mercoledì 28 febbraio 2007

Gruppo(misto) di Yeti avvistato sul Rocciamelone

I camosci tutti fuggiti dalla zona spaventati dalle orribili grida!



Che bella giornata!
non so se sono stata meglio sola con me stessa o insieme a voi.
Che ambiente incredibile!
da non riuscire a capire se era più cielo o più terra...
Che ricordo spettacolare!
(di quelli spazi che restano tuoi per sempre vero M.?)

...La prossima volta mi porto la mia Donna Teresa!anche dovessi trasportarmela a spalle!

...e il VAFFANCULO che volevo gridare per RabbiaStressTristezzaAnsia

è stato invece un GRIDOLIBERO e basta!
'chè la Rabbia se l'è presa la TERRA su cui camminavo,
lo Stress se l'è portato via il VENTO,
la Tristezza è fuggita nei BOSCHI,
e l'Ansia non sapevo più neanche cosa fosse!

martedì 27 febbraio 2007

Piove...(governo ladro!!!,che non centra un c...ma ci sta sempre bene!)



“Ciao.

Ho sognato che avevo due pesci. Uno rosso e uno giallo. Dentro una boccia di vetro.

Ho sognato che mi tradivi. Mi hai telefonato per dirmelo. Ho sognato che mi consolava un altro uomo, ma non era bello fare l'amore con lui.

Ho sognato di perdere il treno delle 6.17”



Ieri sono andata in montagna e ho preso un sacco di pioggia. Cercavo altro, ma ho trovato solo un piccolo di fagiano in gabbia tra i boschi.

Mi strofino addosso alla realtà. Volevo liberare il pennuto. Ma l’ ho lasciato al suo destino di esca o di richiamo.Era freddo, i vestiti bagnati mi pungevano la pelle.
E pensavo.
Ai sogni.
A tutti i treni persi.
Alla mia più grande paura, quella di essere di nuovo abbandonata o accantonata per un’altra.
Al fatto che i pesci sono fatti per sguazzare nella vastità dell’oceano e non per fare da soprammobili in una palla trasparente.
Pensavo che dev’ essere bello essere una fresca pioggia di montagna che batte sulle foglie, striscia sull’erba, si riunisce in piccoli rii e viene bevuta dalla terra. Che bussa impertinente sui gusci delle lumache che si risvegliano dopo un lungo sonno. Che fa scappare gli insetti che corrono freneticamente con quelle loro minuscole zampine velocissime in cerca di un riparo.Che sfuma tutti i colori in una tonalità più scura ma brillante, lucida le rocce.

Ho immaginato che quella pioggia fossi tu. Hai chiuso i miei occhi. Mi hai baciato le palpebre. Mi accarezzavi i capelli colore del corallo e il viso. Piano, scivolandomi addosso. Mi hai sfiorato le labbra lasciandoti desiderare. Bisbigliavi al mio orecchio che sarebbe stato bello che fossimo stati per sempre albero.Mi sei penetrato dentro, ovunque.

domenica 25 febbraio 2007

Che notte, che notte quella notte...

Che notte, che notte ieri notte…
Davvero una bella serata, che da tanto tanto tempo non mi capitava più…
Un ottima bottiglia di dolcetto appoggiati a una panchina appena sotto la Mole, tante chiacchiere, grandi ris
ate (fino a fami male le guance), e poi un allucinante spettacolo teatrale “cosmetica del nemico” bello e terribile, sicuramente forte, a tratti spaventosamente cruento (d’altronde è tratto da un libro di Amélie Nothomb), tappa da Kaled a sbocconcellare un Kebab, e poi verso casa. Seconda bottiglia di Dolcetto e scattano le confidenze, discutiamo da amici, si parla di amore, di identità, di storie finite male se non peggio, di sesso, dei perché della vita, di cosa vuoi fare “da grande”(anche se siamo già abbastanza grandi) e…
Suonano alla porta all’una di notte.
Penso “Toh i vicini… forse De Andrè a questo volume può non essere gradito a tutti” e invece…
LUI!
Lui, sorride bellissimo, dall’alto dell’Olimpo, coi libri sotto braccio e mi chiede
“Eh sai lunedì ho l’esame devo vedere due cose su internet…disturbo??” Sorride sempre più intrigante.
“Disturbo??”…silenzio, imbarazzo, panico…”per la verità sì” rispondo.
Varca l’uscio, entra nel salone ed impietrisce, incrocio i loro sguardi…fulmini e saette!
L’altro saluta, Lui no.
Presa dal panico sprofondo nell’angoscia.
L’unica cosa che il mio cervellino istupidito riesce a formulare è
“Prendi vino e sigarette e ci trasferiamo in camera, perché deve studiare"…e rivolta verso di Lui ”Buono studio”


Io mi sento malissimo, continuano i bla bla bla con l'altro “mi piacerebbe andare in India” bla bla bla “Sai la vita..” ma io sono disconnessa dalla realtà e comincio a pensare che la serata mi sarebbe altrettanto piaciuta, se non addirittura di più, se fosse stato Lui a portarmi a teatro, se fosse stato Lui a bere il Dolcetto sotto la Mole in mia compagnia…e forse comincio a realizzare che non posso scegliere di andare avanti, perché è palese, sono presa da Lui.
Faccio finta di avere sonno, ci salutiamo
“Buonanotte”
“Buonanotte”
E lo spedisco sul divano, nel frattempo Lui ovviamente non c'è più.

L’altro è divertentissimo, ma a tratti credo decisamente insopportabile, nel senso che fa un sacco di moine (e io ODIO le moine ), è un attore di Teatro e un po’ si vede perché sembra un continuo spettacolo da applaudire.
Mi fa ridere, da morire, e io adoro gli uomini che mi fanno ridere. Ma basta. Finisce qua.

Se mi chiedete di Lui…

venerdì 23 febbraio 2007

'nduma d'la pennoira, nè????




