venerdì 30 maggio 2008

Anch'io!

[Don Chisciotte]
Ho letto millanta storie di cavalieri erranti,
di imprese e di vittorie dei giusti sui prepotenti
per starmene ancora chiuso coi miei libri in questa stanza
come un vigliacco ozioso, sordo ad ogni sofferenza.
Nel mondo oggi più di ieri domina l'ingiustizia,
ma di eroici cavalieri non abbiamo più notizia;
proprio per questo, Sancho, c'è bisogno soprattutto
d'uno slancio generoso, fosse anche un sogno matto:
vammi a prendere la sella, che il mio impegno ardimentoso
l'ho promesso alla mia bella, Dulcinea del Toboso,
e a te Sancho io prometto che guadagnerai un castello,
ma un rifiuto non l'accetto, forza sellami il cavallo!
Tu sarai il mio scudiero, la mia ombra confortante
e con questo cuore puro, col mio scudo e Ronzinante,
colpirò con la mia lancia l'ingiustizia giorno e notte,
com'è vero nella Mancha che mi chiamo Don Chisciotte...
[Sancho Panza]
Questo folle non sta bene, ha bisogno di un dottore,
contraddirlo non conviene, non è mai di buon umore...
E' la più triste figura che sia apparsa sulla Terra,
cavalier senza paura di una solitaria guerra
cominciata per amore di una donna conosciuta
dentro a una locanda a ore dove fa la prostituta,
ma credendo di aver visto una vera principessa,
lui ha voluto ad ogni costo farle quella sua promessa.
E così da giorni abbiamo solo calci nel sedere,
non sappiamo dove siamo, senza pane e senza bere
e questo pazzo scatenato che è il più ingenuo dei bambini
proprio ieri si è stroncato fra le pale dei mulini...
E' un testardo, un idealista, troppi sogni ha nel cervello:
io che sono più realista mi accontento di un castello.
Mi farà Governatore e avrò terre in abbondanza,
quant'è vero che anch'io ho un cuore e che mi chiamo Sancho Panza...
[Don Chisciotte]
Salta in piedi, Sancho, è tardi, non vorrai dormire ancora,
solo i cinici e i codardi non si svegliano all'aurora:
per i primi è indifferenza e disprezzo dei valori
e per gli altri è riluttanza nei confronti dei doveri!
L'ingiustizia non è il solo male che divora il mondo,
anche l'anima dell'uomo ha toccato spesso il fondo,
ma dobbiamo fare presto perché più che il tempo passa
il nemico si fa d'ombra e s'ingarbuglia la matassa...
[Sancho Panza]
A proposito di questo farsi d'ombra delle cose,
l'altro giorno quando ha visto quelle pecore indifese
le ha attaccate come fossero un esercito di Mori,
ma che alla fine ci mordessero oltre i cani anche i pastori
era chiaro come il giorno, non è vero, mio Signore?
Io sarò un codardo e dormo, ma non sono un traditore,
credo solo in quel che vedo e la realtà per me rimane
il solo metro che possiedo, com'è vero... che ora ho fame!
[Don Chisciotte]
Sancho ascoltami, ti prego, sono stato anch'io un realista,
ma ormai oggi me ne frego e, anche se ho una buona vista,
l'apparenza delle cose come vedi non m'inganna,
preferisco le sorprese di quest'anima tiranna
che trasforma coi suoi trucchi la realtà che hai lì davanti,
ma ti apre nuovi occhi e ti accende i sentimenti.
Prima d'oggi mi annoiavo e volevo anche morire,
ma ora sono un uomo nuovo che non teme di soffrire...
[Sancho Panza]
Mio Signore, io purtoppo sono un povero ignorante
e del suo discorso astratto ci ho capito poco o niente,
ma anche ammesso che il coraggio mi cancelli la pigrizia,
riusciremo noi da soli a riportare la giustizia?
In un mondo dove il male è di casa e ha vinto sempre,
dove regna il capitale, oggi più spietatamente,
riuscirà con questo brocco e questo inutile scudiero
al potere dare scacco e salvare il mondo intero?
[Don Chisciotte]
Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro
perchè il male ed il potere hanno un aspetto così tetro?
Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità,
farmi umile e accettare che sia questa la realtà?
[Insieme]
Il potere è l'immondizia della storia degli umani
e, anche se siamo soltanto due romantici rottami,
sputeremo il cuore in faccia all'ingiustizia giorno e notte:
siamo i "Grandi della Mancha",
Sancho Panza...
e Don Chisciotte !

