martedì 23 settembre 2008
















RIASSUNTI DI UN'ORDINARIA OCCUPAZIONE:
"Ragazzi ma che ci fa il tricolore nel vostro campeggio?"
Ma come prof! il tricolore rappresenta il nostro stato, è il simbolo della nostra costituzione e...
'Az, ma se dobbiamo metterci a spiegare ai cittadini italiani cosa vuol dire tricolore...
tutto perchè da anni viene impropriamente utilizzato dalla destra per identificare in esso un concetto di patria che possiede "valori" opposti ai VALORI fondanti della nostra costituzione e quindi del tricolore.
Basta, usiamo la bandiera italiana nel modo giusto, appendiamola e restituamole la dignità!!
PENSIERI TRA IL LAVORO AGRICOLO E LA COSTITUZIONE:
L'AGRICOLTURA è IL SETTORE CHE ASSIEME ALL'EDILIZIA DETIENE IL PRIMATO PER GLI INCIDENTI SUL LAVORO E MI CHIEDEVO....
Qual'è il primo articolo della Costituzione italiana?
l'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul....Grande fratello, L'isola dei famosi, La fattoria, L'eredità...
ah, già certo , non sul lavoro.
E no,adesso al lavoro si muore.
E io che pensavo che al lavoro si andasse per poter vivere.
mi viene ANCORA mente questo:
«Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati.Dovunque é morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì O giovani, col pensiero, perché lì é nata la nostra Costituzione.»

(Piero Calamandrei, Discorso ai giovani sulla Costituzione nata dalla Resistenza. Milano, 26 gennaio 1955)

Di questi tempi, ritengo sempre più necessario ricordarci da dove veniamo e qual'è la nostra storia, SONO LE NOSTRE RADICI FONDAMENTALI.








Ci siamo!! (quasi)

E' ufficiale! Non mi sembra vero ma è ufficiale...
ebbene sono lieta di annunciarvi che...
non mercoledì, nè lunedì, ma v..v..v.. ve..
GIOVEDI'

numeri, numeri...2! sbagliato ahah :)
numeri... numeri...
9
.. preso preso preso!

nel mese di
8-BRE
la super bomba sexy dell'analisi
(se fosse "indovina chi?" credo non ci sia alcun dubbio sull'identità di questa VIP ...che sta per Viaggio Intorno alla Pangea)
Donna Teresa...
parte finalmente va in vacanza, molla tutto, va a fare i bagordi in giro per il mondo
dopo un anno di lavoro perchè
SI LAUREA!!!

sarà il condimento giusto sui vostri tuberi che non convergono
con le cipolle che non si integrano!!
(Queste battute sono squallide ma tra poco in quanto dott. me lo posso permettere!)


lunedì 22 settembre 2008

Fior di tutti i fiori

Fior di tutti i fiori,
fior de lu pepe, tutte le funtanelle su seccaaate.
Mi muovo nelle cose della mia vita in un modo che sempre di più somiglia ai movimenti del bradipo che cerca di arrivare a quella bella fogliolina tenera, e quando è quasi arrivato a prenderla incredibilmente viene assalito da una profonda crisi di sonno e allora rallenta. Intanto il vento muove la foglia con un ritmo tale che, nel momento in cui il bradipo tenta lo slancio per afferrarla, la foglia gentilmente sospinta da quell'alito di brezza si allontana. Quando invece il vento la avvicina, l'animale è troppo intorpidito per slanciarsi.
Come un bradipo mi muovo tra le nozioni di pedologia
Ma incredibilmente stavolta, anzichè il vento, arriva l'illuminazione.
Ricordo la posizione precisa, è vicino al cesso...il cesso che c'è sulla mia libreria (una graziosa riproduzione di un cesso anni 20 con sciacquone dipinto a mano con fiori, alto 15 cm),
così, con un gesto deciso dell'indice scorro tutti i colori delle copertine (i bradipi non leggono Mai i titoli, se ci sono guardano le figure), lo trovo.
Sta li come sempre. Di fianco al gabbiano Jonathan,
Sono sottili e sono scout, quindi amici e vicini di posto.
Non li prendo in mano da anni.
Sulla copertina di quello blu c'è ciò che cercavo. Leggo tentando l'approccio fortemente interessato, come se quella potesse essrere finalmente la frase della svolta,
come se potesse far avvenire il miracolo. Darmi la voglia di reagire.
Non solo allo studio, ma anche a tutto il resto, al fatto che mi sento uno schifo ambulante che deambula alla velocità di un bradipo.
Prima di incomiciare la lettura mi faccio venire in mente la voce del doppiatore di Sean Thomas Connery, così sento quello stupendo suono che mi dice :
“per me ho avuto una giornata molto gradevole.
Ha avuto le sue nubi e i suoi acquazzoni, ma anche i suoi momenti di sole splendido.
Ma cosa intendi fare,
tu,
della tua giornata?
potrà essere altrettanto felice, se solo tu lo vorrai.
ma non lo sarà se ti metterai a perdere tempo aspettando che qualcosa succeda, o a sprecarne una parte dormendo.
svegliati!
datti da fare… la felicità è tua,
perché tu guidi bene la tua canoa.”
Per un attimo,
ma davvero breve, mi soffermo a pensare. Indenderà dire che la felicità è mia perchè io so guidare bene la mia canoa... o piuttsto che la mia felicità mi farà guidare bene la canoa? vediamo... 3-2-1- allo zero dormirò, allo zero dormirò (questà è una formula dell'organetto dei traghetti che stanotte ha funzionato)
'Az, non è servito. Anzi, non voglio che serva. la voce già non la sentivo più nell'ultimo pezzetto e poi...dormo. Guiderò così per un po' la mia canoa, lasciandola andare un po' dove vuole. Sono sicura che arriverà una corrente più forte che mi farà remare... Per ora è Catalpa che mi da energia. Lanciandomi delle urla mi fa accorgere di aver bacile (o un badile non capisco!?) di zucche in canoa e che non me ne farò nulla se non ci metto un po' di sale sopra...
Non so neppure qual'è il fiore del pepe...
!!!!!!!arriva una telefonata, non fa più ne caldo ne freddo, si guarisce quando è così. solo che in alcuni casi dopo questa guarigione c'è tanta gioia mentre in altri casi c'è l'indifferenza. Questa è la cosa che più mi spaventa, l'indifferenza .No, dimenticavo. Anche la rabbia mi fa paura.

...Ma tra qualche giorno ci sarà il (o lo? 'az non capisco più nulla)
"SPAGHETTI AND FRIENDS"vi darò gli orari a breve .

