mercoledì 6 maggio 2009

Cambiamo le cose.

Come farlo? Sembra che il mezzo più diretto sia la politica.

Ma come farlo? Beh col voto, no?

Ci hanno però defraudato del nostro potere di voto. E pochi si rendono davvero conto della gravità di questo. Inoltre i più, hanno dimenticato (e taluni mai si sono davvero resi conto) cos'è il diritto-dovere di votare. Così facendo rinunciamo a un'arma a disposizione della collettività, mutilandoci da soli, e dimenticando a quale caro prezzo tante persone hanno dato la vita per sconfiggere una dittatura, regalandoci una repubblica (che ripudia la guerra, fondata sul lavoro....) e donarci una COSTITUZIONE che se davvero fosse punto cardine della nostra politica, immagino che saremmo tra le Nazioni più avanti di tutto il globo terracqueo.

D'altro canto è vero che chi fa la politica non ci rappresenta. E chi fa politica non ha ben chiari che i propri interessi.

Tragica verità che ho constatato quando mi sono scontrata con il microcosmo della politica universitaria, culla di coloro che un giorno forse vedremo negli scenari politici torinesi e nazionali (ma speriamo anche di no!) E mi sono chiesta: se nel “piccolo” di un Senato Studenti le robe funzionano così, nel “grande” del Senato della Repubblica cosa cazzo succede????

A questo giro però nelle Elezioni Universitarie c'è odore di nuovo, c'è chi ha aperto le finestre (e non mi riferisco al logo degli Obiettivi Studenti, che smettiamola di prenderci per il culo sono quelli di Comunione e Liberazione, alias Passione Veterinaria nella mia facoltà) per far cambiare l'aria di muffa del Senato Studenti. Perché allora non cominciamo dal ”piccolo”, dal basso, per poi portare pian piano ai vertici della politica un nuovo modo di fare e veder le cose? Una nuova prospettiva?

Io voto SI.

E spero davvero che stavolta le cose cambino, che la maggioranza non sia più spalleggiata da partiti , sindacati o quant'altro che non dovrebbero centrare con l'Università.

Che almeno la politica universitaria sia mossa da ideali che ormai sono andati persi chissà dove e non dal denaro, potere, vanagloria!!

Quanti scandali negli anni sono stati messi a tacere, sapientemente insabbiati anche da pezzi grossi del mondo accademico per proteggere i loro pupilli, nel Senato del nostro Ateneo? Firme false per avere il gettone di presenza (Obiettivo Studenti), accordi tra destra e sinistra su come spartirsi i soldi dei bandi, ancor prima di leggere i progetti e valutarli (tra tutte le componenti allora presenti nel senato). Chi è stato senatore spesso è stato un'interessante propaggine di organizzazioni a delinquere (e badate bene che non le chiamo politiche perché mi rifiuto di credere che la politica sia così inficiata) per ficcare il naso e rubare (definiamo le cose col loro nome) anche dal pentolone dell'Università.

Mi sono scoglionata di sapere che il Senato è popolato da tanti burattini i cui fili fanno capo a una ahimè non più ristretta egemonia di personaggi mafiosi, disonesti, corrotti che ormai hanno in mano l'Italia, o fanno capo a organizzazioni che hanno accettato le regole del gioco e che hanno smesso di lottare per la collettività.

Perché fa comodo avere pedine anche lì, perché le scuole si sa che sono spesso fucine di rivoluzionarie idee, di gente che impara a pensare con la propria testa, e il libero sapere è difficile da ingabbiare tra le sbarre di una dittatura, averne il controllo o rendere sempre più scadente l'istruzione, al potere fa comodo. E attenzione perché non sto esagerando, anche se per alcuni sono una visionaria, forse so solo guardare un po' più in là.

La rivoluzione forse comincia anche oggi, forse comincia anche da qui.

Forse è comunque cominciata anni fa, con quei pochi che hanno avuto le palle di presentarsi al Senato con dei valori , quelle belle persone incorruttibili che non si sono lasciate incantare per affluire a bacini più grossi, ma che hanno cercato di scardinare i meccanismi, che hanno votato NO. Ma erano troppo pochi.

Da allora comunque, passi in avanti ne sono stati fatti, ma non ancora abbastanza.

Forse comincia dal nostro Ateneo, dalle nostre Facoltà. Adesso, con queste elezioni.

Forse non sarà una rivoluzione in cui bisognerà imbracciare il fucile e salire sulle nostre montagne, forse basterà solo mettere una X al posto giusto.

Perché quando si parla di rivoluzione si pensa alla violenza, alla lotta, ma a volte si dimentica che la rivoluzione siamo noi stessi e le nostre scelte.

Spero davvero che quest'elezioni le vincano i SI (Studenti Indipendenti).

Lo spero davvero tanto, se siamo in tanti a sperarlo...allora, forse...

