martedì 10 giugno 2008

Un filo di pensieri...


Dopo questo girone infernale, dopo questo purgatorio, quell'anno tocchiamo il cielo con un dito: Rovigo, finale campionato giovanile di Rugby 1975 , contro il Petrarca Padova, un squadron de preti, hanno perfino la cappella attaccata al campo sportivo, guai se ti sentono bestemmiare in campo!

Allora Tarcisio, che quel giorno ci vede demotivati, come dice l'allenatore, in spogliatoio, prima della partita, ci chiama tutti intorno e fa il discorso.

Tusi, mi no digo niente, ma gnaca no' taso! Ne la vita pubblica, ghe xe momenti tragici e altri, peggio ancora, seri: in 'sti momenti qua, bisogna trovar la forse per xogar! In campo, dai!


Marco Paolini, Album

2 commenti:

Luca ha detto...

Ni hao Elisa, e tutte le stregacce un po' psicotiche(come le chiama lei...), sono Luca, ormai potrei dire ex-compagno di corso, nn temere prima o poi lo sporco pezzo di carta lo prendero' anche io...devo solo decidere quando!!
cmq devo dire che la nostra mitica facolta' mi manca, nn esattamente x lo studio,la conoscenza e tutto quello che dovrebbe essere un'universita'...mi manca il frutteto, il passare delle stagioni visto da quell'angolo quasi brullo con vista sulla fermata del bus e ralativa strada!
vivo a Beijing, wudaokou, sede delle piu' prestigiose universita' cinesi, tra cui quella di agraria, ma qualcosa stona: nn ci sono frutteti, piante, serre o qualsiasi cosa possa fare pensare alla facolta' di agraria, si studia semplicemente sui libri, di brutto.
Questa parentesi nostalgica era per dire che alla fine in quel buco a grugliasco siamo anche fortunati...
Saluti

l.m.

Artemisia G. ha detto...

eh si! alla fine studiare a Grugliasco ha i suoi lati positivi, i pic nic sulla collina con la vista da un lato su corso torino e dall'altro sul frutteto di facoltà ad esempio....ma dai cinesi dovremmo forse imparar qualcosa se lì si studia sui libri, mi sono fatta i conti: in tre anni di corsi i docenti che ti consigliano di studiare in modo ragionato sui libri e non sulle dispense sono due in tutto...a forza di memorizzare schemi e power point mi sembra di soffrire di analfabetismo di ritorno.
Comunque farsi una passeggiata in frutteto servirebbe anche ad alcuni nostri colleghi di materie umanistiche, per ossigenare un po' il cervello: così magari evitiamo di finire sui giornali come l'università dove autonomi e fascisti si menano e la polizzia in assetto antisommmossa è benvenuta, che tristezza.