Nei giorni passati, anche se i giornali ormai tacciono sulla vicenda, la situazione in Tibet non è cambiata. Continua il regime di assoluta intolleranza da parte della Cina che manifesta il proprio intento politico continuando ad esercitare violenza. Inoltre tappa gli occhi al mondo effettuando opere assolutamente illegali, ulimo tra tutti i misfatti l'annullamento della libertà di stampa nei confronti di chiunque. Reporter senza Frontiere ha rivolto alle autorità cinesi un appello per la liberazione del documentarista Dhondup Wangchen e del suo assistente Jigme Gyatso, in carcere dallo scorso mese di marzo per aver girato, all’interno del Tibet, nella regione dell’Amdo, un documentario che testimonia i pensieri e i sentimenti dei tibetani sulla Cina, il Dalai Lama e le Olimpiadi. “Leaving Fear Behind”, questo il titolo del filmato, è stato fortunosamente fatto uscire dal Tibet ma i suoi autori sono stati arrestati. Non si hanno più loro notizie dallo scorso mese di marzo. “Il caso di Wangchen e di Gyatso è un tragico esempio di quello che succede ai tibetani quando tentano di intervistare i loro connazionali sulla situazione all’interno del paese” – ha dichiarato un esponente di Reporter senza Frontiere. “Il governo cinese deve mostrare clemenza nei confronti di chi è stato arrestato solo per aver espresso le proprie opinioni o aver reso note quelle altrui”.
Il documentario al sito:
http://www.leavingfearbehind.com/
Guardatelo, è davvero importante che si diffonda il più possibile e capite anche voi il perchè.
vi invito quindi a girare il link ai vostri amici... vorrei che potesse essre visto da tantissime persone (almeno al pari delle Catene di Sant'Antonio...se ci riescono loro...)

sabato 20 settembre 2008

di tutte le cose che vorrei...

E' una sensazione strana.
Io sono abituata a progettare tutto, e ora che non so cosa mi accadrà nel prossimo mese, in balia dei procellosi mari del destino, sono a tratti invasa da vampate di entusiasmo e a momenti dalle fitte dell'irrequitezza dell'ignoto.
E poi ci sono questi zuccherini e a volte delle sarde che qualcuno mi lancia, ma siccome sono un motore diesel, ci impiego sempre troppo a capire!
Mi capita però di girare col naso in su guardando sommersa dallo smog un sole che non c'è e sentendomi felice per delle cretinate qualunque...
Mi succede di stuccare un muro o dipingere un mobile e perdermi nei miei mille destini possibili, immaginando di essere un'eroina cubana col sigaro che guida la rivoluzione, oppure una mamma con 13 figli (ma mica tutti miei, no, solo un pò miei) gli altri di Pernice, Ekkekazzo e .G (il suo ventre non potrà che partorire figlie femmine), Donna Teresa (?????), Devi (!!!) e tanti bimbi adottatti, nella comune sulla collina di Rivalta avvolti da una giornata di sole, qualcuno dei gagni che cavalca una capretta, altri che giocano a palla o molestano le galline, si rincorrono e urlano tantissimo, sporchi dalla testa ai piè, come fanno i bambini felici quando giocano.
Poi mi immagino cosa potrei cucinare se solo avessi un forno...
io e .G potremmo fare il pane per l'intera settimana, e di nuovo la farinata (questa è la terza cosa che so davvero fare bene).
Penso anche che potremmo diventare tutti dei Seed-savers, e fondare l'associazione dei "Giovani Intrepidi Custodi di Sementi" perchè mi piacerebbe ripopolare il mondo di biodiversità, poichè da troppo abbiamo stappato alla terra con tracotanza e senza restituire.
Vorrei avere delle pupe semimobili di lepidottero (come Pernice) anche se ho solo Aldo che abbiamo trovato nella mela di oggi a pranzo e ho scoperto essere un Carpocapsa.
Andare a Porta Palazzo e prendere tutte le anguille e i pesci agonizzanti e liberarli di nuovo nel mare.
Due anguille però le metterò nell'acquario e la mia si chiamerà Marla (perchè se avessi un'anguilla la chiamerei Marla) e quella di .G, Sibilla e sarà il nostro Oracolo.
Poi penso che potrei fare molte collane di semi e carrube grazie al libro che mi ha prestato Pernice per tuttte noi e poi magari venderne un pò insieme al calendario (in cui saremo nude).
Fantastico di essere bravissima a suonare la fisarmonica e saper suonare Liber Tango, e ballare la tammurriata come fanno le vere ballerine del Salentu (con tutte quelle mosse che paiono dei ragni) e infine saper ballare bene la Mazurca FRANCESE (ma in questo Mauro, con un pò di pazienza mi aiuterà!!!).
Ora però vado, che se no sto sempre qui a scrivere post e non faccio più niente di tutte le cose che vorrei...

venerdì 19 settembre 2008

La festa del trasloco

E' solo un cambiamento uno dei tanti.
La casa è solo un posto in cui vivere.
Se non riesci a vivere in un posto, allora non potrai mai considerarlo casa.
Ovviamente il problema non sono i muri, le porte il parquet che scricchiola, o il bagno intasato.
Il problema è chi ci abita dentro.
Così ho pensato che faremo
una grande festa del trasloco.
Ora vi spiego.
Io e .G stiamo cercando e
tra un po'
troveremo una casa bellissima,
o un cesso che trasformeremo in un accogliente appartamento!
Scriveremo sopra la porta d'ingresso
"Benvenuti" in tutte le lingue
(con la vernice VIOLA SFIGA!!!),
e aggiungeremo
"QUESTA CASA è UN ALBERGO"
(ovviamente non A ORE!!!)
in cui tutti gli amici sono benvenuti,
in cui chi avrà bisogno di un abbraccio,
due parole,
un piatto di pasta,
un letto perchè ha perso l'ultimo treno o bus,
o un pò di pet terapy
saprà dove trovarci.
E poi abbiamo pensato che in fondo una cosa noiosa e pesante come un trasloco potrà comunque essere divertente,
che vedere le cose dall'altro lato è più piacevole,
e la trasformeremo in una grande festa di più giorni.
So che se dobbiamo fare un trasloco
gli amici che ci aiuteranno saranno molti
(continuano ad arrivarmi sms, telefonate, pacche sulla spalla)
e se ognuno di voi amici porta un mobile,
ci si impiegherà davvero poco.
Ovviamente i pasti sono compresi per tutti coloro che ci aiuteranno, e anche un letto per chi volesse fermarsi a dormire.
Faremo colazione molto presto,
cucinerò la torta sacker
(una delle cose che so fare davvero bene nella vita),
per vegani e intolleranti al latte
ci saranno i frollini dell'alce nero interamente vegetali,
faremo delle grandi moke di caffè caldo,
arriveranno gli spaghetti (se vorranno)
che suonerranno il Salentu come colonna sonora del nostro travaj,
e appena la sala sarà sgombra
si traformerà in una grande balera,
dove scalzi balleremo la pizzica e la tamurriata.
Ognuno di voi si porterà un cucchiaio per pranzo:
cucinerò un grande bacile di cous cous
(vegetariano,
ed ecco la seconda cosa che so fare devvero bene nella vita)
e siccome non ci saranno più sedie nè tavolo,
mangeremo seduti in terra,
in cerchio
e la grande terrina passerà di mano in mano
e tutti prenderemo dallo stesso recipiente
e berremo dalla stessa bottiglia.
E la festa andrà avanti e indietro,
sarà una festa itinerante,
mobile,
a tratti faticosa,
ma ci divertiremo molto,
perchè è questo lo spirito con cui affrontare le cose.
Una soluzione a tutto c'è sempre,
e se vuoi veramente qualcosa (come ad esempio una casa)
allora riuscirai ad averla,
ma soprattutto,
sai che ci sono persone
vere e bellissime
intorno a te sulle quali potrai sempre contare
e che magari quando meno te lo aspetti
ti regalano l'aquilone che stavi cercando.
Grazie a todos
Un strucon

giovedì 18 settembre 2008

Da oggi anche loro tra i blog amici

Siamo donne in fermento....

