sabato 31 ottobre 2009

Il tango delle assassine


Treno.
Apro il mio libro e attacco a leggere



"Erano tutte donne;
e tutte sui trent'anni, a parte una.
Frances lo presentò a ognuna di loro:
Sally e Moira, che avevano l'aria da dure,
lo ignorarono completamente,
si versarono del vino bianco in un bicchiere di carta
e si ritirarono nell'angolo più lontano della stanza
(Moira, Will notò con interesse, indossava una maglietta con la faccia diLorena Bobbitt);
poi c'erano Lizzie,
che era piccola, dolce e un po' svitata;

...

«Vediamo chi c'è qui...
La donna con la camicia di jeans laggiù, per esempio.
Suo marito se n'è andato perché pensava che il loro figlioletto non fosse suo.
Umm... Helen... chennoia... il marito se n'è andato con una del suo ufficio...
Moira...si è dichiarato dell'altra sponda...
Susannah Curtis... penso che lui tenesse in piedi due famiglie...»
Esistevano infinite,

ingegnose
variazioni sullo stesso tema.
Uomini che davano un'occhiata al loro nuovo bambino
e se ne andavano,
uomini che davano un'occhiata alla loro nuova collega
e se ne andavano,
uomini che se ne andavano per il gusto di andarsene.
Will capì al volo la santificazione di Lorena Bobbitt
da parte di Moira;
una volta che Suzie ebbe finito la sua litania di tradimenti e inganni,
a lui era venuta voglia di tagliarsi via il pene da solo con un coltello da cucina"




Rido molto,
e la ragazza che mi sta di fronte mi guarda come se fossi una mentecatta.

Sono molto stanca perchè viaggio tanto.
Lavoro tanto.
Studio tanto.
E dormo poco,
così poco
che nei peggiori momenti di debolezza,
proprio quando vorrei spegnere
tutti questi pensieri
quando vorrei riuscire a non pensare
a nulla...

Siamo in palafitta,
c'è il giusto tepore sotto l'enorme
trapuntone.
Dormo apppoggiata al suo petto.
E non è strano.
E' come sempre è stato.
Come non è da troppo.
Suona la sveglia.
Mi allungo
strusciandomi
su di lui
per raggiungerla.
La voglio spegnere,
non riesco.
Mi guarda e mi sussurra
"Buongiorno..."
E questa sua voce però è strana
"Mi scusi, buongiorno.."
Non riconosco proprio questa voce
"Biglietti, prego...."




Ripiombo tra le braccia di Morfeo
e mi dico che sono una donnetta facile
...








martedì 27 ottobre 2009



PARTITA!!!!!



Non so più quando gioco in casa
o vado in trasferta....


"Beh non è mai troppo tardi per la vagina artificiale!!!!"



domenica 25 ottobre 2009

sabato 24 ottobre 2009

Klandestini



Sempre più clandestini,
contraballo in un cantiere....
Riappropriamoci di noi,
dei nostri corpi

dei nostri tempi
che sono dodici

dei nostri luoghi









"Stasera,
ripensandoci,
con il cuore e lo stomaco in subbuglio,
mi dico che forse
in fondo
la vita è così:
molta disperazione,
ma anche qualche istante di bellezza
dove il tempo non è più lo stesso.
È come se le note musicali creassero una specie di parentesi temporale,
una sospensione,
un altrove in questo luogo,
un sempre nel mai.

Sì,
è proprio così,
un sempre nel mai."


Barbery, Muriel

Cosa non si fa per una Bell'Alda...



Penso che ho paura.

Ma la sto affrontando.
Di petto, in verticale.




"Allora, vedi l'appiglio, ficcaci lo scarpone e impuntati...."
"Sì, sì sono davvero brava ad impuntarmi..."




" Accidenti, ci sto lavorando...
troverò il mio equilibrio..."




"Porca puttana,
ma questi appigli sono fatti per Miss Italia...
io non ho uno stacco di gambe di 90 centimetri!!"




Conquistare la vetta
dopo quattro ore di scalata
è una soddisfazione incredibile.
Mai piaciute le strade facili...


