giovedì 26 agosto 2010

Ti racconto una cosa




Caro Fisçheirosh,
che di sicuro non si scrive così
ma poco importa se
la fonetica non è il mio forte,
forse sono più brava con altro.
E no,
non pensarlo così ad alta voce!!!



A me piace raccontare le cose
e mi piace quando qualcuno mi racconta.
Per questo ogni tanto,
salto fuori dal nulla e ti chiedo:
"Dai!
Raccontami una cosa".

e tu nulla...


Allora ti racconto una cosa,
io.
Questa cosa
è poi divenuta il racconto di più cose.


E ti dico che sono appena stati qui Fonzy e Sere
e mi hanno regalato un bellissimo manuale
su come fare gli orti.



E sono davvero molto felice.
E gli voglio bene,
non solo quando mi fanno dei regali.
Anche quando mi portano i ramassin.
Che buoni,
a me piacciono di più delle "brombe",
perchè ti lasciano sulla punta della lingua
quel pizzico di acidità
che poi ti corre come un "sgrisolon" lungo la schiena.




E sento ora anche il gusto del gelato ai ramassin
che ho mangaito con Cardi proprio sabato
tra le bancarelle del baloon.
E penso che mi piacerebbe che andassimo insieme,
un giorno,
io e te,
a prendeci uno di quei gelati buonissimi vegani
(..eh quelli alla frutta!!)
che fanno alla gelateria popolare di Porta Palazzo.
Anche il gelataio è molto simpatico.
E pure il logo,
non trovi?





Ti racconto che
finalmente ci siamo liberate del nugolo di moscerini
che regnava incontrastato in dispensa
fluttuate, flessibile,
maleodorante,
perchè Cardi ha effettivamente capito
che la frutta nella cassetta
era decisamente troppo marcia
anche per farne marmellata
Tutti quei moschini mi hanno fatto pensare
al signor Blatta
e a Temponi.



Ti racconto che
ci sono ancora dei ceci
che sono scappati e vagano per il frigo,
lì a fianco alle prugne.
Un connubio azzardato,
vorrei sapere come la pensi...




Ti racconto che il mio cane,
la mia tenera petomane,
petto villoso,
e culo peloso,
Terra,
ha ora un meraviglioso paio di mie mutande dismesse
(con le mucche disegnate su)
adattate anche per poter scodinzolare
perchè ormai è diventata grande
e tra un pò la zia Rob la sventra
per toglierle le ovaie...
che è decisamente meglio per tutti,
anche perchè un Rottermaier brutto,
cafone e ciccione
ha tentato di montarsela.
E lei mi guarda anche ora
con questi occhi tonti
che urlano ammore.
Eh
Schopenhauer la sapeva lunga




Ti racconto che
abbiamo scelto il modello
per la tessera associativa di Piantiamola,
quello in basso a destra
(che mi era parso da subito il migliore)
su sfondo verde,
che se no il rosso poi fa troppo comunista,
anche se è proprio il nostro colore.







Ci ha telefonato Gianpaolo,
che attenzione non è Pierpaolo,
che ieri per aiutarci sull'orto
ha strappato insieme ai trifogli
anche le piante di fragole.
Non confonderti,
trifogli e fragole son diversi,
e anche Pierpaolo e GianPaolo,
so che è un casino quando non li conosci
ma non credo nemmeno si conoscano tra loro.
Ci ha detto che
forse ha una casa che fa per noi in valle.
Si va su domenica.
Io non so più bene cosa pensare,
perchè qualunque prospettiva
mi rende
e triste
e felice
allo stesso tempo.



Ho cercato al supermercato una buona birra rossa,
ma non l'ho trovata.
Solo bionde...che noia!!!
Sai perchè mi piacciono tanto le birre rosse?
Perchè hanno quel gusto forte
che riempie tutta la bocca,
e hanno una consistenza diversa,
quasi palpabile sulla lingua.
E poi restano lì belle decise
con quell'aroma forte.
Lasciano come una traccia di sè molto più incisiva.

Le bionde pizzicano,
sono leggere,
vanno giù bene,
e vanno bene per tutti.
Ne potresti bere a litrate,
ma poi cosa resta?
Solo rutti.

Le rosse invece
mica se le riescono a mandare giù tutti...






Ah ti racconto che ho trapiantato i peperoncini,
potato la zucca,
quella troppo invadente,
e che tengo sempre il coltello
che mi hanno regalato le socie in tasca.
Ma niente paura è della misura legale.
E lo uso solo se serve.
Come su quel vecchio mobile
abbandonato lungo un viottolo
del Campidoglio
per staccare i piccoli circuiti colorati
che non so ancora dove appendere.
Sai, il design del riutilizzo...
Mi piacerebbe andare a rovistare nella munnezza insieme.


Poi ti dico che mi piacerebbe
che mi aiutassi a montare
il portapacchi alla poderosa
così poi potrei attaccarci il bellissimo cestino
color
delle scarpette
di vernice
di cappuccetto rosso.





E poi un giorno,
forse,
mi piacerebbe che ballassimo
insieme
che poi non l'abbiamo mica mai ancora fatto.



Come tante delle cose
che ogni tanto mi vien da pensare...







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