INTESTINALE!!!!!!!!

Tutti avremo un pomodoro


Non esattamente tutti,
c'è qualcuno (e si sa chi è!) che riceverà una forma di tuma da stagionare con le proprie cure amorevoli perchè i pomodori li detesta...
Per gli altri invece ci sarà un pomodoro molto speciale. Speciale perchè si tratta di una antica varietà di pomodoro chiamata Re Umberto.

Mi è capitato tra le mani 2 anni fa e all'epoca lo destinai ad una persona che sapeva fare il proprio lavoro e ad un terreno dove sapevo che non sarebbe venuto a contatto con altri pollini.
Mentre mettevamo giù i piantini io ripetevo le parole sentite dalla mia migliore insegnante. Nonna Gina.
"Bisogna aspettare
che facciano il primo frutto,

in basso.
E prendere quello"

parole dette con queste pause, le pause della fatica di chi lavora la terra da quando ha imparato a tenersi saldo sulle gambe, mentre si plasma la terra con la schiena piegata, tanta fatica ma è più importante far sentire accolte le piccole piante. Tutto con estrema cura.
L'esperienza di quelle mani vecchie e forti a cui voglio tanto bene.
L'anno scorso abbiamo fatto così.
Quest'anno il proprietario della tenuta ha preferito un vivaista per far i piantini... il trapianto è avvenuto ad Agosto quando tutti i pomodori del 45° parallelo sono già in produzione da una mese...
Così ho raccolto la prima bacca pochi giorni fa trovandomi in serra da sola.
Pomodoro di Robin Hood!!!
Ho pensato che fosse giusto difendere quel delizioso genotipo utilizzando un promotore di crescita naturale, un nutrimento che solo dei veri amici avrebbero potuto sintetizzare.
L'Affetto.
Un piccolo pomodoro piriforme.
bisognerà aspettare che arrossisca naturalmente
ma spesso è l'effetto dell'affetto...
poi gentilmete inviteremo i semi ad uscire, e la polpa rossa e densa ad entrare...
i semi verranno riposti uno per uno su della carta "tipo del pane" e li faremo sciugare.
Ci faremo sotto per difendere questo pomodoro e lo aiuteremo a diffondersi e a riprendersi la terra!!!!
Lo coltiveremo nei nostri orti e anche sul balcone.
Lo daremo alle nostre famiglie
e così potremo essere indipendenti e abbandonare l'acquisto dei semi ibridi
e poi salveremo altri ortaggi...

"Sono 33 le varietà italiane di broccolo scomparse senza essere state sottoposte ad alcuna forma di conservazione: che fine hanno fatto il broccolo nero di Sicilia o quello chiamato lingua di passero? E che dire delle 400 varietà di frumento coltivate in Italia all'inizio del secolo ed ora completamente sostituite da circa un centinaio di moderne varietà? Quante di quelle antiche sono ancora rintracciabili nei tabulati delle banche del germoplasma? E che fine ha fatto la varietà di pomodoro chiamata Re Umberto, conosciuto in Italia e all'estero fin dalla seconda metà del secolo scorso, venduto fino agli anni '60 in molti cataloghi ed ora scomparso senza lasciare traccia? Eppure da un libro dell'epoca venne definito come uno straordinario produttore di pomodori di colore rosso scarlatto dalla forma di uovo.
MA DOVE SONO I SEMI ANTICHI?
Spesso i migliori ritrovamenti avvengono negli orti di anziani che non hanno mai voluto comprare le sementi offerte dai negozi nelle bustine di alluminio e che continuano ancora a coltivare quelle degli avi.
Alle volte lo fanno per alimentare un caro ricordo, ma più spesso perché riconoscono che il gusto e la resistenza alle avversità e alle malattie di questi antichi ortaggi è superiore che nelle varietà moderne. Ma poi c'è anche il motivo della tradizione gastronomica popolare locale che necessità di ingredienti speciali i cui semi nessuna ditta sementiera inserirà mai nel proprio catalogo per lo scarso interesse commerciale che rivestono, come per la carota nera di Viterbo.
CERCASI SEED SAVERS IN ITALIA
Purtroppo la sopravvivenza di queste rare varietà del passato, preziose perché frutto della sapiente selezione genetica operata nel corso di intere generazioni di agricoltori, è strettamente dipendente dalla vita di chi le sta ancora coltivando. Ma che succederà quando l'anziano agricoltore sarà costretto dall'età a lasciare il suo orto? Chi rileverà questa eredità? Per questo motivo è indispensabile che anche qui in Italia inizino ad operare dei seed savers per cercare e salvare le numerose varietà locali che lentamente cedono il passo alle mostruosità biotecnologiche delle piante manipolate geneticamente solo per alimentare di ricchi proventi finanziari le multinazionali dell'agrochimica che già controllano il mercato mondiale delle sementi. Se non resteranno più semi antichi saremo costretti a mangiare cibi prodotti da semi manipolati, brevettati e che pagano royalties ai loro inventori. Mentre sto per finire di scrivere il mio pensiero va al seme di un antico ortaggio chiuso forse in un barattolo o in un cassetto. È arrivato fino alle soglie del duemila passando di mano in mano per infinite persone, acquisendo dei caratteri genetici che lo rendono unico ma sta perdendo lentamente la sua vitalità desiderando tornare nella terra. Sta aspettando che lo trovi un seed saver, prima di perdersi nell'oblio del nulla. Per sempre. "

Siamo qui

mercoledì 17 settembre 2008

Io amo il freddo.
Amo andare a letto e diventare un involtino umano
dentro al trapuntone

Amo sentire la sciarpa attorcigliata attorno al collo
che pizzica.
Amo andare in bicicletta quando il vento è così violento
che ti spacca le labbra.
Amo respirare l'aria fredda
che ti scivola in trachea
e esce come fumo
Amo vedere la pelle d'oca
e tutti i peli che mi si rizzano sulle braccia
Amo l'inverno
perchè è un dolce confidente
Amo la neve
appena scesa e non ancora calpestata
Amo le mani fredde
che si accoccolano tra altre mani
che le scaldano
Amo le zuppe, calde e fumanti
che cucchiaiata dopo cucchiaiata
ti intiepidiscono le viscere
o la grappa come bicchiere della staffa
quand'è inverno,
prima di tornare a casa la sera,
che ti brucia le budella

SONO COMMOSSA CELEBRALMENTE......