Paura.
La roccia è dura e fredda.
Paura di cadere.
Anche se ho un imbrago
se cado mi faccio male.
Così penso
che i veri coraggiosi sono quelli che
le paure le affrontano,
e non quelli che non hanno paura.







Penso che nella vita
come nella scalata,
sia determinante la forza
ma solo se ben bilanciata
con l'equilibrio.






Il casino sta nel vedere gli appigli.
La difficoltà è realizzare che ce la puoi fare.
Deglutisci
e ti muovi solo dopo che ti sei fidata del tuo corpo,
che ora non ti può tradire.





Ci sono stati momenti in cui pensavo
che forse
non ce la potevo fare.
ma volevo farcela
E ce l'ho fatta.










Se ti scappa la pipì a mezza ferrata
è un pò un casino







Una volta in cima
la Torre della Bell'Alda ci
dà il benvenuto,
ci sfiliamo le giarrettiere
e si va a ballare!
Anche qui Clandestini,
come ovunque...









venerdì 23 ottobre 2009

Facciamo acqua da tutte le parti....




Un grande vuoto proprio in cucina


...





C'è un grande giardino,

è una giornata fredda
ma c'è il sole.

Il suo volto è emaciato,
il suo corpo derubato della forza
che
l'ha contraddistinto per tutta la mia infanzia.

Ha la solita barba lunga.
Ma il volto è tirato,
incavato.

Stuprato dal male.
Sorride,

ma oltre all'espressione

traspare il dolore.

Sono molto preoccupata.
Una bestia nel petto
mi stritola il cuore.

E' l'uomo che più amo
sulla faccia della terra.
"Papà...hai un linfoma"

Non so perchè lo so.

Non so perchè lo dico.
"Oggi la chemio te la faccio io"
Vado a prendere la doxorubicina.
La ricostituisco in una grande siringa.
Rosso così potente
da essere al contempo
ipnotico e letale.
Uccide e salva.

Nuovo protocollo:

l'efficacia è maggiore
se inoculata direttamente in cavità toracica
con catetere centrale.

Mi ripeto che devo essere forte,

che posso farlo,
lo so fare,
e anche bene.
Posso salvarlo.

Anche se quando hai un cancro

non guarisci mai,
al limite,
se sei brava e fortunata

allunghi la tregua.


Inserisco il drenaggio.

Ho paura di fargli male.
Mi rassicura con gli occhi.




Ho paura dello stravaso.

Dell'istolesività del chemioterapico.

Il catetere è infilato.
C'è reflusso.
Raccordo la siringa al tre vie.

Comincio l'inoculazione.

"Ti salvo io"


Mi batte il cuore

Bum Bum Bum

Molto forte

Bum Bum Bum Bum

Molto forte.

Bum Bum Bum Bum Bum Bum


"Non sei da solo,
qualunque cosa,
io ci sono,
la affrontiamo insieme"



Il mio cuore galoppa.
Sempre più forte
Sempre più veloce

Bum Bum Bum Bum Bum Bum Bum BumBumBum

Un peso che mi schiaccia il petto.



BUMBUMBUMBUMBUMBUMBUMBUM







Mi sveglio di colpo.



giovedì 22 ottobre 2009



C'è odore di chiuso.
In penombra.

Siamo nella vecchia casa del nonno.

Stiamo spazzando i pavimenti.
Mi intima di muovermi così ci sbrighiamo prima,
ha così fretta ed è sempre con la testa sulle nuvole
che sta passando lo straccio dove non ho ancora ramazzato.
Perdendosi.
Raccontandomi.
E' una sensazione bella,
anche se sono lì a dirgliene quattro
su come si pulisca a modo!

M'ascolta,
mi sorride,
e ricomincia a parlare d'altro.

Come tutte le volte.

Mi sorride.
Sorrido.




Suona la sveglia,
la guardo:

no! sono solo le due e mezza,
posso dormire.


Poi suona la sveglia.
Per davvero.
E sono le sette e dieci,
e non posso più dormire.
Per davvero.







