lunedì 4 giugno 2007

BATTAGLIA PER LE TERRE DI SONDRA-PARTE terza-
















Neve alzò gli occhi al cielo cercando la luna. Era una notte nuvolosa e maledisse l’insulsa poeticità degli halfling… non potevano dire: ci becchiamo alla radura alle undici? No! dovevano poetare sul corso degli astri… La principessa Lolly sbuffò e si strinse nel lungo mantello nero che l’avvolgeva. La verità era che si sentiva piuttosto preoccupata. Fatima le aveva predetto guai con la legge, e la principessa si aspettava di trovarsi tutti i poliziottoli dell’antinarcotici addosso da un momento all’altro. Del resto attendeva un carico troppo importante per rinunciare, ma pur avendo preso tutte le precauzioni del caso, non riusciva a stare tranquilla.
D’un tratto udì un forte rumore di rami spezzati e si ritrasse dietro un albero estraendo il coltello dal fodero... a giudicare dal frastuono doveva trattarsi di almeno cinque persone… Il rumore cessò d’improvviso e Neve udì un’imprecazione a bassa voce. La principessa, silenziosa ed invisibile come una pantera nera, sporse la testa per vedere.
Nella piccola radura immersa nella semioscurità era comparso un unico grosso individuo che portava qualcosa sottobraccio. Neve rimase ad osservarlo nascosta, in attesa che svelasse la sua identità. Ma dopo cinque minuti l’unica cosa che l’individuo fece fu ruttare e grattarsi l’immenso sedere con la mano libera. Neve decise di avvicinarsi.
Quando fu a meno di due alberi da lui, la principessa si accorse che, in verità, si trattava di una lei. Per la precisione della lei più brutta che calcasse le Terre di Sondra. La principessa Lolly rimise il coltello nel fodero.
“ Tu sei Antanuka!” disse Neve uscendo dall’ombra. Antanuka fece un salto per lo spavento e tentò ingenuamente di nascondere la sua enorme mole dietro un tronco
“ chi sei?” domandò
“ calma cocca… sono Bianca Neve… la roba che stai seminando per terra è la mia!” Antanuka abbassò lo sguardo e vide che un paio di sacchetti di coca caduti
“ come fai a sapere chi sono?” domandò, chiedendosi se ormai tutto il regno sapesse che spacciava droga
“ c’era la tua foto su Specchio delle brame qualche mese fa… nella classifica della principessa più bella del reame sei ultima dopo Leporella, principessa dei lebbrosi e Latrina detta la princicessa…” Antanuka fece un grugnito
“ uh, sì… l’ho vista anch’io quella foto… non era il mio profilo migliore…” borbottò
“ se lo dici tu…” fece Neve “ ed ora se non ti spiace… avrei fretta di portare altrove il mio culo!” a quelle parole Antanuka strinse a se la carriola
“ prima dammi i soldi!” disse. Neve fece una risatina
“ i soldi… molto divertente!”
“ non ci vedo nulla di divertente!” grugnì Antanuka
“ tu sei un correre halfling… non ti hanno spiegato come funzionano i pagamenti con loro?” Antanuka, presa in contropiede, storse il suo unico enorme sopraciglio
“ non proprio…” borbottò
“ beh… te lo dico io… il popolo degli halfling è fondamentalmente un popolo di ladri, ed è portato principalmente al furto, non ad altro. Ora siccome questi sono tempi duri, gli halfling non possono permettersi di fare gli schizzinosi, e devono dedicarsi anche ad attività diverse… pensa che alcuni arrivano pure a trovarsi un lavoro onesto… Ma qualunque cosa facciano nell’intimo restano sempre dei ladri. Così quando devi qualcosa ad un halfling è usanza non darglielo direttamente, ma semplicemente lasciare che venga a rubartelo!” Antanuka non era del tutto convinta “ probabilmente mentre parliamo un loro manipolo starà già svaligiando la mia cassaforte…”
“ guarda che se mi imbrogli…” iniziò Antanuka crucciata
“ ma no che non ti imbroglio scioccona!” fece Neve divertita “ se non ti fidi sappi che potrai sempre trovarmi al mio locale…”
“ il da Bianca Neve!” fece Antanuka
“ esatto! Lo conosci?”