COLPA DELL'ANTA DELLA CUCINA...
AHIA!
DOLORE.

pomodoro Re Umberto!


poi vi spiega la pernice...

La frase del giorno

Oggi pranzo a Imladris, quindi: sugo, con soffritto di aglio&cipolle, verdure con soffritto di aglio&cipolle...insalata di rapa rossa, faglioli...AGLIO&2CIPOLLE?!???

...ma! ragazze, ma anche crudi in insalata????

Perchè???TU hai ancora una vita sociale da preservare?????
Sono le tre
Tic Tac Tic Tac
La sveglia
La mia inquilina ha appena finto di trombare come una pazza.
Credo che anche il vicinato abbia apprezzto gli urletti da orgasmo.
Io un pò meno.
Fra poche ore avrò un esame.
Sono stanca, in testa ho solo micoplasmi
in tutti i sensi.
Così mi alzo,
lavo i denti
penso che sarò un'elefantessa,
vorrei davvero essere in un corpo grande e grosso
grande da essere rispettata solo per la mole
non perchè sono feroce come un leone
aggrssiva come un puma.
Senza violenza.
Mi guardo allo specchio,
passo la matita marrone sulla palpebra inferiore,
Mirtilla mi segue ovunque
in camera,
in bagno,
in cucina,
mi salta in braccio e facciamo colazione.
Mi ascolto il cuore
Quando sono stanca batte troppo in fretta
singhiozza.
Quando sono sola e c'è silenzio
ascolto i miei battiti cardiaci.
Ma non come lo faccio quotidianamente in clinica.
Lo ascolto e basta
E so
Che sono viva
Lo ascolto per sapere se sono ancora viva
e so che forse ho un corpo
non adatto al mio spirito.
Malaticcio,
magro
pallido,
ricettacolo di qualsiasi germe,
sempre sul punto di schiantarsi.
Inaffidabile.
E il cuore che mi dice tutto
mi dice quando sono troppo stanca,
mi dice quando sto per svenire
perchè batte veloce e forte
e d'improvviso
e poi buio
Mi dice che devo essere coraggiosa
e deglutire
e poi solo respirere
che devo saltare e correre e sfogarmi
che devo amare
anche se ho paura
ma è ora di ricominciare
e chissà forse stavolta...
Apro la finestra e vado in balcone
è una mattina fredda.
Comincia l'inverno
a me piace
il freddo
è impertinente

ti si attacca addosso
e entra dentro.
Il freddo placa il mio cuore.
Il freddo è la mia casa
Stamattina ho visto sorgere il sole
e affievolirsi la luna
Ho visto coesistere tenebre e luce
Sono stanca
ma devo andare a dare l'esame.
Oggi Jull mi ha regalato una domanda Jolly
la mia memoria mi ha tradita,
ma solo per un istante,
l'istante che in un esame ti abbassa il voto.
Pernice mi ha donato un pomodoro in via d'estinzione
Un paio di giorni fa due sconosciuti mi hanno regalato un enorme e pesante favore nonchè la paicevole sensazione
che ci siano ancora delle belle persone.



Ehi lupastro, il sabba ha deciso:
per la prossima festa nella nuova casa di Mavia e Giulia
ti ricopriamo di gommapiuma,
così non rompi... i vetri
(se non trovi allusioni sessuali in questo post, ci preoccupiamo...)

turno di notte vol1

Gli animali non sono confratelli
Non sono subalterni
Sono altre realtà intrappolate con noi nello spazio e nel tempo


Rileggo due volte, mentre butto giù gli ultimi sorsi del primo caffé della giornata, la mente rivolta alle 24 ore di turno che mi attendono. Leggo e penso… – ma che cretinata! -.
La frase sta scritta sulla lavagnetta che si trova all’ingresso dei ricoveri: la stanza dove vengono tenuti in degenza gli animali. La suddetta lavagna, che dovrebbe essere destinata a informazioni di sevizio tipo – comprare siringhe da dieci- o – finita cefazolina- è di solito popolata da una vasta fauna di gattini, cagnini, topini e altri ini, più o meno orribili a seconda delle capacità artistiche dei turnisti che li hanno disegnati. Ma a quanto pare, nel turno precedente, lo stress aveva raggiunto livelli tali da non poter essere sfogato con un semplice disegno… si è dunque passati alle frasi filosofiche… a volte succede.

Gli animali non sono confratelli
Non sono subalterni
Sono altre realtà intrappolate con noi nello spazio e nel tempo

- che cretinata!-
Batto sul bicchierino di plastica per far scendere un po’ dello zucchero depositato sul fondo, e la mia mente vola subito a considerazioni assai più profonde: - come posso affrontare un turno da ventiquattrore con la macchinetta del caffé che non da le palettine?-
Presa da tale importante quesito mi avvio verso il mio destino.
Le facce sfatte dei ragazzi che stanno finendo il turno mi accolgono con espressioni di stanco sollievo.
“ com’è andata? ” mi informo, come da rito, e loro come da rito mi rispondono che… il cane X ha abbaiato tutta la notte, che il gatto Y ha avuto una crisi respiratoria e va monitorato costantemente, che il cane Z ha cercato di scappare… e così via. Facciamoci coraggio! Mancano solo più ventitrè ore e mezza alla fine del mio turno! Chisà come mai la cosa non mi infonde alcuna forza d’animo!
Arrivano anche gli altri turnisti, il responsabile dei ricoveri ci spiega i vari casi, poi cominciamo a riportare su un foglio comune le cose da fare ogni ora. Completata la lista, che finisce alle ore otto del mattino di domani, ci rimbocchiamo le maniche e cominciamo.
E via che si ausculta, e via che si palpa, si benda, si somministra, si aspira, si disinfetta, si drena… via che si monitora, via che si inoculano galloni di farmaci, via che si puliscono tonnellate di fluidi organici di varissima natura…
E poi, ecco che arrivano i primi casini: il vitello che sviene nella vasca dell’acqua e noi che ci tuffiamo a ripescarlo, il cane che si pappa il topicida che qualcuno ha sapientemente lasciato in un angolo, il cane del canile che non si trova più…
Poi le emergenze, come si sono originate rientrano, e via di nuovo col solito, inocula, palpa, monitora, pulisci…
Passo nel piccolo coridoietto trascinando un sacco di rifiuti biologici. L’occhio mi ricade sulla lavagnetta:

Gli animali non sono confratelli
Non sono subalterni
Sono altre realtà intrappolate con noi nello spazio e nel tempo

