domenica 18 febbraio 2007

Il segreto delle Amazzoni

Che strano, pare le cose si sgretolino pian piano intorno a me. Sta accadendo con una velocità sconvolgente. Il fatto che Lui mi abbia lasciata (epicentro del sisma) sta provocando una serie di sconvolgimenti collaterali, quali il fatto che prima o poi dovrò lasciare questa stupenda casa, e di conseguenza cercare un nuovo posto dove andare e quel che è peggio portarci tutta la mia roba, il non riuscire ad immergermi con una certa concentrazione nello studio (questo vorrei davvero riuscire a farlo!!), una serie di insicurezze sul mio aspetto e la mia personalità (che ritengo stupidamente parte della causa del suo rifiuto a voler stare con me).
Se mi guardo da fuori mi vedo come una formichina impazzita che tenta di rattoppare questa enorme tela preoccupantemente lacerata con delle pezze inadeguate (cercando conferme dal butta sarde o scervellandomi a cercare una soluzione che non vuol farsi trovare).
Insomma il castello di carte (credo fosse un mazzo interamente composto da 2 di picche!!!) sta cadendo e si sfracella senza pietà. E adesso??
L’unica cosa è decidere, il vero problema è scegliere cosa fare!
Provare a riconquistarlo, perchè innegabilmente mi manca ed è atroce la sua assenza nella mia vita dal momento che realizzo che la mia quotidianità non sembra quasi più appartenere alla sfera del “mio“ perché è talmente assurda e dolorosa che non riesco a riconoscermici, o voltare pagina e ricominciare da zero?
E se ricomincio da zero, avrò forza sufficiente per farcela, dato che vorrei riuscire a riscattarmi da sola e a essere ancora più forte di quello che la vita mi ha reso finora?
Temo anche che per un po’ perderò la fiducia negli uomini tutti, i quali ai miei occhi cominciano a diventare suppellettili inutili se non ad una cosa (...), una sorta di vaso di Pandora da non aprire perché contenitori dei mali del mondo.
Mi pentirò di aver deciso di recidere fino all’ultimo il cordone ombelicale che mi lega a lui?
E’ vero come spesso mi sono sentita dire che tra un po’ nemmeno li ricorderò tutti i suoi difetti e sembrerà solo più un Dio (nella fattispecie Eros, considerando gli ultimi sviluppi) che io mi sono lasciata scappare ?
Siamo davvero così fragili, deboli e incomplete da sentirci non appagate dal fatto di essere SOLE?? Dobbiamo dipendere da un uomo per raggiungere la felicità? Non riusciremmo a vivere tutte felici nel regno delle amazzoni? Perchè il problema sta tutto lì poi, cioè il continuo anelare ad avere un compagno, ovviamente alla nostra altezza, al nostro fianco. Ed è altrettanto innegabile che siamo spinte da questa pulsione che ci costringe alla disperata ricerca del nostro”principe” (il mio non sarà azzurro ma rosso!).
Come si fa ad uscire da questo turbine? Svelatemi il segreto delle amazzoni!!
Non è forse vero che dietro a ogni leggenda c’è un fondo di verità? Orbene sono disposta a rinunciare al mio seno destro, a cavalcare nuda, e a imparare a usare un arco…insegnatemi come si può bastare a sé stessi…perché questo dolore mi sta schiacciando e faccio fatica a tenere la testa alta.
Ad ogni modo per quando sia difficile credo che sia la cosa giusta da fare ( lasciarlo andare).

Struconi

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