sabato 6 novembre 2010

IKEA



Altri accadimenti sintomatici del disadattamento della sottoscritta al sistema.

Stavolta è l'IKEA.

Ammetto che forse partivo prevenuta e con una predisposizione d'animo non consona a un tempio del comunismo: portafogli vuoto alla mano e cervello pieno di alternative e creatività nel riutilizzo e l'autocostruzione.

Questo IKEA è l'obesità occidentale e vorace dell'arredamento standard.

Horror pleni.

Montagne di robe tutte uguali ammucchiate dentro cestoni, alcune di dubbio gusto, montagne di oggetti identici straripanti dai ripiani. Soffitti altissimi e luci fortissime bianche. Nauseanti e innaturali. Quando vai al piano di sotto non c'è nemmeno una finestra. E ho comprato 2 piante un po' appassite all'angolo occasioni perché ho pensato che per troppo tempo non erano più state accarezzate dal sole. Ma poi come si fa a tenere una pianta in un finto salotto senza la luce vera?

E ancora roba ovunque.

La serialità del sistema. La compartizzazione. L'allucinante uniformità dello stile e l'appiattimento alla mediocrità.

Ecco forse cosa avrei portato ieri sera. Io gli avrei portato il catalogo IKEA.

Incappare troppo spesso in materiali finti. La mancanza dalla storia di oggetti proddotti in catena di montaggio. La perdita della consapevolezza di cosa significa costruire realmente qualcosa, senza un fogliotto d'istruzioni e una brugola.

E poi l'odore.

L'odore dell'IKEA.

Che non è l'odore del legno.

E i suoni che non sono quelli del martello che batte su un chiodo o di una vite che morde il legno.

La standardizzazione della casa. E tu che modello IKEA sei?

In fondo chi a casa non ha almeno una roba IKEA? Un lenzuolo, un cuscino, un cucchiaio...

Io stessa dormo su un letto IKEA...ma..allora...

Così davvero m'è venuto in mente quel pezzo di Fight Club, ricordate, no? Proprio quello...del nido IKEA.

Su tu-tubo (che strano!!) non trovo la scena del catalogo IKEA, quando lui seduto sul cesso si chiede quale arredamento lo caratterizza di più come persona tra le opzioni proposte dalla multinazionale svedese e poi rinsavisce e...(ma non lo dico per chi ancora non ha visto il film...)

Allora vi metto questo...



2 commenti:

Artemisia G. ha detto...

bellissimo, però, tempio del comunismo? non sarà consumismo?

Mavia ha detto...

eh...cosa vuoi...questa inconscia dislessia con chiare tendenze di sinistra....