...ma...

Si arriva su. E' il momento più difficile della giornata: bisogna abbattere i capi sensibili alla scrapie (encefalopatia spongiforme ovina) sono un rischio sanitario.
Sono i veterinari dell'Asl che iniettano il Tanax in giugulare.
Io vado, devo vedere, devo fare qualcosa.So che anche questo è in qualche modo parte del mio mestiere. Non vorrei che morissero.
Ho un grosso problema ad affrontare la morte.
Bastano pochi cc.
Non voglio farla morire sola.
E' una pecora simpatica con una spruzzata di macchie caffelatte sul muso e sulle orecchie.
Non la lascierò morire sola.
Almeno quello.
Mi dico
Leggo nei suoi occhi con le pupille orizzontali la consapevolezza.
Quelle già soppresse sono ammassate poco più avanti.
Si dimena poco, dopo qualche secondo schianta in terra.
Dispnea, morte.
Le accarezzo il muso.
La vedo morire. Ho gli occhioni lucidi e scappo.

La giornata continua
E via a catturare pecore.
"Tienla ferma...scusa puoi metter la man sulla mandibola che se no non sento la giugulare?"
E ghe casca l'ocio sulla scollatura.
Monta ago su camicia
Stappa ago(mai coi denti che se la pecora si muove ti cavi un ocio)
Fai emostasi, all'incirca strozzando la pecora.
Posiziona la provetta.
Sentir bene il turgore delle giugulare che si ingrossa.
Sbusa con sicurrezza.
Ciucciaghe via un pò di sangue.
Sputa su marca auricolare che non si legge il codice perchè è pien di merda e fango.
Shackera delicatamente la provetta se no coagula.
Identifica campione.
Marca l'ovino.
E sotto a chi tocca!

Che bello, la vita vera, la vita dura, la vita di montagna e di pascolo.
Che assomiglia anche un po' al Rugby, in mezzo al fango e alla cacca di pecora e si sbrissa, gli ovini impauriti che tirano calci, ma finita la partita c'è il terzo tempo, tutti insieme e poi sul pullmin che si torna a casa, la trasferta è finita!

Il sole che a milleseicento metri picchia duro.
In cielo neanche una nuvola.Porcocan

In pascolo neanche una bottiglia d'acqua. Porcocan.
E non si smette mai di correre. Io non smetto più di sorridere.
E poi le pecore in massa, vigliacche tentan la fuga e ci riescono anche!!!!
Fine dei giochi. Il pastore non ha voglia di radunarle. E per oggi è finita la caccia.


Nel marasma generale famigliarizzo con gli asini. C'è anche un cucciolo pelosissimo. La mamma sua mi ciuccia i capelli (che sono talmente indecenti che par stoppa...). Mi guardo e son mora dalla testa ai piè.Con macchie di fango ovunque,anche sul decoltè.
Dolore alla gamba destra e anche alle articolazioni. Spalle ustionate, viso anche. Leggera ipovolemia, che fa presagire svenimento se non bevo subito due litri e mezzo di acqua.

Ma contenta.Porcocan se son contenta. Viva.
E si va giù che la moglie del pastore ha fatto da mangiar per tutti.
Ovviamente tutto a base di carne di pecora biellese , PRODUZIONE PROPRIA!!!!
Eh beh, capisco che mi attende il digiuno, ma che ci vuoi fare...

E ora vai, bambina, il mondo è tuo: vivilo.


Uno

ti insegno il rispetto. Non è cosa facile da fare, ma ti mostrerò con il mio comportamento cos'è il rispetto. Per tutte le persone e i loro sentimenti.
Per qualsiasi forma di vita, poichè ogni cosa ha senso di esistere.


Due
ti insegno il valore della parola amare. Non si può spiegare. Ma potrai capire.Non dire mai a una persona che la ami quando non è vero.Quando ami ti senti vivo.E' un sentimento molto grande. A volte fa fare delle stupidaggini. E'così grande da non farti vedere il resto. Talvolta l'amore ti inganna, ma il sentimento che provi resta comunque vero.

Tre
ti insegno la coerenza. E' un valore enorme. Ti farà sentire chi sei. E' il tuo io. Se non sei coerente perdi la strada e ti inganni. Ricorda di rimanere sempre e comunque fedele a te stessa.

