venerdì 2 ottobre 2009

Due



2 commenti:

Mavia ha detto...

E se mai
come per caso
ti cercassero altre mani
e altre mani disegnassero
altre impronte su di te
come al giorno gli aeroplani
come i giorni su di me


E se dalle strade accese
ti chiamassero altre voci
e altre voci confondessero
la mia voce dentro te
come l'acqua dentro l'acqua
dei ricordi che non ho

Questa notte non sarebbero canzoni
questa notte passerebbe di per sè
come al cielo gli aeroplani
come i sogni che non ho

Questa notte non sarebbero canzoni
questa notte passerebbe come se
solo al cielo gli aereoplani
solo i sogni che non ho

solo al cielo gli aeroplani
e tutti i sogni che non ho

Mavia ha detto...

E s'è parlato di uno.
Di due.
E troppo di mezzi.
S'è parlato soprattutto di tutti i mezz'uomini delle nostre vite.
Del fatto che si sta con qualcuno per sentirsi completi.
No.
Si sta con qualcuno solo dopo che già si è completi, altrimenti non si può sfiorare la grandezza del due.
La storia delle metà che si trovano non funziona. Non con me. Io sono già un uno. E sono stanca di incontrare solo metà.
Così stanca che per me va bene restare il numero uno.