sabato 5 luglio 2008

Agenore

Un altra giornata fiacca, l'afa mi schiaccia la faccia tra i cuscini.
Non ho voglia di alzarmi (dejavou) ma Mirtilla implacabile, mi tirerà giù dal letto.

Stamattina ha assassinato Josè Saramago
.
Va beh...

Sono già in un bagno di sudore. Mi trascino in bagno, mi lavo la faccia con l'acqua tiepida, perchè a Torino l'acqua dei rubinetti non è MAI fredda.

Ripenso alla Brucellosi e al Carbonchio Ematico.
Ma è ancora troppo presto e il mio cervellino si rifiuta di fare un veloce ripasso pre caffè.


Oggi porterò Jull a Porta Palazzo per la prima volta.

Mi metto a leggere giusto due cosette sul Tetano e sul Botulino...che balle...

Sento Giulia.

Chiede se possimo vederci.

Capisco che è in crisi.

Capisco che è colpa sua.

Come sto ora?
e leggo nei suoi occhi una certa invidia, e il riconoscimanto della Mavia che ha sempre conosciuto, e che ultimamente era sott'acqua.
Sommersa dai casini, litigi, incomprensioni, delusioni, delusioni, delusioni...
E' tutto molto complicato, ed è difficile mollare l'osso.
Ma il mio era un osso buco, niente sostanza.
Non ci ho perso tanto.

Partiamo tutte e tre alla volta del delirio di Porta Palazzo al sabato.

Io mi sento un anguilla tra la folla, sguscio via, tra una bancarella e l'altra, tra le verdure e la frutta, tra i profumi e le puzze, tra la pelle bianca e quella nera, quella sudicia e quella netta, tra l'islam e l'animismo, tra i colori e le voci che parlano ogniuna una lingua differente.

Si comincia il giro dal balon, anche se ormai i pezzi migliori se ne saranno già andati, tra una cianfrusaglia e l'altra ci diciamo due cose, incontriamo un sacco di gente!
Io acquisto 4 splendidi giochi per il Nintendo

"Hai il Nintendo??"

"Certo, l'ho desiderato tanto da piccola, ma i miei...NIENTE! Allora ho deciso che in età adulta avrei sopperito alle privazioni dell'infanzia, e sono andata al mercatino dell'usato e l'ho comprato al volo!!"


Si ravana tra la mercanzia, vestiti freak, usati, rubati, ma che differenza fa...

Jull vorrebbe dei bracciali come i miei ma non li troviamo.

Io spero di trovare qualcosina di allettante così da poter contrattare. Mi diverto da matti a giocare a OK IL PREZZO E' GIUSTO, ma bisogna dire che devo ancora affinare la tecnica.
Mi fermo tutte le volte che vedo un avvitatore elettrico

"Ma sei ancora in fissa per ste robe da bricolage?Non te lo sei poi comprata il seghetto alternativo??!"

"Eh bisogna imparar a fare tutto, mia cara, che nella vita non si sa mai...e poi Et mi ha insegnato molte cose, e mi diverto tanto a fare anche quello, varda là che bella smerigliatrice Black&Decher..."

Gironzoliamo tra le viuzze adiacenti al cortile del Maglio e Jull lo vede.
E' lì tra un paio di scarpe vecchie, una pila di libi usati, qualche videoregistratore rubato, sotto il sole a picco.
Lo stanno sbatacchiando dentro la gabbia per metterlo su un ape furgonata tra un comodino e una cassetta della frutta riempita di antiquaglie.


"No, non possiamo, oh poveretto, non lo si può trattare così come un oggetto"
"Dobbiamo portarlo via, cribbio il sole è a picco, c'è un afa che toglie il respiro, dobbiamo portarlo via!!"
"Cazzo ma dove lo mettiamo, guarda che quello è già tachipnoico"


Mi avvicino, mi annusa. Ha un musetto dolcissimo, come il miele. Ha le orecchiette dritte, piccole e più scure, e una bellissima macchia bianca sul naso.