- ma che cavolata!- penso… poi mi distraggo subito: sono quasi le cinque… mancano solo più quindici ore…
E ancora inocula, e ancora palpa, ausculta, pulisci… viene la sera.
Portiamo fuori i cani in un basculare di sederi instabili, un saltellare su tre zampe, un cozzare di collari Elisabetta contro spigoli di ogni genere.
Bene, ora viene la notte. Possiamo stabilire dei turni di veglia.
Ed eccomi lì, alla scrivania dei ricoveri, da sola, come unica compagnia il suono disperatamente aritmico dell’elettrocardiogramma di un cane di nome Othello.
Ed eccomi che ad un ritmo più lento, inframmezzato da lunghe attese, sempre somministro, sempre inoculo, sempre monitoro, sempre palpo…Fuori il buio della notte, dentro la luce dei neon.
Sono le tre di notte… solo più cinque ore… e comunque alle quattro verranno a darmi il cambio, potrò andare a dormire almeno un po’. Sospiro, l’elettrocardiogramma segnala il ritmo di un cuore stonato, guardo il foglio delle cose da fare… nulla fino alle cinque. Non mi resta che aspettare il cambio.

Gli animali non sono confratelli
Non sono subalterni
Sono altre realtà intrappolate con noi nello spazio e nel tempo

La frase mi torna in mente: ci scivolo dentro presa alla sprovvista, e mi accorgo che è come se fosse stata lì, sul bordo del mio cervello in attesa per tutto il giorno. Ed ora, ora che sono stanca, ora che non ho più nulla da palpare, inoculare, auscultare, drenare… Ora mi torna in mente: - cosa vorrà dire…?-
Poi ecco Noemi: la mia cambio turno
“ qualche problema?” si informa battendo sul fondo del bicchierino di plastica della macchinetta per far scendere lo zucchero
“ no, tutto tranquillo” rispondo io alzandomi
“ lo avevamo portato a fare pipì Vodka?” chiede lei
“ chi è Vodka?” domando io
“ il cane che c’è di là nelle degenze…”
“ non sapevo nemmeno che ci fosse…”
“ beh… bisognerebbe portarlo…” fa lei… Io sospiro, pensando all’accogliente, morbido, caldo saccoapelo che mi aspetta di là
“ okay…” borbotto assai di malavoglia “ lo porto io”
Mi trascino nelle degenze mettendomi la giacca direttamente sul green. Ecco Vodka… ora ricordo, me ne avevano parlato: è un cane del canile. Ma non è un cane qualsiasi: è il cane più brutto del mondo!
Vodka non è infatti brutto come può esserlo un qualsiasi banale botolo. Vodka è brutto in maniera così avvincente, così totale, così spettacolare da risultare ammaliante. Vodka è la bruttezza fatta arte, la bruttezza spinta alla perfezione. Sì, perché se al mondo esiste qualcosa di perfetto, quella è la bruttezza di Vodka.
Le sue orecchie! Cosa non sono le orecchie di Vodka! due ritagli auricolari, due appendici vagamente triangoloidi, due smozzicate, ciondolone, irridenti orecchie dall’aria posticcia di tre misure in meno rispetto alla testa. Un vero spettacolo!
Il muso! Uno di quei musi allungati, così straordinariamente topeschi!
Il pelo! Sembra il pelo di tre bestie diverse: un po’ folto e lungo di colore vagamente biancoide, un po’ raso dalle tonalità fecaloidi, ed in fine qualche scampolo giallo urina.
Per non parlare degli occhi! Ne ha uno marrone in campo fecaloide ed uno azzurro in campo biancoide, in uno strepitoso ensamble che lo fa sembrare disperatamente strabico.
Insomma: appena questo logos, questa madre, questa somma di tutte le bruttezze canine, mi vede si alza scodinzolando. Sì, Vodka scodinzola… o meglio agita lo stoppino che ha in dotazione come coda, e mi guarda speranzoso con i suoi occhi spaiati e sporgenti.
Do un’occhiata alla sua cartella… sembra un atlante di anatomia patologica: erlichia, leismania… artrite settica… wow, bravo Vodka!
Apro la gabbia e gli metto il guinzaglio.
Ci avviamo, io che casco dal sonno e lui che cammina come sulle uova, sempre dimenando il suo detrito codale.
Fuori albeggia già. Fa freddo. La facoltà è deserta ed un vento silenzioso smuove in spirali la nebbia.
Io e Vodka avanziamo lentamente, mentre l’aria gelida mi strappa il sonno di dosso. Vaghiamo un po’, senza meta, in quest’atmosfera decisamente irreale.
D’un tratto la sagoma piccola e scura di una minilepre ci passa davanti silenziosa come un’ombra. Ci vede, si ferma, immobile come pietrificata dallo sguardo di una gorgone. Vodka la guarda fisso, rigido, incredulo nelle sua ossa di ferro arrugginito. Povero, brutto Vodka dalle orecchie riciclate: nella sua vita di canile non avrà mai visto una minilepre.
Non fa il minimo gesto per inseguirla, ma volta i suoi occhi malassortiti verso di me
“ e quello cos’è?” chiede. Sto per rispondergli che non è niente di più di una minilepre… ma poi ci ripenso.
La nebbia turbina, l’alba incombe sul campus deserto, noi: una tirocinante stanca ed il cane più brutto del mondo, siamo come fantasmi nell’aria fredda e umida di una notte ormai agli sgoccioli.
Ed io capisco. Capisco.
“ mio buon Vodka…” rispondo “ è un’altra realtà… intrappolata con noi nello spazio e nel tempo!”

martedì 16 settembre 2008

il basilico di Robin hood



Oggi,
il mio ultimo giorno di lavoro qui (http://www.bellarosina.it/)
Mi sono chiesta se rubare è sempre sbagliato. Forse è passato il tempo di certe domande e la risposta avrebbe dovuto essere SI!
Ma presa dal ricordo del mio sotto sotto sottopagamento per 2 anni... e visto chi mi sotto sotto sotto sottopagava...
ero in serra da sola....
Insomma, domani si mangia tanto basilico (non pesto, preferirei un sugo pieno di cipolla e basilico...) e ortaggetti di stagione da me gestiti agronomicamente
E.Kki... domani sono da te alle 8!!! donna Teresa non incazz. è per studiare di più! dopo la colazione recupereremo 2 ore di studio trovandoci a quell'ora!



FERMENTAZIONI: mosto---------------->vino


domenica 14 settembre 2008

da ale dei traghetti

ciao catalpa e ciao a tutte. qui è l'organetto dei traghetti che vi scrive. Per ringraziare la catalpa (che all'epoca dei fatti era maionese) per le saggezze dialettali giornaliere di fine estate,
vi scrivo questo link: http://it.youtube.com/watch?v=5b3EUC438Ls
Oh, guardatelo che fa pisciare dal ridere. ciao!