“ è segnato sulla mappa degli halfling…”
“ non vedo dove sia il problema allora…” fece Neve che cominciava a sentire l’urgenza di andarsene rapidamente. Antanuka restò indecisa qualche secondo, poi porse la carriola, dopo tutto, se Neve la stava imbrogliando, poteva sempre andare a pescarla a casa sua…
“ okay…” acconsentì. Neve si chinò a raccogliere i sacchetti caduti
“ bene… “ disse ributtandoli nella carriola “ alla prossima allora!” Antanuka emise l’ennesimo grugnito
“ non credo proprio!” fece
“ come vuoi!” rispose Lolly voltandosi e cominciando a spingere la carriola verso il bosco “ allora addio!”

Antanuka arrivò nel punto dove aveva lasciato Dragoberto ed Aurora. Il drago stava dormendo contro un paio di giovani pini, ma della ragazza non c’era traccia. La Prima Principessa si schiarì rumorosamente la voce, ma il drago si limitò a muovere la zampa posteriore nel sonno, come per grattarsi.
“ Sveglia!” ringhiò Antanuka. Dragoberto emise un mugolio di fastidio ed aprì un occhio, Quando mise a fuoco la faccia arrabbiata di Antanuka si affrettò a rimettersi in piedi
“ dov’è Aurora?” interrogò la cavernicola
“ e… era qui fino ad un momento fa…” borbottò Dragoberto flettendo di qua e di la il lungo collo, come se la ragazza potesse trovarsi nelle vicinanze
“ te la sei persa per la seconda volta!” ruggì Antanuka
“ beh… sai com’è… si è messa a parlare di quel suo principio azzurro… e poi lo sai se fossi bravo a fare la guardia alle princ…” Antanuka sollevò la mano grossa come una pala
“ se finisci la frase ti tiro un manrovescio che…” Dragoberto appiattì la testa e strinse gli occhi, ma la principessa sembrava più depressa che arrabbiata
“ ora che si fa?” le domandò il drago con aria colpevole. La principessa si voltò e cominciò ad osservare il terreno
“ ora seguiamo le sue tracce… sempre se è abbastanza pesante da lasciarne…” il drago annuì e incendiò un ramo con una fiammata per ottenere una fiaccola. Antanuka perlustrò con attenzione la piccola area di bosco in torno a dove aveva dormito Dragoberto. Alla luce tremolante delle fiamme il sottobosco sarebbe parso perfettamente intonso agli occhi di chiunque, ma non per quelli esperti di una donna delle caverne.
“ E’ andata di qua…” sentenziò la principessa seguendo segni impercettibili “ poi qui ha girato…” ben presto lei ed il drago si trovarono a seguire un assurdo percorso pieno di inversioni e giri viziosi
“ ma sei sicura che…” cominciò Dragoberto, ma Antanuka lo zittì con un cenno e continuò ad avanzare decisa.
Dopo un po’ la pista lasciata da Aurora sembrò acquistare una direzione definitiva. La principessa ed il drago dovettero camminare ancora per un miglio prima che il bosco cominciasse a diradarsi e comparisse l’insegna del Da Bianca Neve
“ è entrata lì…” fece Antanuka “ vado a riprenderla poi ci leviamo di torno… non voglio altri guai!”
La principessa fece il suo ingresso nel locale e fu bloccata da un accesso di tosse dovuto al fumo. Quando si riprese vide Aurora seduta ad un tavolino, con una fetta di torta davanti. La ragazza stava parlando ad una donna che giaceva abbandonata sulla sedia, completamente addormentata.
“ Vedo che non ti ho convinta!” disse una voce alle spalle di Antanuka facendola sobbalzare. Si trattava di Neve “ guarda che non ho mentito su come si pagano gli halfling!”
