sabato 22 agosto 2009

Parco delle Dolomiti Bellunesi,
annusando sbaglio strada
e non si arriva ai Piani Eterni,
ma trovo le nuvole
e un lago dagli occhi verdi.




















Trovo un altro pezzettino di me.

Lì in cima.


Sono sola tra le nuvole.


Alcune mi si appiccicano contro

lasciandomi impregnata di freddo e goccioline d'acqua.

Non vedo nulla

se non nuvole.




Vanno
vengono
ogni tanto si fermano
e quando si fermano
sono nere come il corvo
sembra che ti guardano con malocchio

Certe volte sono bianche
e corrono
e prendono la forma dell’airone
o della pecora
o di qualche altra bestia
ma questo lo vedono meglio i bambini
che giocano a corrergli dietro per tanti metri

Certe volte ti avvisano con rumore
prima di arrivare
e la terra si trema
e gli animali si stanno zitti
certe volte ti avvisano con rumore

Vanno
vengono
ritornano
e magari si fermano tanti giorni
che non vedi più il sole e le stelle
e ti sembra di non conoscere più
il posto dove stai

Vanno
vengono
per una vera
mille sono finte
e si mettono li tra noi e il cielo
per lasciarci soltanto una voglia di pioggia.



Quando non avevo ancora esperienza di nuvole pensavo che fossero dolci,

soffici

e calde.

Come zucchero filato.

Quando le ho conosciute davvero

ho scoperto essere

irresistibilmente il contrario:

grigie,

fredde,

umide.

Ma di quella sensazione

che il freddo vero ti dà.

Inconsistenti ti trapassano l'anima

e continuano il loro viaggio.

Lasciandoti una gran voglia di pioggia.

Sono stata una nuvola,

per un po'.


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