Mia cara .G, le tue parole mi rincuorano...nel già caotico intreccio che è la mia vita sto cercando di tessere trame sempre più complicate, e credo di riuscirci abbastanza bene....su una cosa dissento:la saggezza delle PENNOIRE (parruchiere)



Ebbene, è da anni e anni che non vado più dalla parrucchiera e mi affido agli stravaganti tagli domestici fai-da-te proprio perchè la gente che ci va purtroppo spesso è l'esempio lampante del fatto che la testa a qualcuno serve solo a tener su i capelli...ho sentito le cose più assurde e sconclusionate, nonchè le peggiori gazzette del paese sputtanare chiunque...è quasi peggio di una puntata di "uomini e donne "del marito di Costanzo (cioè quel dolce vocino della De Filippi!!!).Passami il numero della tua saggia parrucchiera...magari è la volta buona che vado a darmi un sistematina...

Ah per chi ne ha voglia ecco il testo di una delle canzoni d'amore più belle mai scritte:

Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie,
dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via.
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo,
dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai.
Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore,
dalle ossessioni delle tue manie.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce per non farti invecchiare.
E guarirai da tutte le malattie,
perché sei un essere speciale, ed io,
avrò cura di te.



Vagavo per i campi del Tennessee
(come vi ero arrivato, chissà).
Non hai fiori bianchi per me?
Più veloci di aquile i miei sogni attraversano il mare.
Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza.
Percorreremo assieme le vie che portano all'essenza.
I profumi d'amore inebrieranno i nostri corpi,
la bonaccia d'agosto non calmerà i nostri sensi.
Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto.
Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce per non farti invecchiare.
TI salverò da ogni malinconia,
perché sei un essere speciale
ed io avrò cura di te...
io sì, che avrò cura di te



Franco Battiato, La cura

giovedì 22 febbraio 2007

Ritratto di Tosata con Haagen-Dasz




Mie care streghette,
ecco, l'ho fatta! Una classica idiozia da ragazza mollata.
E non mi sto riferendo alla classica distruzione dei ricordi (foto, magliette, animali regalati), no, mi sto riferendo a qualcosa di ben peggiore.
Mi sono trinciata i capelli.
Oggi alle 10 ho bussato alla porta della mia parrucchiera di famiglia
(mamma, nonna e sorella passano tutte sotto le sue mani),
e le ho detto:"Li voglio (singulto) così!".
Ella, avvolta nel suo camice bianco, mi lancia una sapiente occhiata e :
"Problemi col tuo ragazzo?".
La parrucchiera in effetti, è la versione italiana dello psicologo americano.
La sua saggezza però non le ha imposto di impedirmi di compiere l'insano gesto, forse sapendo che le Abbandonate sono così: devono sostituire un problema con un altro. Sul momento la terapia ha funzionato benissimo. Mentre vedevo la parrucchiera, che brandendo le forbici come un moderno Odino faceva strage dei miei capelli, mi veniva da piangere non tanto per il mio perduto amore, quanto per il mezzo metro di mio essere che si stava staccando dolorosamente da me.
Idiota.
Come se non sapessi che una volta tornata a casa sarei sempre stata Abbandonata, e in più anche Tosata!
Ma perchè lo facciamo?
Perchè siamo così brave a trovare diecimila modi per complicarci la vita?
Nel momento in cui una "felicemente impegnata" diventa "neo-piantata" riscopre improvvisamente la sua passione per sport estremi come il paracadutismo, si butta in improbabili love story con trombettisti russi, si taglia i capelli o si cambia il guardaroba, per evitare di ritrovarsi sola sul divano di casa, ad affogare

nell'Haagen-Dasz alla stracciatella guardando un film lacrimevole.




Così spingiamo la sua immagine in fondo alla mente, la sotterriamo di impegni e la soffochiamo nel caos.
Perchè è meglio disperarsi pensando a quale cordicella tirare per aprire uno stupido paracadute, o piangere ogni volta che vediamo la nostra immagine riflessa, piuttosto che sentir pulsare in ogni momento quel fastidioso nodo dietro i nostri pensieri.
Allora avanti mie streghe, alla riscossa!
Traslocate, fate moto-cross, tingetevi i capelli facendo disperare i vostri erboristi e correte come delle invasate.
Se dobbiamo soffrire, lo faremo combattendo!
E sapendo che un giorno, quando meno ce lo aspetteremo, quel nodo si scioglierà.

'sti gran pezzi di gnocchi

CHI


PIU' BELLO



DI QUESTI DUE ?

mercoledì 21 febbraio 2007

Per una notte sognerò Anarchia...

E' caduto il Governo...

Troppo stanca per seguire con conveniente serietà notizie e dibattiti

la mia mente si è fermata su una frase tronca

"...da domani non sarà più possibile alcuna forma di governo..."

Anarchia!

sognerò stanotte...

e domani, senza svegliarmi, scenderò in piazza e vedrò la gente

costruire un nuovo mondo....e sarà un sogno bello

come il popolo di Vicenza.



non svegliatemi vi prego... almeno per una notte.

My last post

All'inizio mi è parso divertente scrivere e rispondere a questi messaggi nell'etere, ma ora mi sento estranea (anche un po' a me stessa).
Non sono in grado di ascoltare più di quanto abbia già fatto, nè riesco a dire cose che diano un senso al dolore che mi opprime... probabilmente non sono così aperta come pensavo: non riesco a condividere i miei pensieri profondi con voi, perciò mi sembra inutile la mia collaborazione.
Magari è solo un momento di silenzio per meditare su ciò che io considero importante e per dare una direzione al vagare del mio spirito irrequieto, comuque so che anche senza di me saprete fare un buon lavoro (buono???? senza di me siete perdute! :-P )
Qualunque sia il motivo della tristezza non dimentichiamoci di prenderci un po' in giro e che a puntare il dito sugli altri prima o poi ce lo infiliamo in un occhio...
Questo non è un addio ma solo un arrivederci.

