-Amnesia. Casa, interno giorno, ore 15.30. Mattia sta disponendo le ultime cose prima di partire. Squilla il cellulare, è Marco:"Alla fine ce l'abbiamo la macchina?". "Tranquillo, la prende .G, me l'ha detto due giorni fa." Sereno, chiude la telefonata. Dopo pochi secondi il cellulare squilla di nuovo. E' .G., che con voce esitante, come fulminata da epifania, domanda:"Maaaa.... Quando ci andiamo a Vinovo?".
Calma, molta molta calma. Qua bisogna prenderla con diplomazia, come i bambini, gli ubriachi e i pazzi:"Partiamo tra mezz'ora, ci incontriamo in via Mazzini alle 16, 16.10, e poi prendiamo la [tua] macchina. Dove sei ora .G?". "Ehm... bè... in sala studio... mi sono ricordata ora di Vinovo... va bene, faccio una corsa... ma poi dovremmo andare a prendere la macchina?". "Si, e dovresti sapere dov'è parcheggiata la tua macchina". "Eh si, è vero! Ok, a più tardi".
-Anomia. In giro con mia sorella, una moto attira la mia attenzione.
"Cate cate cate!!!!!! Và che bella, quella... come si chiama... si, dai, quella motocicletta da percorso montano!!". Mi squadra, dolentemente conscia che l'idiozia è genetica, e che di conseguenza anche lei è segnata:"Stiamo parlando di quella moto da motocross, vero?!".
-Acalculia. Da sempre.
-Aprassia. Cerco di arrampicarmi sull'albero della cuccagna. Da sotto, il ragazzo del palo, con tono ammiccante:"Dai, devi stringere le coscie, le donne poi dovrebbero avere quei muscoli particolarmente sviluppati". Io, in forma peroidale, il culo inevitabilmente schiavo della forza di gravità, gli manifesto la mia incertezza:"O non li ho, o è talmente tanto tempo che non li esercito che non so più che ci sono". E non era un tentativo di baccaglio.
-Disorientamento spazio-temporale. In giro all'una di notte per Vinovo, cerchiamo l'auto. Non ricordiamo dove l'abbiamo posteggiata. Incontro un incrocio che mi è familiare, lo sto per dire, ma mi rendo conto appena in tempo che è il quarto incrocio che mi è familiare, e soprattutto che questi quattro non avevano alcuna somiglianza tra loro.
-Deficit intellettivi. Giorno dopo Vinovo, vado a prendere il carretto per scaricare la macchina. Mi dirigo al parcheggio, e non vedo la mia macchina. Quanto meno, non la so sempre riconoscere, ma sono sicura che è piccola e nera. Fisso per una decina di minuti un'auto che potrebbe più o meno corrispondere alla descrizione, prima di rendermi conto che non ha l'adesivo che (in un momento di particolare lucidità) ci avevo attaccato sopra per riconoscerla. Secondariamente non ha nemmeno la tonnellata di roba che ci eravamo portati dietro (tra cui: due ruote da bici, due telai, un manubrio con meravigliose nappine colorate che oggi ho fregato a Gabriele, uahahaha!!, un aquilone da me prodotto, una vaschetta con prugne acerbe rubate dagli altri ciclopitechi, uno scatolone con magliette e bandiere, una cassetta degli attrezzi e ferrume vario). Segue scena di moderato sconforto:chiamo Ekkecazzo, Michele, Marco, sperando che mi dica che in un momento di mia improvvisa narcolessia ha spostato la macchina. Alla fine di tutto chiamo mia sorella, che un pò scoglionata:"L'ho presa stamattina presto, te l'avevo anche detto!" "Ma stavo dormendo...". "Capirai, tu dormi sempre!".
Verdetto finale: demenza senile, giusta giusta per il mio 24°compleanno. Niente arance nè opere buone, solo potassio a galloni, grazie.
La pupa e il secchione
2 mesi fa
1 commento:
Allora...ti ho già detto, nè LITIO (che se voui puoi anche...è un antidepressivo, una pillolina della felicità da sbriciolare nel gelato)
nè potassio..(ti ricordo che un iperpotassiemia può condurre ad arresto cardiaco, non mangiare troppe banana) e sembra purtroppo che nemmeno il fosforo sia poi così utile...consiglio sostanze nootrope (nutrimento delle mente)...e ce ne sono parecchie ma hai bisogno della prescrizione medica...quindi o aspetti che mi laurei o vai a un rave party e ti fai dare amfetamine e LSD (attenzione all'LSD, i doseggi devono essere bassissimi se no è allucinogeno). Tutto è veleno niente è veleno, dipende dalla dose!Dose facit venenum!!!!
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