lunedì 14 luglio 2008

Phobia

Non so perchè, ma i miei giorni post-esami sono sempre rivelatori. La mente snebbiata dalla cortina di panico, posso finalmente vedere con chiarezza ciò che prima preferivo ignorare. Tanto più rivelatori sono stati questi ultimi tre giorni perchè, complice il caldo, la mia bassa pressione, e il mio corpo traditore, mi sono talmente concentrata su deambulare senza stramazzare per terra che non avevo la materiale energia per fingere di non vedere la realtà. Insomma, da questi tre giorni ne sono uscita (spero, perchè altri tre giorni così mi condurrebbero alla morte) più consapevole e più lucida. Tanto per cominciare ora ho un'idea molto più chiara delle mie capacità e delle mie fobie. Non raccontiamoci più le balle che temiamo gli esami o le delusioni, è un rifiutare la realtà: sono ben altri gli uomini neri sotto i nostri letti (è inutile che andate a cercarlo, è solo una metafora, non c'è nessun uomo nero sotto il letto, mi spiace...)

-La gratitudine: mai fare qualcosa di grande se non sai reggere i ringraziamenti. Mai. Venerdì Chun Lan ha voluto appunto ringraziarmi. Per una settimana ho cercato di guidare lei e la figlia Xinyi, tre anni e mezzo e un occhio bitorzoluto ("Ma signorina, è solo una calazio!!!! se non si fida la porti in uno studio privato, io mica mi offendo!"), tra i gironi danteschi della sanità italiana. Inutile precisarvi chi ha vinto, ho paura che sia immaginabile. Fatto sta che ugualmente Chun Lan ha preteso di ringraziarmi. Ricchi, tremate davanti ai proletari, che non hanno da perdere nulla fuorchè le loro catene e i loro ravioli e sono impazienti di liberarsi di tutti e due. Non so come, ma è riuscita a riempirmi il piatto di 25 ravioli fritti. Così, all'una del pomeriggio, mentre l'aria attorno a me si ripiegava su sè stessa come un boa addormentato, io mangiavo ravioli su ravioli. Arrivata agli ultimi 5 mi sento morire, così volto uno sguardo implorante a Chun Lan e singulto un "veramente buoni, sono proprio sazia!". "No no, mangia piano e li finisci!". "Ma non ce la faccio... ci bao le... sono piena...". Mi guarda sorridendo implacabile:" MANGIA PIANO E LI FINISCI! ". Capito vah! Mi aggiro per cercare altri metodi di smaltimento. Cesso? Non c'è. Cane? Probabilmente è già nei ravioli (il che spiegherebbe perchè sono così tanti..) Bimbo? Wang si trattiene e agita educato il ditino, ma sappiamo tutti e due che quello vale come un gesto dell'ombrello. Ma sono sopravvissuta!

-Gli parapsicologi. Ieri pomeriggio ero in via Garibaldi con L. (nome in codice:"il ricco"). Ci placcano, "volete fare un test sullo stress? E' gratis...". L., un pò più sveglio si tira indietro, io che sono come un'allodola davanti alla quale agitano uno specchietto, chiurlo come una cretina e mi fiondo sulla sedia. Mi mettono in mano due tubi e mi fanno vedere un indicatore con una lancetta:"Adesso ti faccio delle domande, e se la lancetta va in questa direzione sei stressata." Domande? Indicatore? Ma allora... è una macchina della verità!! Oddio, e se mi chiede se in questo periodo esco solo con lui? Panico. Qualcosa del mio tormento interiore deve essere apparso anche all'esterno, perchè la parapsicologa mi fissa:"Ma non ti ho ancora chiesto niente e già la lancetta è impazzita...", mentre L. si avvicina:"Sei diventata un pò verde, stai bene?!" Nsomma, facciamo che andare.

-I miei esperimenti in cucina. Ieri sera Maionese mi chiede di preparare le zucchine in umido. A parte il fatto che mi ero dimenticata che le avevo tagliate per grigliarle, e quindi ho dovuto passare dieci minuti a tagliarle nella padella con la spatola di legno. Poi ho lanciato dentro, oltre alle due zucchine, mezza cipolla, una mozzarella e mezza e 4 peperoncini. Ekkecazzo, sempre diplomatica:"Si sente un pò il peperoncino.." mentre Maionese, piccola ma cativa "Domani quando andrò in bagno penserò a te!". Si tenta una difesa in extremis:"Vabbè, il peperoncino è disinfettante!". La prossima volta facciamo direttamente risciacqui con l'acqua ossigenata, vah!
Traete insegnamento, sorelle streghe...

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