giovedì 29 maggio 2008

vorrei...Cirano


Cirano
(f.guccini)
venite pure avanti,
voi con il naso corto,
signori imbellettati,
io piu' non vi sopporto
infilero' la penna
fin dentro al vostro orgoglio
perche' con questa spada
vi uccido quando voglio.
venite pure avanti
poeti sgangherati,
inutili cantanti
di giorni sciagurati,
buffoni che campate
di versi senza forza
avrete soldi e gloria
ma non avete scorza;
godetevi il successo,
godete finche' dura
che' il pubblico e' ammaestrato
e non vi fa paura
e andate chissa' dove
per non pagar le tasse
col ghigno e l'ignoranza
dei primi della classe.
io sono solo un povero
cadetto di guascogna
pero' non la sopporto
la gente che non sogna.
gli orpelli? l'arrivismo?
all'amo non abbocco
e al fin della licenza
io non perdono e tocco.
io non perdono e tocco.
facciamola finita,
venite tutti avanti
nuovi protagonisti,
politici rampanti;
venite portaborse,
ruffiani e mezze calze,
feroci conduttori
di trasmissioni false
che avete spesso fatto
del qualunquismo un arte;
coraggio liberisti,
buttate giu' le carte
tanto ci sara' sempre
chi paghera' le spese
in questo benedetto
assurdo bel paese.
non me ne frega niente
se anch'io sono sbagliato,
spiacere e' il mio piacere,
io amo essere odiato;
coi furbi e i prepotenti
da sempre mi balocco
e al fin della licenza
io non perdono e tocco.
io non perdono e tocco.
ma quando sono solo
con questo naso al piede
che almeno di mezz'ora
da sempre mi precede
si spegne la mia rabbia
e ricordo con dolore
che a me e' quasi proibito
il sogno di un amore
non so quante ne ho amate,
non so quante ne ho avute,
per colpa o per destino
le donne le ho perdute
e quando sento il peso
d'essere sempre solo
mi chiudo in casa e scrivo
e scrivendo mi consolo,
ma dentro di me sento
che il grande amore esiste,
amo senza peccato,
amo ma sono triste
perche' rossana e' bella,
siamo cosi' diversi;
a parlarle non riesco,
le parlero' coi versi.
le parlero' coi versi
venite gente vuota,
facciamola finita:
voi preti che vendete
a tutti un'altra vita;
se c'e' come voi dite
un dio nell'infinito
guardatevi nel cuore,
l'avete gia'tradito
e voi materialisti,
col vostro chiodo fisso
che dio e' morto e l'uomo
e 'solo in questo abisso,
le verita' cercate
per terra, da maiali
tenetevi le ghiande,
lasciatemi le ali;
tornate a casa nani,
levatevi davanti,
per la mia rabbia enorme
mi servono giganti.
ai dogmi e ai pregiudizi
da sempre non abbocco
e al fin della licenza
io non perdono e tocco.
io non perdono e tocco.
io tocco i miei nemici
col naso e con la spada
ma in questa vita oggi
non trovo piu' la strada,
non voglio rassegnarmi
ad essere cattivo
tu sola puoi salvarmi,
tu sola e te lo scrivo;
dev'esserci, lo sento,
in terra in cielo o un posto
dove non soffriremo
e tutto sara' giusto.
non ridere, ti prego,
di queste mie parole,
io sono solo un'ombra
e tu, rossana, il sole;
ma tu, lo so,
non ridi,
dolcissima signora
ed io non mi nascondo
sotto la tua dimora
perche' oramai lo sento,
non ho sofferto invano,
se mi ami come sono,
per sempre tuo
per sempre tuo
per sempre tuo
cirano.

martedì 27 maggio 2008

Rapita dagli alieni


SOS SOS SOS!!!
Sparita. Nel nulla. Volatilizzata....certo sembra lo stile di qualcuno che credevo di conoscere bene.


E così torno a casa, dopo aver raccimolato i cocci averli rimessi assieme (in fondo perchè non riciclare anche noi stessi?...alludo alla celebre frase di CFU)
Arrivo a casa, dopo che le mie inquiline rassicuranti due giorni prima mi avevano detto "Tranquilla agli animali ci pensiamo noi se proprio non riesci a tornare a casa"....
E...
E????
Sparito il criceto, dopo il mega party di "Goodbay per la partenza di Luisa"...
Più nulla.
Non c'è più....CRISI...povera piccola bestiola, l'ho aspettata per giorni, mi sono appostata di notte, ho cercato cacchine di criceto per tutta la casa, ho sfoderato i divani, ho sparso semini ovunque ma nulla. NIENTE di NIENTE.
Che pensare? Le mie inquilinine non vedono non sentono e non parlano....
NON PUO' CHE ESSERE STATA RAPITA DAGLI ALIENI!!!!
Chiamate Mulder e Scully!!!!!

venerdì 23 maggio 2008

SOS SOS SOS SOS SOS SOS SOS SOS SOS

Scusate se mi inserisco in questa serie di post così impegnativi e partecipati (M.M. sei tutte noi, ma non le vedi le mie chiamate sul cellulare??? Sono giorni che cerco di invitarti a prendere un thè per piangere sulle rispettive miserie; la spalla di un'amica strega è sempre consolatoria...) ma

VI PREGO AIUTATEMIII!!! SALVATELEEEEE!!! STANNO MORENDO TUTTEEEE!!! Chi?? Ma le mie coinquiline naturalmente! Le mie aromatiche che ho cresciuto con tanto amore sul balcone! Prima gli afidi, poi i funghi, adesso la salvia e la menta stanno diventando tutte gialle... le ho solo bagnate con tanto amore e spruzzate di acqua e aceto contro i parassiti... lo sapevo che non dovevo usare l'acqua dove avevo bollito gli asparagi per bagnarle... altro che pollice verde, nero ce l'ho!!! Nero!!!

AIUTATEMI VI PREGO PRIMA CHE SIA TROPPO TARDIII!!!

*Sigh*...