“ questo lo spero per te…” replicò Antanuka, che aveva fretta di andarsene “ comunque non sono qui per questo… riprendo la mia amica e tolgo il disturbo!” continuò la donna delle caverne indicando Aurora
“ okay… fa pure…” disse Neve, e forse avrebbe aggiunto qualcosa se l’orco barman non avesse richiamato la sua attenzione
“ kapo… c’è qualcosa che dovresti vedere…” disse l’enorme creatura verde broccolo
“ arrivo… “ fece Neve voltandosi, ma l’orco non si mosse
“ forse…” disse “ dovrebbero venire anche Eleonora…” aggiunse accennando donna che dormiva appoggiata al tavolino. Neve sollevò un sopraciglio in segno di sorpresa
“ mi sembra piuttosto occupata adesso…” disse
“ okay…” cominciò il barman, ma si bloccò osservando stupito Antanuka “ forse… dovrebbe venire pure lei!” disse
“ prego?” domandò Neve
“ è qualcosa che riguarda la consegna?” domandò Antanuka improvvisamente preoccupata
“ non proprio…” rispose l’orco
“ facci vedere!” tagliò corto Neve apprestandosi a seguirlo
L’orco girò sui tacchi e le due principesse lo seguirono nel retrobottega.
“ Sono appesi in tutta la zona!” disse l’orco mostrando cinque volantini. Neve li prese in mano e li sfogliò: erano bandi con ritratti di ricercati…
Sul primo c’era la faccia di Lolly, contornata da lunghi capelli biondi ed ancora priva di pircing
“ Wanted… “ lesse Neve “ Principessa Lolly… tremila dindini d’oro di taglia… che taccagni! Ma non capisco quale sia il problema… prima o poi doveva succedere… sono i rischi del mestiere! ” fece la principessa
“ sì kapo…” borbottò l’orco “ ma leggi le imputazioni!” Neve abbassò gli occhi sul volantino e lesse ad alta voce
“ ricercata per… inappropriato abbandono di castello di assegnazione e matrimonio non confacente?” Neve assunse un’aria scandalizzata “ come sarebbe? Fuga da castello di assegnazione e matrimonio non confacente? Mi cercano per una cavolata del genere!? Io che gestisco il novanta percento dei traffici di coca delle Terre di Sondra!!!” Neve sembrava piuttosto infuriata, ed Antanuka fu costretta a sfilarle di mano i volantini per capire cosa c’entrasse lei in quella storia. Con sua grande sorpresa si ritrovò gli occhini globosi di Aurora che la fissavano persi dal secondo volantino. Sotto c’era scritto: - Wanted Principessa Aurora, tremila dindini d’oro di taglia, ricercata per inappropriato abbandono di castello di assegnazione…-
“ da un po’ qua!” fece Neve riappropriandosi dei fogli “ hei… c’è pure Eleonora su questi volantini…” disse esaminando il terzo bando “ ricercata per… inappropriato abbandono di castello coniugale! Trecento dinidini…” Neve continuò a sfogliare “ ci sei anche tu!” disse rivolgendosi ad Antanuka “ ricercata per inappropriato abbandono di castello di assegnazione e… rapimento di drago a scopo di riscatto… hey… quattrocento dindini di taglia??!! Non puoi avere una taglia più alta della mia!” protestò la principessa Lolly.
“ per tutti i mammuth!” balbettò Antanuka pallidissima. Neve la guardò con aria indagatrice
“ hai davvero rapito un drago?” domandò
“ certo che no!” sbottò Antanuka “ Dragoberto mi ha seguito di sua spontanea volontà!” Neve assunse un’espressione ammirata
“ tu viaggi con un drago?”
“sì… è qui fuori…” borbottò Antanuka, decisamente preoccupata. Neve tornò a concentrarsi sui volantini ed esaminò l’ultimo
“ e questa chi è?” domandò all’orco “ io non la conosco…”
“ non lo so…” rispose la creatura “ ma era insieme a tutti gli altri… li ho presi tutti senza guardare…”
“ tu la conosci?” domandò Neve porgendo il foglio ad Antanuka. La Prima Principessa lo prese, sopra c’era il ritratto di una giovane donna dall’indomabile criniera fulva
“ Principessa Sikandra… ricercata per mancato cordoglio, negazione della vedovanza, ripetuti atti sessuali extraconiugali…”
“ cazzo ci credo!” fece Neve “ se è vedova! cosa doveva scoparsi un cadavere?”
