sabato 5 luglio 2008

Errore di diagnosi


Eppure la mia mente era allenata.

Tutte le settimane, giorno dopo giorno, mi alleno a fare diagnosi.

E non è facile: ci vuole buona memoria, gran spirito di osservazione, capacità logico-deduttive, a volte un sesto senso, e esperienza (che a me ancora manca).
Ed è per questo che non sono riuscita a diagnosticarlo in tempo.

E' un pò come in un giallo, raccogli le prove (test di laboratorio, tac, rx, ecg) metti tutto insieme e trovi il colpevole.
Ma non sempre è così facile, le cause possono essere molteplici, più fattori possono essere coinvolti, altre complicazioni possono mascherare l'eziologia primaria, bisogna tener conto della soggettività dell'individuo, e si incasina tutto.

Non sono riuscita a diagnosticarmi.

Non sono riuscita a capire in tempo che razza di persona avevo eletto senza alcun ombra di dubbio compagno della mia vita...che razza di farabutto, immorale, scorretto e disonesto.
Uno che poi si nasconde dietro a un cambiamento avvenuto in pochi giorni.
Io non ci credo.
Eraclito diceva che non ci si può bagnare due volte nello stesso fiume, che tutto è in perpetuo cambiamento. Ma un fiume, rimane sempre un fiume anche se non è mai uguale a un attimo prima.
Un Benzonà, rimane sempre un Benzonà.

Io capisco che il cuore è uno zingaro e va,e pazienza...ma non c'è alcuna giustificazione per trattarmi così!!!


Ma come ho fatto a non accorgermene, eppure, molti intorno a me dicevano
"ma come fa a farsi trattare così? ma cazzo non sembra una che si fa mettere i piedi in testa...si vede che è proprio innamorata"


Quanti pezzi di vetro mi ha fatto ingoiare in questi quattro anni, e che noia infinita, veramente infinita, e che lagna!!!
E cosa mi è rimasto?
Un sms...l'ultima cosa che ha messo tra di noi.

Ma d'altronde sono sempre stata una superflua appendice della sua vita,un carino e spiritoso oggettino da presentare agli amici, che gli lavava i calzini e le mutande, che gli faceva da mangiare, che gli pagava il cinema e che ascoltava le sue interminabili farneticazioni.
Null'altro di più.
Per lui è sempre stato difficile calcolarmi nel suo presente e nel suo futuro,a meno che non avesse bisogno di me.
Aveva fatto domanda Erasmus senza dirmi nulla, perchè mi vedeva così felice e non voleva rovinare tutto.
Ma forse prima di fare domanda, non era il caso di discuterne insieme, invece di rivelarmelo giorni dopo a giochi fatti?
Sono difficile da calcolare, forse perchè sono una donna di forma gnomica e lui non mi vedeva...

Dovevo capirlo prima che il suo "amore" non era nobile quanto il mio e non lo sarà mai, e di questo suo amore non so cosa farmene.
Mi ha lasciato un sms, tra l'altro in cui mette sullo stesso piano la nostra relazione e i rapporti con tutti i nostri amici, ma io pensavo di essere qualcosina di più di un amica...

Beh c'è anche chi mette bidoni vuoti.


Ma cosa ci trovavo in lui? Beh credo che in fondo fosse solo un bel contenitore vuoto, egoista ed egocentrico, ma credo che poveretto non se ne sia mai reso conto.

E una vocina dentro di me da subito mi aveva messa in guardia da lui, e continuava ad assillarmi "scaricalo, scaricalo", ma avevo smesso di ascoltarla, e mi dicevo :
la mia è solo PAURA di AMARE.

Invece no, era istinto di conservazione.
Ho sbagliato diagnosi.
Mancanza di esperienza.
E non ho ascoltato il mio sesto senso.

Ora però ho focalizzato il problema, e ho una cura. E ho anche molte immunoglobuline pronte a colpire nel caso si rifacesse di nuovo vivo il patogeno opportunista.

Ho imparato molto, dagli errori non si finisce mai di imparare.
Quando sbagli diagnosi, non dimentichi mai più i sintomi che hai trascurato e non ripeterai lo stesso ERRORE.

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