Besame giuda



Sopravissuta a quest'ultima prova

in fondo posso vantarmi
di essere una donna con la D maiuscola
certamente ho fatto tesoro
dei tuoi insegnamenti
e posso ben ben dire
di essere una donna con la D maiuscola
di essere una donna con le carte in regola

D come dannata ingenua
per quanto tempo ho subito i tuoi raggiri
D come dannata ingenua
per quanto tempo hai tramato alle spalle

Ho digerito il boccone amaro
e conosco perfettamente
i tuoi scopi indegni
come nessun'altra
ho sepolto gli sciocchi idealismi infantili
e adesso posso affermare
di essere una donna con la D maiuscola
di essere una donna mediamente isterica

D come dannata ingenua
per quanto tempo ho subito i tuoi raggiri
D come dannata ingenua
per quanto tempo hai tramato alle spalle
D come danna ta ingenua
per quanto tempo hai strisciato tra le mie lenzuola

Giuda baciami ancora
finchè avrai fiato e vita
fino alla ricompensa
finchè avrai fiato e vita
fino alla ricompensa

finchè avrai fiato e vita
fino alla ricompensa
Bèsame,Bèsame,Bèsame,Bèsame
D come dannata ingenua
D come dannata ingenua
D come dannata ingenua



Carmen Consoli


Ma forse avrei dovuto capirlo, magari era pure da tempo che pensavi di farlo, ma non hai detto nulla. Forse dovevo intuirlo dal mazzo di crisantemi che mi hai regalato poco prima di partire (chiaramente allusivo alla morte), o la bella gonna a fiori che mi hai comperato al mercatino dell'usato.
Quando sono stata in crisi IO ne abbiamo parlato, abbiamo affrontato assieme il problema e siamo andati avanti, dopo che tu mi avevi lasciata. Perchè non mi hai detto nulla? Credo che forse ti abbia turbato il progetto della cooperativa agricola che vogliamo attuare io e le Elise.
Ti sei sentito escluso?
Allora perchè mollare tutto senza combattere, buttarmi via. Perchè non lottare anche questa volta?Ti mancano le palle...
Perchè? Cosa significa "sono un altro uomo, parlo un altra lingua, sono in un altra città e con altre persone!!!"
Ma come, quante volte sei andato in altre città in cui si parlano altre lingue, e in cui ci sono milioni di persone diverse.
Mollare tutto, questa ti sembrerà una scelta coraggiosa. Non lo è. Il coraggio si dimostra nella quotidianità, il coraggio è fatto di forza di volontà, il coraggio è una strada in salita, il coraggio sta anche nella coerenza delle scelte che uno fa nella vita, il coraggio sta nel guardare un'altra donna/uomo che ti piace, ma ricordarti delle TUE scelte e delle TUE promesse.
Dici che la tua strada è in salita? Riflettici, non lo è. Lo sai meglio di me. Forse sarà in salita ora, ma per poco. Hai scelto di SCAPPARE, come i codardi. Hai scelto la strade più breve. Hai scelto la starda più facile, perchè lo sai, lo hai ammesso tu che un rapporto a distanza è difficile, perchè essere lontani rende tutto più complicato. Allora hai tagliato i ponti e sei fuggito. Codardo.

Io resto. IO RESISTO.

A IMLADRIS E' FINITA LA CARTAIGENICA




....SIAMO NELLA MERDA!

giovedì 22 maggio 2008

Lasciata per telefono e sms

Il suo ultimo massaggio che ho ritenuto il caso di postare visto che è un messaggio collettivo:

"Vorrei che non mi odiassi e che non mi riducessi a un pisello che cammina. Anche se non riesci a capirmi sappi che ti amerò sempre e che so benissimo che il mio futuro senza di te non sarà una passaggiata ma come avrai ormai capito ho una predilezione per le starde impervie e contorte e in questo senso probabilmente sono proprio un imbecille. Spero che un giorno possiate capirmi e perdonarmi tutti se vi ho deluso. Non sono più un animale da branco forse non lo sono mai stato ma stare con te e con tutti gli altri è stata un esperienza indimenticabile la cui fine è arrivata prima del previsto ti/vi prego non seppellitemi in una fossa senza nome come i traditori: Martino è morto ricordatevi dei fiori"

Ora io cosa dovrei pensare? che è andato a un rave party si è strafatto di Lsd e si è fottuto il cervello, MORTO???Qualcuno mi dica qualcosa...cavoli, questo prima di partire diceva di amarmi, e poi?cosa succede in 5 giorni?Cosa????
Care amiche non lasciate mai che i vostri uomini vadano in Germania da soli, e se ci vanno, non rispettate i loro spazi, e soprattutto non fidatevi MAI di un uomo. Ho fatto l'errore di non essere una rompicoglioni martellante che manda messaggi e telefona al proprio uomo ogni 5 minuti. Fatelo....forse è meglio! Ma poi la cosa di cui proprio non mi capacito....ma chi se lo piglia uno come Martino?????E pensare anche che mi ero illusa di stare col gemello "BUONO"!!!!!!!

