domenica 20 giugno 2010

Il diritto di amare


Stando a sentire i media,
tutto bene.
Il Pride è stato un successone,
un'inattesa sobrietà si è riversata per le strade,
e il giorno dopo se ne parla quasi come un lieto evento
digerito bene
un pò da tutti.

Io però mi chiedo,
ma si può che quando vado a slegare
la bicicletta tutta
aggonghindata,
aggonngheghidringata,
aggogendringhindata
per il Pride,
con slogan vari
ci trovi dentro al cestino
la boccetta dell'acqua santa???

Ma si può che
quando entro nel cortile di casa,
il vicino canuto mi guardi dall'alto della sua eterosessualità
esibita all'anulare
e con evidente ostilità mi chieda:
(immaginate una bocca impastata di cadenza piemontese)
"Bella la borsa...ma ma la mamma
è davvero felice che sei GAY???"
Gay pronunciato proprio così
GAI!!!!
Al che rispondo:
"Certo!!!
c'è forse qualche ragione
per cui non dovrebbe esserlo??"
E si eclissa nel suo garage
guardandomi come un'appestatata.

Ma io non so...
e il diritto di amare
chi mi pare???





perchè:
Vogliamo affermare una volta di più la libertà di decidere di noi stesse
Vogliamo salvaguardare le leggi che abbiamo conquistato
Vogliamo poter scegliere liberamente e consapevolmente
Vogliamo non solo poter scegliere se essere madri oppure no,
ma anche esprimere liberamente la nostra sessualità
e il nostro orientamento sessuale.
Insieme a tante e tanti affermiamo
in questo modo una cultura dei diritti che ci rende, tutte e tutti,
concretamente libere/i.




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