Grande ale!
Mie care streghe,
se mi volete ancora come autista...
...finchè non mi arriva la sospensione della patente almeno...
IO voglio la maglietta "sempre onti anca con la patente a ponti"!!!
LA VOGLIO ASSOLUTAMENTE!!!!

Fletto i muscoli e sono nel Vento




Amelia Earhart nel 1920 all'età di 23 anni, va insieme al padre ad un raduno aeronautico, pagando un dollaro, per la prima volta sale a bordo di un biplano, per un giro turistico di dieci minuti sopra Los Angeles.
È in quell'occasione che decide di imparare a volare. Comincia a frequentare le lezioni di volo e ad un anno di distanza, con l'aiuto della madre, acquista il suo primo biplano, con il quale stabilirà il primo dei suoi record, salendo ad un'altitudine di 14.000 piedi.
Nell'aprile del 1928 il capitano Hilton H. Railey, le propone di essere la prima donna ad attraversare l'Atlantico e il 17 giugno, dopo diversi rinvii per le brutte condizioni del tempo, a bordo di un Fokker F7, chiamato Friendship (amicizia), decollano con Amelia Earhart, il pilota Stultz e il co-pilota e meccanico Gordon. Sebbene sia relegata a ben poche funzioni,(per motivi che possiamo immaginarci tutte...) quando il team arriva in Galles, 21 ore dopo, gli onori sono quasi tutti per lei. Anche il Presidente Coolidge le invia con un telegramma le sue personali congratulazioni.
All'inizio del 1932 nessun altro pilota, a parte Lindbergh, ha compiuto la trasvolata in solitaria; ci riesce Lady Lindy, come viene soprannominata, impiegando quattordici ore e cinquantasei minuti per volare da Terranova a Burry Port nel Galles, anziché a Londonderry nell'Irlanda del Nord come inizialmente pianificato. Il 24 agosto 1932 è la prima donna a volare attraverso gli Stati Uniti senza scalo partendo da Los Angeles a Newark. Sempre determinata e con l'intento di arrivare dove altri hanno fallito diventa la prima persona ad attraversare il Pacifico da Oakland in California ad Honolulu nelle Hawaii.
Nel 1937, quando ha quasi 40 anni, sente di essere pronta per la sfida finale: vuole essere la prima donna a fare il giro del mondo in aereo. Dopo un tentativo fallito, il 1° giugno dello stesso anno, insieme con il navigatore Frederick J. Noonan, parte da Miami e comincia la trasvolata di ben 29.000 miglia che la porterà a San Juan in Porto Rico e poi, seguendo la costa nord-orientale del Sud America, verso l'Africa e quindi in India. Il 29 giugno quando arrivano a Lae in Nuova Guinea, hanno fatto 22.000 miglia e ne mancano solo 7.000 ormai per arrivare alla conclusione del viaggio. Tutto quello che è superfluo nell'aereo viene rimosso per far posto a più carburante che possa consentire approssimativamente 280 miglia extra. Le mappe che Noonan ha a disposizione non si sono rivelate molto accurate, ma ormai sono in prossimità dell'isola di Howland, dove è dislocata la guardia costiera con la quale sono in contatto radio. All'alba del 2 luglio Amelia Earhart chiama insistentemente alla radio: "Dobbiamo essere sopra di voi ma non riusciamo a vedervi. Il carburante sta finendo..." A nulla valgono i tentativi compiuti dalla guardia costiera per farsi notare. Probabilmente l'aeroplano si perde e precipita ad una distanza calcolabile fra 35 e 100 miglia dall'isola di Howland.
La notizia fa presto il giro del mondo, il Presidente Roosevelt autorizza le ricerche con l'impiego di nove navi e 66 aerei per un costo stimato di circa quattro milioni di dollari. Le navi e gli aerei impegnati nella ricerca, il cui mandante era amico personale di Amelia, non giungono sul luogo se non dopo cinque giorni.
Le ricerche vengono interrotte il 18 luglio dopo aver cercato su una superficie di 250.000 miglia quadrate di oceano.
Noi faremo volare i nostri aquiloni ad Ottobre e ci saremo TUTTE e andremo in Val Susa perchè li c'è il vento giusto...

Chi si vuole unire è il ben venuto!!!

Chi pensa di non avere l'aquilone si sbaglia, deve solo trovarlo...

Porteremo delle cose buonissime da mangiare e del vino.

Manderemo nel cielo gli aquiloni tutti insieme e poi, quando vorremo fare altro, li legheremo ad un bastone conficcato a terra così continueranno a volare.

E voleranno fin'chè non si tornerà a casa.

Con un po' più di tempo costruiremo il biplano e spaccheremo il culo agli uomini che penseranno di pilotare al posto nostro e ameremo quelli che sono degli uomini veri.