Sfuocata dal sonno
.
Impietosa

Troneggia dall'alto.
Spietata esattrice
di un tempo tiranno

Sveglia




martedì 20 ottobre 2009



Salve e benvenuti
a un'altro episodio.
Stasera vi mostrerò
come si preparano i sogni.
Normalmente la gente pensa
che sia un procedimento molto semplice
ma in realtà è un tantino più complicato.
Come potete vedere
una delicatissima combinazione di complessi ingredienti
è la chiave.
Innanzitutto
mettiamo un tantino di pensieri a casaccio,
e poi aggiungiamo appena una punta di reminiscenze del giorno,
mischiate con un pò di ricordi del passato
...ehm è per due persone...
amori, relazioni, emozioni eee...
tutte le altre cose che finiscono per "-zioni" ,
le canzoni ascoltate durante il giorno,
le cose che avete visto
e altre personali
...ok...
...forse ce n'è uno...
ECCOLO!
"The science of sleep"







Fa freddo,
come al solito.

Mi stringo le spalle.



E' tutto bianco.
Asettico.
Senza emozioni.
Bianco
.
Lindo
.

Candido
.
Bianco
che ti trapassa la cornea

fino a scuoterti
i pensieri nella testa
.

Bianco violento
che urla
.


Ho in mano un grosso coltello.
Sono sola in tutto quel bianco.
Sola
.
Con un coltello
.


Dalla catena di montaggio

avanzano i cadaveri appesi.

Non c'è sangue.
Tutto pulito.
Sterile.
Se è pulito,
allora
non fa male.
Allora in tutto quest'ordine

e pulito

non può essereci dolore
morte
e sofferenza.
Niente emozioni
.

Ho in mano un grosso coltello

e vedo scorrere davanti a me cadaveri
appesi a dei grossi ganci.

Tocca a me.
Apro la prima carcassa.
E' una scrofa.
Senza testa.

Tutto è pulito.
Taglio.
Niente sangue.
Niente emozioni.

Arriva il corpo successivo.

E' un corpo di donna.
Senza testa.
Tocca a me.
Squarcio il suo ventre.
Niente sangue.
Niente emozioni.

D'improvviso un nodo in gola.
Sto per soffocare.

Una cosa mi preme in bocca.
Non posso respirare.

Lascio cadere il coltello,
mi afferro la gola.


Sempre più forte
.
Sempre più freddo .
Allora vomito
.
Sangue
.

Sangue
.
Sangue
.
Vomito tutto il sangue .
Mio

.
Loro
.
Vomito la vita
e la morte
.




Mi sveglio tremando .

...

Circolavano bustarelle per i giudici mentre la classe dirigente politica esibiva lussuose proprietà e abiti griffati sulle riviste del jet set. A mano a mano che questi affari si concretizzavano, il presidente e i suoi funzionari si trasformavano fisicamente. Il presidente ridusse la sua calvizie e le rughe; le donne che gli stavano intorno si sottoponevano a innumerevoli interventi di chirurgia plastica, che a poco a poco finirono per uniformare curiosamente i loro volti. L'ostentazione spudorata della ricchezza nata dagli affari del potere fu la caratteristica distintiva dell'epoca. 

...

lunedì 19 ottobre 2009



LETTERA DI LUCIANA LITIZZETTO
AD ANDREA BIAVARDI, DIRETTORE DEL MENSILE 'FOR MEN MAGAZINE'

