giovedì 14 agosto 2008

Bilanci

Sommersa di roba fino al collo,
in una mano Mirtilla spasemada (poro ceo),
nell'altra il pc,
a tracolla la borsa,
sulle spalle 20 kg di roba.
Torino, ore 13, un caldo che Dio...
E penso che manca poco, ma lo sto pensando da un quarto d'ora buono e ho smesso di crederci un centinaio di passi fa. Tanta roba da portare, ma rimango bilanciata.
Da sola sulle mie gambette.
Lo zainone arancione della Nerg è un ottimo equipaggiamento.
Casa, arrivo e...
mamma della mia inquilina che fa i piatti
e papà sbracato sul divano in pigiama che legge il giornale.
Eh beh.
Un pò di shock iniziale,
ma ho imparato a prendere la vita dal lato positivo:
ho una casa pulita (ha pulito pure il frigo...boja!!!)

Ed è ora dei blianci:

1- il mio primo "non appuntamento"

Mi arriva il suo sms e penso, beh, se è un non appuntamento allora va bene.

Lui è carinissimo.
ORO.
Mio padre lo adora
(lo ha sempre adorato, mio padre ne sa una più del diavolo, e sa inquadrare subito le persone...mi aveva anche messa in guardia!)
mia madre invece mi carica:

"Ma vedi, senza 'ndar a zercar un cameo zo par Torino, te gavevi un cavajer qua...no te capissi niente, me racomando xe un bravo toso, sta tenta a quel che fai, no zugar coi sentimenti sui"
E smorza un pò l'entusiasmo della serata,
e mi faccio un pò di paranoie.

Sono passati otto anni da quando mi sono innamorata di lui.
E' veramente un bravo toso.

E' un "non appuntamento" meraviglioso.
Corona, Desperados, luce soffusa.
Chiacchiere.

Gli operai rossi, i viaggi, gli scioperi, lavoro, università, fratelli, nonni, libri.

Tiziano Terzani (a tutti e due piace scovare libri).
Mentre racconta me lo immagino mentre gironzola per la libreria Massaro tra gli scaffaloni di libri, sfoglia pagine, i suoi occhi che corrono sui quarti di copertina. Il suo viso che si illumina in quell'espressione che riconosco ancora così bene.

E penso che gli voglio molto bene, e lui anche a me.
Ci siamo voluti tanto bene.

E gli racconto invece di come io ricerco libri tra i mercatini dell'usato o li prendo in prestito dalla biblioteca. Non ho lo stipendio che ha lui. Anzi non ce l'ho proprio!
E parliamo di Wu Ming (.g si scrive così??)
Di guerra, di politica, di guai.
Gli dico dei miei acciacchetti.
E Cristo, quello sguardo!!!
Ma io sono tranquilla, lo rassicuro.
Parliamo di Marco Paolini, a tutti e due è sempre piaciuto moltissimo.
A volte ho paura di incrociare il suo sguardo che sono mille voci sovrapposte che mi dicono tutto contemporaneamente.
E ho paura che se lo guardo per troppo tempo,
non potrò più staccare il mio dal suo sguardo.

Poi penso che questo "non appuntamento" mi piacerebbe concluderlo con un "non bacio". Ma non posso.
Ho paura di fargli male.
E di farmi male, ora che ho ritrovato il mio equilibrio.
Si può fare male con un bacio?

Sì...alle persone vere puoi fare molto male.

Così ci salutiamo con un strucon.
Poi penso che non voglio nessuno al mio fianco, e come dice Beppe, un'altro mio amico, tanto siamo giovani, il mondo è sul palmo delle nostre mani, dobbiamo brindare e ballare con la vita,
poi ,
quando diventerò un affermato chirurgo veterinario
e farò i miliardi(???),
Beppe ha promesso di prendermi in sposa.
Tranquia.

E io che pensavo che i matrimoni combinati fossero caduti in disuso nell'occidente odierno.
Mah!


2- Fuori Tempo


Sto facendo zapping in tv.
E' tanto tempo che non la guardo più.
Càpito sciaguratamente su Veline.
E mia madre:

"ma cossa varditu po!!!Tanto orami tu xe fora tempo"

Ringrazio...

E comincio a pensare, non tanto a quali stronzate alla mia età non posso più fare, ma comincio a comparare:
Io.

Gli altri.

I miei amici si stanno sposando.
Le mie compagne del liceo lo hanno già fatto e hanno anche dei PAMPINI.
E io?
Fouri tempo.
Non credo...
Credo di essere pronta ad affrontare la vita anche da sola. Non so spiegare. Io sto meglio da sola. Non le invidio, forse sarei potuta cascarci pure io, ma per perfortuna sono ancora io e ho fatto le scelte giuste, a volte con l'aiuto del "destino" .
E non ho paura.
E non ho voglia nè bisogno di un compagno, forse perchè in questi quattro anni ghi no ciapà na sgionfa che metà basta.
Avevo imparato ad accontentarmi, ora invece basto a me stessa.
E come bilancio non è male, perchè mi sento felice.


3- Sono un HORMONAUTS


Sono un Ormonauta.
Abbastanza.
Anche se sto perdendo il controllo del mio corpo.
Mi sono innamorata del contrabbassista.
Anzi, mi sono innamorata di come lui riesce a suonare il contrabbasso.
E i concerti ci volevano.
Suoni sparati a tutto volume che ti schokcano.

Niente da fare.
Un live ti fa sempre vibrare la pelle.

E ci vuole il ritmo, la melodia, se no la vita perde di gusto...plech!

Un assagino di Ormonauti



4- La paura.

Tanto per cambiare aveva ragione mio padre.
E ho imparato a controllare i sentimenti.
Ciò che viene da dentro di me, lo posso controllare.

Sono stati giorni in cui ho avuto un pò paura.
Per mio papà però, alla fine di me stessa non sono preoccupata
(e per lui è l'esatto contrario).
Ma quando capisci che tuo padre non è l'uomo indistruttibile che hai sempre pensato che fosse, allora cominci a vacillare.
Cominci a pensare che sei impotente.
Che non puoi fare altro che aspettare seduta su una sedia.
E spremere tutta la speranza che ti rimane.
E ogni minuto allora davvero sfiora l'eternità, per poi fortunatamente sfociare in notizie quasi buone.

Così da quando sono a casa non facciamo che litigare.
Io perchè sono preoccupata per lui.
E lui perchè è in ansia per me.

Ma ci vogliamo un gran bene.


5-Cosa voglio?

Viverla così com'è. Ma senza accontentarmi.

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