giovedì 7 maggio 2009

Torte che passione!!!

Certe cose bisogna sbatterle in faccia alle persone.
Come una torta.
E più li cogli di sorpresa,
più eclatante è il tuo gesto
più sarà forte la loro reazione alle tue parole.
Verrai additata come un'estremista
(ma questo lo fanno da anni),
verrai accusata di essere una visionaria
(ma questo lo fanno da anni),
verrai accusata di essere una pessima comunicatrice
(ed è purtroppo una spietata realtà, con la quale fatico a fare i conti).
Ma di tutti quelli a cui tirerai una torta in faccia,
qualcuno si soffermerà,
non tanto sul gesto che potrà parergli solamente buffo,
ma magari sul sapore della torta che gli hai tirato,
che oltre a finire dentro alle narici è pure sulle labbra,
e comincerà a farti delle domande,
poi forse magari qualcosa in lei/lui scatterà.
In realtà tirare torte in faccia è faticosissimo
(se lo fai da anni poi...)
e mi sembra davvero l'unico modo per incidere sulle persone,
poiché tutto oggi scivola.
Coglierle di sorpresa.
Dire cose che non si aspettano,
mettere nuovamente in moto il loro pigro cervello.
Con ragionamenti semplici e diretti,
ma che dietro abbiamo delle solide fondamenta di informazione,
ma soprattutto le belle parole vanno accompagnate dai fatti.
Come disse Gandhi e come continuo a ripetere :


dobbiamo diventare
il cambiamento che vogliamo vedere.



Perché di discorsi pacati è pieno il mondo.
Le parole oggi sono solo parole e non più i significati per i quali sono state create.

Questo discorso verrà dimenticato alla prima sigaretta,
alla fermata del bus,
alla prima canzone sull'MP3.
Demagogia.
Sentiti ormai troppi...

Di discorsi infervorati è pieno il mondo,
e di discorsi pieni di urla anche.
M'è capitato giusto in questi giorni di guardare la televisione e ho ricordato perché non l'accendo più.
Mi sembra un mondo surreale popolato da isterici,
subdoli,
infami,
perditempo,
ignoranti,
quaquaraqua.
Sembrano tanti bambini che litigano e non sanno nemmeno per cosa. Però strillano tantissimo.
Inascoltabili.

E allora come fai a rimanere nel cervello della gente?
Come si può gettare i semi per un nuovo modo di pensare?
Con le torte in faccia!! ma gettate con PASSIONE.
La passione vera fa la differenza,
se ce l'hai allora si crea un canale di comunicazione preferenziale e quello che dici acquista autenticità.
Non puoi fingere una passione.
Non puoi mentire una passione.
E' un po' come l'amore, non puoi fingerlo.
E di passione si parlava proprio con di mestiere il vento
(una giovane ma saggia amica)
davanti a una birra e una pizza al tegamino.
Dov'è finita la passione?
La maggior parte delle persone che mi circondano sono mosse esclusivamente da automatismi dettati dalla grigia quotidianità nell'aver accettato passivamente che le cose non possono che essere così.
Sono le persone che hanno smesso di lottare o di crederci,
hanno smesso di guardare oltre la routine e il costume imposto dalla nostra società,
o che forse non hanno mai avuto la forza di guardare oltre quel muro di modus vivendi socio-economiche-culturali (anzi medio-basse culturali) che ci propinano.
Sono persone che non tendono a migliorare se stesse,
ma vogliono solo tendere al centro della curva a campana di Gauss della mediocrità,
e una volta raggiunta,
si sentono appagati della loro esistenza.
Un pò li invidio, forse sarebbe tutto più facile così.
Oppure ci sono persone che lottano,
ma per le cose sbagliate
(guerra, denaro, finanza, potere...
insomma i quattro cavalieri dell'Apocalisse in bicicletta del 1 Maggio!).
Questi sono pericolosi poiché in genere spietatamente intelligenti (ma ci sono palesi eccezioni ad esempio a capo del nostro Governo) sì tanto da calpestare qualunque valore in nome dei loro fini.
Oppure siamo noi a essere fuori luogo,
fuori tempo
e a rappresentare la DEVIAZIONE STANDARD
(deviate?
reincarnazione di rivoluzionarie suffragette,
di staffette partigiane,
di streghe bruciate al rogo?
io di sicuro sono una strega viola!)
Perché io non riesco ad accontentarmi a stare a guardare senza fare niente.
Proprio come voi...
Perché cantiamo fuori dal coro?
Perché proprio non ce la si fa a uniformarsi alla massa, ad accontentarci del nostro piccolo?
Perché così determinate a voler cambiare le cose?
Io sento che devo fare qualcosa per il mio paese,
per gli altri,
per il mondo,
per chi verrà.
Ma possibile che siamo così in pochi a volerlo?
E tutti gli altri? mi sto chiedendo...
cosa vogliono dalla loro vita?
O se vogliono quello che vogliamo noi, perché non lottano come noi?
“E allora?
Cosa vuoi fare?
Tanto siamo troppo pochi per poter cambiare le cose!”
Quante volte...

FALSO,
questa è una frase priva di PASSIONE


perché tutti sanno che seppur piccola un'insistente goccia,
con gli anni riuscirà a scavare la roccia.
E io voglio crederci.
Forse per ora siamo solo una piccola goccia, ma chissà...

Qua bisogna fare la rivoluzione,
bisogna fare la differenza,
bisogna mostrare a chi ha smesso di crederci che un altro mondo è possibile,
bisogna trasmettere la nostra passione come meglio riusciamo. Dobbiamo uscire dall'ottica individualista per cui il fine ultimo è il mio IO.

Il fine ultimo dev'essere il bene di tutti,
la giustizia,
l'equità,
la libertà di pensiero,
la pace,
la tutela dei diritti,
e potrei continuare a lungo.
Così a lungo
che una volta finito,
guardando giù,
dopo che si è puntato tanto in alto,
quasi mi verrebbe il capogiro da vertigine.

Così metto i sandali anche se sta per piovere e i pantaloni a zampa, e vado a comprare il Manifesto giù all'edicola quella vicino alla farmacia
(che ne ha in totale due copie per l'intero paese!!!
l'altra edicola proprio non lo tiene nemmeno!!
perché da me è già tanto se si legge l'Unità e già così ti comprometti assai...)

So che mi guarderanno male e sentirò serpeggiare maldicenze su di me,
perché vivere in montagna
in piccolo paese leghista-fascista
e cantare fuori dal coro significa questo,
ma sperando tanto che qualcuno attacchi bottone,
giusto giusto per aver il pretesto di tirargli una torta in faccia
e sperare che la mia passione possa bastare!!!

5 commenti:

Saxifraga Florulenta ha detto...

ho bisogno di una birra.
anche due, magari.
e di una fetta di torta, bella grossa..

di mestiere il vento. ha detto...

Mavia, sei una figa.

Laura

Mavia ha detto...

Mavia???
CHi è Mavia????
Cosa centra questa tale Mavia??Ma chi la conosce??
Ho capito che è una gran figa...però...noon vedo proprio l'attinenza col nostro blog
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Mavia ha detto...

Laura???
Ma cavoletti...
Lo sai che sono una rifugiata politica???
Sono scappata in Piemonte chiedendo asilo perchè in Veneto mi perseguitavano i Leghisti!!!!!
Ora hai svelato la mia identità!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
La mia copertura è saltata...
Emigrerò in un paese dove non esiste l'estradizione!!!

Artemisia G. ha detto...

tranquilla d'ora in poi l'università è zona rossa, pianta le tende sulla collina dell'uomo nudo e sei in territorio franco!