mercoledì 29 settembre 2010

Computer dreams

Nel pantano di programmazione in cui mi trovo questa notte sogni informatici mi sono apparsi forse portatori di una ventata risolutiva...

La mia sveglia era collegata al PC e bastava spegnerla per fare avviare il programma che avrebbe risolto tutti i tipi di equazioni e di conseguenza i miei problemi di programmatore...

Ho sognato dunque che al mio risveglio tutto si sarebbe sistemato, che avrei finito di patire ore infinite davanti allo schermo scervellandomi su cosa ci sia che non vada e passare parte della notte a sbattere la testa comtro il computer o rigirarmi nel letto insonne chiedendomi dov'è che sbaglio...

Vedendo che anche questa mattina le cose non andavano meglio dei giorni passati, mi sono ricordata le parole della mia compagna di corso (e non collega) con cui condivido il supplizio di far funzionare il modello di corde tumorali in una rete vascolare:

se il tumore non si sposta dalla posizione iniziale
non è il programma che non funziona ma
siamo noi che abbiamo trovato la cura contro il cancro

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