giovedì 8 marzo 2007

....INGUARIBILE femminista







No, niente da fare...è più forte di me!!! ..sono le 11 e mezza di sera.. avrei 10.000 altre cose da fare, prima e più saggia di tutte sarebbe andare a dormire!...e invece sono qui a rompere il cazzo come una brava soldatina postsessantottina!
Da giorni mi aspettavo l'8 marzo come una giornata per me irritante...stamattina come a riconfermare i miei presagi: LEGGO, CITY o cos'altro mi ritrovo in mano quando mi siedo in tram tutte le mattine TITOLAVA:
"La festa della Donna batte S. Valentino!"(...ovviamente in introiti economici per i commercianti!!!MA PORC...!!!!!).....e invece la "festa della Donna" è passata per me praticamente senza danni!
L'unico regalo maschile un rametto di mimosa, raccolto e non pagato! e dato con gentilezza e simpatia!(Grazie!)
Un solo "Auguri!" senza significato, da parte di una ragazza...triste ma non irritante.
Ma soprattutto, complice la stanchezza post-studio e i pochi quattrini, niente serata-pizza-o-balle-varie-tra-donne.
In sostanza obbiettivo raggiunto: i commercianti non hanno avuto un soldo in più oggi per causa mia!!!!
....quindi la piccola femminista rompicoglioni che è in me dovrebbe essersi messa l'anima in pace ....e invece no! beccatevi 'sto pippozzo sulla Giornata Internazionale della Donna e non "Festa" cazzo!:







Un po' di Storia

L'8 marzo, la Storia ha radici lontane.
Nasce dal movimento internazionale socialista delle donne.
Era il 1907: Clara Zetkin (che nella prima guerra mondiale fondò la Lega di Spartaco) dirigente del movimento operaio tedesco organizza con Rosa Luxemburg (teorica della rivoluzione marxista che fondò il partito socialista polacco e il partito comunista tedesco) la prima conferenza internazionale della donna.
Ma la data simbolo è legata all'incendio divampato in un opificio (Cottons) di Chicago(o New York a seconda delle versioni... ) nel 1908, occupato nel corso di uno sciopero da 129 operaie tessili che morirono bruciate vive poiché il padrone della fabbrica aveva ordinato di bloccare le uscite.
Nel 1910 a Copenaghen, in occasione di un nuovo incontro internazionale della donna si propone l’istituzione di una GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA, anche in ricordo dei fatti di Chicago.
Successivamente la giornata comincia ad essere celebrata in varie parti del mondo e anche in Italia durante e dopo la prima guerra mondiale (1914-18).
La tradizione, nel nostro Paese, viene interrotta dal fascismo.
La celebrazione riprende durante la lotta di liberazione nazionale come giornata di mobilitazione delle donne contro la guerra, l’occupazione tedesca e per le rivendicazioni di diritti femminili.
Nascono i gruppi di difesa della donna collegati al CLN (Comitato di Liberazione Nazionale) che daranno origine all’UDI (Unione Donne Italiane).Nel 1946 l’UDI prepara il primo 8 marzo nell’Italia libera, proponendo di farne una giornata per il riconoscimento dei diritti economici, sociali e politici delle donne.
Sceglie la mimosa come simbolo della giornata. La vera "esplosione" in termini di popolarità e di partecipazione, l'8 marzo l'avrà negli anni ’70. Anni che segnano la collaborazione dei movimenti femminili e femministi che, tra l'altro, operano attivamente per la legge di parità, per il diritto al divorzio e all’aborto.
La prima manifestazione femminista, risale infatti al 1972 e si svolse a Roma. Ma il top, la celebrazione dell'8 marzo, lo raggiunge nel 1980, con una grande manifestazione unitaria in cui confluiscono per la prima volta tutti i movimenti femminili e femministi.In conclusione possiamo dire che il percorso dell'8 marzo si snoda in quasi un secolo di storia che ha visto nascere movimenti politici, guerre, ideologie, ricostruzioni.
Un cammino lungo e complesso per le donne di tanti paesi, più volte interrotto, ma che con grande tenacia è sempre stato ripreso con l'obiettivo dell'emancipazione e della liberazione delle donne.
...e dopo la storia la legislazione!


Diritto di voto: Il 2 GIUGNO 1946 l'Italia va alle urne per il referendum istituzionale. Per la prima volta il voto viene esteso alle donne.
Parità salariale: Art. 37 della Cost., regolato da una legge solo nel ’57 in applicazione di una convenzione internazionale del BIT. Con un accordo interconfederale del 1960 si decide l'eliminazione dai contratti collettivi nazionali di lavoro delle tabelle remunerative differenti per uomini e donne. Viene così sancita la parità formale e sostanziale tra uomini e donne nel mondo del lavoro. Le clausole di nubilato vengono definitivamente vietate con la legge n.7 del '63.
Divorzio: L.898 del 1970, approvazione della legge sul divorzio. 12 maggio 1974: vittoria del No al referendum popolare per l'abrogazione della legge.
Maternità: L. 1204 del 1971; viene estesa la tutela della maternità alle lavoratrici dipendenti.
Diritto di famiglia: 1975; con la L.151 viene varata la riforma del diritto di famiglia che introduce la parità tra uomini e donne nell'ambito familiare.
Legge di parità (in materia di lavoro): L.903 del 1977; ha rappresentato la più importante svolta culturale nei confronti delle donne. Si passa dal concetto di tutela per la donna lavoratrice al principio del diritto di parità nel campo del lavoro. Interruzione volontaria della gravidanza: L.194 del 1978 "Norme per la tutela sociale della maternità e sull'interruzione volontaria della gravidanza". La legge ha come scopo principale la prevenzione delle gravidanze indesiderate, oltre che contrastare l'aborto clandestino.
Legge pari opportunità (Azioni positive): L.125 del 1991.
Violenza sessuale:L. 866 del 1996; stabilisce che la violenza sessuale non è più un delitto contro la morale, bensì contro la persona. Una legge di civiltà e dignità che rende giustizia alle donne e premia il lungo e sofferto cammino per affermare il diritto alla sessualità libera e condivisa.
Congedi parentali: L: 53 dell'8 marzo 2000. la cura dei figli smette di essere prerogativa delle madri dal punto di vista legislativo e coinvolge anche i padri garantendogli uguali diritti e tutele
.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E i miei di auguri non hanno importanza?????

Abbiamo provato a chiamarti tutto il giorno e solo la sera sei riuscita a rispondere!!!!

Comunque a voi non va mai bene niente, non vi si può mai fare felici!!!!!

Saluti e baci alle streghe
By Livio

Artemisia G. ha detto...

Certo che hanno importanza, soprattutto se ti sei letto tutto il post!
E' l'8 marzo che non ha più importanza,
è un simbolo di cui si è perso il significato, una parola che si pronuncia senza più ricordarsi cosa vuol dire veramente(la critica e rivolta alle donne e a me stessa per prima!).
Comunque, per ricambiare gli auguri il prossimo anno (se non fuggi di nuovo in lidi lontani!) ti portiamo a vedere uno di quegli spessissimi film da femministe rompighiande! contento?

Saluti Livio!
P.S.:I baci li ricambio un'altra volta chè stasera io, Donna Teresa e il Regista abbiamo spazzolato l'intera offerta di birra, cibi fritti, rifritti e in salse varie del ristorante cinese Dong Hua; più cicchetto di grappa di rose finale.....in breve: ho un alito che farebbe venire la cirrosi epatica ad un rinoceronte!