mercoledì 31 marzo 2010





Non penso nulla della felicità.
E' talmente sfuggente e intensa
da precludere la possibilità di pensare,
quando si è felici.

Forse essere capaci
di smettere di pensare
e sapere solo sentire
è la felicità.




Ma credo che il suo colore sia il rosso.
Come il sangue che sgorga dalla lama da bisturi,
come il comunismo dal pugno chiuso,
come le ciliege e il dentro dell'anguria
(piena di semini da sputarsi addosso),
come lo smalto di Wiki e le sue dita affusolate.



Il suo profumo quello di due dopo che hanno fatto all'amore,
o di Elettra che mi ha preparato la cena,
o del mio cane che scodinzola quando spunto sull'uscio di casa la sera,
o dei biscotti al riso di Jull.



Il suo gusto quello della marmellata di Cardi,
diverso ad ogni barattolo.
O di uno stelo d'erba che mastichi d'estate.
Dei pomodorini mangiati ancora sull'orto.
Della pioggia dopo troppo sole.
Del sole dopo troppa pioggia.



La sua consistenza come il pelo di Mirtilla.
O un maglione fatto a mano dalle tue amiche.
Le remiganti di un barbagianni.




Il suo ritmo, quello di una mazurka clandestina,
il suo suono il cigolio di una vecchia macchina da cucire a pedale,
lo scriccholare della mia bici che perde pezzi e non frena più.




martedì 30 marzo 2010

Una bella scopata senza conseguenze è più piacevole...

resistere resistere resistere

Noi,
IN DIREZIONE OSTINATA E CONTRARIA.

"No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perchè non ne avete più voluto sapere."
(Giacomo Ulivi, partigiano fucilato a Modena durante la Resistenza)

La sinistra è solo autolesionista o schizzofrenica?

Dopo le elezioni regionali, viene spontaneo chiedersi se quei piemontesi che hanno votato Davide Bono Presidente sono solo autelesionisti o affetti da qualche altro disturbo mentale.

Tutti quei voti sprecati... bastavano solo 9.373 di quei 90.086 dati a Bono per scongiurare la catastrofe leghista!!

Persino alcuni miei amici di destra hanno votato Bresso presidente, che è sintomo di lucidità mentale: capire qual è il pericolo e fare tutto il possibile per evitarlo usando con cura il voto disgiunto.

L'anamnesi e la diagnosi sono difficili da fare e stabilire, ma cazzo se mi fa girare i coglioni avere un CUTU verde presidente!

Vorrei l'elenco dei mascalzoni grilliani e insultarli tutte le mattine per 5 anni...

Ma forse me la prendo troppo, non vale la pena. In fondo il piemonte a parte Torino e ogni tanto Alessandria sono le uniche province che si dimostrano di sinistra.

Inizio a vacillare... ma sono così sicura che SINISTRA sia la direzione giusta???
A dir la verità non me ne frega nulla del colore delle mutande o della lingua di chi viene eletto,
ma vorrei svegliarmi solo in un mondo ben governato.

Un amministratore della cosa pubblica che non ha perso di vista le cose che contano davvero: i cittadini e la loro felicità.

Chi non salta comunista è!

Con questo bel grido si sancisce la vittoria con poco margine del candidato della lega dei razzisti al governo della regione....

quale la risposta che s'ode dall'altra parte?
La candidata uscente commenta velenosa
"si vede che qui viene premiato solo chi fà politica, ossia chi parla e non chi amministra sul serio"
.....ma porca miseria!!!! ma almeno chi il politico lo fa di professione si ripassa un po' il dizionario?