“… comunque non la conosco!” fece Antanuka “ ma l’altra principessa… quella bionda con gli occhi grossi è mia amica… è ai tavoli di là…” ma Neve non stava ascoltando
“ tutto questo è molto strano…” disse con aria meditabonda “ sono diversi anni che sono scappata dal mio castello ed ho sposato Nerolingio, e non ho mai avuto problemi… pure Eleonora, ormai vive qui da mesi, e nessuno è mai venuto a cercarla… ” Neve trovava l’improvviso interessamento delle forze dell’ordine decisamente anomalo, ma dopotutto era stata avvisata:- avrai problemi con la legge!- così aveva detto Fatima.
“ tu hai qualche idea?” domandò Neve riemergendo dai propri pensieri. Antanuka emise un grugnito lamentoso
“ no!”
“ Kapo… i volantini erano davvero molti… ci hanno tappezzato tutto il Bosco Dalle Corte Fronde… presto qualcuno farà…” ma l’orco non finì la frase, un nano bassissimo e tarchiato fece irruzione nel retrobottega
“ kapo!” disse concitato “ i guardatori appostati ai margini del bosco avvertono che tre pattuglie di poliziottoli ed una della trollizzia sono dirette qui!” Neve si crucciò
“ a quanti minuti?” domandò
“ meno di dieci!” rispose il nano. Neve si voltò verso Antanuka che era mortalmente pallida
“ seguimi!” disse decisa e decisamente meno spaventata di quanto avrebbe dovuto essere secondo Antanuka.
Nella sala del locale Aurora continuava imperterrita a parlare del principio azzurro, mentre Eleonora, riversa sul tavolino russava della grossa
“ prendi un po’ di torta marmorella…” disse Aurora, non’appena vide Antanuka, porgendole un piattino con del dolce
“ non ora!” disse questa, mentre Neve svegliava Eleonora
“ Ele! Muoviti arriva la pula!” disse Neve scuotendo senza tanti complimenti l’amica. La principessa Eleonora aprì gli occhi
“ co… cosa succede?” domandò confusa
“ siamo in pericolo!” disse Neve, e nello stesso momento in cui lo diceva Aurora crollò sul tavolo come se fosse stata colpita da un colpo di mazza chiodata
“ ehi!” sussultò Neve “ ma che le prende? È crepata di infarto?” Antanuka sollevò il corpo abbandonato dell’amica e se lo mise in spalla come un tappeto arrotolato
“ no… dorme… le capita sempre quando c’è un pericolo o se sente parlare di violenza…” spiegò dirigendosi alla porta
“ credi che il tuo drago riuscirà a trasport…” Neve non terminò la frase, perché andò a sbattere contro Antanuka che si era fermata di colpo davanti alla porta “ che fai?” domandò la principessa sporgendosi oltre la mole della donna delle caverne “ perché ti sei fermata?” Antanuka non rispose, davanti a lei, appena entrata al Da Bianca Neve c’era la ragazza dai capelli rossi che avevano visto sul volantino. Antanuka esitò un istante, poi con la mano che Aurora le lasciava libera, afferrò la ragazza per la collottola ed uscì, seguita da Neve ed Eleonora.
“ lasciami!” strillava la principessa Sikandra mollando calci a destra e a manca senza che Antanuka battesse ciglio
“ lasciala!” fece Neve “ non possiamo portarla con noi… la sentiranno!”
“ ma così la catturano!” fece Antanuka, poi si rivolse a Sikandra “ sei ricercata dalla polizia! “ disse “ e loro stanno venendo qui…”
“ che succede?” domandò Dragoberto avvicinandosi al trotto
“ riesci a portarci tutte e cinque?” domandò Antanuka sovrastando le urla di Sikandra
“ io non… ma cosa sta…” cominciò il drago osservando confuso Neve, Eleonora ancora un po’ imbambolata, Aurora svenuta sulla spalla di Antanuka e Sikandra che sferrava calci in tutte le direzioni
“ allora riesci o no?” insistette Antanuka decisa
“ o porto te o loro quattro!” disse la bestia “ non posso portare dieci persone!”
“ dieci? ” domandò Antanuka confusa “ ma siamo in cinque!”