Quattro
L'ammettere i propri errori. Non è facile.
Tutti sbagliamo. L'importante è capire dove e non ricadere negli stessi. Errare è umano, perseverare è diabolico. Sbaglaire ti aiuta a crescere.

Cinque
Non giocare coi sentimenti delle persone. MAI.I sentimenti sono la nostra anima. Come puoi ferire nel corpo puoi ferire anche nell'anima e talvolta è ben più grande questo male.

Sei

sorridi, non costa niente, anzi a volte è contagioso. Ridere fa bene all'anima. Fa bene a te e agli altri, e ti rende più bella, varda che bel sorriso che te gà!!!

Sette

sii generosa. Se vedi qualcuno in difficoltà aiutalo. A volte basta poco e ti ripaga molto.

Otto

Vai e attraversa il mondo senza paura. La paura rovina tante cose belle. Crea delle ombre, ci fa tremare quando dovremmo essere forti. Sii coraggiosa. Attraversa la vita e goditela fino alla fine.E nell'attraversare questo mondo cerca di renderlo migliore.

Nove
Porgi l'altra guancia, ma come dice don Tarcisio.

Dieci
Sii trasparente. Così gli altri riusciranno a vedere che bella persona sei. E a chi non piacerai, pazienza. Saranno solo loro a rimetterci.

Undici

Sii forte, qualunque cosa ti piombi addosso. Qualunque dolore o paura o perdita ti travolga cerca di restare in piedi e resistere. RESISTERE. RESISTERE.La vita è bella. E' in questi momenti che verrà fuori il meglio di te e sarai orgogliosa di te stessa e del tuo coraggio.

Dodici
Sii una persona corretta. Sempre. La tua coscienza non ti rinfaccerà nulla, e sentirai di aver fatto la cosa giusta.Non ingannare le persone.

Tredici

Corajo e mai passion (coraggio e mai passione)
[c'è qualcosa di velatamente buddhista nelle ultime parole (che avessero un senso) di mia nonna]

Quattordici
Tasi e fa. Le parole sono solo parole. Puoi parlare per ore senza dire nulla. Impara che nella vita sono i fatti che contano. Ma ricorda prima di fare, pensaci bene.

E ora vai, bambina, il mondo è tuo: VIVILO


martedì 17 giugno 2008

Ecco come cazzo si fà a essere nazifascisti oggi, malgrado la shoa???

negando la shoa.


COME?

e noi? noi come possiamo essere ANTIFASCISTI OGGI?DOBBIAMO ESSERE EFFICACEMENTE ANTIFASCISTI OGGI.
COME?

domenica 15 giugno 2008

...ma anche loro non son male..

Un classico per dirvi che apprezziamo anche il rugby maschile.

...e questo?

...senza parole...

Amore a prima vista

Sono triste.
E' appena successo il patatrac.
Le mie amiche sono tutte intorno a me.
Mi fanno fare mille cose.

"Guarda le montagne sono lì, sono lì per te" sotto l'alluvione a 1500 metri e io strizzo gli occhi tra una cortina de piova.

"Dove sono i camerini? dobbiamo cambiarci prima del concerto"
all' Hiroshima, ci guardano e ridono.
" E carruse" ci chiamano, e io coi salentini mi sparo una figura di merda dietro l'altra.


"Andiamo in libreria a comprare un libro di Terzani"
Testa penzolante, guardo a terra, mi commuovo quando vedo i mozziconi di sigarette lì calpestati sotto i portici e penso a me, trattata alla stessa stregua.

"Tieni è un ciondolo-richiamo per angeli"...Non me ne separerò più. Quando Eccheccazzo mi vede guardare fisso in un punto mi si avvicina e scuote il mio sonaglio, ritorno nella realtà , la vedo che mi guarda e sorride e penso che è proprio vero che richiama gli angeli.

"Va bene adesso rifletti, abbiamo un esame tra poco, lo so che sei una roccia, tiratene fuori e studiamo, è la cosa giusta" E Jull mi da un plico di riassunti dell'esame su cui avrà lavorato chissà quante ore, e mi commuovo. Senza lei e senza quegli appunti sarebbe tutto più difficile

Io mangio solo arancie. Quattro al giorno. Per cinque giorni, poi mi vien la nausea anche di quellae. E mangio sedano. A chirurgia quella mattina ho saltato il turno. In riunione "i colleghi" si accertano della mia sanità mentale.
"Sai che ti spunta un sedano dalla borsa?"
"Certo è il mio pranzo"
Succede un putiferio per i turni. Si urla.Ci si manda senza troppi preamboli a Fanculo.Maledetti arrivisti psicopatici.
E poi sono io quella che non ci sta con la testa?!
Poi mi cazziano

"Veramente stai facendo troppi turni"
Me ne catafotto.

