lunedì 4 giugno 2012

trentottochilometridiportici

Vecchi mattoni rossi.
Sentirsi a casa
in luoghi mai visti,
ma forse vissuti prima.
Avrei voluto viverli prima.

Mattoni spezzati,
pietre cadute.
Mentre la terra trema
solo sotto gli alberi 
si torna al sicuro.

Silenzi che non vorrei,
gli spazi e i tempi: a che servono?
Bisogni indotti
da percorsi che riempiono.
Devi svuotarti, devi fare posto.

Un terremotato in fuga
non può portare tutto con sé.
E' in emergenza,
quel che non serve lo lascia.
Qui.

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