domenica 30 gennaio 2011

Che bell'inganno sei, anima mia!




Anime salve


Mille anni al mondo
mille ancora

che bell'inganno sei
anima mia

e che bello il mio tempo
che bella compagnia


Sono giorni di finestre adornate

canti di stagione
anime salve in terra e in mare

Sono state giornate furibonde

senza atti d'amore
senza calma di vento
solo passaggi e passaggi
passaggi di tempo
ore infinite come costellazioni e onde
spietate come gli occhi della memoria
altra memoria e non basta ancora
cose svanite
facce
e poi il futuro

i futuri incontri di belle amanti scellerate
saranno scontri
saranno cacce coi cani e coi cinghiali
saranno rincorse morsi e affanni per mille anni
mille anni al mondo
mille ancora

che bell'inganno sei anima mia
e che grande il mio tempo
che bella compagnia


mi sono spiata illudermi e fallire

abortire i figli come i sogni
mi sono guardata piangere in uno specchio di neve
mi sono vista che ridevo
mi sono vista di spalle che partivo

ti saluto dai paesi di domani

che sono visioni di anime contadine
in volo per il mondo
mille anni al mondo, mille ancora
che bell'inganno sei
anima mia

e che grande questo tempo
che solitudine

che bella compagnia







martedì 25 gennaio 2011








Oberata di lavoro,
navigo in procellosi mari di muco, e ho soltanto voglia di...



... dormire...





...crema di noocciole e cioccolato veg...





...e omnia morbi...



...

lunedì 24 gennaio 2011

Dove siete donne???

Articolo di Conchita De Gregorio su l'Unità




Esistono anche altre donne. Esiste San Suu Kyi, che dice: «Un’esistenza significativa va al di là della mera gratificazione di necessità materiali. Non tutto si può comprare col denaro, non tutti sono disposti ad essere comprati. Quando penso a un paese più ricco non penso alla ricchezza in denaro, penso alle minori sofferenze per le persone, al rispetto delle leggi, alla sicurezza di ciascuno, all’istruzione incoraggiata e capace di ampliare gli orizzonti. Questo è il sollievo di un popolo».

Osservo le ragazze che entrano ed escono dalla Questura, in questi giorni: portano borse firmate grandi come valige, scarpe di Manolo Blanick, occhiali giganti che costano quanto un appartamento in affitto. È per avere questo che passano le notti travestite da infermiere a fingere di fare iniezioni e farsele fare da un vecchio miliardario ossessionato dalla sua virilità. E’ perché pensano che avere fortuna sia questo: una valigia di Luis Vuitton al braccio e un autista come Lele Mora. Lo pensano perché questo hanno visto e sentito, questo propone l’esempio al potere, la sua tv e le sue leader, le
politiche fatte eleggere per le loro doti di maitresse, le starlette televisive che diventano titolari di ministeri. Ancora una volta, il baratro non è politico: è culturale. E’ l’assenza di istruzione, di cultura, di consapevolezza, di dignità. L’assenza di un’alternativa altrettanto convincente. E’ questo il danno prodotto dal quindicennio che abbiamo attraversato, è questo il delitto politico compiuto: il vuoto, il volo in caduta libera verso il medioevo catodico, infine l’Italia ridotta a un bordello.

Sono sicura, so con certezza che la maggior parte delle donne italiane non è in fila per il bunga bunga. Sono certa che la prostituzione consapevole come forma di emancipazione dal bisogno e persino come strumento di accesso ai desideri effimeri sia la scelta, se scelta a queste condizioni si può chiamare, di una minima minoranza. È dunque alle altre, a tutte le altre donne che mi rivolgo.

...

Quel che non possiamo, che non potete consentire è che questo delirio senile di impotenza declinato da un uomo che ha i soldi – e come li ha fatti, a danno di chi, non ve lo domandate mai? - per pagare e per comprare cose e persone, prestazioni e silenzi, isole e leggi, deputati e puttane portate a
domicilio come pizze continui ad essere il primo fra gli italiani, il modello, l’esempio, la guida, il padrone. Lo sconcerto, lo sgomento non sono le carte che mostrano – al di là dei reati, oltre i vizi – un potere decadente fatto di una corte bolsa e ottuagenaria di lacchè che lucrano alle spalle del despota malato. Lo sgomento sono i padri, i fratelli che rispondono, alla domanda è sua figlia, sua sorella la fidanzata del presidente: «Magari». Un popolo di mantenuti, che manda le sue donne a fare sesso con un vecchio perché portino i soldi a casa, magari li portassero. Siete questo, tutti? Non penso, non credo che la maggioranza lo sia. Allora, però, è il momento di dirlo.


martedì 18 gennaio 2011

Una promessa è...per sempre...almeno fino alla radiazione!!!