Che dire? mi chiedo se effettivamente ci sia ancora da dire . Vuoi che non ti odi?e c'è bisogno di chiederlo? credevo che in questi quattro anni passati assieme avessi imparato a conoscermi. Non so odiare. Per quanto mi sforzi non ne sono capace.
L'unica cosa che provo per te adesso è lo SCHIFO. E non sai quanto schifo mi fai. Ero convinta di stare con un UOMO(sì con tutti i caratteri maiuscoli). Ma mi sono sbagliata perchè ho voluto credere in te. Perchè ho voluto amarti senza riserve e forse purtroppo questo sentimento ha steso un velo nero sul tuo vero io e mi ha fatto sorvolare su troppe cose. Sei senza VALORI e PRINCIPI, non hai una morale nè tantomeno del buonsenso perchè se ce li avessi non ti saresti comportato così. E sei anche un EGOCENTRICO EGOISTA e questo lo sai perchè te l'ho sputato più volte in faccia. Mi fai SCHIFO perchè ti sono bastati 5 giorni o forse anche meno per buttare via il NOI costruito in così tanto tempo (e perchè?perchè non sei riuscito a tenere l'uccello nei pantaloni...accidenti scusami se non riesco a considerarti un uomo ma solo UN PISELLO CHE CAMMINA) . Questo lo sai, lo sa la tua coscienza e lo sa il senso di colpa che che spero ti stia soffocando (a meno che tu non abbia davvero più niente di umano...)
Hai detto di amarmi, mi hai spinta a credere, in previsione dei due anni che avresti passato in Danimarca, che la distanza non avrebbe cambiato il nostro amore, di credere in noi nel nostro rapporto, che tutto sarebbe andato bene, e sai una cosa? L'amore annienta i dubbi, e rende l'impossibile possibile. E io ho creduto.
Ti ho dato tutto e tu mi hai trattata come il signor ragno Agenore. E' vero che l'amore rende insetti. Ma l'insetto non sono io, io sono una Dea e tu non te ne sei accorto.
Reagirò, rimarrò in piedi, ho una DIGNITA'. Ho dei Valori e voglio un UOMO (un UOMO VERO) che sappia qual'è il valore dei sentimenti e sappia ricambiarli con equità.
Tu sei bravo a prendere. Ogni tanto dai, quando ti ricordi di dare. Non sei più qua, ma non lo sei mai stato. Non quando avevo più bisogno di te. Perchè ti ho lasciato libero di fare tutto ciò che volevi .
Non ci sei stato quando ero disperata per mio papà che è stato male, non ci sei stato durante il trasloco da Grugliasco a via Principessa (perchè dovevi andare in Bulgaria e un viaggio era più importante del costruire il nostro futuro in quella che sarebbe divuta essere la NOSTRA CASA), non ci sei stato quando piangevo per la morte di mia nonna, e nemmeno per la morte di mio Nonno, non ci sei stato ad aiutarmi ad uscire dalla malattia, dalla paranoia e dalla paura quando i medici mi hanno detto che probabilmente avevo il cancro o la leucemia. No tu quella volta da gran signore, senza capire (questo è il tuo problema: vedi solo te stesso) anzichè starmi vicino e sopportare la malattia l'esito degli esami, il fatto che fossi completamente fuori di testa per sta cosa, TU mi hai LASCIATA: ti sei cagato sotto e mi hai LASCIATA!
Avrei dovuto capirlo allora che non mi meritavi. E continui a non meritarmi. Io ci speravo, speravo che fossi davvero un UOMO.
Anche se sono molto razionale so amare. AMARE vuol dire fare sentire alle persone a cui vuoi bene che sei loro vicino nei momenti difficili.
Ho sbagliato io, non avrei dovuto venire da te a supplicarti di riprendermi con te. Avrei dovuto lasciarti andare.
Che sciocca ho puntato tutto su un cavallo PERDENTE, su uno che non ha le palle di essere coerente fino alla fine. Su uno che piomba a terra al primo ostacolo schiacciando il suo fantino. E va bene, considerarti morto? Ottimo non sarà un problema ho le spalle forti, sono rimasta così piccola perchè ho imparato a portare pesi senza cadere in terra e a guardare sempre avanti.
Ancora una cosa : sei anche stato DISONESTO e molto peggio del N. (lui mi ha tradita ma prima mi ha guardata in faccia e mi ha detto di non amarmi, che mi voleva ma non mi amava)
Tu sei stato molto peggio: mi hai illusa e mi hai annientata con crudeltà come tu stesso hai ammesso.
Non ti preoccupare: questo mi ha fatto squarciare il velo nero e vedere che razza di INFAME TRADITORE e UCCELLO AMBULANTE sei.
Vuoi rimanere SOLO, lo sarai.
E' brutto da dire: tutti sono necessari MA NESSUNO E' INDISPENSABILE.
La fine è arrivata prima del previsto? La FINE??? non avevo messo in conto la parola fine nel nostro rapporto, ho creduto davvero che quando mi promettevi di stare con me tutta la vita, la fine sarebbe coincisa con la morte.
Fiori sulla tua tomba? l'unico mio omaggio floreale non sarà nient'altro che un ALBERO DI GIUDA...chi ha orecchie per intendere...

mercoledì 21 maggio 2008

Se mi lasci fa male

Stefania Bertola

SE MI LASCI FA MALE

piccolo manuale di spravvivenza per uscre alla grande da un amore difficile

ARIANNA

Il vosto mito. Il modello e l'ispiratrice di ogni lasciata volitiva e intraprendente. Sapete com'è la storia. Arianna presta un gomitolo a Teseo, di conseguenza si sposano, e dopo un pò Teseo si innamora di una certa Egie. Invece di battere la squallida strada del "Ho bisogno di capire me stesso, ha bisogno di stare da solo", Teseo si comporta con la grandiosità di un eroe mitologico.Porta Arianna in gita sull'isola di Nasso e di notte riparte abbandonandola lì. Ed è qui che Arianna mette in luce la propria tempra.Altro che quella rovinata di Medea. Piange e si dispera?Certo ma per un tempo X. Dopo di che si guarda intorno, nota la presenza del dio Dionisio, lo seduce, e lui se la porta appresso nell'Olimpo, facendola diventare una Dea Immortale e probabilmente anche una costellazione. Questo sia il vostro itinerario di riferimento: quello che vi ha piantato era un un eroe?Il prossimo sarà un Dio!!!

Grazie mille "punto G"

martedì 20 maggio 2008

Ma ieri sera non ti ho detto tutto...c'è anche un altra!