“ ma tu pesi per sei cara mia!” replicò il drago
“ okay!” fece Antanuka piccata “ voi salite! Ci vediamo a Prato Fiorito!”
“ come facciamo con lei?” domandò Eleonora accennando a Sikandra che non dava segno di volersi calmare. Neve sbuffò
“ devo sempre fare tutto io!” disse avvicinandosi alla ragazza schivando abilmente i calci. Non’appena le fu sufficientemente vicina le sferrò una gomitata dritta sul cranio “ ecco fatto!” disse mentre Sikandra si afflosciava come uno straccio vecchio. Antanuka non perse tempo e gettò la principessa priva di sensi sul drago, poi aiutò Eleonora a raggiungerla, e le passò Aurora priva di coscienza, mentre Neve balzava sull’insolita cavalcatura con l’agilità di un felino
“ sei sicura di cavartela?” domandò Neve
“ sì… Berto vai!” replicò frettolosamente la Prima Principessa. Poi non’appena il drago si fu alzato in aria, si voltò e filò via di gran carriera, imbucandosi nel bosco, attraverso il varco che aveva aperto quando era venuta.

Antanuka sbucò a Prato Fiorito nel punto esatto dove Aurora il giorno prima aveva incontrato gli Halfling. Il sole era ormai alto, e la principessa non faticò ad individuare dove le quattro ragazze ed il drago si erano accampate. Dragoberto, Eleonora, Aurora e Sikandra stavano dormendo ( sempre che quello di Sikandra fosse sonno e non coma causato dal colpo in testa ricevuto ). L’unica sveglia era Neve
“ Spero che tu li abbia seminati!” la salutò a bruciapelo
“ buon giorno anche a te!” grugnì Antanuka togliendosi un ramo dai capelli. La Prima Principessa si sedette esausta davanti al fuoco “ ho camminato tutta la notte!” disse “ ma sono certa di averli seminati!” Neve fece un sorriso
“ bene! “ ma poi prevalse il suo lato diffidente “ e cosa ti rende tanto sicura? Sei scappata a piedi ed i troll hanno un ottimo olfatto!”
“ lo so… ma sta tranquilla… ho usato il vecchio metodo per seminare le tigri dai denti a sciabola!” Neve sollevò un sopraciglio
“ e sarebbe?” domandò. Antanuka si sdraiò davanti al falò e chiuse gli occhi
“ ho rifatto un pezzo di strada che io e Berto avevamo seguito per arrivare al tuo locale, poi sono tornata in dietro di un trecento metri ed ho deviato a destra… i troll avranno proseguito dritti perché la pista odorosa era più forte sul sentiero dove ero passata tre volte ( una con Berto e due facendo avanti indietro…), poi avranno proseguito sulla pista lasciata da me e Berto anche se l’odore si affievoliva… venendo avevamo fatto un sacco di giri viziosi e la polizia ci metterà un secolo a trovare il punto da cui eravamo partiti… ed una volta lì saranno fregati, perché ci eravamo arrivato in volo… quindi le tracce spariscono!” Neve piegò la testa di lato ed emise un fischio di ammirazione
“ lo ammetto “ disse “ sei una tipa tosta!”
“ grazie…” mugugnò Antanuka rigirandosi per trovare una posizione più comoda. Poco dopo il prato fu invaso dal sonoro russare della cavernicola.
Neve buttò un altro ciocco nel fuoco e poggiò la schiena contro Dragoberto ancora assopito. Tre pattuglie di poliziottoli ed una di troll… sembrava una cosa piuttosto seria! D’altra parte sembrava che Antanuka avesse fatto perdere le loro tracce con molta abilità, quindi non c’era da preoccuparsi. Lei ed Eleonora avrebbero potuto andare al Wild Cat, una succursale del Da Bianca Neve, che si trovava in zona. Dopo tutto era convinta che le forze dell’ordine non conoscessero la sua doppia identità, altrimenti nella lista dei reati avrebbero messo anche lo spaccio… e poi il ritratto sul volantino risaliva a prima della sua metamorfosi: probabilmente nessuno sospettava l’esistenza di Bianca Neve.