sabato 13 settembre 2008


15/12/2030

Il nastro trasportatore scorreva rapido dentro al lungo tunnel di vetro, proteggendo i passeggeri dal vento gelido che sulla strada spazzava il freddo misto di neve e smog. Il signor Hanson se ne rallegrò. Non stava affatto bene, e non aveva nessuna voglia di prendere freddo. Si sarebbe anche seduto se qualcuno gli avesse offerto il posto, ma nessuno fece il gesto, e lui non chiese: dopo tutto mancavano solo due isolati alla sua meta.
Il nastro trasportatore fece una curva ed il signor Hanson riuscì a scendere proprio ad un passo dalla cabina medica. Fu contento di vedere che non c’era fila. La cabina riluceva in una piccola rientranza del tunnel di vetro e sembrava aspettare proprio lui.
Hanson prese un respiro, premette il pulsante di apertura ed entrò.
L’interno della cabina era piccolo, di un bianco asettico, gli unici arredi erano una poltroncina di pelle ed una graziosa tastiera diafana, dalla forma aerodinamica.
Il signor Hanson prese posto sulla poltroncina e subito una voce femminile parlò
“ benvenuto nella cabina medica Easy Doc: pratiche mediche a vostra disposizione! La invitiamo a mettersi comodo e ad utilizzare la tastiera di fronte a lei!” il signor Hanson si assestò sulla poltroncina in pelle e si protese verso la tastiera. La voce femminile riprese “ si serva dei tasti per indicare il motivo della visita: in caso di grave emergenza medica, nel caso sia ferito o abbia bisogno di intervento immediato, digiti il tasto uno. In caso di visita di controllo, di correzioni nella terapia o eventuali evoluzioni di una patologia pregressa già valutata, digiti il tasto due. In caso di sintomi non riconducibili a pregressi stati morbosi, digiti il tasto tre. In caso di…” il signor Hanson, sebbene un po’ dubbioso, si affrettò a premere tre “ lei ha digitato il tasto tre!” riferì la voce femminile “ in caso di sintomi relativi all’apparato gastroenterico: diarrea, vomito, disfagia, ptialismo… digiti il tasto uno. In caso di disturbi relativi al sistema nervoso: nistagmo, stati epilettici, incoordinazione…”.
La voce femminile incorporea andò avanti a lungo. E a lungo un signor Hanson sempre più stanco scelse tra liste su liste di sintomi. Quando ormai era trascorsa più di un’ora le domade si interruppero.
“ Per valutare meglio il suo stato di salute… “ disse la voce ” necessita un esame di sangue, la invitiamo pertanto a sottoporsi al prelievo…” un sottile ronzio informò il signor Hanson del fatto che un piccolo pannello scorrevole si era spostato fino a scoprire un buco nel muro di circa venti centimetri “ se non ha intenzione di sottoporsi al prelievo per motivi religiosi “ disse la voce “ digiti uno. Se non ha intenzione di sottoporsi al prelievo per sfiducia nella scienza medica, digiti due. Se ha paura del sangue digiti tre. Se intende sottoporsi al…” Hanson schiacciò quattro ancor prima che la voce terminasse la frase: ormai era piuttosto preoccupato “ ha digitato quattro: la preghiamo di posizionare il braccio nudo fino alla spalla nell’apposito foro alla sua sinistra. Posi il gomito sul cuscinetto antisdruciolo ed afferri la maniglia di gomma. Una volta iniziata la procedura, rimanga immobile “ Hanson afferrò la maniglia e la strinse forte, forse più del necessario “ ora sentirà una leggera compressione a livello del bicipite” avvertì la voce, e subito Hanson sentì un laccio emostatico stringergli il braccio, poi ci fu un forte odore di alcol “ ora eseguiremo il prelievo” disse la voce, senza che il suo tono cortese cambiasse minimamente “… si rilassi e non si muova fino a che resta accesa la spia rossa ” Hanson sentì la puntura e trattenne il fiato fissando intensamente il led rosso sopra al buco dove aveva infilato il braccio. Dopo un attimo la spia rossa si spense e se ne accese una verde “ il prelievo è stato eseguito” annunciò la voce “ può estrarre il braccio. Grazie alla tecnologia Easy Doc riceverà i risultati dell’esame tra qualche istante! La preghiamo di attendere.” Hanson sospirò riallacciandosi la manica della camicia, mentre gli altoparlanti cominciavano a diffondere la Primavera di Vivaldi.
Passarono circa dieci minuti di Primavera di Vivaldi, poi la musica si interruppe bruscamente facendolo sobbalzare.
“ i risultati degli esami sono i seguenti:” disse la voce femminile “ anemia, trombocitopenia, leucocitosi, positività ai marker tumorali pancreatici…” la voce continuò ad elencare dati dai sinistri significati, mentre il cuore del signor Hanson batteva sempre più forte, poi la lista si interruppe “ se desidera una analisi dei dati, digiti…” Hanson schiacciò uno con violenza, e la voce femminile riprese “ lei ha un cancro al pancreas in fase terminale, con metastasi al fegato ed hai linfonodi regionali…” Hanson sentiva la testa girare e girare, e non ascoltò il resto della frase, si riprese quando la voce femminile tornò a chiedere “ se desidera avere maggiori informazioni sulla patologia, digiti uno. Se desidera avere informazioni sulla prognosi digiti due” Hanson schiacciò due “ siamo spiacenti di comunicarle che la sua prognosi è infausta. “ disse la voce “ anche seguendo le apposite terapie le restano tre mesi di vita.” Hanson deglutì “ Se desidera parlare con un operatore, digiti uno. Se desidera ricevere un conforto religioso, digiti due. Se desidera essere messo in contatto con un’agenzia di pompe funebri, digiti tre. La ringraziamo per aver utilizzato le cabine Easy Doc: pratiche mediche a vostra disposizione! Arrivederci all’inferno, grazie!”

venerdì 12 settembre 2008

Un uomo che i(n)spira poetica

I mormoni mormorano...

sarà mica un giorno strano?

Quell'italian ricercator balzano

dal capello biondo grano

che bestemmia anche a un tafano

oggi ha fatto un gran baccano

correva nudo in mezzo a un pantano

urlando e battendo la sua mano

sul suo sodo deretano

"o Dio P... son di un anno più anziano!!!!"

Caro ex ex ex presidente Ausf a Imladris ti si ricorda sempre affettuosamente, buon compleano (per continuare la rima...non a caso tutta in -ANO!!!) Fatti sentire

Quando i micoplasmi ti cambiano la vita...

Studio, studio, studio e ancora studio...e poi... "...i micoplasmi ci insegnano che in natura le piccole dimensioni e la struttura elementare non sono necessariamente indice di fragilità e di facile inattivazione, ma al contrario essi sono difficilmente controllabili dal sistema immunitario e danno conseguenze epidemiologiche e patologiche imprevedibili..."

All'attenzione del Grande Selvicoltore

Il sabba,
consigliatosi con gli Ent
ha deciso
e riferisce:

NON CI AVRAI,
MAI!

Il mondo sta per finire

ok ok...il mondo sta per finire...





"cosa vorresti fare oggi se fosse il tuo ultimo giorno di vita?"


"
Sesso" corale

"Concordo, ma con chi???...io però prima vorrei che le mie gambe fossero come quelle di Gattuso,


magari sul libro di Jane Fonda ci sono un paio di dritte"




"
???" corale

"Ho anche pensato di non staccare mai la dinamo quando vado in bici, anche di giorno, così mi vengono le gambe muscolosissime..."


"
???" corale

"Nel senso che...sapete no, così con un calcio posso rovinare uno...ho sempre desiderato essere possente,fisicamente, alla fine sono piccola e mingherlina, ma se avessi due belle gambotte che mi tengono ancorata al suolo...spissa!!!"




. G sguardo perso nel vuoto...


"Hey a cosa pensi? a un uomo?"


"No...penso a come vorrei che fosse la mia casa. Vorrei che quando entro mi trovassi come in una scena di Jurassic Park...con tante piante e uno pterodattilo che mi accoglie con uno stridulo ....yyyyyek"




"Ok, non sono più tanto sicura di voler convivere con te!E tu?Che vorresti fare??"

"Paracadutismo, sia prima che dopo il sesso, o il sesso sia prima che dopo"




"Ottimo...e durante??"


"..Uhm...la vedo un pò complicata!
Vorrei fare una festa per strada, come alla fine del Ramadam, Id-al-fitr: da dopo il tramonto fino a che non finisce il mondo, tutti per strada a banchettare!"



"Sììììì, sìììì, con tanti giocolieri, trampolieri, mangiafuoco, e i Terminal Traghetti... e le FOCHE!!!!!"


" E i pinguini guida che ti dicono, scivola!!!


"E vorrei degli spiedini peperoni, cipolline e melanzane, che rosolano e emanano quell'odorino...!!"


"Ma sei proprio sicura di volerti rovinare così il tuo ultimo giorno???"