Lo confesso. Ho ceduto alla tentazione di comprare la nuova rivista maschile 'For men magazine'.
Del resto, come potevo resistere agli affascinanti argomenti annunciati dalla copertina
(che, tra parentesi,
ritrae un tizio con una faccia da pirla
e un asciugamano di spugna bianca che fa tanto '
figo da spogliatoio')?
Almeno quattro i titoli memorabili:
'Falle dire basta stanotte!'
'Ricco entro Pasqua: 15 idee geniali'
'Trucchi: mangi il doppio diventi la metà '
'Smetti di fumare e voli ai Caraibi'.
Non vorrei deludere il geniale direttore Andrea Biavardi,
ma a far dire 'BASTA' a una donna siete già tutti bravissimi da soli
poiché di solito ne abbiamo abbastanza dopo i primi tre minuti.
La vostra difficoltà sta nel farle dire 'ANCORA!', al limite.
Ci pensi su,
per il prossimo numero.
Riguardo allo slogan
'Ricco entro Pasqua'
beh, signor Biavardi, se vuole fare le cose fatte bene,
nel prossimo numero alleghi anche due simpatici gadgets:
passamontagna e chiave inglese.
Alla promessa
'Mangi il doppio e diventi la metà ',
invece, tenderei anche a credere.
Bisogna vedere la metà di cosa.
Io se mangio il doppio,
signor Biavardi, divento l'esatta metà del Partenone, in effetti.
Infine, sempre in copertina,
campeggia la scritta
'Smetti di fumare e voli ai Caraibi'.
Guardi signor direttore,
io non ho mai conosciuto uno che abbia smesso di fumare
e che sia andato in un'isola tropicale a festeggiare.
In compenso ho sentito un sacco di gente che
ha cominciato a fumare sostanze illecite
e s'è fatta certi viaggi senza neanche uscire di casa
che lei neanche si immagina.
Ma questo è solo l'inizio.
Una si illude che il peggio sia già tutto in copertina
e invece no, il meglio è all'interno!
A pagina 52 c'è un avvincente e istruttivo servizio
con tanto di foto redazionali su
'come slacciarle il reggiseno'
che tiene conto dei vari modelli
(classico, seduttivo, sportivo...).
A parte l'intelligenza del servizio in sé,
vorrei soffermarmi sul consiglio
per slacciare rapidamente il modello sportivo,
che è : 'se lei è spiritosa dacci un taglio con le forbici!'.
Biavardi, io le garantisco che sono una donna alquanto spiritosa,
ma se un uomo che magari conosco da poco,
in un momento di intimità mi tira fuori dal taschino un paio di forbici,
io come minimo penso che sia il mostro di Milwaukee
e nella migliore delle ipotesi gli assesto un calcio nelle palle
che il mese dopo il soggetto in questione
passa dal suo For Men Magazine a Donna Moderna.
A pagina 50 poi,
si tocca l'apice grazie ad un servizio che affronta la spinosa questione:
'Se l'iguana domestico ci prova con tua moglie'.
Nell'articolo si sostiene infatti
che ci sono diversi casi di molestie sessuali
da parte di iguana nei confronti di donne con il ciclo.
Senta signor Biavardi,
lei l'ha mai vista una donna col ciclo?
Mi segua signor direttore,
non parlo di una donna in sella al motorino.
Parlo della donna in quei giorni lì.
Ecco guardi,
io in quei giorni ho la cera del cugino It
e l'affabilità di Godzilla,
non mi si avvicinerebbe a meno di cento metri un velociraptor
si figuri un iguana.
E infine,
l'apoteosi vera e propria:
il test 'sei uno stallone o una schiappa?'.
Le domande sono tra le cose più esilaranti che io abbia mai letto in vita mia
In pratica sei ritenuto uno stallone
se rispondi sì a domande come questa:
'Ti è mai capitato di farlo con una donna
e poco dopo, con la sua compagna di stanza?'
'Un sacco di volte! Alla casa di riposo 'Domus Mariae'.
O 'Di essere chiamato da una donna
che ti chiede se può venire da te alle nove del mattino?'
Sì certo,
da una rappresentante della Folletto.
Mi fermo qui.
Donne, consoliamoci:
noi una volta al mese avremo pure le nostre cose,
ma loro una volta al mese hanno
For Men Magazine in edicola.
Mica lo so' chi sta peggio!!



Donne, attenzione al fascino dell'iguana!!


domenica 18 ottobre 2009

Buon anno!!!!


Una festa in cui tutti
(o quasi)
s'era vestiti da dio!!









"Io sono illuminista e nego l'esistenza di voi tutti!!"




Mnemosine....la dea della Memoria....

La Dea terra e il suo mondo


Le sorelle Cardi





Il mattino seguente.....