Ma tutte queste riflessioni non riuscivano a tranquillizzare la principessa. Lo strano comportamento di Fatima continuava a tornarle in mente, e le impediva di stare tranquilla… La cosa migliore da fare sarebbe stata separarsi da tutte le altre, compresa Eleonora, e cancellare ogni legame con la sua vecchia identità. Ma era fuori discussione, non avrebbe abbandonato Eleonora al suo destino. E poi si sentiva anche stranamente legata alle altre principesse. Non sapeva perché, ma non le piaceva l’idea di doverle lasciare.
In quel momento Sikandra aprì gli occhi e si mise a sedere con un lamento, portandosi entrambe le mani alla testa.
“ Ben tornata tra i vivi!” la salutò Neve senza scomporsi
“ dammi un buon motivo per non spaccarti la faccia!” ringhiò Sikandra massaggiandosi un dolorosissimo bernoccolo. Neve sorrise
“ te ne do ben due di motivi ” disse “ uno: spaccare la faccia a me è meno facile di quanto non possa sembrare!” e così dicendo slacciò con un gesto negligente la cinghietta di cuoio che bloccava il suo coltello “ Due: la cavernicola ieri non mentiva… sei ricercata dalla polizia e quattro pattuglie stavano per arrivare al Da Bianca Neve… ti avrebbero presa di certo!” Sikandra sbuffò assolutamente non convinta
“ e per quale motivo mi avreste salvato dall’arresto?” domandò. Neve fece spallucce
“ oh, se fosse stato per me ora staresti già marcendo in galera… l’iniziativa è stata di Antanuka… immagino lo abbia fatto per solidarietà tra principesse ricercate!” Sikandra non sembrava ancora convinta, così la principessa Lolly si sfilò un foglio ripiegato dalla tasca e glielo gettò. Sikandra lo afferrò al volo
“ comunque sia… “ disse Neve mentre la principessa svolgeva il volantino “ ora sei libera di andartene…”.
Sikandra lesse il bando. Neve la guardò mentre i suoi occhi nocciola si crucciarono leggermente, in attesa che finisse.
“ convinta?” le domandò quando ebbe terminato. Sikandra grugnì
“ non ti aspettare che ti ringrazi!” disse alzandosi in piedi e dirigendosi verso il bosco
“ dove te ne vai?” domandò Neve issandosi a sedere più dritta
“ al Da Bianca Neve!” replicò Sikandra. Neve si alzò
“ ma così ti farai beccare!” disse. La principessa Sikandra si voltò
“ non posso farne a meno… devo assolutamente provare la cocaina di Bianca Neve e le torte fantasia di Eleonora… ne ho sentito parlare troppo a lungo per lasciar perdere!” Neve fece un sorrisino
“ effettivamente sono due cose che bisogna assolutamente provare nella vita!” disse
“ già!” fece Sikandra rimettendosi in marcia. Neve gongolò un istante, poi disse
“ sarebbe un vero peccato arrivare la e scoprire che non ci sono ne Bianca Neve ne Eleonora!” Sikandra tornò a voltarsi di scatto in un turbine di capelli rossi
“ e perché non dovrebbero esserci?” sibilò. Neve fece spallucce
“ più o meno perché Neve sono io ed Eleonora è quella che dorme laggiù!” rispose.

Quando Antanuka aprì gli occhi doveva essere circa mezzogiorno. Il sole risplendeva sul vastissimo prato verde, punteggiato di fiori dai mille colori. Tutti erano svegli e stavano mangiando intorno al fuoco. Aurora se ne stava in ginocchio sui talloni ruminando con la stessa aria distratta ed un po’ persa di un bovino. Accanto a lei c’era la donna bruna, coi capelli lunghi che si chiamava Eleonora. Poi Neve, coi pircing che brillavano al sole, ed infine, sovrastata da un’incredibile massa di riccioli fulvi la ragazza che il giorno innanzi aveva praticamente sequestrato: Sikandra.