"Lo vuoi te lo do con la gabbia!!! solo 5 euro"


E' imbrattato di merda, ha avuto la diarrea, leggero esoftalmo da spavento, è in una gabbia che puzza da fare schifo

"Ma dove cazzo lo mettiamo?"
"Però non lo possiamo lasciare qui, no,no, no!"
"intanto portiamolo via!"

all'unisono io e Jull:

"Lo
prendiamo noi"


"Tieni ti do anche il mangime, io c'ho i bambini, i gatti, e questo mangia i fili, io lo chiamo Miele per il colore"


Ottimo, penso, magari decidere di prendersi cura di una bestiola consapevolmente la prossima volta, con la responsabilità richiesta dal caso? Prepararsi alle evenienze? Ma arrivano le vacanze e chissà quanti altri verranno accantonati o abbandonati.

Bene, ora giraiamo per l'affollatissimo balon con una gabbia con dentro un coniglietto di sei mesi, spaventato come non mai. Cerchiamo l'ombra, così magari si riprende un pò. Andiamo dentro al Cortile del Maglio.C'è un pò di fresco.
Ci accolgono tre bimbi.
Bellissimi.
Sporchi luridi.
Dalla testa ai piè.

Ridono.
Sono colratissimi.

Sono tre zingari.
Sono tre bambini randagi.

La più grande ci guarda, ha i capelli lunghi e scuri che incorniciano in due trecce quel visino paffutello dei bimbi, dondola con le mani dietro alla schiena, allungando incuriosita la testa verso di noi.

Occhi scuri. Occhi da strega.
Il viso è bruciato dal sole, colore del bronzo.


"E'...è un to-to-to po?..."

"No, è un coniglio"
"Io a-a-a-vevo uno grande che p-p-poi ha fatto i piccoli, b-b-belli"


Balbetta.
Tiene per mano i due fratellini ancora più piccoli. Che bella fisionomia si cela sotto lo sporco delle loro faccie. Sono rapita dal più piccolo, ha un sorriso che gli solca completamente la faccia, tra le guaciotte tonde, ha in mano uno zoccolo rosso, che tiene vicino alla testa. Lui è biondissimo. Sono sporchissimi. Anch'io quand'ero piccola venivo sempre sgridata da mia mamma perchè mi inzozzavo. Ma io dovevo andare a "rabaltarghe el fien ai contadini", a giocare a fare le polpette di fango, a dare la caccia ai grilli talpa, o a fare la guerra dei cachi. Insomma, non avete voluto comprarmi il Nintendo?in qualche modo dovevo sfogarmi no?

Chiacchieriamo ancora un pò coi i bimbi e poi proseguiamo verso casa. Ancora un giretto al mercato della verdura, per comprar roba per noi e per sfamare le bestie, e poi a casa.

Miele è bravo. Si lascia fare tutto.
Lo laviamo in una bacinella, lo puliamo bene. Lo avvolgo nell'asciugamani e lui ci guarda quasi come se avesse capito, quasi per ringraziarci di averlo portato via di là e avergli dato un'altra possibilità.
Sono già innamorta di lui. Vorrei tenerlo, ma ho paura che Mirtilla diventi gelosa, o che magari le possa attaccare qualche malattia. Non sappiamo nulla di lui.
Ha pure le pulci, poveretto.


"Beh, ma come faccio a portarlo in Svizzera"

"Dobbiamo fargli il passaporto, forse anche la fototessera...che bello diventerà un cittadino Svizzero"
"No ma io non posso tenerlo, come faccio?...Ma come faccio a darlo via?"
"Vedremo cosa riusciamo a fare, magari troviamo qualcuno a cui regalarlo, che gli voglia bene"
"Dobbiamo cambiargli nome...cambia vita, ricomincia da zero..."


Mumble mumble...brain storm


"Agenore!!!"
"Sì, Agenore è perfetto"

1 commento:

Anonimo ha detto...

M.M.
comprendo pienamente la vicenda!
Anche io me ne tornai tempo fa da portapalazzo in compagnia di uno splendido batuffolo di merda...
Ma consolati, tu sei stata più oculata: i conigli scagazzano molto meno delle anatre!

firmato... bhe, c'è bisogno che mi firmi?