E quel week-end. Che meraviglia
Prima a pranzo dalla famiglia di Miss Pernice Bianca che pazientemente mi guarda mangiucchiare giusto 2 verdurette. In più rovescio sulla tovaglia mezzo litro d'acqua. Divento fuxia, mi vergogno ma Pernice mi da una bella pacca sulla schiena, di quelle che solo lei sa propinare
"Bene vedo che ti stai ambientando"

Mi piace stare con loro. Sono una famiglia.
La nonna si stupisce del mio vegertarianesimo
"Certo che dev'essere un gran sacrificio!!" azzanandosi un tocco di spezzatino. Sorrido.

Riaccompagnamo la nonna a casa.
Anche il suo nome non corrisponde a quello anagrafico. Dev'essere un' usanza veneta.

Salutandomi la nonna mi dice "Beh mi ricordi come ti chiami?"
"Mavia"
"COME?"
"...MAVIA"
"beh allora per ricordarmelo ti chiamerò MALVA!"

E poi via a Costigliole.
Che bello. Finalmente conosco l'altra nonna di Miss Pernice Bianca.
Me ne ha parlato tanto. E'una donna con la D maiuscola. Una donna di terra.
E lo vedo subito e mi innamoro. Bam...amore a prima vista.
Sono rapita da questa figura forte.
Vitale.
Sa fare tutto. Non sta fema un secondo.
Mi sorride. Parla solo dialetto, anche se con me si sforza di dialogare in italiano. Mi piace il fazzoletto che ha in testa.
Mi piacciono le sue idee sugli uomini che Miss Pernice mi ha prontamente spiegato.
I suoi nonni sono praticamente divorziati in casa. Il suo consiglio è: Non sposarti, ma fai dei figli, loro sono una soddisfazione. Quando trovi uno che va bene, no, ci siamo capiti, ti fai mettere incita, ma non gli dici niente.Così hai un bambino senza dover avere anche un marito.
Mi piace la sua focaccia, mi fa ritornare la fame, che da tanti giorni non sentivo più.
Io e Pernice andiamo a sguazzare nel pollaio.
Una riva insidiosa e piena di fango.
Uno scivolo.
Attenta che si sbrissa.

Mi porta dai conigli.
Che creature meravigliose. Ci sono anche i cuccioli.
Ci corrono intorno diffidenti e ci studiano.
A me piace quello grosso bianco e nero con un orecchio su e uno giù che assaggia l'aria.

Andiamo a mangiare le ciliegie sull'albero, a cercare le fragole sull'orto.
Le due cagne hanno partorito da poco.
Polpetta ha una piccola cuccia vicino a un nido di una chioccia nera. Una cova, l'altra allatta un squadron de cagnetti.
Ma anche il cane da tartufo ha partorito da poco.
Questi sono di taglia più grossa. Vorrei tanto un cane. Come quando avevo Chewbe. Che bello.

Poi raccogliamo l'insalatina fresca dall'orto e la camomilla.
La nonna continua a darmi verdure, uova, focaccia. Io non so come sdebitarmi.
L'abbraccio.

E torniamo verso Torino con la Lancia Delta del papà di Pernice. Non ero mai salita in una Delta prima. La spia del freno a mano è rossa e fissa. Ridiamo.Il papà è elettrauto.
Rido tanto. Mi piace andare in macchina con Pernice, ha una guida così disinvolta.
Indossiamo entrambe dei maglioni freakettonissimi stile anni 70.
Immagino cosa pensano gli automobilisti che ci incontrano...robe da ritorno al fututro.
Parliamo di sua nonna.
Che bello avere ancora dei nonni.

Lo dico a Pernice, di goderseli, perchè poi se ne vanno, e quando non ci sono più fa tanto male, tanto. Le dico di starle vicina, perchè hanno molte cose da insegnarci, e molti modi per aiutarci.
Lei mi dice che è amore reciproco quello tra sua nonna e me, un colpo di fulmine, e io penso che magari, dopo che li ho persi tutti, adesso magari ne ho trovata una...