Non è difficile:
politica [po-lì-ti-ca] s.f. (pl. -che)
  • 1 Arte, scienza del governo e dell'amministrazione dello Stato; estens. modo in cui un governo affronta temi e problemi politici specifici: la p. balcanica della Russia

  • 2 Insieme di decisioni e provvedimenti con cui i governanti amministrano lo Stato nei vari settori e secondo diverse prospettive ideologiche: p. liberista, finanziaria, scolastica; estens. attività esercitata in qualunque campo pubblico in vista del raggiungimento di determinati fini: p. urbanistica, p. dei prezzi, fiscale || p. interna, attività del governo esercitata entro i confini dello stato | p. estera, governo delle relazioni di uno stato con gli altri soggetti del diritto internazionale | p. comunitarie, quelle relative alla Comunità Europea

  • 3 Attività di chi partecipa attivamente alla vita pubblica: darsi alla p.; ritirarsi dalla p. || p. militante, impegno attivo in partiti politici, organizzazioni sindacali ecc.


La prima definizione di "politica" (dal greco πολιτικος, politikós) risale ad Aristotele ed è legata al termine "polis", che in greco significa la città, la comunità dei cittadini; politica, secondo il filosofo ateniese, significava l'amministrazione della "polis" per il bene di tutti, la determinazione di uno spazio pubblico al quale tutti i cittadini partecipano.

E ora me ne vò a dormire cosciente che mi risveglierò in un mondo ancora un po' più razzista, ancora un po' più ignorante....
...e le due cose forse son collegate.

domenica 28 marzo 2010

Prima o poi...

è la mia promessa. Tornerò.
Mi manchi, me ne accorgo sempre più spesso.
Mi sono scelta altre strade, ho deciso di allontanarmi,
il primo amore non si scorda mai però, forse è vero.
Tornando, quel giorno sarà diverso.
L'ho giurato a me stessa.
Ti metterò ancora le mani addosso,
ti sfiorerò con le dita.
E ti sentirò tremare, come allora,
i vicini verranno a lamentarsi del baccano.




..."Va bene, mi scusi signora...
La prossima volta, metto la sordina!!!"

Angoscia...

venerdì 26 marzo 2010

Un nome un destino...

Priscilla non è una gatta come tutte le altre, l'orgoglio genitoriale ti fa dire certe cose.
Tutti pensavamo che fosse una gatta fuori dal comune: la rassomiglianza con una razza alquanto rara come i gatti norvegesi delle foreste, i modi affettati che poco si addicevano a una micina allevata in un fienile del canavese, la coda vaporosa simile a un boa di piume di struzzo, la gorgiera così vistosa... Tutti questi particolari infatti avevano ricondotto il suo nome ad un film che molte streghe apprezzano

PRISCILLA LA REGINA DEL DESERTO

Una regina senza eredi però. Priscilla stando in un appartamento in centro non poteva essere libera di essere madre. Solo più tardi avremmo scoperto che madre non lo sarebbe mai stata...
Nonostante le tante doti, sicuramente una ci era sfuggita... la più improbabile, quella che non ti viene comunque in mente.

Priscilla non è una femmina, ma bensì un maschio travestito da femmina!!

Una vera drag queen: femmina all'apparenza, ma sotto sotto maschio. Per la verità in questo caso aspetto femminile e maschio dentro, anziché il solito femmine dentro... con gli attributi.
Un testicolo che a malapena
faceva capolino e pergiunta coperto dal lungo pelo, l'altro interno ancora attaccato alla vecchia sede.

Un nome un destino!

Meditiamo sul nome: continuare a chiamarlo Priscilla e seguire la sua naturale inclinazione oppure dargli un nuovo nome più maschile ma sempre di tendenza come Patrick?
Se non siete fans sfegatate come me di Robin Williams, oppure non siete troppo cinefile (cinofile di sicuro), allora forse vi starete chiedendo che centra "Patrick" con tutto questo.
Centra eccome!! Perché Patrick Swayze, quello di Dirty Dancing, ha interpretato anche un altro ruolo oltre a quello del ballerino sexy...

E già ha fatto anche la drag queen in questo bellissimo film che vi consiglio di vedere. Una drag queen di classe davvero!

Ai posteri l'ardua sentenza.

martedì 23 marzo 2010

Certe sofferenze non si possono più mandare giù...




Sai davvero cosa mangi??