“ Cosa mangiate?” domandò Antanuka avvicinandosi al gruppetto preceduta dal gorgoglio sordo che veniva dal suo stomaco
“ Antanuka fa tanta ombra!” osservò Aurora sollevando gli occhi sull’enorme amica
“ già…” borbottò questa con imbarazzo, poi spostò gli occhi su quello che le quattro donne stavano mangiando
“ sono Torte Fantasia!” spiegò Eleonora “ la mia specialità!” Antanuka sollevò il suo enorme folto sopraciglio in un’espressione di sorpresa
“ e con cosa le hai fatte?” domandò prendendo pesantemente posto a sedere, mentre Neve si spostava rapidamente per non essere schiacciata
“ oh… con quel che c’era… tieni” disse porgendo una fetta di torta “ assaggia la torta margherita!” la cavernicola prese il dolce e lo portò alla bocca
“ come hai fatto ha trovare l’occorrente per fare una torta margherita in mezzo ad un prato?” chiese
“ beh… non c’è posto migliore di un prato per trovare le margherite no?” Antanuka si bloccò col dolce a mezz’aria
“ ma la torta margherita non…” cominciò, ma Eleonora la interruppe
“ questa è una torta margherita… un po’ particolare!” Antanuka, seppur poco convinta si infilò il dolce in bocca. La brutta faccia della cavernicola assunse un’espressione deliziata
“ è… squisita!” borbottò ingollando l’intera fetta in un solo boccone e sottolineando il suo gradimento con un delicato ruttino.

Il pomeriggio trascorse serenamente. Antanuka si scusò con Sikandra per il trattamento della sera prima e le cinque principesse si raccontarono le loro storie. Sikandra raccontò del suo defunto marito, dell’osso di pollo assassino e della sua lista di cose da fare, vedere e provare. Eleonora parlò di Agilelfo e di sua figlia Serenella che non la voleva nel suo castello. Antanuka raccontò di tutti i principi azzurri che aveva messo in fuga e di come aveva incontrato Aurora. Neve parlò ampiamente del traffico di stupefacenti che gestiva e del marito Nerolingio che al momento si trovava costretto per contratto a cercare di ammazzare un principe azzurro di nome Milvio. Ed infine Aurora parlò del Principio Azzurro.
Quando le principesse si destarono dal sonno che le aveva colte alla terza parola di Aurora era ormai pomeriggio inoltrato. Le cinque donne si stiracchiarono e si misero in piedi. Nessuna delle cinque parlò. Era come se durante quel sonno si fosse stretto un solidissimo legame fra di loro, e le principesse rimasero in silenzio per qualche minuto, ad assaporarne la potenza.
La prima a parlare fu Neve
“ Direi che la cosa migliore da fare è andare al Wild Cat ” disse, come se il fatto di dividersi non fosse neanche messo in discussione. Nessuna ebbe alcun che da obbiettare, e tutte si misero in marcia seguite da Dragoberto, che pareva essersi perso qualche passaggio
“ Ma non sarebbe meglio se vi separaste?” domandò ad Antanuka. Ma questa sembrava essere diventata stranamente sorda.
Il Wild Cat era piuttosto vicino, e per il tramonto le cinque furono accolte nel locale.
Antanuka non fece in tempo neanche a voltarsi che Neve e Sikandra già erano sedute ad un tavolino davanti ad un sacchetto di roba
“ chi vuole unirsi è il benvenuto!” disse Neve “ offre la casa!” Eleonora fece cenno di no ed andò nel retrobottega a riposarsi, ma Aurora si avvicinò con la sua solita aria svanita.
“ anche io adoro l’odore dello zucchero a velo!” disse prendendo posto a sedere. Antanuka orripilata si affrettò a farla alzare
“ ma dai… un tiro non le farà male!” disse Neve che aveva già fatto sparire un buon grammo di roba nel suo piccolissimo ma capace nasino “ non fare la guastafeste! Prova anche tu!” Antanuka sbuffò
“ non ci penso neanche, e vi proibisco di dare ad Aurora droghe di qualsiasi tipo!” aggiunse guidando l’amica nel retro bottega “ è già abbastanza sciroccata così!” Neve e Sikandra fecero spallucce e continuarono a sniffare come allegre aspirapolveri.

Antanuka si svegliò nel cuore della notte. C’era così tanto rumore che la principessa si stupì di essere riuscita a dormire fino a quel momento. Aurora ed Eleonora incredibilmente dormivano nei i due letti accanto al suo, ma di Neve e Sikandra non c’era traccia. Probabilmente tutto quel frastuono era opera loro.
