martedì 14 aprile 2009

Sulla legge elettorale...



In totale silenzio sta passando la decisione del Ministro dell'Interno di non permettere al Paese di unire il voto per il referendum al voto per le europee e le amministrative del 7 Giugno.
Si ricorda che il referendum per cui voteremo a Giugno 2009 ha come tema l'abolizione della vergognosa legge elettorale voluta da Calderoli nel 2005 (da lui stesso definita poi una "porcata").

Avremmo dovuto votare già nel 2008 per questo referendum, ma poi la caduta del governo Prodi e le successive elezioni costrinsero a posticipare la data di un anno per ragioni legali.

Ora, finalmente, è venuto il momento di liberarci della "porcata".

Ma ovviamente cercano in ogni modo di mettere i bastoni fra le ruote.

Si sottolineano qui alcuni semplici dati.

Costo del referendum se accorpato alle elezioni Europee
7 Giugno
115 milioni

Costo del referendum se fatto da solo

14 Giugno
515 miloni

Costo del referendum se accorpato al ballottaggio amministrativo
21 Giugno
428 milioni


(Dati www.lavoce.info)


Se il referendum viene votato il 7 Giugno risparmiamo 400 milioni di euro.

1. Quali motivi sono tanto importanti da indurre il Ministro dell'Interno, in un momento di gravissima difficoltà economica per l'Italia, a posticipare il referendum al 14 Giugno, facendo spendere a noi contribuenti oltre 400 milioni di euro in più rispetto al necessario?

2. Quali sono le ragioni logiche per le quali io, cittadino, debbo essere chiamato per tre settimane consecutive a esercitare il mio diritto e dovere di voto?

Ecco la risposta a entrambe le domande:

Perché, se il referendum viene accorpato alle elezioni del 7 Giugno, potrebbe essere più probabile raggiungere il quorum del 51% e quindi la sua validità.

Ecco quanto siamo caduti in basso: la Casta, terrorizzata all'idea che passi questo referendum che colpisce al cuore i suoi privilegi, vuole giustificare l'ingiustificabile.

Vogliono convincerci che dare maggiori possibilità al referendum di raggiungere la validità sia una scelta contraria alla democrazia!

Possiamo ancora impedire questo scempio di denaro pubblico e questo insulto all'intelligenza di noi cittadini: questo argomento è bandito dai mezzi di informazione, ma noi possiamo sfruttare il Web per informare le persone su ciò che sta accadendo sopra le nostre teste.

Il Ministro Maroni dovrà ascoltarci! Parlatene con tutti quelli che conoscete, mandate una mail a tutta la vostra rubrica, mettetelo sul vostro status di Facebook, di MSN, di Twitter, di MySpace per far arrivare ovunque questo messaggio:

Europee+Referendum. No agli Sprechi. 7 Giugno 2009.

Prima di stampare, pensa all'ambiente ** Think about the environment before printing

P Rispetta l'ambiente: se non ti è necessario, non stampare questa mail.

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