domenica 4 aprile 2010

Come al solito quell'Einstein c'aveva preso!



Dipende dalle prospettive.
Come al solito quell'Einstein c'aveva preso.
La relatività.


Il mio lieto fine.
Liberamente reinterpretato
dalla prospettiva della relatività









"Eccoti qui,
decidi che la fase dell'eterna adolescenza è finita
e che è ora di crescere,
e crescerai.
E allora tutto cambia
e questa volta cambierà.

Avrai una casa più grande,
il casotto per gli atrezzi e la falegnameria,
un orto ben coltivato e RESISTENTE,
un frutteto in pendenza,
il nostro cane che si chiama Terra
e la bicicletta rossa che si chiama Poderosa,
tanto da lavorarci (è assicurato)
progetti di cooperazione intenazionale e
lunghe vacanze a piedi con le amiche.
Il frigorifero non sempre pieno,
ma non è di certo questo che ti renderà povera,
(ma forse più magra)
qualche rasta nel folto dei capelli rossi
per sentirti ancora Hippie
un lavoro precario per continuare a sentirti giovane,
finestre da cui entreranno spesso spifferi,
e allora avrai la tua Comune felice,
il sorriso della bionda,
gli sguardi della mora,
forse dei figli anche non tuoi,
e me,
avrò me,
me stessa
e mi ricorderò tutte le cose belle che avrò avuto.
Non è questo quello che hai sempre sognato?

...

provo a guardarmi da fuori,
e allora la mia vita non mi sembra niente male,
in fondo non c'è nulla che mi manchi davvero,
davvero nulla,
è allora questa la felicità?

Io penso di sì..."


2 commenti:

Saxifraga Florulenta ha detto...

spero di esserci, quando sarai felice.
sarò felice con te e per te.

di mestiere il vento. ha detto...

immagino questa sia la Nostra felicità.
noi parliamo di meno, per non perdere tempo. noi facciamo di più.

L.