domenica 29 novembre 2009

Margherita dolcevita


Margherita Hack:

Lettera aperta al premier Berlusconi




Caro cavaliere,
perché non ha il coraggio di affrontare i suoi vari processi,
invece di impegnare per mesi il parlamento a trovare un modo per evitarli,
violando la costituzione
che afferma che
“la legge è uguale per tutti”
e non “per tutti eccetto Silvio”?


Abbia un po’ più di coraggio e di fiducia nella giustizia.
Se è innocente non ha nulla da temere.
Se invece sa di essere colpevole dia le dimissioni.


E abbia anche un po’ più di rispetto per la democrazia e il parlamento.
Se i suoi colleghi deputati e senatori del suo partito
non sono d’accordo con lei
hanno tutto il diritto di esprimerlo
e lei non ha il diritto di minacciarli
di espellerli dal suo partito,
che non è la sua azienda.



(28 novembre 2009)

3 commenti:

Mavia ha detto...

« Noi atei crediamo di dover agire secondo coscienza per un principio morale, non perché ci aspettiamo una ricompensa in paradiso. »

(Margherita Hack)

Mavia ha detto...

Nel '44, a febbraio, Margherita e Aldo si sposano.

"Io non avevo nessuna voglia di sposarmi. Considero il matrimonio una cosa inutile. In chiesa poi! Mi vergognavo come un cane. Ma i genitori di Aldo erano religiosi, erano credenti, ci tenevano... Il mio abito da sposa? Un cappotto rivoltato. Celeste, credo. E cosa portavo sotto non me lo ricordo neppure. Niente di speciale comunque. Anche Aldo aveva un cappotto rivoltato. Una cerimonia semplicissima, eravamo sette o otto persone in tutto. Nessun pranzo di nozze. Andammo lui e io da soli a mangiare in una trattoria a piazzale Michelangiolo. Mangiammo certi spaghetti al pomodoro così cattivi che ancora me li ricordo"

Anonimo ha detto...

PERCHE' MARGHERITA AMA E LO FA UNA NOTTE INTERA!

SE NASCEVO ANCHE IO NEGLI ANNI '20 ME LA PORTAVO SUI MONTI!

COMPAGNA, NON SPOSA, COMPAGNA!