Vi abbraccio calorosamente
Donna Teresa

Lettera agli abbandonati

Cari Abbandonati (ma soprattutto Abbandonate),
una lettera di solito comincia con un "Come va?", ma visto che so già che almeno metà di voi risponderebbe "Di merda!" e si metterebbe a piangere, soprassiederò.
Il fatto è che mai come oggi mi è parso che Torino si stia riempiendo di innamorati infelici. D'altra parte, come sapete tutti voi Abbandonati, mai Torino è stata così invasa da coppiette affiatate, felici e innamorate, che ci ricordano di momento in momento quanto noi siamo soli, infelici e innamorati senza speranza. E il problema è che si trovano un po' ovunque, non solo nei luoghi classici da coppietta (vedi panchina, cinema, concerti, macchina parcheggiata con i finestrini coperti da giornali), no, ma anche in sala studio, nei negozi, nelle case dei vostri amici (nei quali voi riponevate la speranza che rimanessero single a vita, così da non farvi sentire uno schifo quando voi eravate in crisi). Maledetti bastardi.
Ogni loro parola, ogni loro gesto, ogni loro sguardo trasuda uno zuccheroso romanticismo, ma voi vi sentite male non tanto perchè una visione simile potrebbe stroncare di diabete un qualcunque robusto ventenne senza alcun precedente clinico. No, l'unico motivo per cui voi vi sentite calpestare il vostro già disabilitato cuoricino è perchè vorreste essere voi al loro posto. Cosa fate quindi? Correte a rinchiudervi a casa, pensando "Sono in salvo? In fondo, ho distrutto tutte le sue fotografie, sbrindellato i suoi vestiti (compreso il maglione verde che gli aveva regalato la madre e che gli dovevo ridare), linciato tutti i pupazzi che mi aveva regalato, annullato ogni ricordo o sentore di lui dalla casa, dovrei essere a posto, no?!". Invece no, e i più esperti tra voi lo sanno bene. Non serve che voi distruggiate ogni cosa che riguarda lui, perchè comunque il ricordo dei momenti passati assieme striscerà fuori, infido, dagli oggetti più impensati. Vedete un pacco di spaghetti? Ebbene, vi ricorderete quando lui vi aveva cucinato quell'ottima pasta con i vetri. "Oh, ma guarda, il fondo del barattolo del sugo era rotto!", aveva detto. Poi avrebbe anche potuto evitarsi di aggiungere: "Vabbè, mastica bene, così la digeriamo!". Lo so, il mio amore (ex amore, in verità... argh, che dolore al petto) non era proprio una cima. Vedete una bottiglia d'acqua? Allora vi ricorderete di quando lui, a Barcellona, vi aveva dato un colpetto alla bottiglia mentre bevevate, e voi per il nervoso gliela avevate rovesciata tutta addosso. E così, alla fine, vi ritrovate a piangere sul pavimento, stringendo la babbuccia di vostra amdre che, per qualche contorto motivo, vi ricorda quando vi aveva detto per la prima volta "Ti amo", o era arrivato a casa vostra nascondendo qualcosa dietro la schiena e dicendo "Ho una sorpresa per te" (e io so che anche voi avevate finto, perchè i cioccolatini al cocco fanno universalmente schifo a tutte le ragazze del mondo. Ma lui era così felice, e voi non volevate deluderlo, e così avevate inscenato un entusiasmo che non avrebbe convinto nessuno al di fuori di lui). A qual punto, bum! Vi ricordate tutti i momenti passati insieme, le vacanze, le cene, le risate, come quella volta che lui aveva mal di schiena e voi lo avevate costretto a seguirvi nel carrozzone degli specchi, su e giù per gli scalini mobili.
Non serve che le vostre amiche vi dicano che ha offeso la vostra dignità, tradito la vostra fiducia, e, diciamocelo, poteva anche evitare di innamorarsi di una tipa in vacanza e poi dirvelo come se fosse la cosa più normale del mondo. Voi rivolete solo quegli anni passati con lui, anni in cui lo avete amato, al di là delle crisi, al di là di tutti quei suoi piccoli difetti (e in fondo anche per quelli) che a voi facevano tanto ridere. Come quando aveva fermato "The Interpreter" per dirvi, con vocetta lamentosa: "Non ho capito niente, perchè quello l'ha ammazzato?", e voi ridendo glielo avevate spiegato.
Non vi starò a ripetere tutto ciò che mi hanno detto le mie amiche, perchè con ci credo, e so che non ci credete nemmeno voi. Non ci passerà mai, non del tutto almeno. In fondo al nostro cuore ci sarà sempre un pezzetto di odio, rancore e amore per quella persona che ci ha fatto tanto male dopo averci fatto tanto bene. E per come la vedo adesso, non amerò mai nessuno come ho amato lui. Nessuno potrà mai farmi sentire così importante, o farmi ridere così tanto, o cucinare una pizza gorgonzola e cipolle come la sua.
Però una cosa la so. So che ho delle amiche, una famiglia (e soprattutto un cane) che mi vogliono bene. So che, anche se adesso sono finiti, ho passato due anni meravigliosi, che, qualunque cosa accada, non dimenticherò mai. E so che un giorno mi sveglierò, e non cercherò con gli occhi la sua foto, che ho tolto due giorni fa dal mio comodino.

martedì 20 febbraio 2007

Casa dolce casa


Curioso che io mi metta a parlare di case, perché la casa per me è un posto in cui mi trovo bene ovunque io possa capitare. Sta però di fatto che urge per me una stabilità. Ho bisogno di una dimora fissa…insomma un appartamento, o stanza da identificare con la mia casa!
Voglio dire, vi assicuro che di case da quando sono a Torino ne ho cambiate tante, davvero, e le ho condivise con dei personaggi a volte surreali, odiosi, stupendi, doppiogiochisti, sessuomani, paranoiati, leghisti(!!!), teneri, sinceri, fancazzisti, svampiti e…questa lista potrebbe continuare ancora per molto!!
Ora ho bisogno di un posticino, tutto mio da poter chiamare casa.
Del tipo che se uno mi chiede “Mò dove vai?” posso rispondergli ” A CASA MIA” e non in “una casa che è un albergo”, “in una gabbia di matti”, “in una topaia vecchia e ammuffita”, “a casa di…”.
No so quanti di voi mi possano effettivamente capire, ma continuerò comunque.
Sta di fatto che nell’alloggio in cui mi trovo al momento sto bene. E’ una bella casa, che ho arredato e pitturato, che ho pulito e sporcato e di nuovo pulito, che ho addobbato, alle cui pareti ho appeso le mie foto ,e sento che vorrei rimanerci ancora per un po’, d’altronde questa casa è uno schianto!!!
Stiamo cercando delle nuove inquiline, oggi ho mostrato loro la casa e abbiamo parlato un pò.
Ci sono buone notizie: forse le nostre prossime inquiline saranno una greca (che promette davvero bene) e una spagnola!!
E poi tra le tante, sapete quando a pelle una persona ti sta sulle palle (in fondo è questione proprio solo di una vocale) una tipa mi ha detto ”Ma questa casa è proprio bella, beh quando te ne andrai via di qua chiamami che cerco una sistemazione stabile e mi piacerebbe abitare in questa casa”
Ufff…incredibile!!!Ho avuto un moto di gelosia enorme (credo anche di avere fatto una smorfietta). Mi stupisco di me stessa…sono GELOSA della (a questo punto mi sembra palese) MIA CASA???
Cioè io a questa volevo ficcargli un calcio sulle natiche quando me l’ha detto, che poi non ha sostenuto niente di speciale, mi ha solo spiegato che mi sostituirebbe quando me ne andrò.
Insomma oggi ho capito che non ho affatto voglia di andarmene da qui. E questo potrebbe rivelarsi davvero un problema! Mi piace questo posto, al di là del fatto che è una casa tutta ristrutturata e bella, c’è qualcosa che non so definire e che mi lega a lei. E’ la casa che quando tutti vedono fa esclamare “cavoli che bella, anch’io vorrei una casa così” Ecco io una casa così ce l’ho…perché devo andarmene?