Entrando a far parte della Professione e consapevole dell'importanza dell'atto che compio

prometto solennemente


di dedicare le mie competenze e le mie capacità alla protezione della salute dell'uomo, alla cura e al benessere degli animali, promuovendone il rispetto in quanto esseri senzienti;

di impegnarmi nel mio continuo miglioramento, aggiornando le mie conoscenze all'evolvere della scienza;

di svolgere la mia attività in piena libertà e indipendenza di giudizio, secondo scienza e coscienza, con dignità e decoro, conformemente ai principi etici e deontologici propri della Medicina Veterinaria.



capitale


Il capitalista non è colui che possiede il capitale, capitalista e chi dal capitale è posseduto. (cit fil. E.S.)

domenica 16 gennaio 2011

Nichilismo in pillole

"Il signor Whittier aveva ragione, siamo noi stessi a creare gli eventi drammatici che ci riempiono la vita."

Chuck Palahniuk - Cavie



"Mortimer o Storm?"
La sfida di sempre, da qualche mese.
un foglio bianco e tratti neri, marcati.
Impegnarsi, dove sta il senso?
La gente non vuole ascoltare:
"Potete parlare d'altro?
Qualcosa che non ammorbi tutti,
che non vi faccia discutere,
che non ci faccia annoiare."
Abbiamo altro da fare.
Concentrarci di più, lavorare di più.
Oppure distrarci, che già è difficile così.
Tutto, pur di pensare di meno.
C'è bisogno di altra speranza?
Non ne abbiamo messa ancora abbastanza?
Che, se la mettiamo tutta insieme poi,
ne resterà un po' per ciascuno di noi?

martedì 11 gennaio 2011

Perché vedi, amore mio,
la morte in questo mondo rende tutti uguali,
ma

il solco della differenza lo scavano nel profondo i nostri ideali.
Lei

morde, taglia, fugge,
ma ciò che resta di vivo è la ragione per cui

ora combatto e vivo.


venerdì 7 gennaio 2011

Alimentazioni


"Si veste sempre a gusto degli altri,
ma si mangia a gusto proprio"
Noemi Nicoloso Mongai
1913-1996

"La soia ha salvato l'umanità dalla fame"
Pierre Du Pont, Segretario del Fondo Intra-Sistemico per il Cibo

"E l'ha lasciata viva a chiedersi se ne valeva la pena"

Rudy "Basilico" Turturro


"Riepilogando" disse Chaka "i due alieni sono i Buh-Karoth-Tzee, della specie dominante di Fraejaenae, la nostra prossima tappa; sono gli unici rappresentanti della loro specie a bordo e li abbiamo imbarcati su Plutone dall'astronave degli Zingari; nessuno parla la loro lingua ed il loro comunicatore interspecie di koinè è stato danneggiato dalla schiuma, per cui non possiamo interrogarli; anzi interrogarlo perché l'altro è morto."
"Ne siamo sicuri?" chiese Pudraegueedaw.
"Ovviamente no, ma mi sembra difficile sopravvivere anche con un metabolismo alieno senza testa, cervello e vari pezzi di corpo in meno.

