domenica 25 febbraio 2007

Che notte, che notte quella notte...

Che notte, che notte ieri notte…
Davvero una bella serata, che da tanto tanto tempo non mi capitava più…
Un ottima bottiglia di dolcetto appoggiati a una panchina appena sotto la Mole, tante chiacchiere, grandi ris
ate (fino a fami male le guance), e poi un allucinante spettacolo teatrale “cosmetica del nemico” bello e terribile, sicuramente forte, a tratti spaventosamente cruento (d’altronde è tratto da un libro di Amélie Nothomb), tappa da Kaled a sbocconcellare un Kebab, e poi verso casa. Seconda bottiglia di Dolcetto e scattano le confidenze, discutiamo da amici, si parla di amore, di identità, di storie finite male se non peggio, di sesso, dei perché della vita, di cosa vuoi fare “da grande”(anche se siamo già abbastanza grandi) e…
Suonano alla porta all’una di notte.
Penso “Toh i vicini… forse De Andrè a questo volume può non essere gradito a tutti” e invece…
LUI!
Lui, sorride bellissimo, dall’alto dell’Olimpo, coi libri sotto braccio e mi chiede
“Eh sai lunedì ho l’esame devo vedere due cose su internet…disturbo??” Sorride sempre più intrigante.
“Disturbo??”…silenzio, imbarazzo, panico…”per la verità sì” rispondo.
Varca l’uscio, entra nel salone ed impietrisce, incrocio i loro sguardi…fulmini e saette!
L’altro saluta, Lui no.
Presa dal panico sprofondo nell’angoscia.
L’unica cosa che il mio cervellino istupidito riesce a formulare è
“Prendi vino e sigarette e ci trasferiamo in camera, perché deve studiare"…e rivolta verso di Lui ”Buono studio”


Io mi sento malissimo, continuano i bla bla bla con l'altro “mi piacerebbe andare in India” bla bla bla “Sai la vita..” ma io sono disconnessa dalla realtà e comincio a pensare che la serata mi sarebbe altrettanto piaciuta, se non addirittura di più, se fosse stato Lui a portarmi a teatro, se fosse stato Lui a bere il Dolcetto sotto la Mole in mia compagnia…e forse comincio a realizzare che non posso scegliere di andare avanti, perché è palese, sono presa da Lui.
Faccio finta di avere sonno, ci salutiamo
“Buonanotte”
“Buonanotte”
E lo spedisco sul divano, nel frattempo Lui ovviamente non c'è più.

L’altro è divertentissimo, ma a tratti credo decisamente insopportabile, nel senso che fa un sacco di moine (e io ODIO le moine ), è un attore di Teatro e un po’ si vede perché sembra un continuo spettacolo da applaudire.
Mi fa ridere, da morire, e io adoro gli uomini che mi fanno ridere. Ma basta. Finisce qua.

Se mi chiedete di Lui…

1 commento:

Artemisia G. ha detto...

Buona strada mia cara Amica, buon cammino ovunque tu vada. Ci sentiamo domani.