Quando ti senti un insetto

"Ma come stai Martino?Cristo è da un pò che provavo a chiamarti!"
"Sto bene, è solo che sono molto stanco, parlo in inglese e ora ho bisogno di dormire"
"Che cosa c'è, cos'è successo?"
"Niente"
"Niente?"
"Ma sei via da una settimana e non mi hai ancora chiamata, e mi hai mandato solo degli stupidi sms!Quando ti chiamo non mi rispondi!!!"
"Eh ma sai quanto costa chiamare da qua!"
"Ma imbecille ti sto chiamando io!!!!!Che cazzo succede perchè mi stai tagliando fuori?Perchè mi stai escludendo?"
"No è che..."
"Vaffanculo, cosa c'è" la voce è spezzata, piango.Ho capito.

Metto giù il cuore mi scoppia, piango a dirotto...
Aspetto qualche minuto respiro a fondo e richiamo

"Ti rendi conto?Ti rendi conto che non puoi trattarmi così?"
"E' che sai non volevo dirtelo per telefono..."
"Cosa?????COSA COSA???Che non vuoi stare più con me? Allora ti rendo le cose più facili lo faccio io!!!!!!
"...."
"Ma come non dici niente, non mi dici nemmeno Perchè???"
"E' solo che ho bisogno di tagliare i ponti, di stare da solo...."
"Come si chiama, chi è???C'hai un altra? no perchè in una settimana, cambiano così le cose..."
"Sì hai ragione stavo bene con te, ma non c'è un altra...piuttosto è l'opposto..."
"Cioè c'è un ALTRO?????"
"Ma no è che non so spiegarti bene, adesso ho sonno voglio dormire, sono confuso"
"Ma ti rendi conto del male che mi stai facendo? ti rendi conto?ti sto lasciando e non dici niente...sono giorni che non ti fai sentire, non puoi trattare cos' le persone, non puoi..."
"Mi rendo conto che è crudele, ma sai non volevo farlo per telefono..."
Piango
"....Non mi meriti, Martino,Vaffanculo!!!Vaffanculo!Perchè????"
"Non lo so ho sonno, sono confuso, quando avrò le idee più chiare ti chiamerò, anzi ti scriverò!"

FU BUIO E LUCE, IL CALDO ED IL GELO, FU IL NIENTE ED IL TUTTO.
UN GIOCO TROPPO ESAGERATO E SPIETATO PERCHè IL CUORE DI AGENORE POTESSE CONTENERLO SENZA ESPLODERE...

FORSE IL BRIVIDO PROVATO DA DIANA ERANO I SOGNI DI AGENORE CHE VOLAVANO VIA COME FANNO I SENTIMENTI INCOMPRESI...COME ACCADE ALLE NOSTRE EMOZIONI QUANDO CALPESTIAMO O quando VENIAMO CALPESTATI, NEL GIOCO DELL AMORE CHE A VOLTE CI FA UOMINI E A VOLTE CI RENDE INSETTI...

lunedì 19 maggio 2008

Wanted


Smarrito!!!


Uomo (????) alto circa 2 metri (un vatusso) persosi la scorsa settimana, si pensa in terra Germanica. E' solito alimentarsi molto, quindi avviso la cittadinanza di mettere sotto chiave le scorte, spesso al suo passaggio lascia scie odorose (gas, esalazioni di sudore) rifugge l'acqua anche se idrofobico non sembra essere contagiato da Rabbia. Il manto è arricciato scompigliato color bruno, ma solo a livello del capo, anche se un'incipiente calvizia abilmente mascherata
tende ad avanzare sulla regione temporale.Logorroico , la sua tattica di predazione è quella di stordire la sua vittima molestandola con sconclusionati discorsi. Scroccone. Braccine corte (peocin!!!). Ruffiano e affetuoso solo nel momento del bisogno, poi quando sta bene ed è in giro per il mondo tende a dimenticarsi delle persone che si prendono cura di lui (è un pò gatto).
Disposto a compiere grandi imprese (come guadare un fiume per amore) ma in realtà dietro questo romantico gesto si cela solo l'insaziabile golosità e una continua ricerca di cibo da parte del soggetto sopracitato.
Vi prego se avete notizie di lui riferitemele al più presto, non offro alcuna ricompensa per il ritrovamento....anzi se volete tenetevelo...mi basta sapere che sta bene!!




A me mi piace il bianco e nero




giovedì 15 maggio 2008

Il sorriso di Diana

E' il primo cortometraggio che ho visto, parecchio tempo fa in televisione e che mi ha completamente rapita.Ora l'ho ritrovato






Tiziano Terzani disse, anzi scrisse..

Una sera il vecchio miliardario volle che cenassi con lui e la sua famiglia e mi invitò in uno dei famosi ristoranti di Wellington Street, quelli coi maialini di latte arrostiti appesi all'ingresso a sgrondare il grasso e, esposte sulla strada come fossero acquari, le vasche di vetro con dentro, vivi, i migliori pesci, gamberi e aragoste ad aspettare che un cliente, passando, dica:" Quello!" e la bestia venga pescata e cotta secondo l'ordinazione.

Non è vero come sostengono alcuni, che sia stata la Bibbia col suo divino invito all'uomo a moltiplicarsi nel mondo su cui lui, solo lui, ha "il dominio" a creare la violenza carnivora della razza umana. I cinesi sono arrivati alla stessa violenza senza la Bibbia, e per millenni questa di cucinare con raffinata tortura ogni animale è stata perte della loro cultura, una parte fra l'altro che nessun regime e nessuna ideologia politica hanno mai osato sfidare.


Guardavo quei bei pesci muoversi nell'acqua, guardavo i maialini appesi agli uncini e pensavo a come, aparte la miseria e la fame, l'uomo ha smpre trovato strane giustificazioni per la sua violenza carniovora nei confronti degli altri esseri viventi. Uno degli argomenti che vongono ancora oggi usati in occidente per giustificare il massacro annuo di centinaia di milioni di polli, agnelli, maiali e bovi è che per vivere si ha bisogno di proteine. E gli elefanti? Da dove prendono le proteine gli elefanti?