0 = biologico

(1 gallina per 10 metri quadrati su terreno all'aperto, con vegetazione)



1 = all'aperto

(1 gallina per 2,5 metri quadrati su terreno all'aperto, con vegetazione)



2 = a terra

(7 galline per 1 metro quadrato su terreno COPERTO di PAGLIA 0 SABBIA) - CAPANNONI PRIVI DI FINESTRE e luce sempre accesa!



3 = IN GABBIA

(25 GALLINE PER METRO QUADRATO IN POSATOI CHE OFFRONO 15 CM . PER GALLINA) - UNA SCATOLA Di SCARPE PER TUTTA LA LORO VITA






Viste le ultime avventure che ci legano al nostro piccolo A-pollo...
urgeva davvero una meditazione sugli allevamenti di pollastre.
Vi consiglio di andarvi a vedere questo sito (fatto davvero bene) della Lav...fa un sacco ridere!



venerdì 19 marzo 2010





Condanna

aspra

inflessibile

.

Condanna




Aspetto l'eclissi

perchè pochi minuti

stravolgano

l'ordine della consuetudine.



Perchè se aspetto,

aspetto per poco.

E per qualcosa che valga.

Lo sai

.

Ormai

.




Nomade

.

Fermarmi troppo a lungo

mi inaridisce la gola

.



Vivo di sete.

Ma non voglio bere.

Per paura delle radici.




Ma non pensare che sia distante.

Forse è solo meglio non pensare.

Da qui vedo la tua casa.

Tutte le notti.

Tutte le fottute notti.







Non ho fiori gialli

più per nessuno

.





Nessuna intenzione di avvelenarmi.

Forse una vita troppo piena.




Non mi aspetto più...

(che s'è detto che aspettare è sbagliato)

...

E' l'unico modo per superare sè stessi









giovedì 18 marzo 2010

In vena di romanticismo...


Lei portava tra le mani dei fiori gialli, ripugnanti, inquietanti. Lo sa il diavolo come si chiamano, ma per qualche motivo sono quelli che compaiono per primi a Mosca. E questi fiori risaltavano molto nettamente contro il suo soprabito nero. Lei portava dei fiori gialli! Un brutto colore. Dalla Tverskaja girò in un vicolo, e lì si voltò. La conosce la Tverskaja? Per la Tverskaja passavano migliaia di persone, ma le garantisco che lei aveva visto me solo, e mi guardava in modo non solo inquieto, ma persino morboso. E io fui colpito non tanto dalla sua bellezza, quanto dalla solitudine insolita, mai vista, dei suoi occhi! Obbedendo a questo giallo segnale, anch’io voltai nel vicolo e la seguii. Camminavamo lungo quel mesto vicolo tortuoso, in silenzio, io da una parte e lei dall’altra. E pensi che nel vicolo non c’era anima viva. Mi tormentavo perché mi sembrava che fosse indispensabile parlare con lei, ed ero inquieto perché non proferivo una sola parola, e lei se ne sarebbe andata e io non l’avrei vista mai più. E pensi che all’improvviso fu lei a parlare: “Le piacciono i miei fiori?” Ricordo distintamente come risuonò la sua voce, piuttosto bassa, ma con brusche variazioni, e per quanto possa sembrare stupido, ebbi l’impressione che nel vicolo si fosse creato un’eco, e che la voce ribalzasse contro la parete gialla e sporca. Passai rapidamente dalla sua parte e, avvicinandola, risposi: “No.” Mi guardò sorpresa, e io all’improvviso e del tutto inaspettatamente compresi che per tutta la vita avevo amato proprio questa donna! Mica male, eh? Naturalmente lei dirà che sono pazzo.»
«Sì, lei mi guardò sorpresa, e poi, dopo avermi guardato, fece questa domanda:
«”Non ama i fiori in genere?”
«Nella sua voce mi parve di cogliere dell’ostilità. Le camminavo accanto, sforzandomi di tenere il suo passo e, con mio grande stupore, non mi sentivo minimamente impacciato.
«”No, amo i fiori, ma non questi” dissi
«”E quali?”
«”Amo le rose.”

