giovedì 3 luglio 2008

tutte le mie Giulie




Tutte le mie Giulie.
Ma proprio tante sono le mie, alcune sono nostre.
Insomma più Giulie per tutti.
E una di loro sta mettendo in pratica alla grande questo motto...grande femme fatale... Ma senza le mie Giulie cosa farei?

"Siamo born to be wild, sei una roccia"
Pomeriggi passati a parlare e studiare, ridere, a vedere e sentire OLTRE, e io cerco di sentire e vedere oltre, ma Jull è troppo avanti!! Lei saluta i batteri che stanno nel bicchiere, vede oltre il visibile "...maaaaaaaaaaaaa CIAOOOOOOOOOO amici, pronti???!!!"
Glu glu glu...

A parlare di diversivi, di amore e di approcci.

Parliamo di quant'è bello non avere più vent'anni e ritornare a casa ubriache marcie tutte le sere, e ingarbugliarsi la vita coi belli e tenebrosi, tatuati, musicisti, artisti, ruttoni, puzzoni, grezzoni, ma maschi fino al midollo. La nostra festa l'abbiamo fatta.
BELLI e DANNATI,
gli uomini che ci circondavano.

E adesso?

I born to be wild?
Devo dire che le nuove generazioni mi shockano profondamente.
I ventenni di oggi.

Un solo scorcio mi è bastato.

"Vado a farmi la ceretta sul petto"

"No, senti fermati, ti prego, rifletti"

"Ma a studio aperto hanno detto..."
"No, no no no"
E parte il pistolotto su interiorità-esteriorità.
Che Brad Pitt è un contenitore, molto bello, ma vuoto, e tu vuoi davvero questo? a parte che di kilometri per assomigliare a Brad ne devi macinare parecchi, non credi che il tuo IO vero sia DENTRO, e molto meno fuori?E che forse bisognerebbe puntare più su quello?

"E ma alle ragazze..."

No no no...mai sentito parlare di fascino, di savoir fair?

Cribbio bisogna spiegarvi tutto!!!! Parole buttate al vento...
Va, si fa torturare e torna.
"Alza la maglia!"
Neanche un pelo, omogeneamente fucsia!!

Oh mio Dio!!!Lo ha fatto davvero.

Poco dopo arriva l'amico.


"oh finalmente ho dato l'esame, adesso vado a farmi una lampada!"


TRUCK...me casca i brassi!!!

Ma cosa devo pensare...??

E per finire Jull ridacchiando mi dice di buttare un occhio in bagno.
Ho un pò di paura. Mi avvicino lentamente, la porta è aperta, mi sporgo, ma solo con la testa e...

Uno sta depilando la schiena all'altro con la lametta

"E ma vedi ti sono rimasti dei peli qui e qui"

Rabbrividisco, mi metto a sghignazzare con Jull e penso che finora per me questo genere di uomini (??) erano solo fantasia.
Un pò come vedere un unicorno, no?
Eppure...
esistono, ve lo giuro!!!
Li ho visti.
Con questi occhi!!!!

Accidenti.

Ma a parte gli scherzi, e il ritratto che ho fatto di lei con molte pennellate superficiali e buffe, devo dire che senza di lei sarei ancora più persa.
Mi incoraggia, e a volte fa il surrogato di mamma, e viceversa.
Ha sempre una risposta,
mi aiuta senza dire una parola,
ha la capacità di mandarmi in crisi perchè mi fa vedere le cose da altre prospettive,
ha lo stesso mio insaziabile bisogno di colmare i PERCHE' che spesso incontriamo sul nostro cammino, medico diagnostico, ma anche di vita reale...


Poi puntoG coi suoi occhioni e il suo sorrisone.
Mi racconta di tutti gli uomini della sua vita, delle sue ignare conquiste, dei Negroni, e di mille altre avventure che le capitano. Di uno e dell'altro.
Del Ricco e del Tamarro
La adoro. Mi fa ridere. Quando sono con lei non mi scatta mai nel cervellino la musichina d'attesa del telefono (Vivaldi)
Mi racconta di quando lei è stata piantata,
che poi più o meno,
gira e rigira,
sembra che gli uomini siano fatti con lo stampino.

E come stava lei e cosa faceva.

"Ma cavolo Maionese, non puoi fare come tutte? metterti sul divano a guardare un film e piangere per giorni e giorni con una vaschetta di gelato in mano??"

No io sono un pò strana, un pò anomala.
E va beh...
ognuno è fatto a modo suo.

E poi penso ai risvegli di Gloria...
Ora sono sveglia


La Budina. Siamo "colleghe di chirurgia".
I turni con lei sono i più belli.
Senza la pressione della competitività e del desiderio di emergere.

E' tutto più facile, nessuna delle due è un'arrivista, ci aiutiamo, ci giochiamo gli interventi a pari e dispari e io continuo ad invidiarle quella sua stupenda divisa da chirurgia, ROSSA.
Lei è una che ha due coglioni infinitamente grandi,
e che in tutto questo rimane di una femminilità e dolcezza sconcertante.

E' la persona più sfortunata che io conosca,
e nonostante questo, non si lagna, non piange, non si butta giù e non si fa travolgere dagli eventi.

Quando penso a lei in confronto mi sento una povera pivella.
Vorrei tanto aiutarla.
Ma in certe situazioni non si può che aiutarsi da soli e solo la forza che hai dentro può tirartene fuori.
Posso solo aiutarla a vedere quanto è davvero forte.

E poi la dea Gigliola. I ricordi più divetenti della mia vita sono legati a lei e al periodo del Liceo Classico,
il Manara Valgimigli.
Noi eravamo la classe delle Amazzoni mancate, neanche un uomo era arrivato fino alla maturità con noi
Va beh...
Che ridere la squadra di calcio femminile del Liceo, i terzi tempi, "Siete tuti e tuto??" in Grecia, i capelli fuxia che ci eravamo fatte a Praga, la Croazia, gli stonzi di mare e
il mio culo ustionato, tutte le volte che ha cercato di convertirmi a una alimentazione più salutista privandomi dei biscotti durante la RICREAZIONE!!
E ora anche lei è in questa grande città, a due passi da casa mia.
Ma si è un pò persa, come ero persa io.
Non sembra più la Giulia che conoscevo.

Mi auguro che qualunque stada tu scielga, possa essere felice appieno. E qualunque cammino tu intraprenda,amica mia, ci sarà sempre un terzo tempo come a calcio e io ci sarò, qualunque cosa tu abbia bisogno.


Vi voglio bene, GIULIEEEEE!!

1 commento:

Mavia ha detto...

Niente divano-gelato-tv per me, niente lacrime (non se le merita), niente depressione (per uno così non ne vale la pena); per me invece, molti esami, molta chirurgia, molta movida torinese, molto Rugby (ma in teoria), molte amiche, ma soprattutto tanta SVIZZERA!!