L'argomento con cui un amico cercò di convincere Gandhi ad abbandonare la tradizione ortodossamente vegetariana della sua famiglia fu dello stesso tipo. Gli disse che gli inglesi erano capaci con pochi uomini di dominare milioni di indiani perchè mangiavano carne.Questo li rendeva forti. Il solo modo di combatterli era di diventare carnivori come loro. Una notte allora i due amici vanno in riva al fiume e per la prima volta Gandhi mangia un boccone di carne di capra, tradendo così la fede dei suoi genitori e della sua casta. Ma sta malissimo. Non digerisce e ogni volta che cerca di addormentarsi gli pare di sentire nello stomaco il belare della capre mangiata, come racconta nella sua autobiografia.

In tutta la sua vita Gandhi non toccò più un pezzo di carne, neppure nei suoi anni di studente in Inghilterra dove tutti gli dicevano che senza carne non avrebbe potuto resistere al freddo.
Io, per cultura , non mi ero mai chiesto se ero vegetarianoo meno. A casa mia, da ragazzo, mangiar carne era normale, se potevamo permettercela. Succedeva di solito alla domenica. Quando Angela e io arrivammo in India nel 1994 eravamo ancora tutti e due carnivori e per un po continuammo ad esserlo.

Una volta alla settimana un mussulmano si presentava alla porta di casa con una impeccabile valigia dalla quale tirava fuori dei pacchi sanguinolenti con filetti e bistecche di manzo. Poi un giorno Dieter, l'amico fotografo tedesco, indicandomi per strada un branco di vacche attorno a un deposito di spazzatura, intente a mangiare sacchetti di plastica, scatole di cartone e guiornali, disse :
"Ecco quel che mangi con la bella carne del tuo mussulmano. E pensa al piombo di tutta quella carta stampata!"
Aveva assolutamente ragione. Pur permettendosi di macellare le mucche che gli indù ritengono sacre, il nostro musulmano non aveva certo uno speciale pascolo dierba fresca dove mandare le sue vittime e quel che ci portavano erano pezzi delle malaticce mucche di strada alimentate di rifiuti.

La molla a smettere fu quella. Poi col passare del tempo, mi son reso conto che, non considerandoli più come cibo, cominciavo a guradare gli animali diversamente da prima e a sentirli sempre di più come altri esseri viventi, in qualche modo parte della stessa vita che popola e fa il mondo. La sola vista di una bistecca ormai mi ripugna, l'odore di una che cuoce mi da la nausea e l'idea che uno possa allevare delle bestie solo per assassinerle e mangiarsele mi ferisce.
Il modo perfettamente "razionale" in cui noi uomini alleviamo gli animali per ucciderli, tagliando la coda ai maiali perchè quelli dietro non la mordano a quelli davanti, e il becco ai polli perchè, impazzendo nella loro impossibilità di muoversi, non attacchino il vicino, è un ottimo esempio della barbarie della ragione.

Ma anche la verdura è vita! mi sento dire dagli accaniti carnivori, sordi a ogni argomento come se a cogliere un pomodoro si facesse soffrire una pianta come a strozzare un pollo, o come se si potesse ripiantare una cosci d'agnello nel modo in cui si ripianta il cavolo o l'insalata. Le verdure sono lì per essere mangiate. Gli animali no! Il cibo pèiù naturale per l'uomo è quello prodotto dalla terra e dal sole.

Il miliardario non arrivava. Io guardavo i maialini e chiedevo, fra me e me, a chi li avrebbe mangiati: "Avete mai sentito le grida che vengono da un macello?" Bisognerebbe che ogniuno le sentisse, quelle grida, prima di attaccare una bistecchina. In ogni cellula di quella carne c'è il terrore di quella violenza, il veleno di quella improvvisa e ultima paura dell'animale che muore. Mia nonna era come tutti carnivora, se poteva, mi ricordo che diceva di non mangiare mai la carne appena macellata. Bisognava aspettare. Perchè? Forse i vecchi come lei sapevano del male che fa mettersi in pancia l'agonia altrui. Perchè quella che chiamiamo eufemisticamente "carne" sono in verità pezzi di cadaveri, di animali morti, morti ammazzati. Perchè fare del proprio stomaco un cimitero?

Angela continua a mangiare carne, se le capita. Per me è impossibile. ma non è più una questione di salute, di non ingurgitare il piombo dei giornali ruminati dalle vacche di strada. E' un problema di morale. Ecco un piccolo bel modo per fare qualcosa contro la violenza: decidere di non mangiare più altri esseri viventi.

Le streghe son tornate





Altro giro altra corsa, atre foto che scateneranno l'ira delle altre streghe....eheheheheh

lunedì 12 maggio 2008

..alla fine resto...