lunedì 19 febbraio 2007

Dipendenze



Sì lo so che fa male, ma mi sto fumando una sigaretta...ad è figo!
ma forse no!
Sto meditando su questo: negatami la possibilità di dipendere da lui mi sto aggrappando alla nicotina (nonostante recenti studi abbiano dimostrato che purtroppo non ha effetti eccitativi sui neuroni dell'ippocampo coinvolti nei processi mnemonici e di apprendimento, e quindi sia palese che abbia per lo più conseguenze negative sull'organismo) solo perché ho la necessità di dipendere??
Com'è stupido pensare di stare bene con una sigaretta, no??
eppure questa sera che sono tutta sola in casa (eccezion fatta ovviamente per lo zoo domestico) mi sento rincuorata dalla presenza di questi sbuffi di fumo che mi ronzano davanti allo schermo!!! Starò impazzendo...qualche teoria di non so quale origine o attendibilità (forse qualcosa letto qua e là) sostiene che il fumatore gode della sigaretta in quanto si ristabilisce una sorta di ancestrale contatto orale che rievoca in qualche maniera la suzione neonatale.
Sono regredita a tal punto? forse il mio desiderio di ritornare bambina è legato alla sensazione di sicurezza che si ha nell'avere qualcuno vicino che ti protegge e si prende cura di te, dato che ora mi sento sola, esposta e vulnerabile.
Ma non è del tutto vero, anche se lui se n'è andato.
Ebbene io una famiglia un pò strana vicino ce l'ho, è una famiglia decisamente matriarcale fatta anch'essa nell'individualità di ogni soggetto di piccole insicurezze, eppure quando siamo tutte assieme queste incertezze svaniscono e sì, ritroviamo tutte un equilibrio e una pace q
uando decidiamo di farci aiutare a piccoli passi e a dosi omeopatiche.
E' decisamente rincuorante sapere che sono lì, ti ascoltano, ti consigliano, ti colorano i capelli, ti cazziano, ti capiscono e alle volte piangono con te.
Forse se queste donne, a modo loro così forti pur mantenendo la loro dolcezza (cosa che in questo momento io non riesco a fare perchè io=forte=stronza), non fossero al mio fianco in un momento simile sarei già crollata del tutto.
Per cui ringrazio la mia grande famiglia, da cui credo di dipendere più che dalla nicotina (grazie a Giove!!) e le abbraccio forte forte forte!!!

Ah non mi semba corretto però, prima di salutarvi non ammettere che la mia più grande dipendenza, ma proprio la più...non so fate voi...è la Maionese!!!Scontato, mi farete notare,chi mi conosce da un pò già lo sa, per gli altri, immagino sia stato illuminante il mio alter ego con cui mi firmo su questo blog!!!Ciao balenghi!

Ecco la tua bandiera lupo!

ciao!p.s.:guarda chi c'è!>>

domenica 18 febbraio 2007

risposta

P.S.=pre scriptum
IO non sò scrivere, in particolare di me stessa, volevo risponderti e ci ho provato.
Ti mando questa risposta sperando che sia scritta in linguaggio comprensibile e che ti serva, non ho fumato niente prima di scriverla, ed ero io che picchiettavo sui tasti ma rileggandola mi sembra scritta da un altra con cui neanche sono d'accordo, di telepatia non sono ancora capace quindi penso che mi accontenterò. baci Elisa

Non so se le Amazzoni bastassero a se stesse sul piano individuale, a rifletterci adesso mi sembrano più una società chiusa, andofoba per difesa da ciò che non conscevano e capivano....o forse da ciò di cui avevano conosciuto troppo bene i difetti e subito per troppo il potere senza avere il diritto a difendersi...ma per sviluppare questa riflessione, e per svilupparla in modo possibilmente polllllitically correct(ossia con parole che non facciano sbiancare troppo gli individui dell'altro sesso) e con una certa coerenza logica penso che mi serva un po' di tempo di elaborazione e quindi per adesso sospendo.
Ti parlo invece del Bastare a se stesse, e lo faccio abbandonando qualsiasi logica coerenza.