Accidenti. A questo punto siamo, pensai, mentre separavo le uova kosher da quelle non kosher (a tavola c'erano due membri del Tempio Riformato di Nuova Israele ed un protestante integralista ligio al Pentateuco).
"Reazioni di comportamenti nevrotici mi vengono comunicate da tutti i settori: nessuno esce più dalle proprie cabine tutti mangiano piatti preparati dalla cucina robotica in privato o addirittura c'è chi digiuna."
Sempre un brutto segno, pensai affettando, separatamente, su due taglieri diversi, con due coltelli diversi, pancetta e carne di manzo salata, turca ma alal, e stando bene attento a non mescolare pentole e posate. Avrete capito che dovendo preparare qualcosa di molto buono, di molto rapido avevo puntato su una entrée di fettuccine alla carbonara, dovevo stare solo attento ai tabù alimentari dei miei ospiti. Ah, già, niente formaggio con il pastrami per i due ebrei, però niente maiale ed invece formaggio sì per Hugo Izmir, che era turco, musulmano anche se probabilmente non osservante ma non si sa mai.
[...]
"Capitano avrei una teoria."
"Una teoria?"
"Sì, signore, a proposito degli Buh-Kur-'Otzee..."
"È esperto in xenologia, signor Turturro?" disse con fare un po' supponente.
"No signore, ma sono un esperto di alimentazione."
"E che c'entra?"
"Mi permetto di ricordarle signore che il Buh-Kur-'Otzee femmina ha sì ucciso il maschio ma l'ha altresì divorato."
[...]
"Insomma, Turturro, qual'è la sua teoria?"
"Ecco credo fossero, diciamo, in viaggio di nozze, signore..."
"Cosa?"
"Per modo di dire o forse per davvero. Vede si sono trovati nelle classiche condizioni adatte alla riproduzione. Molto cibo, molto calore, molto isolamento, nessun pericolo avvertibile da parte di predatori o condizioni climatiche o checchessia.
"Ma che dice? Che senso avrebbe questo tipo di riproduzione?"
"Beh sulla Terra, ce l'ha..."
"La mantide religiosa" disse Duneeaeluhreekkò "E non solo. Sono molti gli insetti nei quali la femmina subito dopo l'atto divora il maschio: diversi ragni, grilli, alcune vespe e..."
"Ma non ha senso!"
"Eh no! Un senso ce l'ha" rispose Duneeaeluhreekkò "Quando il maschio ha adempiuto alla sua funzione è inutile. Peggio, per la femmina è un concorrente alimentare dato che si nutre delle stesse cose ed è fisicamente nello stesso ambiente. Mentre, se lei lo divora, è una riserva di cibo in più."
"Ma il maschio ci rimette la vita."
"Sì ma si è riprodotto, che è lo scopo della sua vita: cacciare per nutrirsi per poter avere energie e territorio per potersi riprodurre. Evoluzionisticamente parlando funziona.
[...]
Yzmir mi guardò sospettoso.
"È carne alal?"
"Sì signore, tutta. Inoltre quella del signor Camozzi è senza sale, per via della sua pressione, quella del signor Duneeaeluhreekkò è carne di mueejuhlae, un animale del
suo pianeta, quella del signor capitano è con un po' di peperoncino ed infine nel piatto del signor Aspiezz" che era vegetariano ma non vegetaliano quindi non mangiava carne ma mangiava il pesce, non chiedetemi perché "non c'è carne ma fettine di pesce spada affumicato; la salsa è la stessa per tutti, ma ho usato solo tonno terrestre."
Ero molto soddisfatto di me! Ve l'ho detto: l'unico vero problema di cucina a bordo di una astronave di lusso, dato che le materie prime ci sono tutte ed a buon mercato, è stare appresso alle ubbie alimentari di clienti ricchi, paganti e paranoici. Le variazioni fornite alle stesse ricette erano più di quaranta per tutto il menu. Non mi avrebbero preso in castagna.
"E Pudraegueedaw?" chiese il capitano.
"é onnivoro signore , lui per fortuna è onnivoro".

Almeno sulla Terra se sbagli, un umano, nella peggiore delle ipotesi, si arrabbia o vomita. Nello spazio, se ti trovi a dover cucinare per una specie diversa dalla tua e sbagli ricetta, puoi anche ammazzare l'ospite, che è veramente il massimo della scortesia! (Tratto da "L'Umanità dentro e fuori il Sistema Solare", di R. Turturro)

ovunque nell'Universo conosciuto, la vita si nutre di vita...

Tratto da "Memorie di un cuoco d'astronave" di Massimo Mongai

lunedì 3 gennaio 2011







...



Non avevo nemici,
avevo
sospensioni,
ero seduta a pensare
non so
sopportare l’amore,
il cuore si corrompe
e si rassegna
sul ramo
e un’euforia mi circola nel sangue
come il muso di un lieto
somarello che bruca
la radura nel centro del mattino.
Non creare eccessiva sofferenza all’animale
durante il sacrificio
controlla che la lama sia tagliente.
Mattutino è il mio cuore
liberato dall’uomo
e domenicale
pagliuzza
fra i denti dell’altissimo.


...



Maria Grazia Calandrone