venerdì 20 agosto 2010


Non amiamo mai nessuno.

Amiamo solamente l'idea che ci facciamo di qualcuno.

E' un nostro concetto (insomma, noi stessi) che amiamo.

Questo discorso vale per tutta la gamma dell'amore.

Nell'amore sessuale

cerchiamo il nostro piacere ottenuto attraverso

un corpo estraneo.

Nell'amore che non è quello sessuale

cerchiamo un nostro piacere ottenuto attraverso

un idea nostra […]

I rapporti fra un'anima e un'altra,

attraverso cose tanto incerte e divergenti come le parole comuni

e i gesti che si intraprendono, sono materia di strana complessità.

Perfino l'arte, nella quale si realizza la conoscenza di noi stessi,

è una forma di ignoranza.

Due persone dicono reciprocamente

“ti amo”, o lo pensano,

e ciascuno vuol dire una cosa diversa,

una vita diversa,

persino forse un colore o un aroma diverso,

nella somma astratta di impressioni

che costituisce l'attività dell'anima.

Oggi sono lucido come se non esistessi.

Il mio pensiero è evidente come uno scheletro,

senza gli stracci carnali dell'illusione di esprimere.

E queste considerazioni che faccio e abbandono

non sono nate da niente:

o almeno

da nessuna cosa

per lo meno che sieda nella platea della mia coscienza.



Fernando Pesssoa,

Il libro dell'inquietudine di Bernardo Soares

1 commento:

Tina Hyde ha detto...

mi rattrista..ma lo penso anch'io!