E' possibile bastare a se stesse:

sai che questo te lo dice un IO che non è mai stato un NOI, una coppia, e quindi sarebbe facile rispondere che io basto a me stessa ma che non so cosa sia essere innamorata e stare con una persona e di conseguenza non sento la mancanza di ciò che non conosco; che non sono mai stata veramente felice ma che, tanto meglio per me, non me ne posso rendere conto.
Ma ciò che non ho mai conosciuto mi manca da un po' di tempo più di quando vorrei e di quanto ho mai ammesso.....
malgrado questa esecrabile debolezza indegna di un'Amazzone IO comunque basto a me stessa.
So bastare a me stessa perchè io contengo una sorta di spazio interiore(non le budella!!!!'sti veterinari!); sò di avere questo Porto tranquillo dentro di me, è un posto dove sono necessariamente sola perchè non esiste il concetto di altro; capitano momenti nella mia vita in cui luogo, un paesaggio, ma non solo: uno "spaziotempo" (è difficile da definire...) mi ferma e diventa mio, diventa un ricordo molto particolare che posso richiamare alla memoria inseme alla sensazione di pace e completezza che è il mio bastare a me stessa;
così io posso vedere il mio Porto Tranquillo sotto forma di Corsica: Mare e Montagne, Rivalta: Casa Colline e Solchi Contadini, Grecia: Ulivi Terra Arida e Vento Caldo, Yamserius: Deserto e Rovine...
Ma quella che vedo sono IO stessa,
e mi basto,
cazzo come può non bastarti un intero Mondo fino all'orizzonte?
Chi mi può colpire se sono Roccia,
Chi mi ferma se sono Acqua?
Di chi ho Bisogno se sono Terra e Albero e Grano e Fiume e Folla e Libro e Storia?
Così i miei Amici, gli Uomini che amerò, se ne sarò capace, e chi camminerà con me lungo la strada sono persone con cui VOGLIO condividere le mia Vita NON di cui ho bisogno, che mi servono, così quando le nostre strade si divideranno terrò nel mio zanio di viandante qualcosa di chi si separa da me, avrò di essi come un tatuaggio sulla pelle, ma continuerò a camminare e non sarò zoppa perchè BASTO A ME STESSA.

Il segreto delle Amazzoni

Che strano, pare le cose si sgretolino pian piano intorno a me. Sta accadendo con una velocità sconvolgente. Il fatto che Lui mi abbia lasciata (epicentro del sisma) sta provocando una serie di sconvolgimenti collaterali, quali il fatto che prima o poi dovrò lasciare questa stupenda casa, e di conseguenza cercare un nuovo posto dove andare e quel che è peggio portarci tutta la mia roba, il non riuscire ad immergermi con una certa concentrazione nello studio (questo vorrei davvero riuscire a farlo!!), una serie di insicurezze sul mio aspetto e la mia personalità (che ritengo stupidamente parte della causa del suo rifiuto a voler stare con me).
Se mi guardo da fuori mi vedo come una formichina impazzita che tenta di rattoppare questa enorme tela preoccupantemente lacerata con delle pezze inadeguate (cercando conferme dal butta sarde o scervellandomi a cercare una soluzione che non vuol farsi trovare).
Insomma il castello di carte (credo fosse un mazzo interamente composto da 2 di picche!!!) sta cadendo e si sfracella senza pietà. E adesso??
L’unica cosa è decidere, il vero problema è scegliere cosa fare!
Provare a riconquistarlo, perchè innegabilmente mi manca ed è atroce la sua assenza nella mia vita dal momento che realizzo che la mia quotidianità non sembra quasi più appartenere alla sfera del “mio“ perché è talmente assurda e dolorosa che non riesco a riconoscermici, o voltare pagina e ricominciare da zero?
E se ricomincio da zero, avrò forza sufficiente per farcela, dato che vorrei riuscire a riscattarmi da sola e a essere ancora più forte di quello che la vita mi ha reso finora?
Temo anche che per un po’ perderò la fiducia negli uomini tutti, i quali ai miei occhi cominciano a diventare suppellettili inutili se non ad una cosa (...), una sorta di vaso di Pandora da non aprire perché contenitori dei mali del mondo.
Mi pentirò di aver deciso di recidere fino all’ultimo il cordone ombelicale che mi lega a lui?
E’ vero come spesso mi sono sentita dire che tra un po’ nemmeno li ricorderò tutti i suoi difetti e sembrerà solo più un Dio (nella fattispecie Eros, considerando gli ultimi sviluppi) che io mi sono lasciata scappare ?
Siamo davvero così fragili, deboli e incomplete da sentirci non appagate dal fatto di essere SOLE?? Dobbiamo dipendere da un uomo per raggiungere la felicità? Non riusciremmo a vivere tutte felici nel regno delle amazzoni? Perchè il problema sta tutto lì poi, cioè il continuo anelare ad avere un compagno, ovviamente alla nostra altezza, al nostro fianco. Ed è altrettanto innegabile che siamo spinte da questa pulsione che ci costringe alla disperata ricerca del nostro”principe” (il mio non sarà azzurro ma rosso!).
Come si fa ad uscire da questo turbine? Svelatemi il segreto delle amazzoni!!
Non è forse vero che dietro a ogni leggenda c’è un fondo di verità? Orbene sono disposta a rinunciare al mio seno destro, a cavalcare nuda, e a imparare a usare un arco…insegnatemi come si può bastare a sé stessi…perché questo dolore mi sta schiacciando e faccio fatica a tenere la testa alta.
Ad ogni modo per quando sia difficile credo che sia la cosa giusta da fare ( lasciarlo andare).

Struconi

I puntini sulle iiiiii....

Ecco al di là di tutto, tengo a precisare che quelle che possono apparire generalizzazioni da parte mia nei confronti del genere maschile (vi prego non me ne abbiate) sono dovute a due essenziali questioni.

La prima.
Quello che scrivo sul blog sono scorci reali di vita vissuta, di emozioni mie, di deliri miei. Ovvero semplicemente scrivo quello che capisco e percepisco dalle persone che mi stanno intorno, che attraversano le mia vita e che mi lasciano qualcosa. Ovviamente le mie impressioni sono dettate dalla casistica del momento, lo so anch’io che non tutti gli uomini sono così o colà, solo che a me capitano quelli che vogliono mostrare solo un aspetto del loro carattere e che la mia mente poi etichetta e archivia nella categoria “banale”. Purtroppo ultimamente gli uomini che mi sono ronzati intorno non è che si siano comportati davvero con rispetto verso di me. E qui scatta

