mercoledì 21 febbraio 2007

Lettera agli abbandonati

Cari Abbandonati (ma soprattutto Abbandonate),
una lettera di solito comincia con un "Come va?", ma visto che so già che almeno metà di voi risponderebbe "Di merda!" e si metterebbe a piangere, soprassiederò.
Il fatto è che mai come oggi mi è parso che Torino si stia riempiendo di innamorati infelici. D'altra parte, come sapete tutti voi Abbandonati, mai Torino è stata così invasa da coppiette affiatate, felici e innamorate, che ci ricordano di momento in momento quanto noi siamo soli, infelici e innamorati senza speranza. E il problema è che si trovano un po' ovunque, non solo nei luoghi classici da coppietta (vedi panchina, cinema, concerti, macchina parcheggiata con i finestrini coperti da giornali), no, ma anche in sala studio, nei negozi, nelle case dei vostri amici (nei quali voi riponevate la speranza che rimanessero single a vita, così da non farvi sentire uno schifo quando voi eravate in crisi). Maledetti bastardi.
Ogni loro parola, ogni loro gesto, ogni loro sguardo trasuda uno zuccheroso romanticismo, ma voi vi sentite male non tanto perchè una visione simile potrebbe stroncare di diabete un qualcunque robusto ventenne senza alcun precedente clinico. No, l'unico motivo per cui voi vi sentite calpestare il vostro già disabilitato cuoricino è perchè vorreste essere voi al loro posto. Cosa fate quindi? Correte a rinchiudervi a casa, pensando "Sono in salvo? In fondo, ho distrutto tutte le sue fotografie, sbrindellato i suoi vestiti (compreso il maglione verde che gli aveva regalato la madre e che gli dovevo ridare), linciato tutti i pupazzi che mi aveva regalato, annullato ogni ricordo o sentore di lui dalla casa, dovrei essere a posto, no?!". Invece no, e i più esperti tra voi lo sanno bene. Non serve che voi distruggiate ogni cosa che riguarda lui, perchè comunque il ricordo dei momenti passati assieme striscerà fuori, infido, dagli oggetti più impensati. Vedete un pacco di spaghetti? Ebbene, vi ricorderete quando lui vi aveva cucinato quell'ottima pasta con i vetri. "Oh, ma guarda, il fondo del barattolo del sugo era rotto!", aveva detto. Poi avrebbe anche potuto evitarsi di aggiungere: "Vabbè, mastica bene, così la digeriamo!". Lo so, il mio amore (ex amore, in verità... argh, che dolore al petto) non era proprio una cima. Vedete una bottiglia d'acqua? Allora vi ricorderete di quando lui, a Barcellona, vi aveva dato un colpetto alla bottiglia mentre bevevate, e voi per il nervoso gliela avevate rovesciata tutta addosso. E così, alla fine, vi ritrovate a piangere sul pavimento, stringendo la babbuccia di vostra amdre che, per qualche contorto motivo, vi ricorda quando vi aveva detto per la prima volta "Ti amo", o era arrivato a casa vostra nascondendo qualcosa dietro la schiena e dicendo "Ho una sorpresa per te" (e io so che anche voi avevate finto, perchè i cioccolatini al cocco fanno universalmente schifo a tutte le ragazze del mondo. Ma lui era così felice, e voi non volevate deluderlo, e così avevate inscenato un entusiasmo che non avrebbe convinto nessuno al di fuori di lui). A qual punto, bum! Vi ricordate tutti i momenti passati insieme, le vacanze, le cene, le risate, come quella volta che lui aveva mal di schiena e voi lo avevate costretto a seguirvi nel carrozzone degli specchi, su e giù per gli scalini mobili.
Non serve che le vostre amiche vi dicano che ha offeso la vostra dignità, tradito la vostra fiducia, e, diciamocelo, poteva anche evitare di innamorarsi di una tipa in vacanza e poi dirvelo come se fosse la cosa più normale del mondo. Voi rivolete solo quegli anni passati con lui, anni in cui lo avete amato, al di là delle crisi, al di là di tutti quei suoi piccoli difetti (e in fondo anche per quelli) che a voi facevano tanto ridere. Come quando aveva fermato "The Interpreter" per dirvi, con vocetta lamentosa: "Non ho capito niente, perchè quello l'ha ammazzato?", e voi ridendo glielo avevate spiegato.
Non vi starò a ripetere tutto ciò che mi hanno detto le mie amiche, perchè con ci credo, e so che non ci credete nemmeno voi. Non ci passerà mai, non del tutto almeno. In fondo al nostro cuore ci sarà sempre un pezzetto di odio, rancore e amore per quella persona che ci ha fatto tanto male dopo averci fatto tanto bene. E per come la vedo adesso, non amerò mai nessuno come ho amato lui. Nessuno potrà mai farmi sentire così importante, o farmi ridere così tanto, o cucinare una pizza gorgonzola e cipolle come la sua.
Però una cosa la so. So che ho delle amiche, una famiglia (e soprattutto un cane) che mi vogliono bene. So che, anche se adesso sono finiti, ho passato due anni meravigliosi, che, qualunque cosa accada, non dimenticherò mai. E so che un giorno mi sveglierò, e non cercherò con gli occhi la sua foto, che ho tolto due giorni fa dal mio comodino.

4 commenti:

Lupo Solitario ha detto...

L'amore torna sempre, è vero, cara G. di Gnocca, fidati del Lupastro, perdo il pelo quando mi taglio la barba ma non il vizio (come dice certe Notti del Liga), il vizio mai, dai, non si può perdere!
E con quello nemmeno l'amore va perso... se io fossi fatto in modo diverso, cara G., saresti la prima a cui volgere il mio sguardo, avanti a combattere, avanti a conquistare il mondo!
Fulvio Lupastro

Anonimo ha detto...

Se tu fossi diverso, non saresti più Fulvio Lupastro e non ne varrebbe più la pena. Piuttosto, se tu fossi donna, quale di noi 5 (ekkecazzo, maniacalmente maionese, elisa b., tere e me) vorresti essere?

Lupo Solitario ha detto...

Vorrei essere come la Biason, perchè lei è diventata capo reparto e io invece non lo sono mai stato.
Vorrei essere come Majonese perchè ha molta forza dentro e la passa anche agli altri.
Vorrei essere come la Compagna di Vicenza perchè ha sempre tempo e parole per chi ne ha bisogno.
Vorrei essere come Teresa perchè la sua indipendenza e la sua voce sono un po' come una bandiera da sventolare tantissimo sul balcone.
Poi non ti conosco molto, ma se fossi donna vorrei avere la tua voce e le tue curve pericolose (scuola guida, eh!!!).
Cmq, se fossi donna vorrei essere un po' un misto, insomma, per me la donna è un mix incredibile di continuo stupore, per questo c'è da imparare sempre ogni giorno in tua e loro compagnia.
Non lo so se ti ho risposto... va beh tanto ne parleremo.
Lupastro

Insomma vorrei essere

Anonimo ha detto...

Sei grande .G!
hai tutte le doti che una vera donna deve avere!
il tempo aggiusta tutto, sempre, e il mondo ti si schiuderà al meglio, non dubitarne!