Margherita Hack:
Lettera aperta al premier Berlusconi
Caro cavaliere,
perché non ha il coraggio di affrontare i suoi vari processi,
invece di impegnare per mesi il parlamento a trovare un modo per evitarli,
violando la costituzione
che afferma che
“la legge è uguale per tutti”
e non “per tutti eccetto Silvio”?
Abbia un po’ più di coraggio e di fiducia nella giustizia.
Se è innocente non ha nulla da temere.
Se invece sa di essere colpevole dia le dimissioni.
E abbia anche un po’ più di rispetto per la democrazia e il parlamento.
Se i suoi colleghi deputati e senatori del suo partito
non sono d’accordo con lei
hanno tutto il diritto di esprimerlo
e lei non ha il diritto di minacciarli
di espellerli dal suo partito,
che non è la sua azienda.
(28 novembre 2009)
3 commenti:
« Noi atei crediamo di dover agire secondo coscienza per un principio morale, non perché ci aspettiamo una ricompensa in paradiso. »
(Margherita Hack)
Nel '44, a febbraio, Margherita e Aldo si sposano.
"Io non avevo nessuna voglia di sposarmi. Considero il matrimonio una cosa inutile. In chiesa poi! Mi vergognavo come un cane. Ma i genitori di Aldo erano religiosi, erano credenti, ci tenevano... Il mio abito da sposa? Un cappotto rivoltato. Celeste, credo. E cosa portavo sotto non me lo ricordo neppure. Niente di speciale comunque. Anche Aldo aveva un cappotto rivoltato. Una cerimonia semplicissima, eravamo sette o otto persone in tutto. Nessun pranzo di nozze. Andammo lui e io da soli a mangiare in una trattoria a piazzale Michelangiolo. Mangiammo certi spaghetti al pomodoro così cattivi che ancora me li ricordo"
PERCHE' MARGHERITA AMA E LO FA UNA NOTTE INTERA!
SE NASCEVO ANCHE IO NEGLI ANNI '20 ME LA PORTAVO SUI MONTI!
COMPAGNA, NON SPOSA, COMPAGNA!
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