venerdì 29 ottobre 2010



Ebbene il momento è giunto.
Anche io da Lunedì sono un DUTUR.
So è difficile da credere, c'è chi aveva ormai perso le speranze, ma grazie a tutti i ceri che mi ha acceso la mamma, anche io sono arrivata alla fine del tunnel accademico.
Perciò NUNTIO VOBIS GAUDIUM MAGNUM: che per chi si è perso la discussione della mia tesi di laurea e la proclamazione a DOTTORE DEL BUSO DEL CUL.




Per chi proprio non c'ha nulla da fare...ma vi esorto ad impiegare meglio il vostro tempo....con gli altri VETERINARI laureati s'è organizzata una festicciola al caffè Basaglia venerdì 29 ottobre dalle 20.30 (vi dico già che è un circolo Arci...quindi vi tessereranno ma dovrebbe essere un pacchetto di 5 euri che comprende la prima consumazione).
Vi dico anche che la musica credo che la metta un Veterinario (il che... insomma....magari però qualcuno apprezza il genere) però se proprio la serata va male, nella sala conferenze accanto tengono un dibattito su "La depressione"

Pertanto portate amici a due e quattro zampe, fratelli, connazionali o cosmopoliti, amanti di una notte o compagni di una vita, sorelle incinte, galeotti, musici girovaghi o di fissa dimora, coinquilini, colleghi bestemmiatori, che siate abbronzati o pallidi, vittime della moda o del "cheminchiamefregadecomemevesto", compagni di corso o geni del fuoricorso, ballerini, acrobati, nani, comici e cantanti che soffrano o meno di depressione, ma l'importante è non cadere dal palco.
Qundi: ditelo a tutti


Vi abbraccio

giovedì 28 ottobre 2010




Vi è un momento che appartiene ancora alla notte, ma non ormai è prossimo al giorno, in cui i due fantasmi si incontrano; forse non è esatto definirli con questo nome che si associa a poveri e fattizi terrori; ma tuttavia va detto che due enormi immagini stanno per qualche tempo – nessuno sa se si tratta di schegge di secondi o di secoli – l'una di fronte all'altra. Nessuna delle due immagini ha forma definita: e tuttavia è chiaro che ciascuna vuole qualcosa che è incompatibile con ciò che vuole l'altra. Non v'è tra le due informi forme alcun conflitto, alcun atto di violenza, alcuna privata ira; e tuttavia ogni volta si tratta di uno scontro mortale, in cui senza che vi sia contatto, qualcuno uccide l'altro, o forse si uccidono entrambi. In ogni caso non è possibile dire chi mai abbia ucciso chi, giacché non appena l'uccisione immobile è stata eseguita, l'immagine omicida fa propri tutti i lineamenti, le scelte, i programmi, i progetti, le speranze dell'immagine uccisa; per cui in ogni caso i due fantasmi, pur riducendosi a uno, o anche ad un fantasma di fantasma, nel caso che la sconfitta tocchi ad entrambi, mantengono intatti la potenza, il gravame delle due scelte terribili. Veramente, poiché è impossibile sapere in che mai consistano codeste scelte, pare impossibile definirle terribili; e tuttavia la terribilità traspare dalla qualità decisiva che non si può non attribuire all'incontro delle due immagini. In verità, forse la terribilità sta tutta solo nell'incontro; e le due immagini non sono che dei prestanome, dei giochi d'ombra, delle mere allucinazioni cui è affidato il compito insondabile dell'incontro, dell'uccisione, della morte, del recupero, della ripetizione. In realtà, se non avviene quell'incontro, il giorno si rifiuta di iniziare, e la notte ha il diritto di non appartarsi; e in ogni caso la notte, accolta nello spazio apparentemente illimitato del giorno, disegna la propria presenza in innumere ombre, e pazientemente attende che l'incontro si ripeta, e si ripeta l'uccisione dall'inizio.