La seconda motivazione.
Come ho scritto all’inizio, sono stata lasciata dopo 3 anni di convivenza dal mio compagno (o meglio secondo la versione riveduta e corretta, ci siamo lasciati perché ho acconsentito che mi lasciasse). Come dice Donna Teresa siamo tutti unici, il suddetto mio commento non vuole essere una generalizzazione del tipo "di tutta l'erba un fascio", ma peggio, forse, perchè è solo quello che vivo e sento addosso e adesso. Quante banalità mi vengono sbattute in faccia e che si ripetono tristemente quasi sempre uguali nel tempo! Forse siamo tutti un pò più poveri di fantasia, io pure. Non credo di essere una che generalizza, o forse sì? Sta di fatto che ora ho bisogno di essere crudele e spietata con chi mi desidera perchè, sì, estendere il mio odio per i maschi è un modo per sentirmi protetta, perchè sono stufa che in un modo o nell'altro il lui di turno mi faccia soffrire da morire, sono solo sola, e spaventata, e quindi li odio tutti solo per il semplice fatto che ho bisogno di farlo (eccetto ovviamente i cuccioli, il sorello e i rilassati sessualmente!!!) Non biasimatemi per questo, forse non comunichiamo sulla stessa lunghezza d’onda, il mio vuol essere un banale sfogo, perché ho bisogno di una corazza ancora più spessa per affrontare gli uomini e non uscirne per l’ennesima volta brutalmente mutilata

Chi lo sa, poi quando fra un pò di tempo mi riprenderò e leggerò alcuni pezzi di questo blog mi farò delle risate allucinanti perchè mi renderò conto che la sto facendo forse troppo tragica...mah!Speriamo mi ritorni presto il buon umore, soprattutto per voi lettori, se no che pippa noiosissima che dovete sorbirvi!!!

sabato 17 febbraio 2007

Non perdiamo la bussola!

Non lasciamoci però accecare dall'ira con discorsi come: gli uomini sono così... le donne sono colà... Io voglio sentirmi non come appartenente ad una specie etichettata, ma valorizzata o giudicata in quanto persona singola diversa, perchè se pur con caratteristiche comuni a molti altri e altre l'insieme particolare dei molteplici aspetti mi contraddistingue in modo unico.
Non ci sto ad essere un punto uguale della massa!
Scusate la presuzione, ma credo nell'individualità!
Con orgoglio,
T. come tanto prima o poi gli altri siamo noi...

GLI ALTRI SIAMO NOI
Umberto Tozzi

Non sono stato mai più solo di così
e' notte ma vorrei che fosse presto lunedì
con gli altri insieme a me per fare la città
con gli altri chiusi in se che si aprono al sole
come fiori quando si risvegliano si rivestono
quando escono, partono, arrivano
ci somigliano angeli avvoltoi
come specchi gli occhi nei volti
perché gli altri siamo noi.

I muri vanno giù al soffio di un'idea
Allah come Gesù in chiesa o dentro una moschea
e gli altri siamo noi ma qui sulla stessa via
vigliaccamente eroi lasciamo indietro i pezzi di altri nodi
che ci aspettano e si chiedono
perché nascono e subito muoiono
forse rondini foglie d'Africa
ci sorridono di malinconia
e tutti vittime e carnefici
tanto prima o poi gli altri siamo noi.

Quando cantano
quando piangono
gli altri siamo noi.

In questo mondo gli altri siamo noi
siamo noi siamo noi.

Quando nascono
quando muoiono
gli altri siamo noi.

Gli altri siamo noi
siamo noi siamo noi.

Noi che stiamo in comodi deserti
di appartamenti e di tranquillità
lontani dagli altri
ma tanto prima o poi gli altri siamo noi.

oh oh oh...
in questo mondo piccolo oramai
gli altri siamo noi.

si gli altri siamo noif
ra gli indios e gli indù
ragazzi in farmacie
che ormai non ce la fanno più
famiglie di operai licenziati dai robot
e zingari dell'est in riserve di periferia
siamo tutti vittime e carnefici
tanto prima o poi gli altri siamo noi.

l' Amazzonia
il Sudafrica
gli altri siamo noi.

in questo mondo gli altri siamo noi
siamo noi siamo noi.

Quando sparano
quando sperano
gli altri siamo noi
in questo mondo piccolo oramai
siano noi siamo noi
gli altri siamo noigli altri siamo noi
in questo mondo gli altri siamo noi
gli altri siamo noi.

lunedì 12 febbraio 2007

la guerra dei sessi


Care amiche, come farei senza di voi, credo che probabilmente passerei il mio tempo ad ingozzarmi di cibi fitti, ubriaca riversa sul divano ad ascoltare gli Afterhours o a guardare " l'ultimo bacio"....ah già, ma è quello che faccio quando non ci siete!!

Per l'eterna guerra fra i sessi è un casino, sostanzialmente non si capisce mai una pippa...chissà se gli uomini sono gentili con te a prescindere (magari per galanteria o per instaurare un'amicizia disinteressata) o solo perchè l'eterna forza che li muove tutti è l'istinto sessuale...ma allora perchè noi sappaimo essere sessualmente rilassate per la maggior parte della nostra esistenza?!

Il casino del corteggiamento è il fatto che è davvero una matassa complicata da sgrovigliare, se fosse semplice che gusto ci sarebbe nel farlo,no??
Il problama sta nel non esagerare ovvero riuscire a rimanere in bilico sulla lama del rasoio senza che nessuno si faccia male lanciandoci addoso spesso e volentieri cliquet (ma poi si scrive così??) e tessere quella tela appiccicosa per sedurre le nostre"prede".
Che bello corteggiare e\o sentirsi corteggiate con stile.
Lo stile??ma che fine hanno fatto gli uomini con lo stile??Dove si sono cacciati??Qui lanciano megattere e non ci si diverte proprio per niente.

Credo invece che sia da rivalutare il mio butta sarde perchè di colpo mi ha negato le megattere e conscio della situazione che sto vivendo sta "picchiettando un indù di latta su una scatola di tè"...chissà non capisco se batte la ritirata perchè pensava sarebbe stato facile o se sta tessendo la sua tela con un pò più di maestria di quello che mi aspettavo.Più che un risiko mi sembra di star giocando a scacchi e le pedine che ci sono rimaste sono poche, le mie concentrate sulla difesa ("Se ti va di fermarti a dormire da me i divani sono comodissimi") e le sue ("la settimana prossima do una festa a casa mia, e se vuoi fermarti a dormire pure il mio divano è molto comodo")
Al che qui la sottoscritta femmina confusa che da un pò è fuori dai complicati intrighi delle tattiche seduttive cade un pò in crisi e la domanda è: con questo vuoi dirmi "sono stato bene con te, e ci sono delle ottime basi per un interessante amicizia"oppure "Credi che non sappia giocare?eccoti ti rispondo a tono, ma sei la benvenuta ... forse anche nel mio letto??"
Ed eccolo rispuntare anche nel calar di questa sera a farsi sentire accusandomi di essere più scienziata che femmina istintiva e passionale poichè tento di ingabbbiare le emozioni all'interno di definizioni razionali che possano dare certezza...ma ahimè non ci riesco e per prima affermo che una parte di me mai riuscirò a capirla proprio perchè forse non va capita.