«A quel punto mi dolsi per quel che avevo detto, perché lei sorrise con aria colpevole e gettò i fiori in un rigagnolo. Un poco confuso, tuttavia li raccattai e glieli porsi, ma lei, con un sorriso, respinse i fiori, e io li tenni in mano.
«Così camminiamo in silenzio per un po’ di tempo, finchè lei non mi levò di mano i fiori e li gettò sul selciato, poi infilò la mano con un guanto nero svasato nella mia, e continuammo l’uno accanto all’altra.»
[…]
«Ma quel che accadde in seguito se lo può immaginare da solo.» All’improvviso s’asciugò una lacrima inattesa con la manica destra, e continuò: «L’amore balzò dinanzi a noi come da sotto terra un assassino balza in un vicolo, e ci lasciò entrambi esterrefatti. Come lascia esterrefatti un fulmine, come lascia esterrefatti un coltello a serramanico! Lei d’altronde in seguito affermò che non era stato così, che noi naturalmente ci amavamo da tempo, senza conoscerci, senza esserci mai visti, e che lei non aveva vissuto con un altro uomo…[…]
«Così lei aveva raccontato che quel giorno era uscita con in mano i fiori gialli perché finalmente io la trovassi, e che se la cosa non fosse avvenuta, lei si sarebbe avvelenata, perché la sua vita era vuota…

mercoledì 17 marzo 2010

domenica 14 marzo 2010










" Certo che gestire un pentANO non dev'essere facile!!!"



giovedì 11 marzo 2010

Son tutti finocchi,
amano gli uccelli.


Me lo ricorderò per il tanto freddo,
che m'è restato sulle mani.

Per l'artigliata del falco pellegrino sull'anulare.

Perchè ho scoperto che più sono grossi gli uccelli
e più mi piacciono.
(eh ehe ehe eh )



Me lo ricorderò per tutto quello che ho imparato,
e per come l'ho imparato.


Caccia con riserva

lunedì 8 marzo 2010

La frase del giorno


"Quando verrà il comunismo non ci saranno più problemi di cuore."

dal film "Non tutti hanno avuto la fortuna di avere i genitori comunisti"

mercoledì 3 marzo 2010

Nuntio Vobis Gaudium Magnum :D

tra 14 giorni, sarò
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Per chi non avesse nulla da fare,
la discussione sarà il 17 marzo, alle h. 16
al Palazzetto Venturi
Via Verdi, di fronte alla
per la festa stiamo ancora lavorando alla data,
visto che si concilieranno in un colpo solo le feste di
UNA DECINA DI DOTTORI tra BONOBO & friends!!!
Ovviamente...un solo posto:

La nostra nuova coinquilina


Arriva di sabato sera dalla val d'aosta...
Un po' spaventata dalla novità si nasconde sotto il divano, cerca posti isolati.
Rimane perplessa e incuriosita dalle nostre persone...
Basta un attimo.
Il tempo di una annusata.
E' subito amore.
Inizia a esplorare la sua nuova dimora.
Stabilisce subito quale sarà la sua cuccia: il divano!
Coccolona, giocherellona, pigrizia di qualità...
sembra proprio far parte della tribù.
Un esserino di pura eleganza e quel non so che di regale.
Un manto che mi fa ricordare un film...
ma certo!
collo vaporoso, coda che sembra un soffice boa, passo da sfilata...
Priscilla la regina del deserto.
ed e così che la micina nata e cresciuta in un fienile valdostano, ma dai modi affettati, è diventata

Priscilla la regina della casetta!

Speriamo che l'ottimo inizio non sia effimero e che l'attuale sistemazione sia di suo gradimento...
cmq vada non rimarrà senza casa:la nonna Gina con casa spaziosa e giardino potrà tenerla con sè insieme al suo cane e al gatto...
Mi auguro, e con me anche il resto della famiglia, di non dovermene mai separare...