"Nononono...ferme tutte, non si può!!!Il mondo non può finire prima del raccolto!!"


"Ecco, fai sempre l'agraria!!!"


"E poi se fosse proprio l'ultimo giorno della vendemmia???



NON si può far finire il mondo prima che il mosto sia vino..."


"..Eh, l'agraria!!"


"E poi d'inverno ci saranno i cavoli,


e poi la potatura, e poi...poi sarà di nuovo primavera!!Vedi il mondo non può finire, non per gli agrari almeno, al massimo per quelli della New Economy!!
"

Ho talmente grande rispetto della mia persona,
che quando parlo da sola mi do del LEI!!!!

buonggiorno principesse!!!!


questo post serve a farvi iniziare bene la giornata di oggi!
che sia di studio o dedicata ad altro,
se il buongiorno si vede dal mattino spero di avervi dato...il giusto là.

eh lo sò in fondo a voi piaceva di più Cewbecca...ma anche Ian non è male dai!

giovedì 11 settembre 2008

Similitudini

L’ululato

L’ululato
Non sono d’accordo con chi dice che in questo paese gli
scandali sono impuniti,
tutto finisce in prescrizione e tutti cercano l’immunità.
Anzi, ho diversi esempi di come alla minima mancanza,
politici di alto rango siano stati cacciati prontamente
e senza appello.
M.S., ministro, destinata a essere forse il primo
presidente del consiglio donna della sinistra.
Ebbene, la poverina nel 1996 ha acquistato
con la carta di credito del partito,
due Tobleroni e dei pannolini per bambini,
e non ha reso conto di questa spesa nel bilancio.
E’ stata allontanata con ignominia.
Poi c’è L.F., ministro della giustizia.
Nel duemila suo marito ha votato
a favore della privatizzazione di
un appartamento statale condominiale,
mentre la linea del partito era contraria.
Dopo aver osato litigare con i giornalisti
che assediavano la sua casa,
la ministra è stata deposta in un baleno.
E’ tornata come ministro degli esteri.
Ebbene la sera dello tsunami era a teatro,
ed è entrata in azione con due ore di ritardo.
Dimessa in poche ore.
E che dire delle decine dei
candidati di destra che alle ultime elezioni,
sono caduti in una trappola giornalistica?
Una telecamera nascosta li ha ripresi mentre
pronunciavano frasi del tipo
“beh sì, da noi ci sono troppi musulmani” o
“sono stato in vacanza in Africa e
non mi sono trovato bene”.
Tutto questo è stato trasmesso
in televisione e tutti i partiti,
compresi quelli di destra,
hanno convenuto che nessuno di loro
poteva essere assolutamente candidato.
Poi c’è stato il caso del ministro dell’economia
della destra B.R.
Sorpreso in un locale di strip-tease
con alcuni ospiti del governo,
è stato deposto senza pietà.
Stessa sorte per il ministro della cultura C.S.C.,
dopo che i giornalisti hanno
scoperto che non aveva pagato il
canone della televisione per ben 16 anni.

E questa pronta risposta agli scandali
non ha coinvolto solo i politici,
ma anche i grandi industriali. P.B.,
direttore del colosso Apb,
è andato in pensione con una liquidazione di
ben 4 milioni di euro.
Ebbene lo scandalo e l’indignazione sono
stati così unanimi che egli,
proprio come Romiti, ha restituito
grande parte di questa somma.
E nessuno di questi scandali è stato
affossato perché nel paese,
come sapete, vige un criterio di assoluta trasparenza.
Qualsiasi cittadino può chiedere di entrare
nell’ufficio di un ministro,
vedere i suoi conti e controllare addirittura
la sua posta elettronica.

Insomma, guai a sgarrare e farsi beccare,
in questo paese.

Ora devo fare una necessaria precisazione:
il paese di cui parlo
non è l’Italia ma la Svezia.
Le sigle dei ministri cacciati stanno per Mona Sahlin,
Laila Freivalds, Björn Rosengren,
Maria Borelius e Cecilia Stego Chilo:
l’industriale è Percy Barnevik.
Però le similitudini
con l’Italia e il lodo Alfano sono impressionanti,
e mi sembrava giusto rilevarle.

S. Benni

"Questa ragazza ha la vitalità di un battiscopa!!!"


"MA LA MINCHIA DI TUA NONNA!!!!"


REGGAE REVOLUTION




11 settembre, una data scritta nel cuore di tutti i reggae fans. Oggi ricorre il 21° anniversario della morte di Peter Tosh.



"La mia musica insegna una realtà diversa, una realtà fatta di vita e amore. Con la mia musica voglio accusare apertamente il sistema che incrimina le sue stesse vittime; voglio rendere pubbliche le ingiustizie sociali. Porto in pubblico i miei ideali di pace, giustizia, libertà e tutti quei valori umani che il sistema cerca di reprimere.“ (Peter Tosh Bologna 1979)

11 Settembre di 13 anni fa l’assassinio di Peter Tosh, assassinato come altri grandi artisti come: Michael Smith, Prince Far I, Hugh Mundell, Major Worries, Count Ossie e Carlton Barrett, tutti barbaramente massacrati dai poliziotti o dagli specialisti del “settore” e pagati sempre da qualcuno.
Ma proprio in questo periodo ci sono anche delle incredibili coincidenze, tutte collegate al 1983 e al 1987, anni nei quali persero la vita la maggior parte dei cantanti jamaicani del DJ Style e del Dub Poetry; l’elenco è lungo ma per me, oltre ad essere un dovere ricordarli, è un obbligo morale di coscienza:
1983 - Prince Far I – Hugh Mundell – Michael Smith – Jim Kelly
1987 - Carlton Barrett – Rankin Toyan - Major Worries – Louie Lepki – Alton Irie –
Fathead – Lee Van Cleef –





ecco che numeri mi ricordavi...B612

...Se vi ho raccontato tanti particolari sull'asteroide B 612 e se vi ho rivelato il suo numero, è proprio per i grandi che amano le cifre.
Quando voi gli parlate di un nuovo amico, mai si interessano alle cose essenziali.
Non si domandano mai: "Qual è il tono della sua voce? Quali sono i suoi giochi preferiti? Fa collezione di farfalle?"

Ma vi domandano "che età ha? quanti fratelli? quanto pesa? quanto guadagna suo padre?"
Allora soltanto credono di conoscerlo.
[...]
Ma certo noi che comprendiamo la vita ce ne infischiamo dei numeri!
[Il piccolo principe, Saint-Exupéry]

dedicato al poirinese che mi ha ricordato questo bellissimo testo con i suoi discorsi sui numeri e i compleanni,
consideralo un regalo di.... buon non-Compleanno!


E' da un pò che sostengo questa tesi ovvero:
IL MIO INTESTINO é PREMONITORE

Non a caso ambisco ad essere un'elefantessa, e tra di noi è rimasto solo un quintale di MERDA!