Vi racconterò gli sviluppi, nel frattempo il motore immobile dell'istinto sessuale grava come un macigno su di me...mi manca Lui

PS: Ma non sarà che i ruoli si sono invertiti??Forse a furia di portare i pantaloni siamo a volte più uomini degli uomini, più forti e più coraggiose?!Di tutte le amiche che mi trovo intorno che hanno avuto rotture sentimentali o problemi vari, non c'è n'è una che sta a paingersi addosso senza trovare la forza di reagire,anche se il tempo passato insieme a lui è stato lungo, forse in alcuni istanti eterno, tutte abbiamo le palle di guardarci in faccia e andare avanti....mi dispiace non poter dire la stessa cosa degli uomini che si sono rammolliti e sembrano fatti di gelatina, dolcissimi per carità, ma pur sempre di gelatina!!

RISIKO!


Abbiamo un dubbio sulla regolarità dell'esito del match: la sconfitta di una strega mi sembra che contraddica l'antica regola aurea "6 tu kke ci xdi, bruto omo!!" che la Littizzetto ha riformulato così: "se non ti piace la mia cellulite, allora sei gay!!!"
Scovando negli annali delle streghe di Imladris altre perle di saggezza:

-non ti piacciono i miei peli superflui!?! esci con una palla da biliardo!!

-hai perso la cartina??? Segui un corso di orientiiring!!!! (libro di testo "La patata sovrana")

-la tua mamma sa fare gli agnolotti freschi e ricamare contemporaneamente?? Bene. Impara!!

-Hai capito come non farmi incazzare in quei giorni? fallo tutto il mese(e magari anche 12 mesi l'anno..utopia!)

-è inutile che ti ecciti pensando a due lesbiche, tanto loro non si ecciteranno mai pensando a te!

-se butti sarde su tutte le merluzze che incontri finisci per mangiare tonno in scatola.....
e avviso ambientalista: non tirare megattere invece che buttar sarde, la specie delle megattere, oltre a non essere una buona esca, è in via di estinzione e non gli giova alla sopravvivenza imparare il volo acrobatico.

-Farsi delle fisime sul fisico e una NOSTRA prerogativa, l'ideale della parità tra i sessi è ancora troppo giovane per certe cose.....diciamo che quando il nostro genere ricoprirà il 51% delle cariche nei governi di tutto il mondo... tu potrai guardarti le maniglie dell'amore con orrore (cmq se poi decidi di eliminarle con la liposuzione TI MOLLO!) o litigare con la bilancia che segna troppo o troppo poco.

Ma approfondiremo l'argomento con il comitato sportivo 2 di picche.


RISIKO! "caccia e pesca"

il sottile sport di inretire il buttasarde

La conquista dell'altro sesso è una sfida adrenalinica, un gioco di equilibrio instabile di frasi da interpretare, segnali da codificare, strategie da pianificare prima dell'attacco con i nostri cararmatini alla kamchatka sperando che il nostro lancio di dadi sia fortunato.
A volte è il paese da invadere che ci dà il benvenuto (6 -1), altre volte invece è solo questione di tenacia e quantità di cararmati, altre ancora è una sconfitta totale perchè ci ha sbaragliato tutta l'armata (1-1, vince la difesa).
Per fortuna la mancata conquista di un territorio non pregiudica il raggiungimento dell'obbiettivo, ma anche qualora questo non sia raggiunto possiamo sempre tirare fuori il classico "PEACE&LOVE" e fraternizzare con il nemico che sarà più disponibile nei nostri confronti, perchè perfino in trincea scoppiava la pace...

Attenzione! regole non incluse nella confezione
made in Imladris
copy-right reserved to Donna Teresa & E.(come eremita in Aldabra, prossima (av)ventura)

Uomini 1 - Maniacalmente Maionese 0

Per coloro che non sono informate ecco l'antefatto: Lui mi ha mollata (tranquille sto bene...mi sento leggera...) e più o meno contemporaneamente a questo infausto accadimento un vecchio "amico"si è fa risentire e butta sarde...E' venuto di corsa a trovarmi e abbiamo passato una serata a fare "peritivi"...

Uomini 1- Maniacalmente Maionese 0



Oh ma poi questi uomini io non li capiro' mai....davvero, e alla fine il butta sarde mi ha dato picche...picche???A me??Ma vi rendete conto?? (…è solo una domanda retorica…non dovete rispondere sul serio…)
Beh forse ho cercato di fare il passo più lungo della gamba, ovvero i tempi magari erano prematuri, ho deciso di mettermi in gioco troppo presto lo stesso, forse per quella piccola parte di noi che è anche vanità, per il semplice e altrettanto disperato bisogno di sentirmi rassicurata che qualcun'altro mi trovasse desiderabile, eppure è come se mi sentissi un alone di rifiuto addosso....ma che è, come la 'munnezza, puzzo???
Però la cosa davvero spiazzante è rendersi conto che si è di nuovo dentro la vita quella vera, quella specie di guazzabuglio fangoso e ti trovi nella mischia e ogni tanto i cazzoti li dai, ma anche li pigli...insomma sono stata troppo tempo lontana dal "ring"e mi ritrovo con le ossa rotte e un pò ammaccata perchè sì, per quanto sia bello e appagante fare la principessa rinchiusa in un castello col dolce principe (un pò puzzone) non c'è davvero paragone coi cazzotti e i calci sugli stinchi e quel turbine di energia che generano i confronti con i soggetti dell'altro sesso (non è masochismo, eh, è solo che ho una visione un po’ combattiva del corteggiamento-attrazione)...incredibile non mi sentivo così viva da anni e anche se è andata male, insomma ho perso, le ho prese di brutto, sono qui con un sorriso stampato addosso perchè ci ho provato, sono andata avanti, sono inciampata ma mi sto rialzando e....sotto a chi tocca!!!
Mi sento comunque fuori allenamento (chi viene a fare jogging con me domattina???) son pur sempre 3 anni in più dall'ultima volta e mi sto chiedendo: dovrei andarci con più calma???Ma alla mia età è bene fare ancora certe cose??Scherzo.
Ultima cosa, è stato davvero curioso e a tratti surreale dopo alcuni anni senza vederci, il tentare di sovrapporre l'immagine del ricordo di lui alla realtà che mi son ritrovata davanti: i tanti riccioli in meno e una incalzante stempiatura, le rughette intorno agli occhi...e quello che lui ha visto in me???Chi lo sa! quello che so è che non dev'essergli piaciuto per niente!!!
Oh mio dio....sto diventando prolissa come Lupo solitario (vedi blog)!!!!!AAAAAAAAHH
Vi aggiornerò fanciulle…Struconi

