martedì 25 novembre 2008




A Catalpa piace sentire suonare il citofono
e immaginare chi sta arrivando.

A Catalpa piace entrare in casa
odorare l'aroma che viene dalla cucina
e fantasticare su cosa ci sarà in tavola per cena.

A Catalpa piace stare sulla panchina in balcone con .G
a parlare di uomini
con una tazza di caffè in mano
e il freddo che gela anche gli alluci,
guardando il Monviso innevato.

Non ci sono uomini nella vita di Catalpa,
ci ha provato un paio di volte,
ma il risultato non è stato all'altezza delle sue aspettative.

In compenso coltiva gusto particolare per i piccoli piaceri: incantarsi a guardare il riflesso del sole,
sdraiarsi per terra per avere una prospettiva diversa,
andare al mercato e odorare la frutta prima di comprarla,
rompere la crosta di cioccolato della Sacker affondandoci piano gli incisivi,
andare ai concerti dei Terminal Traghetti,
ballare una mazurca francese canticchiandosi la melodia in testa,
far rimbalzare i sassi sul Piave,
fare a gara di rutti con gli amici,
scolpire il legno.

Invece non le piace andare in macchina,
specialmente quando il guidatore non guarda la strada.


Col tempo non è cambiato nulla,
si diverte a porsi domande cretine sul mondo
o su quella città che si stende davanti ai suoi occhi,
per esempio:

CHE COSA DIREBBE FREUD DI QUESTO??????

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