giovedì 16 aprile 2009

La Primavera la senti da noi solo quando cominciano le feste del Prosecco.

Allora sai che quell'aria frizzante, non è data solo dal clima ma anche dal vin,

anzi soprattutto dal vin.

E vuoi non celebrare la Primavera?

Tutti su a San Piero de Barbozza.


Assaggiamo prima un Prosechin tranquillo, de quei fermi.

Dopo 'naltro. E un Cartizze. E dopo? Fa tì.

Alla combriccola si aggiungono amici, bottiglie,

e babanesi par sugar na ss-cianta


E della compagnia, scossa dalla lieta novella

dell'imminente matrimonio del Geo,

che l'è el primo de noialtri che'l se marida

restiamo in ballo solo io e Duzzi.

In macchina solo io, lui e una bombola del gas

(le coppie in un'altra)


Guardiamo le bollicine del vin

“Tò, bevi ti anca el meo

che mì ho da guidar

oncò ho belchè cargà su

e ere imbriago sia ieri

e l'altro ieri

e se i me ferma i carramba...”

Così ho anche parte delle sue bollicine nel cervello

E mi sento frizzante come la Primavera.

E se solo non avessi un treno all'alba

e la valigia ancora da fare

staria de strassinon tuta la note!!!


E' una notte bellissima,

di stelle e confidenze fra amici

in mezzo alle vigne.

A lui sono legata.

Al mio amico che ha un occhio marrone e uno verde.

Al mio amico da quando eravamo putei,

da tosi e anca dess.

Al mio amico che s'è fidato a lasciarmi le chiavi

della sua macchina nuova.

A me e a nessun altro.

Al mio amico col quale si stava

a guardare gli scaffali del supermercato

(reparto alcolici)

per buoni quarti d'ora prima di decidere

cosa avremmo bevuto.

Al mio amico“Che se ti fa soffrire,

se lo vanto,

lo scavethe in quatro tochi”

Al mio amico.

Un forte strucon.

“Torni?....Quando?”

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