La Prima Principessa si alzò con l’intento di andare a controllare cosa stavano combinando quelle due.
Nello spiazzo fuori dal Wild Cat si stava tenendo una sorta di incredibile rave party. Su un piccolo palco si esibiva una banda di nani. Alcuni, servendosi di piccoli picconi, suonavano stranissimi strumenti musicali a percussione, altri roteavano a tempo le barbe come in preda a follia pura. Nel raggio di dieci metri Antanuka non riuscì a vedere nessuno che non stesse introducendo alcolici o espellendo vomito a tutto spiano, con l’eccezione di un orco che incredibilmente faceva entrambe le cose a tempo. A quanto pareva anche Dragoberto si era unito alla baldoria, ed al momento stava sgroppando come un cavallo da rodeo tentando di disarcionare la principessa Lolly che rimaneva tenacemente in sella. Antanuka era indecisa sul da farsi quando un grasso ubriaco le si appese praticamente addosso.
“ Ti va di fare quattro salti fata?” disse l’uomo spandendo nell’aere l’odore di almeno trenta tipi diversi di alcolico.
“ magari un’altra volta!” disse la principessa rientrando rapidamente nel locale. Una volta al coperto, ancora rossa in faccia, Antanuka tornò nella stanza da letto, con l’intenzione di provare a dormire. Dentro trovò Eleonora sveglia, mentre Aurora dormiva ancora
“ ma come riesce a dormire?” domandò Eleonora “ e dire che io sono abituata alle seratine di Neve!” Antanuka sollevò il sopraciglio con aria improvvisamente seria
“ Aurora?!” disse scuotendo leggermente la ragazza “ svegliati!” ma la principessa giaceva immobile, mossa solo da un respiro regolare
“ stà male?” domandò Eleonora apprensiva, vedendo l’aria preoccupata che aveva assunto Antanuka
“ dorme!” replicò questa in tono grave “ vuol dire che siamo in pericolo!” Eleonora stava per ribattere, ma Antanuka la precedette
“ dobbiamo avvertire le altre!” disse tirando su il corpo inerte di Aurora e caricandoselo sulla schiena come se fosse privo di peso.
Antanuka raggiunse Sikandra sul palco mentre si cimentava in un forsennato assolo di piccone, e la convinse a seguirla non senza difficoltà.
Intanto Eleonora aveva trovato Neve e le cinque principesse si riunirono.
“ Non riesco a svegliare Aurora!” spiegò Antanuka “ questo vuol dire che c’è un pericolo imminente!” Neve sollevò un sopraciglio e la principessa delle caverne notò che aveva le pupille grosse come monete da dieci dindini.
“ potresti chiedere a Dragoberto di fare un volo di ricognizione qua intorno!” disse Neve, ed Antanuka si stupì di quanto fosse lucida
“ non mi pare che Dragoberto sarebbe molto di aiuto così com’è ora!” fece Antanuka accennando al drago che stava vomitando lava ai margini del bosco. Neve si schiarì la voce
“ sì… forse non avrebbe dovuto mischiare tortillas, tequila bum bum e polvere da sparo!”
“ forse no!” grugnì Antanuka
“ poco male… posso chiedere un rapporto dai guardatori…” aggiunse Neve facendo un fischio. Incredibilmente, nonostante il frastuono, si presentò subito un nano, per quanto un po’ instabile sulle gambe.
“ agli ordini… scignor Kapo scignora… “ biascicò il nano
“ infila la testa in un barile d’acqua fredda poi va subito a chiedere un rapporto ai guardatori!” ordinò Neve, poi si rivolse a Sikandra che stava canticchiando sommessamente ed aveva un colorito verdognolo poco sano “ faresti meglio a sciacquarti anche tu…” disse.
Antanuka, con Aurora abbandonata sulle spalle attese con Neve al fianco, mentre Eleonora accompagnava Sikandra in bagno. Poco dopo si udì un rumore, come di uno scarico che viene sturato, e si capì che gran parte della roba che quella sera era entrata per bocca in Sikandra ora era nuovamente all’aria aperta.

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