Più volte mi avete sentita spergiurare che se Berlusconi avesse nuovamente vinto le elezioni, sarei scappata in un paese dove non esiste l'estradizione. Ebbene dopo lunghe riflessioni ho deciso.
Resto.
Perchè?
Perchè amo mio paese, amo la mia terra, le mie origini, la mia musica, il mio popolo (ma il popolo vero) perchè ci sono persone che sono ancora capaci di commuovermi.
Antonio Falbo. Quando guarda noi giovani (chi più e chi meno) e ci esorta a resistere come hanno resistito loro per regalarci un futuro "democratico"per altruismo verso le generazioni che verranno, per fare di questo un mondo migliore.
E mi commuovo quando scendo in piazza e incontro le solite belle faccie tra il cielo limpido e le bandiere della PACE che sorridono e che mi dicono "meno male che anche voi giovani siete qui oggi perchè ci vogliono togliere ciò per cui abbiamo lottato anche per voi"
E alla fine rimango....rimango ancora qui a rompere i coglioni, a RESISTERE.

mercoledì 7 maggio 2008

LA BALLATA DELLO STRONZIO

lunedì 12 maggio 1986

C'è chi teme l'isotopo
e le bizze del protone
chi l'orrendo plutonio
dall'infernale nome
chi vede iodio piovere
su monti fiumi e prati
e inquinar perfino
gli amati surgelati
poi il vento porta via
tutta la scoria infame
ma giuro, in fede mia,
che lo stronzio rimane
(e sempre rimarrà)
Lo stronzio è un elemento
direi fondamentale
in ogni umano evento
fatale o naturale
elemento che un giorno
senza sospetto alcuno
Mendeleiev mischiò
agli altri novantuno
lo si trova in natura
in forme varie e strane
alcune minerali
alcune quasi umane
lo stronzio è quel ministro
di corpulenta mole
che propaganda guerra
perfino nelle scuole
lo stronzio è lo scienziato
che alla tivù dibatte
di chiudere le centrali
ma soltanto del latte
lo stronzio alla domanda
se siamo radioattivi
risponde: accontentatevi
di essere ancora vivi
(fin quando durerà)
Il buon iodio di solito
al mare riposava
o disciolto in tintura
le ferite curava
non chiese certo lui
di andare militare
a difendere la patria
nel Corpo nucleare
Il radicchio alla nascita
non è certo assassino
non ci risulta attacchia morsi il contadino
ma lo stronzio è diverso
è un caso straordinario
lo stronzio è volontario
e sempre lo sarà
lo stronzio si prosterna
a armieri e inquinatori
canta il Rinascimento
degli speculatori
lo stronzio ama il progresso
di un amore infinito
piuttosto muore subito
ma muore progredito
(sai che felicità)
Reaganiano o sovietico
sotterraneo o palese
di miniere di stronzio
è ricco ogni paese
non credete allo stronzio
che dice «passerà»
non è solo un revival
la radioattività
non credete allo stronzio
che finge commozione
e intanto firma il piano
di una nuova esplosione
bombardieri e atomiche
non partono da soli
ci son tracce di stronzio
sul pulsante dei voli
Nelle acque minerali
scienziati competenti
ci firmano le analisi
di tutti gli ingredienti
E garanzie analoghe
chiedono gli italiani:
sia scritto da domani
visibile all'esterno
di ogni ente e governo
industria o parlamento
«contiene stronzio puro
al cinquanta per cento»
(almeno si saprà)
S.Benni

lunedì 5 maggio 2008

germi maledetti

MA NELL’ARIA, ODORE DI FRAGOLE

Dovrebbe essere il titolo dell’ultima storia che ho scritto, ma fa schifo, lo so. Punto G direbbe che ho semplicemente unità di stile: brutto titolo per brutta storia… ma lo sappiamo tutte che Punto G, dietro ai suoi occhioni da cerbiatta, nasconde un animo perfido!
Comunque sia non sono brava a dare i titoli, quindi attendo consigli per trovarne uno migliore… ( questo, purtroppo per voi, comporta che dovrete leggere la storia ).

