martedì 9 settembre 2008

Non so se ricordate “La carica dei 101” versione cartone animato (sì, quella della multinazionale delle favole: la Disney). Io ero piccina, forse è stata una delle prime volte che mi portavano al cinema. Poi mi hanno pure regalato la videocassetta. E sapete qual è la scena che mi piace di più? E’ all’inizio, i più cinofili cinefili tra di voi ricorderanno di sicuro quando Pongo e il suo padrone vanno al parco e osservano gli altri cani e padroni di cani. Beh è impressionante come abbiano colto perfettamente lo sconcertante parallelismo tra cane e padrone. Non prendiamoci in giro, mi capita da non so quanto di andare in clinica e vivere una scena simile. E mi pare davvero di essere in un cartone animato.

Porca pupazza! Ecco la soluzione! Per capirmi, basta che guardi Mirtilla, sempre che coi conigli valga lo stesso principio!

Così mi piazzo, a osservarla. Sgambetta per casa, mangia spessissimo, dorme per la maggior parte del tempo (o forse, no? È lì che riflette sui massimi sistemi della vita con gli occhi socchiusi?sicuro!!!)

E’ bellissima (e in questo ci assomigliamo come due gocce d’acqua) è sempre lì attenta alla sua igiene personale e ad avere il pelo bello lucido e morbido.

Le piacciono i libri, sì, lei li mangia dopo che io li ho letti: abbiamo un modo diverso, quasi una passione viscerale ma comunque li amiamo entrambe.

E’ dannatamente cocciuta. Quando ha in mente una roba, difficile contraddirla. Odia stare in gabbia, anch’io mi sento soffocare quando non ho vie di fuga. Lei è intraprendente, e cerca sempre delle soluzioni per ottenere ciò che vuole: ha trovato il modo di superare quasi tutte le barriere che la limitavano alla mia stanza. Certo le è costato una fatica immensa, notti e notti a rosicchiare reti, pannelli di legno, a spingere porte e via dicendo. Testarda come me. Grande forza di volontà in una piccola lapina, che non si arrende tanto facilmente.

E poi a dispetto delle più banali aspettative (chi mai lo avrebbe detto) è capace di mettere in fuga il gatto. Quando si scogliona, si scogliona. Ed è impressionante come lo fa correre. E alla fine viene da me, sporge in avanti le orecchie annusando l’aria con quel nasone (sproporzionato quanto la mia nappia) come per dirmi:

“Beh se ci sono riuscita io, che è nella mia natura essere una preda, vuoi non riuscirci tu? Mandale via!!”

Ora è distesa sotto il mobile verde dell’acquario (che presto finirà in cantina) che dorme e digrigna pian piano i denti (simili anche nel bruxismo???)

Non le piacciono le effusioni in pubblico, (nemmeno a me) non dimostrano nulla, se non un’esibizione di rapporti che a volte basta lasciare intimi.

Ma quando siamo sole, viene a spingermi col muso i piedi per ricevere la sua razione giornaliera di carezze, o prima di andare a letto diventa la mia ombra si schiaccia pian piano al suolo, lecca il parquet e strofina i denti per farmi le fusa.

Anche lei adora la terra. Lei scava. Io pianto. Poi, una volta germogliato, lei magia quello che ho piantato, anche se le chiedo di non farlo.

Quando è incazzata te lo fa capire inequivocabilmente. Ed è lunatica. Non le piace essere presa in braccio, né spupazzata (e nemmeno a me) peggio poi se a farlo sono individui con i quali non ha ancora confidenza.

Ha paura del temporale, e le piace mangiare dalle ciotole. Adora le verdure fresche. Niente carne per tutte e due!!!

E’ strano, non so come spiegarlo, gli animali finiscono sempre per assomigliare ai proprietari o viceversa?!

Perché poi decidere di tenere un coniglio e non, che ne so, un cane o un gatto?

Avete mai visto un allevamento intensivo di conigli? Il coniglio, paralizzato dal terrore e dall’angoscia, preso per le orecchie e lanciato nelle gabbie? La macellazione dei conigli? Beh dovreste … e dovreste anche passare per i laboratori di analisi, dove per la maggior parte delle prove biologiche viene usato il coniglio come “terreno colturale” vivente per individuare batteri o virus (questo implica l’uccisione del soggetto e la ricerca necroscopica delle lesioni patognomoniche). E anche per testare tutte le nuove sostanze che vengono immesse nel mercato (shampoo, creme, trucchi, detersivi…). Questo esperimento si chiama Test di Draize (le sostanze vengono messe direttamente a contatto con l’occhio dell’animale, e poi ne si valuta la pericolosità, il grado di necrosi, e il disfacimento dei tessuti…)

E pensare che Mirtilla ha degli occhi così belli, e che i conigli sanno essere a modo loro molto dolci e affettuosi. Che meritano il rispetto di cui sono degni. Che l’abuso non porta a nulla. Eppure ormai crediamo che se è a nostro fine, allora tutto ci è legittimo. Che se non sappiamo, o non ci pensiamo allora è lecito. Che se è per un bene più grande (cioè per la specie Homo sapiens, anche se spesso solo per la ristretta e ricca parte di essa) allora è giusto.

Io penso invece che non lo sia.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Anche io lo penso