venerdì 2 febbraio 2007

FROM IMLADRIS >TO SORELLO(il nostro contributo sull'amore,poichè la virtù sta nel mezzo...ma soprattutto l'ironia ci salverà tutti!!!)

IO TI AMO
E SE NON TI BASTA RUBERO' LE STELLE AL CIELO
PER FARNE GHIRLANDA
E IL CIELO VUOTO
NON SI LAMENTERA' DI CIO' CHE HA PERSO
CHE LA TUA BELLEZZA SOLA
RIEMPIRA' L'UNIVERSO

IO TI AMO
E SE NON TI BASTA
VUOTERO' IL MARE
E TUTTE LE PERLE VERRO' A PORTARE
DAVANTI A TE
E IL MARE NON PIANGERA'
DI QUESTO SGARBO
CHE DI ONDE A MILLE, E SIRENE
NON HANNO L'INCANTO
DI UN TUO SOLO SGUARDO


IO TI AMO
E SE NON TI BASTA SOLLEVERO' I VULCANI
E IL LORO FUOCO METTERO'
NELLE TUE MANI, E SARA' GHIACCIO
PER IL BRUCIARE DELLE MIE PASSIONI


IO TI AMO
E SE NON TI BASTA
ANCHE LE NUVOLE CATTURERO'
E TE LE PORTERO' DOMATE

E SU TE PIOVER DOVRANNO
QUANDO D'ESTATE

PER IL CALDO NON DORMI
E SE NON TI BASTA PERCHE' IL TEMPO SI FERMI
FERMERO' I PIANETI IN VOLO
E SE NON TI BASTA
VAFFANCULO

STEFANO BENNI, BALLATE


Leggerla è un'esperienza catartica mio caro Sorello,
Noi preferiamo l'amor corrisposto a quello stilnovista,
l'amore dei liberi cittadini a quello stereotipato del matrimonio religioso,
l'amore costruito sui fatti e non su parole vuote,
quello che pur avendo radici VIVE DI PRESENTE e NON di passato o futuro,
quello in cui il NOI non toglie niente all'IO...e adesso basta!


Un abbraccio E.(come "Ekkecazzo mi avete coinvolto nei vostri sentimentalismi")


Un sorriso M. (come "Meglio una gallina oggi che un uovo domani"che ve lo scrivo a fare...PERLE AI PORCI!! ) ovvero M. come Maniacalmente Maionese

giovedì 1 febbraio 2007

Imladris e le sue Streghe

Perchè Imladris?

Il termine è stato coniato dal nostro Sorello (farabutto e brigante) preferito, riportiamo quindi uno stralcio di sua definizione:
NB Imladris: Ultima Casa Accogliente, vi si svolse il Consiglio di Elrond prima del viaggio della Compagnia dell'Anello; in altre parole, tra le Montagne Nebbiose c'è un rifugio dal delirio che devasta il resto del mondo.
....mah rifugio dal delirio...insomma sentite che ci succede, sempre parole del Sorello:"...giorni e giorni di lavoro, di tempo preso allo studio, di corse, di tempi stretti, di libri a sorpresa, di acqua che cade, di contatti sul filo di spada appena affilata, di informazioni sbagliate e confuse, di telefonate assurde e ripetute, di notti insonni a discutere di tutto quanto, di gente che suona il citofono e di gente che va a comprare da mangiare al volo, di kebab misti a lacrime, di crisi sentimentali collettive..."...e che Crisi ultimamente! Crisi che ha coinvolto buona parte delle streghe, dei famigli (conigli), e di tutti gli strani amici che passano per la Casa Accogliente(o CASA ACCOGLIENZA PROFUGHI) ... ma di questo Vi parliamo e parleremo abbondantemente dagli altri post.

Perchè Streghe?




Abbracaddabbbra..eccoci qua, sette megere attorno a un tavolo, una strana musica folk nell'aria, e davanti a loro una distesa di ingredienti molto pericolosi: cioccolato per lenire l'ansia, infusi per scaldare l'anima, maionese spesso associata ai funghetti allucinogeni per bisogno di tenerezza, gorgonzola per dare forza, patatine per sfizio, tiramisù contro la depressione, biscottini (rigorosamente non al cocco) per discorsi da donne, paprika per accendere gli assopiti spiriti, burro per ammorbidire la vita, zucchero (di canna grezzo del commercio equo e solidale) per le carenze d'affetto, e cipolle! ...litri e litri di caffè per sembrare un pò meno rincoglionite (purtroppo però ci siamo assueffatte in fretta), guaranà&guaranito artiglieria pesante per le nottate di studio, arancini,pizza e salatini per le pause dallo studio!Siamo l'incubo di tutti i nutrizionisti!!!ah ah ah...
e per la sera: BirraBonardaBarberaDolcettoPinotLimoncelloMojitoBronxManhattan!
Alla Salute di Chi Ci Vuole Bene e Male, l'importante è non suscitare Indifferenza!!!(e anche non cadere dal palco, o dalla sedia! Nb: ogni riferimento a Donna Teresa è puramente casuale!)