Ma lasciatemi dire due parole su ciò che ho scritto.
Era un po’ che nel vasto spazio vuoto della mia testa frullavano una serie di ideuzze. All’inizio non prestai loro attenzione: per mancanza di abitudine le avevo scambiate per un semplice mal di testa. Vedendo però che con l’aspirina non passavano mi resi conto che erano qualcosa di molto più grave di un’emicranea. Erano il germe di una storia.
Sì, perché non c’è niente di più dannoso per la mia salute mentale, già precaria, di un germe di storia. Il germe infatti mi si pianta nella testa come un chiodo fisso, come un tarlo. E rode, rode, rode, facendomi impazzire fino a quando non mi decido a dargli retta.
All’inizio è piacevole, ci penso in autobus, quando porto sotto il cane o quando aspetto qualcuno e mi permette di non annoiarmi mai. Spesso dopo un po’ il germe si esaurisce, si estingue, si fa piccolo ed insignificante ed io finisco col dimenticarmene. Ma altre volte resta lì, cresce, cresce e cresce, fino a che la mia testa è troppo piccola per contenerlo e allora devo metterlo da qualche altra parte ( di solito su un file word, ma in mancanza d’altro anche su un foglio, su un banco di scuola, su un pezzo di carta igienica… basta solo che esca, perché non c’è nulla di più doloroso di un grosso germe nel cervello! ).
Parlando in particolare di questo germe ero abbastanza tranquilla con lui. Mi girava da parecchio per la mente, ma non si era mai sviluppato, ed io pensavo di poterlo utilizzare in eterno come semplice scaccianoia. Ritenevo infatti che non avrebbe mai avuto abbastanza forza da costringermi a farlo nascere. Il motivo era semplice: La protagonista!
La protagonista di questo embrioncino di storia era assolutamente troppo classica per il mio standard! Non mi sarebbe mai piaciuta abbastanza da metterla nero su bianco!
Insomma trattavasi della solita sfigata eroina di libri fantasy: orfana, infanzia infelice, nuvoletta nera che la segue ovunque vada, senso dell’umorismo zero… una bella purga in pratica!
Quindi convivevo felicemente con il germe senza che questo prendesse il sopravvento.
Poi è arrivata Miss Mossad e ha rovinato tutto. Andammo a cena una sera e mi scioccò! Parlammo della situazione palestinese, degli israeliani e dei palestinesi e quando mi alzai da tavola avevo come un blocco di ghiaccio nello stomaco. Per tutta la nostra conversazione non avevo desiderato altro che prenderla per le spalle, scuoterla forte e dirle – dai, non puoi pensare davvero ciò che stai dicendo!-. Ma Miss Mossad pensava tutte le parole trasudanti di odio profondo che mi disse quella sera sbocconcellando tranquillamente palline di riso fritte.
Per quasi una settimana non feci altro che pensare a lei e a ciò che mi aveva detto. Per tutta la settimana non feci altro che pensare al suo odio. Sì, mi aveva sconvolta vedere quanto odio ci può essere in una persona, e soprattutto mi aveva sconvolta vedere quanta importanza quell’odio potesse avere nella sua vita, nella sua vita di tutti i giorni, nei suoi pensieri, anche nei più banali, quanto spazio occupasse nel suo cuore. A schiacciarmi era soprattutto l’idea che a quell’odio non ci fosse rimedio alcuno in nessun caso! A farmi stare male era l’idea che quell’odio fosse in fondo dannatamente giustificato dal suo punto di vista! A stringermi il cuore era questa domanda: e se io fossi cresciuta dov’è cresciuta Miss Mossad? Sarei diversa da lei?
Forse sì, ma… forse no!
E quel forse no mi faceva salire un’angoscia esistenziale che era un po’ come avere una voglia costante di vomitare. E se fossi cresciuta dov’è cresciuta Miss Mossad, ma dalla parte opposta della barricata… ora come sarei? Cosa ci sarebbe nel mio cuore? Quanto odio sarei capace di provare?
E giù altri conati!
Il fatto era che a queste domande mi rispondevo con troppa onestà. A queste domande non riuscivo in alcun modo a dare una risposta convincente e sincera che non mi facesse stare male.
Per una settimana pensai a queste cose, deprimendomi sempre di più, poi qualcuno venne a salvarmi.
Quel qualcuno era quella purga disumana della mia protagonista.
Il prezzo da pagare era alto però: se volevo che mi facesse passare quella nausea esistenziale avrei dovuto far nascere lei e la sua storia.
Fu così che decisi che ero disposta a gettarmi nel vortice turbolento di un nuovo racconto, ignorando tutti i pericoli del caso!
Sì, perché quando la storia esce alla fine dalla mente per finire sul fatidico file word è un po’ come… come…
… come un orgasmo. Bellissimo ma anche terribile, sublime, ma feroce, qualcosa che viaggia su quel filo strano che sta tra il piacere ed il dolore.
E poi gli orgasmi da che mondo e mondo non si fermano a comando… non è che puoi interromperlo a piacimento per metterti a fare cose stupide come scrivere la tesi, studiare, o roba simile, per poi ricominciare quando più ti fa comodo! Una volta cominciato l’orgasmo corre a rotta di collo verso la propria fine e non si ferma per nessuno. Ma la cosa peggiore di tutte in queste metaforiche scopate letterarie, è la paura di svegliarsi la mattina, voltarsi verso il proprio amante, e vedere che alla luce impietosa del giorno dorme con la bocca aperta, ha la bavazza che gli cola, russa come un porcello ed è in sostanza un cesso disumano di cui ci si vergognerà in eterno.
Scusate se è poco fine il paragone, ma dopo un lungo cercare era l’unico davvero calzante!
Ora che vi ho tediato per benino con queste due paginette scarse vi informo che la storia di cui sopra è uscita anche dal suo file word ed ora bivacca su ben tre copie stampate, nonché, udite udite, rilegate! E che questi gioielli dell’editoria casereccia, gioia e gaudio maximo, sono disponibili a chiunque ne faccia formale richiesta!
Non metto tutto sul blog, per non intasarlo come mio solito con qualcosa cui sono interessati solo in pochi, e con i pochi includo anche coloro che non sono interessati, ma che io costringo ad interessarsi!

Un saluto a tutti… anche a quelli che non sono interessati!

Firmato Devi, come devi smettere di scrivere cazzate!

penzolando...



Non so quale legge divina abbia stabilito che le amiche devono essere afflitte simultaneamente sia da cicli che da crisi varie, ma qualunque essa sia questo ultimo periodo ne è la dimostrazione. Forse non tutte, sicuramente non tutte nello stesso modo, siamo comunque state colpite in piene gengive dai casini. Non mi soffermerò su varie cause ed effetti. Al momento penso che la metafora della vita come scalata ci si adatti abbastanza bene: per quel che mi riguarda, sono perfettamente in forma, le mie gambe sono pronte a balzi degni di un mufflone (ebbene si, ho imparato cos'è un mufflone... forse non come si scrive, ma so cos'è!), le mie braccia sono estensibili al massimo, ma ho un maledettissimo crampo al pollice che mi impedisce di andare avanti, e sto qui a penzolare come una povera cogliona, in attesa che passi. Che palle! Con qualcun'altra invece il problema è totalmente diverso, perchè magari non ha semplicemente un crampetto, ma tutto un indolenzimento di muscoli, uno sfasciamento di legamenti e di nervi e di palle... Al di là dei vostri momenti di crisi però, considerate sempre questo, che anche se la scalata è momentaneamente interrotta, siete pur sempre assicurate con le corde, quindi cadere non cadete. Al massimo rallentate un pò per colpa dei mille impegni, delle coinquiline stronze, dei turni massacranti e di tutto il resto, ma finchè ci sarà un pezzo di focaccia da spartirsi per pranzo, un progetto di comune da condividere e una cazzata da dire, non rischiate.