martedì 27 febbraio 2007

Piove...(governo ladro!!!,che non centra un c...ma ci sta sempre bene!)



“Ciao.

Ho sognato che avevo due pesci. Uno rosso e uno giallo. Dentro una boccia di vetro.

Ho sognato che mi tradivi. Mi hai telefonato per dirmelo. Ho sognato che mi consolava un altro uomo, ma non era bello fare l'amore con lui.

Ho sognato di perdere il treno delle 6.17”



Ieri sono andata in montagna e ho preso un sacco di pioggia. Cercavo altro, ma ho trovato solo un piccolo di fagiano in gabbia tra i boschi.

Mi strofino addosso alla realtà. Volevo liberare il pennuto. Ma l’ ho lasciato al suo destino di esca o di richiamo.Era freddo, i vestiti bagnati mi pungevano la pelle.
E pensavo.
Ai sogni.
A tutti i treni persi.
Alla mia più grande paura, quella di essere di nuovo abbandonata o accantonata per un’altra.
Al fatto che i pesci sono fatti per sguazzare nella vastità dell’oceano e non per fare da soprammobili in una palla trasparente.
Pensavo che dev’ essere bello essere una fresca pioggia di montagna che batte sulle foglie, striscia sull’erba, si riunisce in piccoli rii e viene bevuta dalla terra. Che bussa impertinente sui gusci delle lumache che si risvegliano dopo un lungo sonno. Che fa scappare gli insetti che corrono freneticamente con quelle loro minuscole zampine velocissime in cerca di un riparo.Che sfuma tutti i colori in una tonalità più scura ma brillante, lucida le rocce.

Ho immaginato che quella pioggia fossi tu. Hai chiuso i miei occhi. Mi hai baciato le palpebre. Mi accarezzavi i capelli colore del corallo e il viso. Piano, scivolandomi addosso. Mi hai sfiorato le labbra lasciandoti desiderare. Bisbigliavi al mio orecchio che sarebbe stato bello che fossimo stati per sempre albero.Mi sei penetrato dentro, ovunque.

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