lunedì 19 marzo 2007

Era meglio se domenica avessi studiato??



Ebbene reduce da quest’ultima escursione Ausf ho tratto un bilancio sommario delle vittime:

-il mio ginocchio sinistro
-le ginocchia di Livio, nonché la spalla destra
-gli stinchi di Martino
-la gamba di Andrea
-il cervello di Fulvio

Tutto sommato poteva andarci peggio, no?

No!!

E’ stata una giornata abbastanza sfigata:
Il treno delle 8.35 ci ha abbandonati per problemi tecnici alla stazione di Condove (ma non sono sicura che fosse proprio lì perché non ero ancora del tutto sveglia nonostante i 3 caffè della colazione!!) Abbiamo aspettato il successivo, grazie al quale abbiamo recuperato pure Valentina e Elena.
Dopo ore di ritardo finalmente baciamo la terra della Val di Susa proprio a Bussoleno!!
Cartine alla mano cerchiamo di capire come arrivare al rifugio Ampampero, e...per strada incontriamo il caro Davide in compagnia di una dolce fanciulla diretti ad arrampicare (...adesso si dice così??).
Ci salutiamo tutti con l’entusiasmo di “Carramba che Sorpresa”, e ognuno prosegue per il proprio cammino (ricordo che Giovedì sera ci si vede ai balli Occitani!!!)!
Gli Astigiani però sprovvisti di cibo vagano per Bussoleno alla ricerca di un mini-market da cui rifornirsi, mentre noi consigliati da due ragazzi ottantenni del luogo (come li ha definiti Martino) cominciamo la nostra scalata verso il "Pampero"! Sono 1000 metri di dislivello, da Bussoleno a Mattie su per la strada asfaltata e poi sentierino tra i boschi (bello erto, sentiero 510) che conduce al Cervetto.
Bordello...le cartine non segnano i sentieri su cui ci inerpichiamo...mah... gli Astigiani e Fulvio che dopo essersi procacciati il pranzo, hanno imboccato un sentiero ALTRNATIVO su da Tignai sono ormai una spedizione parallela completamente distaccata da noi.


Bene, il nostro allegro gruppetto di donzelle su cui ha vigilato Martino prosegue a passo sostenuto chiacchierando di Argentina, Ricerca, Montagna, Giornalismo il tutto inframezzato da piacevoli pause cioccolatose o biscottose, fino al Cervetto. Sono le 2 e degli Astigiani solo notizie telefoniche, giungeranno?
Ebbene poco dopo spuntano in quel del Cervetto (graziosissimo borghetto in pietra, ex alpeggio, ci ho lasciato un pezzo di cuore!) proprio i nostri giovani eroi, uno con la gamba fuori uso e un altro, secondo le indiscrezioni dei compagni, con notevoli problemi intestinali!
Finalmente riuniti proseguiamo tutti insieme fin su al Rifugio Ampampero. Mangiamo come disperati perché ormai sono le 3 e l’ipoglicemia appanna i nostri cervelli!Due lanci col Frisbee che ovviamente finisce sempre giù per la scarpata.

Le donzelle ci salutano perché devono andare al corso di Tango, e noi sotto mia esasperante esortazione ci dirigiamo al Paradiso delle Rane!!
Mezz’oretta e giungiamo a una paludosa pozza putrida, bruttina, davvero bruttina…tristezza si vede solo una rana e molte uova. Sconfortata da quella visone proseguiamo e...arriviamo al vero Paradiso delle Rane!!un bel canneto che delimita un laghetto d'acqua tutto sommato limpida, il posto è tenuto bene c’è anche un percorso per i ciechi e i tabelloni in brail!
Sono le 5 ... siamo alle strette coi tempi, consci che comunque perderemo il treno che avevamo deciso di prendere per non tornare troppo tardi, ci lanciamo giù per tutti i 1000 metri di dislivello che ci attendono, in un disperato e improvvisato percorso “fuori pista” per raggiungere la stazione!Perdiamo di nuovo gli Astigiani che azzoppati opteranno per un autostop e arriveranno ad Asti prima che noi saliamo sul treno che ci condurrà a Torino.
Giù per pietraie, pezzi di strada, boschi, praticelli, verso il castello Borello (il castello di Nimbus), e poi verso il cimitero di Bussoleno(dove ho avuto la mia allegra crisi da sforzo prolungato, e sono sopravvissuta...)appena in tempo prima del calar delle tenebre.


Stazione: abbiamo appena perso il treno, ognuno con la propria Moretti offerta da Martino, tanta stanchezza sulle spalle, i rimasugli del pasto da sgranocchiare insieme, il treno che ha altri 25 minuti di ritardo, i Chupa Chups di Livio, Fulvio che parla con le proprie mani, la telefonata del Testa che annuncia il loro arrivo ad Asti, meravigliosamente soddisfatti della giornata coi piedi dolenti e gli scarponi pieni di sassolini e terra, i nostri sguardi però ancora pieni di energia urlano che non rimpiangiamo nemmeno un millimetro di montagna percorsa assieme.
Noi...seeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!
Un abbraccio ai miei compagni di cammino, infaticabili !




Ps: Scendendo per una scarpata molto ripida
Livio si gira “Cazzo siamo dei veri uomini!!!!!”
Era rivolto anche a me… le pagherai tutte GRISSINO!!!Arggh preparati!

1 commento:

Mavia ha detto...

Sì sì,lo so che il Rifugio è l'Amprimo, e non l'Ampampero...ma a me piaceva di più baci!!