Centuria, cento piccoli romanzi fiume

- Giorgo Manganelli











mercoledì 27 ottobre 2010

CHI MI PRESTA UNA TELECAMERA?
PER FARCI UNA COSA MUY STUPIDA!
Eccomi di nuovo qua, con una nuova esaltante opera!
So benissimo che vi svegliavate ogni mattina pieni d’ansia all’idea che non averla ancora tra le mani. Quindi su col morale: è venuto il giorno!
Diciamo dunque due parole in proposito:

il titolo è :

PER LA STESSA RAGIONE DEL VIAGGIO

(Velata citazione Deandrèana) e contiene il racconto delle sorelle facciadimmerda che avevo pubblicato sul blog dopo aver visto Bastardi senza gloria.
Dietro ripetuti consigli e intimidazioni il mio intento era quello di scrivere qualcosa di completamente fantasy free…
Vi giuro che ci ho provato! Ci ho provato davvero, ma le cose mi sono sfuggite di mano verso la fine della prima parte quando è comparso il personaggio di Cicogna.

SORRY!

Detto questo sono molto curiosa di sapere cosa ne pensate di questa storia, che dal punto di vista stilistico è sicuramente la più strana che ho scritto. La protagonista è un’aspirante suicida dal grande senso dell’umorismo e lo stile stramboide del romanzo è tutta colpa sua, dal momento che il tutto è scritto in forma di diario. Spesso e volentieri se la tira un po’, ma scusatela, è un’adolescente.

Le solite tre copie stampate di fresco sono in attesa di voi!

Buona lettura!

martedì 26 ottobre 2010

Karma

Non sapevo che il Karma
fosse maschio.
L'ho sempre immaginato con una grossa chiave inglese
(forse un pò per colpa del Temponi)
ma le mani erano nude.

E nemmeno pensavo che
avesse l'inflessione di chi parla le lingue cirilliche.

Forse polacco, o slavo?
Bello,
come la bellezza della semplicità
che ti sferza un pugno alla bocca dello stomaco.

E resti senza fiato.
Bello
come il giubbotto liso rosso e senza pretese
che indossava.

Bello
come le rughe che abbracciano occhi chiari

di chi non ha paura di mostrare i segni della vita
e sorride al destino nella notte.
E a me e Terra.
Vero come la carnagione color fango di uno zingaro.
Essenziale come le poche cose che si tengono in uno zainetto.
Non sapevo che il karma andasse così di fretta,
ma immagino che abbia tante cose da fare.
Quando mi ha parlato

mica ho capito tutto,
ma il senso,
quello l'ho inteso.

E mi ha lasciato gioia
nel mio petto vuoto.




domenica 17 ottobre 2010

URLO!












Articolazioni ritmiche del sentimento....





Urlo

Ho visto le migliori menti della mia generazione
distrutte dalla pazzia, affamate, nude isteriche
trascinarsi per strade di negri all'alba in cerca di droga rabbiosa
hipster dal capo d'angelo ardenti per l'antico contatto celeste
con la dinamo stellata nel macchinario della notte,
che in miseria e stracci e occhi infossati stavano su partiti a fumare nel buio soprannaturale di soffitte a acqua
fredda fluttuando nelle cime delle città, contemplando jazz
che mostravano il cervello al Cielo sotto la Elevated
e vedevano angeli Maomettani illuminati barcollanti su tetti di casermette
che si accucciavano in mutande in stanze non sbarbate bruciando denaro nella spazzatura
e ascoltando il Terrore attraverso il muro
Ho visto le migliori menti della mia generazione che mangiavano fuoco in hotel ridipinti
o bevevano trementina in Paradise Alley, morte, o si purgatoriavano il torace
notte dopo notte con sogni, con droghe, con incubi a occhi aperti, alcol e cazzo e balle-sballi senza fine,
che vagavan su e giù a mezzanotte per depositi ferroviari cheidendosi dove andare, e andavano, senza lasciare cuori spezzati,
Ho visto le migliori menti della mia generazione
che trombavano in limousine col cinese di Oklahoma su impulso invernale mezzonotturno illampionata pioggia di provincia,
che ciondolavano affamate e sole per Houston cercando jazz o sesso o zuppa,
e seguivan quel brillante spagnolo per coversar d'America e d'Eternità, tempo sprecato, e poi via per nave in Africa