Perché ne abbiamo avuto i coglioni pieni. E ve lo dice una che c'è da parecchio all'Università e che si è sempre informata a riguardo. Che ha sempre sbattuto la faccia contro la disonestà, l'ipocrisia, i raggiri, i voltafaccia per interessi di potere di questa politica. Ma che ha anche trovato compagni che le hanno leccato le ferite e aiutata nelle lotte contro i mulini a vento, perché se insisti col tempo poi vedi realizzarsi quello per cui ti sei battuta tanto duramente. Lottare contro il sistema è sfiancante, lo so.

Per questo mi auguro con tutto il cuore che le elezioni le vincano loro, perché vedo nei candidati del SI la passione, gli ideali (e mi ci rivedo un po' anch'io) ma soprattutto finalmente i numeri giusti per poter cambiare le cose.

L'Università siamo noi studenti. Senza di noi crollano baracca e burattini. Senza gli studenti e la ricerca l'Università non ha senso di esistere. L'Università è nostra!

Non di Comunione e Liberazione (Obiettivo Studenti), non dei sindacati CIGL (Udu, che tra l'altro vi ricordo che in uno degli ultimi senati ha votato compatto con Obiettivo Studenti, contro gli studenti indipendenti, paura di perdere elezioni e poltrone, eh???)

E' legittimo che chi ci rappresenta nei Senati sia uno di noi e non una pedina, che sia lì per difendere i NOSTRI INTERESSI e non quelli del partito che rappresenta? E' legittimo che chi siede in Senato, non sia lì per scaldare la poltrona e portarsi a casa i soldi del gettone di presenza, ma sia lì perché ci crede? E' legittimo pretendere che chi fa politica abbia i COGLIONI e la COERENZA di portare a compimento il proprio programma elettorale? E' legittimo che la persona che ho votato non abbia secondi fini nel rappresentarmi ? E' legittimo chiedersi perché in Senato Studenti bazzichino certi soggetti benpensanti che sconsiglierei caldamente ai miei figli di frequentare? E' legittimo tappare la bocca a quella fastidiosissima e vaneggiante Sardina?

(...SI...)

E STAMATTINA non ce n'è per nessuno. E STAMATTINA siamo già fuori dalla campagna elettorale e non si potrebbe parlare di questo, perché da STAMATTINA si vota (ma sono un cane sciolto che ha bevuto troppo caffè...)

E se ci tenete per la par condicio vi parlo anche dei nazi-fascisti e dei leghisti, ma forse a questo punto non ce n'è bisogno ed è davvero meglio di no!

Vi ripeto solo che l'Università è nostra, ed è giusto che certe dinamiche e certi soggetti ne rimangano FUORI. Le potenzialità di quest'elezioni sono tangibili. Le cose si possono cambiare, anzi, siamo arrivati al punto in cui DOBBIAMO cambiarle, per cui prendi 5 cazzutissimi minuti del tuo dannatissimo tempo di studente e anziché andare a fumare una siga, a prendere un caffè alle macchinette, a cercare di baccagliarti quella stragnocca che tanto non te la dà (fidati è di CL, prima del matrimonio resta un miraggio, una volta tanto usa il cervello e non il pisello!), a fare le fotocopie di appunti che tanto l'esame è fra 1 mese e hai saltato solo una lezione, vai al seggio!!!

Pensa che hai la possibilità di scegliere da chi essere rappresentato negli organi centrali (quelli dove si prendono decisioni che poi incidono sulla TUA vita di studente, sulla TUA carriera universitaria, sulle dinamiche della TUA facoltà, sulla burocrazia di alcune pratiche che persino TU dovrai compilare) e poi non venirti a lamentare con me, tu, proprio tu, solo tu, nient'altro che tu (vitello dai piedi di balsa!!!) che non hai votato, perché t'infilo il fonendo nell'unico buco in cui sei ancora vergine (la narice sinistra)!!!

Io voto i SI.


E voto STAMATTINA!!!!!! (Dopo 7 ore di treno!!!)


E chissà che si spacchi per davvero qualche ruota di questo vecchio meccanismo e che si getti davvero il seme (spero infestante) di un nuovo modo di pensare, di fare le cose. Un modo coerente, giusto, solido e solidale, leale. Buon voto a tutti.


Una visionaria.

2 commenti:

Saxifraga Florulenta ha detto...

SI!
e a sprangate sui denti le Obiettive Studenti che ti inseguono...
"sai che oggi ci sono le elezioni universitarie?"
"SI!"
"e conti di andare a votare?"
"SI!"
"l'hai già fatto?"
"SI!"

...indovina per chi ho votato?

Artemisia G. ha detto...

Mavia? Ti voglio bene!

A proposito: mi sà che a questo giro abbiamo vinto sul serio!SENZA MEDIAZIONI.