sabato 16 ottobre 2010

Resto in ascolto


Quando vedo tutto bianco,

mentre allargo le braccia
mi ritraggo per sfuggire al capogiro.
C'è chi ha bisogno solo di sentirsi amato
.
Io no,
io,
solo di sentirmi
.
E questo silenzio è assordante

.



giovedì 14 ottobre 2010

Le cose che ho.

Io sono una di quelle persone che sembra sempre avere il muso.non lo faccio apposta.come si dice, è la mia faccia..anche se nessuno ci crede.però a volte sono triste davvero..ma a volte sono anche felice.è bellissimo analizzare la propria situazione emozionale e scoprirsi felici.senza un motivo preciso, senza che sia accaduto nulla di particolare.anzi, qualcosa è successo.è successo che ogni tanto (e dico ogni tanto perchè il mio temperamento è un po' incline, purtroppo, all'autocommiserazione) mi accorgo che ho cento mila motivi per andare avanti e nessuno per voltarmi indietro.Ad esempio:
-ieri sera ho trovato per terra 20 centesimi!
-ieri pomeriggio sono arrivata a casa triste e depressa e ho trovato le meringhe (grazie Devi), le coinquiline e acqua calda per un thè ristoratore.
-oggi in assemblea, in manifestazione, ho trovato vita, facce nuove, movimento e voglia di fare
-ho una bici verde, che funziona, è un po' vecchiotta ma funziona, e ha anche la luce intermittente dietro!
-ho sentito mamma per telefono, che mi vuole bene nonostante il lavoro la famiglia le difficoltà e gli impegni e vuole sapere cosa ho fatto oggi
-ho amici che mi fanno compagnia a pranzo, che seguono le lezioni con me, che dormono da me, che mi accompagnano in giro in auto, che organizzano serate di cibo indiano
-ho progetti in mente e progetti in corso...e quelli in corso prendono forma, prendono forma di bei giardini creati assieme a persone intelligenti sensibili e capaci
-ho abbracci e leccate di cane a disposizione quando e come voglio
-ho pochi soldi e molti sogni...in fondo cambiano solo due lettere.

venerdì 8 ottobre 2010

Trailer videoclip

Come molte e molti di voi sapranno alcune streghe sono amanti del cinema d'autore, in particolare i più apprezzati e sentiti sono quelli firmati dal regista Mattia Temponi, il quale è anche un noto talent scout e spesso ha diretto molte streghe.
Or bene ecco la novità dell'ultimissa ora:

E' disponibile su youtube in esclusiva il trailer della prossima stagione....

L'INVERNO






giovedì 7 ottobre 2010



Senza puntine.


Lo bevo o no tutto sto caffè?
E' forse la noia che ci uccide
o la tristezza cannibale
di chi rattoppa l'assenza?
E' senza.


Sento che scorre
alterato
nella palcida calma nera
sempre troppo tardi
e con la cadenza pesante
di un elefante che ci attraversa
nel silenzio del primo sole
E' senza barriere.


E quando ci ficco le mani in mezzo
sono troppi i nodi
e l'ira di sentirmi intrappolata
nella mia vanità.
No.
Insicurezza.
Cosa mi passa per la testa?


Per poi tuffarsi
per non lasciarla affogare
nel non più,
di chi d'impproviso è rimasta senza.
E
tenerci strette e salde
come montagne.
Che non ci lasciamo sole.
Mai.

noi
.

NOI
.